Venerdì, 14 Novembre 2014 17:32

Piacenza - Patronati mobilitati contro i tagli

I patronati aderenti al Cepa contrastano i tagli inferti ai patronati dall'ultima legge di stabilità: domani presidio in Piazza Cavalli e lunedì a Bologna dal Prefetto -

Piacenza, 14 novembre 2014 -

Presidio in piazza Cavalli angolo via XX Settembre per domani, sabato 15 e tutti i patronati chiusi lunedì 17. Sono queste le azioni che i patronati aderenti al Cepa (Patronato Acli, Inca Cgil, Inas Cisl, Italuil Uil) metteranno in campo nelle prossime ore per contrastare i tagli inferti ai patronati dall'ultima legge di stabilità. A Piacenza saranno presenti anche i vertici di Cgil, Cisl e Uil locali per la raccolta della firme sulla petizione che punta a salvaguardare questi servizi per lo più gratuiti che permettono ai cittadini di accedere a servizi e prestazioni previdenziali.

Mentre il 17 novembre tutti i Patronati della regione Emilia Romagna aderenti al CE-PA saranno CHIUSI al pubblico, per partecipare ad una manifestazione-presidio di operatori – lavoratori e pensionati davanti al prefetto di Bologna, dove una rappresentanza incontrerà il Prefetto per consegnare una comunicazione. Per poter garantire una partecipazione adeguata del territorio di Piacenza, aperta a tutti, sono stati prenotati due pullman con partenza: ore 7,30 parcheggio stadio Galleana e alle ore 8,00 al parcheggio Barabasca a Fiorenzuola. Un altro pullman partirà alle ore 7,00 da Borgonovo (presso Municipio) ore 7,09 a Castel San Giovanni quindi Sarmato, S.Nicolo' stadio Galleana Piacenza; Pontenure, Roveleto, Fiorenzuola.

(Fonte: ufficio Stampa CGIL Piacenza)

La risposta di CNA: "Interverremo per evitare che dietro alla lotta all'evasione del canone si nasconda una nuova tassa per le imprese" -

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

E' notizia ripresa sui giornali di oggi come il Governo si stia apprestando a inserire un'importante novità che interesserà le modalità di pagamento del canone Rai.

Il presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, Giuliano Ferrari, commenta così questa notizia: "Quanto si legge oggi appare ancora come una notizia di stampa non confermata ufficialmente, tuttavia se la proposta diventerà legge il rischio è di tornare alla confusione denunciata dalla CNA nel 2012 quando la RAI inviò in modo massivo alle imprese una lettera in cui si richiedeva il pagamento del canone speciale RAI anche solo per il possesso di computer".

Sul problema dell'evasione del canone RAI e sul principio di pagare tutti per pagare meno si può essere d'accordo, ma vogliamo ancora una volta ricordare che il mondo delle imprese e delle professioni e l'inevitabile innovazione tecnologica portano tutti ad utilizzare strumenti informatici legati alla rete. Quindi non bisogna cadere ancora nell'equivoco perché questi sono strumenti indispensabili di lavoro e non di svago, che nulla hanno a che vedere con la visione dei programmi Rai.

Come CNA seguiremo attentamente lo sviluppo di questa proposta intervenendo già da ora per evitare che nel segno della lotta all'evasione si nascondano nuove tasse per le imprese.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Scade lunedì 17 novembre termine per partecipare a Imprendocoop, progetto per occupazione e imprenditorialità -

Modena, 14 novembre 2014

Ultimi giorni per partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Lunedì 17 novembre scade il termine per inviare la propria candidatura. A oggi sono una ventina le idee imprenditoriali che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop e usufruire del supporto offerto dai promotori: percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. È prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena. Info: www.modena.confcooperative.it; www.democentersipe.it

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani - 

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

Le opportunità che derivano nel nostro territorio dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (garanzia Giovani) e il ruolo della Camera di Commercio nell'attuazione del programma saranno al centro del seminario promosso dalla stessa Camera di Commercio per martedì 18 novembre nella sala convegni dell'Ente (piazza della Vittoria, 3).

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani.
I lavori, in programma alle 14,00 e realizzati in collaborazione con Ifoa, saranno aperti dal segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, cui seguirà l'intervento di Luciana Borellini (consulente Ifoa ed esperta in materia di politiche pubbliche e servizi per il lavoro) che, a partire dal progetto europeo, parlerà della Garanzia Giovani e delle sue ricadute in Italia e in Emilia-Romagna.

Francesca Lusenti parlerà poi dello sportello Ifoa dedicato al piano per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Info e iscrizioni: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'Associazione Confesercenti Terre dei Castelli solleva la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area: "Il meccanismo di calcolo per determinare la tassa grava sulle imprese. Opportuno concordare col gestore costi inferiori per il servizio erogato" -

Modena, 15 novembre 2014 -

"Si può e si deve fare di più, visto e considerato il periodo di forti difficoltà economiche. I costi sono ancora troppo elevati e ci sono categorie che risultano molto penalizzate". È Confesercenti Terre dei Castelli a sollevare la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area. Aggiungendo: "Crisi dei consumi ed incremento dell'imposizione fiscale stanno mettendo in ginocchio le attività imprenditoriali. Riconosciamo l'attuazione di alcune agevolazioni in proposito, messe in campo dai Comuni. Ma dato l'evolversi della situazione generale si tratta di misure che al momento incidono purtroppo poco."

La tassa sui rifiuti, è dovuta da chiunque a qualsiasi titolo occupa locali, indipendentemente dall'uso: siano uffici, capannoni, negozi, etc. Viene calcolata in base ai metri quadri della struttura o dell'area e alla categoria di appartenenza dell'attività svolta nei medesimi spazi. E' composta da una quota fissa legata ai costi sostenuti per l'erogazione del servizio e una quota variabile, legata alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti. "Non è certo un mistero che il meccanismo di calcolo scelto per la determinazione della TARI – fa notare Confesercenti - finisce per gravare su alcune tipologie di imprese in modo molto significativo. Senza contare la disomogeneità di applicazione che varia da Comune a Comune sia per le tariffe applicate alle stesse categorie, sia per i meccanismi adottati per calmierare le categorie particolarmente penalizzate dalla tassa sui rifiuti. Basti pensare che le differenze tariffarie in alcuni casi sono anche di oltre 14 €/mq per le stesse categorie."

"Anche se, su richiesta in particolare della nostra associazione, sono stati apportati nei vari regolamenti comunali diverse agevolazioni, i costi restano troppo alti per alcune tipologie d'imprese. La priorità pertanto - continua l'Associazione - diventa quella di un impegno, oltre che di una capacità oggettiva, da parte dei Comuni dell'Unione Terre dei Castelli, di arrivare a concordare col gestore, è solo Hera) costi inferiori per il servizio erogato. Non può esserci e qui ribadiamo la nostra ferma e netta contrarietà, un riversamento automatico di questi costi sui cittadini e le imprese. Il problema non è destinato ad esaurirsi, quanto piuttosto ad riaprirsi nuovamente in sede di predisposizione dei Bilanci Comunali di previsione per il 2015. Da parte nostra ci attiveremo unitamente alle altre Associazioni imprenditoriali nei confronti delle Amministrazioni Comunali, al fine di evitare ulteriori e nuovi aumenti ed arrivare ad una riduzione per le categorie più penalizzate", conclude Confesercenti.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Venerdì, 14 Novembre 2014 10:23

Patronati, cosa prevede la legge di Stabilità

Acli, Inas, Inca e Ital dicono no al taglio del fondo patronati previsto dalla legge di Stabilità: "L'insieme delle norme proposte è viziato da pesanti limiti di costituzionalità, perché comporta la sostanziale eliminazione del sistema patronato" -

Modena, 14 novembre 2014 -

La legge di Stabilità prevede un taglio al fondo patronati articolato in tre punti: abbattimento dell'aliquota dallo 0,226 allo 0,148 per cento a partire dal gettito contributivo dell'anno 2014; decurtazione di 150 milioni di euro del fondo per l'esercizio finanziario dello Stato dell'anno 2015; diminuzione dell'acconto dall'80 al 45 per cento dall'esercizio finanziario dello Stato dell'anno 2016. Dal 2016, con il venir meno dei 150 milioni di euro, il valore del fondo subirà una riduzione del 34,51 per cento.

«L'insieme delle norme proposte è viziato da pesanti limiti di costituzionalità, perché comporta la sostanziale eliminazione del sistema patronato, che non potrà più garantire né la gratuità nell'accesso alle prestazioni che rendono esigibili i diritti sociali, né il supporto agli enti previdenziali che oggi consente il funzionamento degli stessi, non in grado di gestire le istanze dei cittadini – denunciano Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas-Cisl), Maura Romagnoli (Inca-Cgil) e Angela Vicenzi (Ital-Uil)A livello nazionale sono 4-5 mila gli operatori di patronato che potrebbero perdere il lavoro; a Modena e provincia i nostri quattro patronati occupano complessivamente un centinaio di addetti. Il sistema è a rischio chiusura anche perché le norme che restringono l'anticipazione delle risorse per l'attività svolta strangoleranno finanziariamente i nostri istituti, portandoci di fatto a un'impossibilità operativa a partire dal prossimo anno. Con un taglio di questo tipo i patronati verrebbero privati di liquidità sufficiente, bloccata dal ritardo di minimo tre anni nei saldi del finanziamento».

Acli, Inas, Inca e Ital dicono no al taglio perché i cittadini pagano le tasse per un servizio che dovrebbe essere erogato dall'Inps, che a partire dal 2009 ha progressivamente chiuso gli sportelli al pubblico e informatizzato tutte le procedure. La tensione sociale che sarebbe potuta scaturire dalla mancanza di interlocuzione diretta tra cittadini e Inps-Inail-Ministero del Lavoro è stata contenuta grazie ai patronati, che hanno svolto un ruolo suppletivo rispetto agli enti. Il fondo per il 2013 ammonta a 430 milioni di euro, mentre il sistema dei patronati garantisce complessivamente al bilancio dello Stato un risparmio annuo stimato in circa 657 milioni di euro, così suddivisi: 564 milioni di euro per l'Inps, 63 milioni di euro per l'Inail e 30,7 milioni di euro per il Ministero degli Interni.

Cosa fanno i patronati

I patronati sono soggetti privati di pubblica utilità che, per legge, devono fornire assistenza gratuita ai cittadini per 92 tipologie di servizi, sotto il controllo del Ministero del Lavoro. Previdenza e salute sul lavoro, prestazioni socio-assistenziali, tutela dei cittadini immigrati e degli italiani all'estero sono le aree di competenza di queste strutture, presenti in tutta Italia e all'estero.

«Le nostre attività hanno l'unico obiettivo di aiutare tutte le persone, senza alcuna distinzione, a orientarsi tra le tante normative e iter burocratici, facilitando il loro rapporto con la pubblica amministrazione – spiegano Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas-Cisl), Maura Romagnoli (Inca-Cgil) e Angela Vicenzi (Ital-Uil) – Il nostro compito è agevolare i cittadini nella compilazione e presentazione delle domande agli enti previdenziali e assicurativi, accompagnandoli fino al riconoscimento dei diritti, anche con l'assistenza legale e medico-legale necessaria».

Le pratiche aperte dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest'anno dai quattro patronati modenesi sono complessivamente quasi 135 mila e rappresentano il 61 per cento delle pratiche inviabili telematicamente all'Inps per la provincia di Modena. Il finanziamento delle attività e dell'organizzazione degli istituti di patronato, regolato dall'articolo 13 della legge 152/2001, avviene attraverso il "Fondo patronati". Gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il fondo è alimentato da una quota parte (lo 0,226 per cento) dei contributi previdenziali che tutti i lavoratori versano alle casse previdenziali, per assicurare tutele fondamentali – previste dall'art. 38 della Costituzione – anche a chi non può permettersele. Il fondo copre circa 1/3 delle prestazioni che i patronati forniscono. I restanti 2/3 delle prestazioni non prevedono recupero economico e sono a carico delle organizzazioni promotrici dei patronati. 

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

La protesta dei patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità: sabato 15 novembre giornata nazionale di protesta e lunedì 17 novembre chiusura dei propri uffici e sportelli, con manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Bologna -

Modena, 13 novembre 2014

Non si ferma la protesta dei patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Per iniziativa del Ce.Pa. (il coordinamento che raggruppa i patronati Acli, Inas, Inca e Ital), dal 29 ottobre è stata avviata la raccolta delle firme di adesione alla petizione "No ai tagli ai patronati", a cui hanno già aderito decine di migliaia di cittadini. La mobilitazione promossa da Acli, Inas, Inca e Ital proseguirà per tutto l'iter parlamentare di approvazione della legge di Stabilità.

Per dopodomani - sabato 15 novembre – è stata organizzata una giornata nazionale di protesta. A Modena e provincia Acli, Inas, Inca e Ital saranno presenti dalle 10 alle 12 nelle piazze dei Comuni capi-distretto: Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco, Mirandola e Pavullo, oltre al mercato di Formigine. A Modena il gazebo sarà allestito in piazza XX Settembre, dove saranno presenti anche i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil; attraverso incontri, volantinaggi e flash mob, gli operatori dei patronati spiegheranno ai cittadini i possibili effetti dei tagli.

Inoltre Acli, Inas, Inca e Ital, insieme alle rispettive confederazioni, hanno deciso per lunedì prossimo 17 novembre una giornata di chiusura dei propri uffici e sportelli, con manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Bologna.

«Coinvolgeremo nuovamente i parlamentari modenesi, con i quali i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil avevano già discusso del tema nell'incontro del 6 ottobre – affermano i responsabili dei patronati modenesi Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas), Maura Romagnoli (Inca) e Angela Vicenzi (Ital) - Ribadiamo con forza che la sottrazione delle risorse al fondo patronati, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un'altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato selvaggio di sedicenti consulenti, che operano senza alcun controllo e senza regole. Infatti, mentre i lavoratori dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati. Il governo, quindi, finirà per appropriarsi di soldi che sono dei lavoratori, senza specificarne l'utilizzo. Una beffa a cui si aggiunge un danno economico che aggraverà le già precarie condizioni di coloro che – concludono i responsabili dei patronati modenesi – pagano con la disoccupazione e la povertà le conseguenze di una crisi pesantissima».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Mo)

 

Nuova norma per titolari e preposti alle sale da gioco: corsi di formazione avviati entro il 2014. Gli esercenti devono assolvere l'obbligo di formazione entro l' 11 marzo 2015, pena la somministrazione di sanzioni amministrative pecuniarie -

Parma, 13 novembre 2014 -

Un ulteriore passo avanti per il Piano regionale di contrasto e prevenzione alla dipendenza dal gioco d'azzardo, che ora si rivolge direttamente al personale delle sale da gioco.
Dopo la diffusione, negli esercizi commerciali che aderiscono, delle vetrofanie con il marchio "Slot Free ER", ora la LR 5/2013 "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate", ha previsto l'obbligo per gli esercenti delle sale da gioco ed i propri preposti di frequentare corsi di formazione sui rischi del gioco patologico e sulla rete di sostegno.

Secondo i dati della Regione Emilia Romagna sono infatti in costante aumento le persone assistite nella nostra regione per dipendenza da gioco d'azzardo. Al 31 dicembre 2013 quelle seguite nei Sert, i Servizi per le dipendenze delle Aziende Usl, erano 1.102, il 37% in più rispetto all'anno precedente (802 nel 2012) e più del doppio rispetto al 2010 (512).

Il corso di formazione si inserisce in un percorso culturale teso a favorire responsabilità sociali condivise verso la tutela di soggetti fragili, nei confronti dei rischi di dipendenza connessi ai comportamenti di gioco d'azzardo. Il corso permetterà inoltre di rendere più visibile la rete dei Servizi di cura dei giocatori d'azzardo patologici.

La norma come riportata sul sito Confesercenti di Parma stabilisce che "i corsi debbano essere avviati entro il 2014 e che gli esercenti assolvano l'obbligo di formazione entro l' 11 marzo 2015, pena la somministrazione di sanzioni amministrative pecuniarie".

In allegato il pdf scaricabile

Al primo e secondo posto nelle rispettive categorie nell'Area Centro Nord per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

Piacenza, 12 novembre 2014 -

Grazie ai risultati di eccellenza raggiunti, la Filiale di Piacenza ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del Meeting di Poste Italiane che si è tenuto a Bologna. Nella classifica assoluta, che ha premiato i successi conseguiti dagli uffici postali dell'Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche), il primo posto è andato a Niviano Castello e Perino, e il secondo ad Alseno e Roncaglia.

Partecipanti all'evento, oltre al responsabile Area Territoriale Doriano Bolletta, 15 direttori di Filiale e numerosi collaboratori selezionati tra le strutture di staff e commerciali, oltre 350 direttori degli uffici postali più rappresentativi dell'intera Area. Per un totale di circa 460 invitati.
Per la provincia di Piacenza erano presenti, oltre al responsabile Enrico Carini, 20 direttori degli uffici postali che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela. La Filiale di Piacenza abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 82 uffici postali (di cui due interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 27 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

Il successo riportato dai quattro uffici del Piacentino è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi prefissati. Proprio sull'importanza del ruolo che rivestono il direttore e ogni singolo operatore all'interno dell'ufficio si è soffermato il responsabile dell'Area Centro Nord: «Libretti e Buoni Fruttiferi, tradizionali prodotti di Cassa Depositi e Prestiti legati al risparmio postale - ha ricordato Doriano Bolletta -, e l'insieme di persone, di conoscenze e di strutture che ne permettono la diffusione testimoniano come il gruppo Poste Italiane contribuisca al finanziamento dello sviluppo e della crescita del sistema Paese".

(Fonte: ufficio stampa Poste Italine)

Il peso della burocrazia è ritenuto dal 75% delle imprese una causa della crisi: i risultati di un'indagine CNA su un campione di 2.400 imprese. Riforma di fisco, lavoro e PA sono le azioni prioritarie per incrementare la competitività del Sistema-Italia -

Reggio Emilia, 12 novembre 2014 -

Non solo fisco, credito, costo del lavoro, energia e innovazione: a pesare sulla capacità delle imprese di agganciare la ripresa incide pesantemente anche il carico burocratico. Un sondaggio CNA ha cercato di "misurare" l'impatto sulle aziende della burocrazia non tanto in termini economici, ma di percezione degli imprenditori. 2.400 le imprese coinvolte, molte di queste sul nostro territorio, per i tre quarti delle quali la burocrazia è tra i principali fattori responsabili della decrescita economica dell'Italia.

Burocrazia intesa, per la maggioranza degli intervistati (il 72%) come complessità degli adempimenti.

"A soffrire la burocrazia sono soprattutto le micro imprese (fino a 10 addetti) - spiega il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - per le quali l'assolvimento degli adempimenti appare spesso insostenibile e non proporzionato rispetto alla loro dimensione. Tra queste hanno maggiori difficoltà soprattutto le imprese che operano nei settori gravati da una maggiore regolamentazione, come istallazione e impianti, autoriparazione e servizi alle imprese, e/o che hanno sofferto di più la crisi, anche perché svolgono la loro attività prevalentemente nel mercato domestico, come le costruzioni".

La difficile comprensibilità delle norme sottrae un tempo rilevante all'attività aziendale: per il 41,8% delle imprese, si arriva fino a tre giorni al mese (24 ore lavorative) ma nel 30,7% dei casi, vengono impiegate fino a 5 giornate al mese (40 ore lavorative). Tempo che significa maggiori costi. Sistri, responsabilità solidale negli appalti e spesometro sono considerati gli adempimenti più odiosi e complicati (soltanto per l'adempimento degli obblighi inerenti responsabilità solidale le imprese affrontano un costo calcolato in 1,2 miliardi di euro).

"Una situazione che negli ultimi anni non è certo migliorata - continua Dallari - visto che il 75% delle imprese ha una percezione negativa delle presunte operazioni di semplificazioni introdotte dai governi che si sono succeduti negli ultimi sei anni. Ma c'è fiducia nel futuro, considerando che un'impresa su due ritiene che l'attuale governo potrà ridurre significativamente il carico burocratico che grava sul sistema produttivo".

Di certo c'è che il livello di informatizzazione delle PA è giudicato del tutto inadeguato rispetto alle necessità delle imprese da circa il 53% di esse. L'inadeguatezza del livello di informatizzazione della PA si evince anche dalla capacità di interagire on-line con l'operatore pubblico: in media, solo un'impresa su tre (quasi il 30%) riesce a sbrigare più della metà delle pratiche per via telematica. Ecco perché gli imprenditori sono concordi nel ritenere che la riforma della Pubblica Amministrazione sia tra gli obiettivi da perseguire prioritariamente nei prossimi mesi e che l'innalzamento del livello di informatizzazione non sia rinviabile.

Il giudizio critico sulla burocrazia trova conferma quando agli imprenditori viene chiesto di elencare le riforme dell'agenda di Governo ordinandole per priorità in un ventaglio ristretto di materie cruciali nella vita delle imprese: il fisco, il lavoro, la giustizia e, per l'appunto, la PA. In cima alle aspettative delle imprese ci sono le riforme del fisco e del lavoro.

Per il Presidente CNA: "Si tratta di un risultato scontato: il peso del fisco sulle imprese italiane, che secondo stime CNA può raggiungere in alcuni casi il 74,4%, è tra i più alti d'Europa e lo stesso vale per il costo del lavoro. È invece sorprendente che la necessità di riformare in tempi brevi la PA trovi il consenso di una quota non irrilevante di imprenditori (il 14,4%), a conferma della consapevolezza che lo snellimento della pubblica amministrazione rappresenti un fattore strategico per incrementare la competitività del Sistema-Italia".

Insomma, abbattere la burocrazia non è solo un atto dovuto, ma un'azione concreta per contribuire ad uscire dalla crisi e ridare fiducia alle imprese. La risposta di CNA è in un decalogo presentato nei giorni scorsi dal Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia.

Le dieci proposte CNA per la semplificazione:

Riforma del Titolo V della Costituzione
Istituzione di un'Agenzia per la qualità della legislazione come negli USA, in Germanio e in Gran Bretagna
Revisione dello stock legislativo per eliminare norme complesse e disorganiche
Rendere la "legislazione amica" con tre interventi annuali in favore delle pmi
Riformare le ispezioni e i controlli per renderli più efficienti, più efficaci, meno onerosi
Realizzare a pieno le "Agenzie per le imprese"
Standardizzare i sistemi informatici e la modulistica per la piena efficienza degli Sportelli Unici per le Attività Produttive
Realizzare l'Agenda digitale e la digitalizzazione dell'amministrazione
Rendere la giustizia più efficiente
Usare il credito d'imposta per evitare il ribaltamento sulle PMI degli oneri amministrativi

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Fiepet Confesercenti Emilia Romagna lancia l'allarme e chiede interventi immediati: "Continua inarrestabile la cessazione di attività di servizi di ristorazione nella nostra regione. Tra le attività cessate, 1550 e quelle iscritte, 1.110, nei primi nove mesi del 2014 sono 440 quelle che hanno chiuso le saracinesche" -

Parma, 11 novembre 2014 -

Nonostante nel nostro territorio il cibo e la buona tavola abbiano sempre maggiore attrattiva, continua inarrestabile la cessazione di attività di servizi di ristorazione nella nostra regione: secondo l'elaborazione Confesercenti su dati Infocamere, tra le attività cessate, 1550 e quelle iscritte, 1.110, nei primi nove mesi del 2014 sono 440 quelle che hanno chiuso le saracinesche.

La provincia con il maggior numero di chiusure è Bologna (-258) che però è anche quella che registra il maggior numero di nuove iscrizioni (+220); segue Modena (209 cessazioni e 156 iscritti), Rimini (201 cessazioni e155 iscritti), Ravenna (176 chiusure e 113 iscritti), Parma (169 chiusure contro 95 iscrizioni) Reggio Emilia (165 cessazioni contro 129 iscrizioni), Forlì Cesena (143 chiusure e 93 iscrizioni), Ferrara (139 chiusure e 96 aperture) e Piacenza (90 chiusure e 53 iscrizioni).

Su questi dati pesano naturalmente la crisi che persiste ormai da anni, ma soprattutto la tassazione eccessiva e una concorrenza anomala esercitata da attività che, pur essendo autorizzate, godono di "regimi agevolati", beneficiando di tutta una serie di facilitazioni che rendono impari la competizione tra imprese.

Secondo una ricerca di Nomisma commissionata da Confesercenti E.R. i pubblici esercizi nella nostra regione sono 25.725. Di questi 10226 subiscono concorrenza sleale. Alla domanda sulla diffusione del fenomeno dei "regimi agevolati", il 58% dei pubblici esercizi ha risposto che è "molto diffuso" e il 60% ritiene che negli ultimi due, tre anni il fenomeno sia aumentato.
Alla domanda su quale siano le attività che influiscono negativamente sulle loro attività, hanno risposto il 73% fiere, sagre, circoli e associazioni e agriturismi, il 15% l'abusivismo commerciale, il 9% le attività agevole di vendita di prodotti nei mercatini.
La soluzione per il 54% sarebbe garantire lo stesso sistema fiscale per tutte le attività di somministrazione di cibi e bevande.

"La Fiepet Confesercenti E.R.- spiega Andrea Cavallina presidente della Federazione pubblici esercizi - ritiene che per contrastare questi fenomeni si debba intervenire sulla normativa nazionale, rivede la semplificazione introdotta per coloro che fanno ristorazione in sagre, fiere etc. garantendo anche i requisiti di sicurezza e salute per i consumatori; in più è necessario ridurre significativamente il limite massimo delle 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento e che i tempi di presentazione dei requisiti siano tali da garantirne l'accertamento."

Per Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna: "questi dati confermano quanto andiamo dicendo ormai da tempo: senza un'equa concorrenza l'economia della nostra regione rischia di perdere colpi, con il conseguente impoverimento del tessuto imprenditoriale. Occorre mettere tutti in grado di competere nel mercato con le stesse condizioni di partenza: sarà poi la qualità ad essere premiata. Inoltre la tassazione eccessiva non solo non consente più di investire nella propria attività, ma è diventata tale da far chiudere anche imprese consolidate da tempo. Sembra inoltre incredibile che in queste condizioni si possa solo immaginare di aumentare ancora l'Iva: sarebbe un vero e proprio autogoal per la nostra economia."

Nelle zone in cui esercita la sua attività o in generale nella sua città, il fenomeno dei "regimi agevolati" nella ristorazione lo ritiene:

dati fiep regimi agevolati

Pensa che negli ultimi due tre anni il fenomeno dei "regimi agevolati" nella ristorazione sia:

dati fieb regimi agevolati 2

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Regione Emilia Romagna)

Una delegazione di funzionari pubblici e cooperatori delle Fiandre (Belgio) ha visitato nei giorni scorsi tre cooperative modenesi per vedere da vicino come funziona la cooperazione italiana, in particolare quella sociale e agroalimentare.

Modena, 11 novembre 2014 -

Una delegazione di funzionari pubblici e cooperatori delle Fiandre (Belgio) ha visitato nei giorni scorsi tre cooperative modenesi per vedere da vicino come funziona la cooperazione italiana, in particolare quella sociale e agroalimentare. Il gruppo si è recato a Finale Emilia e Mirandola per visitare strutture per disabili adulti gestite dalla cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena. A Finale Emilia gli ospiti belgi, accolti dall'assessore ai Servizi sociali Lisa Poletti, hanno visitato il laboratorio socio-occupazionale "Arcobaleno 2", in cui gli utenti svolgono lavori di assemblaggio, etichettatura e imballaggio per conto di aziende del territorio, attività di tipo artigianale e artistico (bigiotteria, piccoli oggetti di arredo, materiale di riciclo ecc.).

A Mirandola la delegazione fiamminga ha incontrato il sindaco Maino Benatti e la responsabile dell'Ufficio di Piano dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Daniela Mazzali; quindi si è recata in visita al centro socio-riabilitativo semiresidenziale "La Nuvola", una struttura che persegue il benessere psico-fisico di disabili adulti attraverso attività educative e assistenziali personalizzate. Sia a Finale che a Mirandola i visitatori belgi hanno incontrato gli ospiti delle strutture e gli operatori, che hanno spiegato come avviene la collaborazione tra servizi pubblici e privato sociale nella cura e assistenza dei disabili. La delegazione delle Fiandre è poi stata accompagnata al 4 Madonne Caseificio dell'Emilia a Lesignana di Modena e all'acetaia di Mirco Casari (presidente della cooperativa La Tradizione) a Nonantola, per degustare e vedere "dal vivo" come si producono il Parmigiano Reggiano e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

FIAB-Confesercenti Modena aderisce alla protesta nazionale indetta per domani, Mercoledì 12 novembre: "Rifiutando la moneta elettronica, vogliamo denunciare il monopolio bancario dei costi inaccettabili a carico dei Gestori, con transazioni che arrivano anche al 2%" -

Modena, 11 novembre 2014 -

"Mercoledì 12 novembre 2014. In questo esercizio non saranno accettati pagamenti con carte di credito e bancomat, ma solo contanti. Per protestare contro il sistema bancario che impone costi insostenibili per l'acquisto del carburante". È quello che si troveranno domani gli automobilisti modenesi presso le stazioni di servizio e rifornimento carburanti di città e provincia. "E' una protesta più che legittima. In questo modo vogliamo denunciare il monopolio bancario ed i costi inaccettabili di carte di credito e pagobancomat a carico degli operatori delle stazioni di servizio", spiega Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena preannunciando che in ambito nazionale a tal proposito ci saranno ricorsi alla Commissione europea e all'Antitrust Italiana.

I Gestori degli impianti di distribuzione carburanti hanno l'obbligo di accettare pagamenti, attraverso la cosiddetta moneta elettronica. Ma il costo delle commissioni imposte dal sistema bancario è talmente spropositato da assorbire l'intero margine di gestione. "I gestori operano con margini, a seconda delle modalità di vendita, variabili dal 1% al 2% del prezzo finale pagato dal consumatore, mentre i costi per le transazioni elettroniche variano, a seconda degli istituti bancari e dei territori, dallo 0,5% all'1,2%, con punte che arrivano a sfiorare il 2%. È questo il risultato dei provvedimenti Governativi. Provvedimenti che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori ad esclusivo vantaggio degli istituti bancari e dei consorzi interbancari. Quelli – tiene a precisare Giberti - che gestiscono sostanzialmente in regime di oligopolio l'emissione e l'utilizzo delle carte di credito e del pagobancomat. Semplificando: mentre il Governo impone ad esercenti e consumatori l'utilizzo delle carte, dall'altro lascia assolutamente libero il sistema bancario di fissare condizioni e costi a proprio piacimento e in ragione delle proprie esigenze. E tutto questo nonostante 'l'Europa delle Banche' stia per adottare una normativa che contiene il costo massimo del servizio fra lo 0,2 e lo 0,3%."

"Per queste ragioni si è deciso che il 12 novembre 2014, i gestori al momento del saldo del pieno di carburante o quant'altro, non accetteranno alcuna carta di credito né bancomat per manifestare lo stato di disagio della Categoria che è avviata, se non interverranno fatti nuovi, ad una vera e propria disobbedienza civile, rifiutando la moneta elettronica in pagamento. Nessuna autorità può obbligare una piccola impresa a vendere in perdita. Ci attendiamo che l'Unione Europea da una parte, e l'AGCM nazionale dall'altra, a seguito della denuncia, intervengano per ripristinare certezza del diritto e libertà di concorrenza. E' giunto il momento di dire basta allo strapotere delle banche che speculano sulle piccole imprese a favore di chi fa speculazione", conclude Giberti.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Il direttore CNA, Fabio Bezzi: "Serve più dialogo tra fisco e imprese e un sistema sanzionatorio che punisca i veri evasori e non penalizzi i più piccoli" -

Reggio Emilia, 6 novembre 2014 -

È di pochi giorni fa la notizia annunciata dal nuovo direttore dell'Agenzia nazionale delle Entrate Rossella Orlandi dell'arrivo della "cooperative compliance", un nuovo strumento che prevede la possibilità, tramite adesione "volontaria", di essere seguiti dal fisco per avere certezze tributarie sui comportamenti da seguire. "Una bella idea – commenta il Direttore generale CNA Fabio Bezzi – se non fosse che questo strumento è destinato solo alle grandissime imprese. Non bisogna dimenticare che in Italia su oltre 4,4 milioni di imprese extra-agricole, il 99,9% è costituito da Micro PMI e di queste la quasi totalità (95%) hanno meno di 10 dipendenti.

Nelle Micro PMI italiane trova impiego l'81% dell'occupazione totale e si produce il 71,3% del valore aggiunto. Perché non andare incontro anche ad artigiani, professionisti e pmi che più delle grandi imprese sono penalizzate da crisi, difficoltà di accesso al credito, mancanza di liquidità, elevata pressione fiscale e caos negli adempimenti burocratici?".

Negli ultimi anni chi fa impresa non ha solo subito la crisi, sta ancora facendo i conti con un nuovo modo di stare sul mercato, dove calano i fatturati, il portafoglio ordini è a "vista" o nel migliore dei casi a breve, le marginalità si riducono giorno dopo giorno. In questo contesto i parametri di controllo risultano per lo più inadeguati, quando non dannosi. Se il mondo è cambiato per le imprese, deve coerentemente cambiare anche nei meccanismi di controllo.

"Avevamo accolto con interesse – continua il direttore Bezzi - le dichiarazioni di Rossella Orlandi al momento del suo insediamento su un cambio di rotta nella gestione dei controlli sull'evasione fiscale per un atteggiamento più equo del fisco nei confronti delle imprese. Purtroppo nell'ultimo anno stiamo assistendo a controlli a tappeto, che utilizzano parametri non adeguati alla realtà che vivono gli operatori, rischiando di mettere a rischio imprese e posti di lavoro".

Da tempo CNA chiede un fisco più semplice e più attento al valore sociale del fare impresa, un sistema fiscale che attragga gli investimenti e faciliti le aggregazioni d'impresa, che permetta agli onesti di pagare il giusto e impedisca agli evasori di professione di continuare nel loro atteggiamento che danneggia i mercati e crea concorrenza sleale.

"Quello che non funziona – sostiene Fabio Bezzi - è il rapporto tra fisco e contribuente: gli imprenditori hanno il diritto di non sentirsi "aggrediti" dal Fisco". Serve più dialogo e un sistema sanzionatorio meno schizofrenico. L'incertezza di norme e regole con cui hanno a che fare i contribuenti e i loro consulenti, con correzioni e modifiche dell'ultimo momento vicino alle scadenze per i pagamenti, addirittura dell'ultima ora a fine anno, costituisce un dispendio notevole per le imprese in termini di tempo e di maggiori oneri economici".

"Come Associazione – conclude il direttore della CNA provinciale - siamo in prima linea per la legalità; questo non ci deve impedire di scendere al fianco dei nostri imprenditori nel sottolineare le difficoltà e gli ingranaggi non funzionanti di un sistema che è ancora lontano da quel principio di equità e trasparenza fondamentale per non penalizzare sempre i più piccoli con un livello di prelievo fiscale divenuto ormai insostenibile. Nei giorni scorsi abbiamo presentato le nostre istanze alla direzione provinciale dell'Agenzia. Le rassicurazioni verbali ci hanno fatto piacere, ma non sono più sufficienti. Ci aspettiamo che alle parole corrisponda un vero cambio di rotta nei fatti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Venerdì 7 novembre in Via Maiella l'incontro informativo di CNA Fita Reggio Emilia e Modena sulle diverse tipologie contrattuali per le ditte di autotrasporto con dipendenti e le opportunità offerte dal contratto collettivo nazionale di lavoro -

Reggio Emilia, 6 novembre 2014 -

Le diverse tipologie contrattuali per le ditte di autotrasporto con dipendenti e le opportunità offerte dal contratto collettivo nazionale di lavoro con particolare riferimento all'orario di lavoro per gli autisti sono i temi al centro dell'incontro promosso da CNA Fita Reggio Emilia insieme a CNA Fita Modena venerdì 7 novembre alle ore 20.30, presso la sede provinciale di CNA Reggio Emilia in via Maiella, 4.
Alla serata prenderanno parte Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, Aldo Bondi Presidente provinciale CNA Fita e Franco Casadei, Presidente CNA FITA Modena.

"Particolarmente interessante per gli autotrasportatori – spiega Aldo Bondi – è la possibilità di utilizzo dell'orario di lavoro discontinuo. Questo consente, a parità di retribuzione mensile ordinaria, l'applicazione di un orario settimanale di 47 ore anziché 39 ore. La differenza tra le 39 e 47 ore settimanali è basata sul principio che il tempo di lavoro effettivo del dipendente non coincide con il tempo messo a disposizione dell'impresa dal dipendente stesso".

Ad esempio, non sono ore lavoro i tempi di attesa per carico/scarico della merce se l'autista è lasciato libero dalla custodia del mezzo o le pause obbligatorie dopo 4,5 ore di guida. CNA Fita Reggio Emilia, già da tempo, mette le aziende associate a conoscenza di tale possibilità, che consente una corretta applicazione dell'orario di lavoro e di conseguenza una riduzione degli straordinari.
"Per il riconoscimento della discontinuità – continua il Presidente Bondi - occorrono i requisiti definiti dal CCNL di categoria e un accordo sindacale. Tale normativa e la sua applicazione sono ancora poco conosciute, ecco perché abbiamo ritenuto necessario approfondire questi argomenti in un incontro dedicato".

Scopo della serata, che avrà un taglio estremamente pratico, sarà infatti quello di informare le imprese su quali tipologie contrattuali applicare nella gestione del personale in base alla propria situazione aziendale. Magda Spagni, Resp. CNA legislazione del lavoro e libri paga, parlerà di lavoro accessorio, associazioni in partecipazione, appalto e somministrazione transnazionale e lavoro intermittente, mentre Barbara Turini, Resp. CNA servizi sindacali, affronterà il tema dell'orario discontinuo.

Un'opportunità importante di aggiornamento e formazione che CNA estende anche ai non associati.
Per maggiori informazioni rivolgersi alla Responsabile CNA Fita Reggio Emilia Nilde Montemerli, Tel. 0522-511666 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Cna Re)

Ristrutturazioni e risparmio energetico: la manovra raddoppia l'importo della ritenuta sui bonifici bancari -

Modena, 6 novembre 2014 -

CNA lo aveva sottolineato, commentando la Legge di Stabilità: una manovra in grado di rappresentare un'inversione di tendenza rispetto al passato, a patto che gli investimenti previsti non vengano alimentati da nuove tasse e meccanismi in grado di penalizzare le imprese. Purtroppo, invece, questo rischio si va materializzando ai danni delle pmi dell'edilizia, il settore che più sta pagando la crisi.

La Legge di Stabilità, infatti, ha raddoppiato dal 4 all'8% la ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali. "Una sberla da 920 milioni di euro – commenta Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni di Modena, che mina una situazione di liquidità già precaria per le imprese dell'edilizia".

La gravità di questo prelievo è testimoniata paradossalmente dallo stesso fisco. "La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".

"Un dubbio sorge spontaneo – chiosa Vincenzi – che si voglia creare un credito d'imposta a favore delle imprese talmente elevato da renderne difficile e costoso il recupero, visto che lo Stato è un attento riscossore ma un poco puntuale pagatore. E non vengano a raccontare che l'aumento della ritenuta serve a combattere l'evasione. Per combattere l'evasione è sufficiente una ritenuta dello 0,1%: tanto basta alle banche per comunicare all'Agenzia delle entrate il pagamento effettuato all'impresa".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì, 05 Novembre 2014 11:49

Piacenza - "Musica al Lavoro" 11esima edizione

Musica al Lavoro 11esima edizione: 
si parte venerdì con Cisco, ex Modena City Ramblers. 
"Cultura e lavoro sono tasselli fondamentali della democrazia". Tutti gli eventi ad ingresso libero e gratuito -

Piacenza, 5 novembre 2014 -

Presentata l'undicesima edizione della rassegna "Musica al Lavoro"di Cgil e Arci Piacenza che si aprirà con un appuntamento speciale venerdì 7 al salone Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18 – Piacenza) quando Cisco Bellotti, storica voce dei Modena City Ramblers presenterà la prima nazionale di "Oh belli ciao! Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers" con Carlo Albé voce narrante, Simone Corbellini alla tromba e lo stesso Cisco alla voce e alla chitarra. Tutti gli spettacoli presentati dal direttore artistico Luca Garlaschelli, dal segretario generale Cgil Piacenza Gianluca Zilocchi e da quello organizzativo Ivo Bussacchini sono ad ingresso gratuito.

"Musica al Lavoro investe sull'idea che i temi del lavoro si leghino in maniera molto stretta con il mondo della cultura e dello spettacolo – ha spiegato Zilocchi - anche il nuovo gruppo dirigente della Cgil di Piacenza ha deciso di investire su Musica al Lavoro in una fase nella quale la nostra organizzazione è impegnata in una forte mobilitazione per giustizia ed equità, questa è una delle mille sfaccettature che ci vede in campo".

"Nelle mille difficoltà quotidiane siamo in grado ancora una volta di aprirci alla società in un connubio tra arte, musica e cultura – ha aggiunto Bussacchini - Vogliamo parlare ai giovani e ai meno giovani per dire che nella società la cultura e la conoscenza sono tasselli fondamentali della democrazia".

Garlaschelli, jazzista di fama internazionale che cura il cartellone della rassegna. Ha spiegato come la vita non sia fatta "solo di lavoro o solo di cultura". "Il movimento operaio ci ha dato una lezione e una strada da seguire – ha detto - e proprio questa strada cerchiamo di seguire da undici edizioni di una rassegna che ha portato a Piacenza, in un salone Nelson Mandela dall'acustica splendida, personaggi come Bruno Lauzi, Moni Ovadia, Ascanio Celestini e altri: tutti felici di essere ospitati qui a Piacenza dalla Cgil". Le date scelte per le iniziative non sono casuali: il giorno della scomparsa di Fabrizio De Andrè, la giornata internazionale della memoria dell'Olocausto, la Festa della Donna, la Festa della Liberazione.

Il programma completo:

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito ed avranno inizio alle ore 21,30 presso il Salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro di Piacenza via 24 maggio N.18 -

07/11/2014

Stefano "Cisco" Bellotti e Carlo Albè presentano "Oh belli Ciao!" ( ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers" )

Cisco : voce e chitarra
Simone Correllini: tromba
Carlo Albè : voce recitante

Cisco Bellotti nato in quel di Carpi il 29 luglio del 1968, è un cantautore di musica folk rock. Il soprannome Cisco deriva dalla sua passione per il calcio. Infatti, tutte le volte che da ragazzo giocava a pallone con gli amici, indossava una maglietta con la scritta San Francisco, via via usuratasi fino a lasciare solo le ultime cinque lettere, per l'appunto Cisco. Ha militato nei Modena City Ramblers dal 1992 fino al 2005, pubblicando nove album di inediti e vendendo circa un milione di copie, collezionando più di 1200 concerti tra Italia, Europa e America Latina. Ora è un apprezzato cantautore solista con alle spalle tre lavori inediti e due raccolte live. "Oh belli ciao!", è un divertente romanzo-biografia che ripercorre la sua esperienza nei Modena City Ramblers.
Carlo Albè nato a Busto Arsizio nel febbraio del 1981, è un lavoratore precario, ma soprattutto scrittore indipendente e giornalista free lance,. Nel dicembre del 2011 ha dato alle stampe il suo primo romanzo, intitolato "L'importante è non restare", con postfazione dell'amico Stefano "Cisco" Bellotti. Nel febbraio del 2013 pubblica il fortunato "Stabile Precariato" che promuove con un tour di ben cinquanta reading in un anno. Carlo legge ovunque. Nei pub, bar, circoli, biblioteche, scantinati e balere. Scrive racconti e inchieste di cronaca per la Provincia di Varese e la Provincia di Como.

15/01/2015

Nel segno di Faber. Concerto in omaggio a Fabrizio De Andrè - Musicisti, cantanti, attori renderanno omaggio al celeberrimo cantautore genovese alternandosi sul palcoscenico.

25/01/2015

Giornata della memoria - Concerto del gruppo Muzikobando special guest Gabriele Coen

MUZIKOBANDO lavora come laboratorio attento alla riscoperta di una tradizione musicale molto vasta; unisce generi diversi ed apparentemente lontani, in un percorso organico articolato nella forma del viaggio. L'ensemble propone musica popolare ebraica, armena, brani strumentali e canzoni in lingua Yiddish. L'intero programma si basa sul dialogo degli strumenti ad arco (violino e viola) con voce e fisarmonica.
Nel 2013 è stato presentato il primo album: Babil.Una personale idea della musica klezmer; una Babele di suoni e di lingue che cerca la propria riunificazione attorno al piacere dell'ascolto. Melodie dolci e suadenti lasciano spazio a suoni taglienti e gutturali.
MUZIKOBANDO è un ensemble formato da musicisti che apportano al gruppo le personali esperienze artistiche, frutto di collaborazioni che spaziano dalla musica antica al folk, dal melodramma alla musica leggera, ma anche dalla televisione agli studi di registrazione. Il gruppo ha partecipato ad importanti Festival, tra cui: Mantova Chamber Music Festival, Festival Musica Diffusa di Pontenure (Pc), Festival Internazionale violinistico di Salò, Stagione Concertistica del Centro Culturale Italo-Tedesco 'Goethe Zentrum' di Piacenza, Festival Folk di Savignano Irpino (Av), BAF – Bibiena Art Festival di Piacenza, Estri d'Estate (Parma), Rovigo, Cremona, Camogli, Torino, Mondovì.

GABRIELE COEN sassofonista, clarinettista e compositore è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione popolare ebraica e punto di riferimento importante per il Jazz contemporaneo. Fondatore e leader dei Klezroym, la più nota formazione italiana di musica klezmer con la quale è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione musicale popolare ebraica reinterpetata in chiave jazzistica. Parallelamente, Gabriele amplia la sua intensa attività didattica e divulgativa che vede uno dei suoi momenti più importanti nella pubblicazione del saggio "Musica errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish" edito nel 2009 da Stampa Alternativa.

06/03/2014

Giornata Internazionale della Donna - "Sebben che siamo donne". Giovanna Zucconi voce recitante - Enerbia accompagnamento musicale

Giovanna Zucconi: Giornalista, autrice e conduttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche. Scrive di cultura su Stampa ed Espresso. Da qualche anno parla di libri all'interno della trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio. 

Sempre per RaiTre, è stata autrice e conduttrice di Pickwick con Alessandro Baricco, e Gargantua. 
Ha lavorato per Radio3 e per Radio2 al programma Sumo (chiuso qualche mese fa), e a Diritto di replica, condotto su RaiSat (primissima coproduzione con il canale culturale europeo Arte)nonché a molte ore di diretta da festival italiani e stranieri.
Ha ideato e diretto per Feltrinelli "Effe", la rivista di libri a più ampia diffusione in Italia.

Enerbia:E' uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel campo della musica tradizionale e antica e dedica il suo lavoro di ricerca principalmente alla valorizzazione del repertorio dell'Appennino nord-occidentale, tra i più interessanti di tutta la penisola italiana.
Il gruppo ha collaborato con personaggi come Ermanno Olmi nel film "I cento chiodi" con Giuseppe Bertolucci ed Edmondo Berselli nel documentario "Un paese chiamato Po" e con Paolo Rumitz nel libro "La leggenda dei monti naviganti".

27/04/2015

Ancora Bella Ciao - Lucilla Galeazzi voce e chitarra

Lucilla Galeazzi è una cantautrice italiana. Negli anni 70/80 comincia a cantare nell'ambito del folk revival con Giovanna Marini. A partire dagli anni novanta, si dedica con grande energia alla carriera di solista, realizzando sia dischi e progetti suoi, sia collaborazioni con musicisti di differente provenienza:esponenti importanti del jazz francese, come il chitarrista Claude Barthelemy, il violoncellista Vincent Courtois, il suonatore di basso tuba e serpentone Michel Godard e il compositore di musica e canzoni Philippe Eidel. Con i jazzisti italiani Gianluigi Trovesi, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Pino Minafra, Bruno Tommaso, Antonello Salis , Luigi Cinque ecc. ecc.. partecipa a numerosi progetti nazionali ed internazionali. Con Roberto De Simone a L'Opera di Napoli, collabora a 5 progetti di quest'ultimo e poi , nel 1989 fa una lunga tournée di 3 mesi nei grandi teatri francesi, con lo spettacolo "TANGO, MEMORIA DI BUENOS AIRES" insieme al Quarteto Cedron, Juan Josè Mosalini al bandoneon, Gustavo Beytelmann al pianoforte ed il grande violinista di tango Antonio Agri. Lucilla Galeazzi ha dedicato la sua vita alla musica tradizionale della sua terra, l'Umbria: Stornelli a saltarello, a malloppu, a recchia, canti epico-lirici, canti a mete, strambotti, canti a vatoccu ecc... Dal 1994 , da solista, ha creato i progetti: CUORE DI TERRA, LUNARIO, AMORE E ACCIAIO, STAGIONI, MAGGIO MAGGIO È CAPITANO,CORRETE SORELLE con il quartetto vocale Faraualla, CELESTE TESORO, ANCORA BELLA CIAO, IL NATALE DEI SEMPLICI , FESTA ITALIANA) e partecipato a progetti con altri musicisti popolari come Carlo Rizzo e Ambrogio Sparagna formando " IL TRILLO " ed anche con l'organettista Riccardo Tesi per uno spettacolo/CD omaggio alla grande ricercatrice/interprete toscana Caterina Bueno "Sopra i tetti di Firenze" . Ha inoltre interpretato brani di musica contemporanea come le Folk Songs di Luciano Berio e la Passio et Resurrexio di Sergio Rendine. Inoltre nel 2001 comincia la collaborazione con la tiorbista Christina Pluhar al progetto "LA TARANTELLA" con l' Ensemble "Arpeggiata" da lei creato e diretto.

(Fonte: Ufficio stampa CGIL Piacenza)

Nasce il Comitato di Imprenditoria femminile di Confesercenti Parma. Sono oltre 350 le imprese al femminile iscritte e oltre 150 le società in cui compaiono quote rosa, una bella realtà che esige attenzione ecco perchè è stato avviato questo nuovo progetto, già presente a livello nazionale ed ora anche su Parma.

Parma, 3 novembre 2014 -

Giovedì 30 ottobre 2014 è stato costituito nella sede provinciale di Parma il Comitato per l'Imprenditoria femminile di Confesercenti. Un momento storico, un nuovo impegno e un nuovo progetto che vuole ricominciare a parlare di "Impresa Donna" anche a livello locale. A Roma è già presente il Coordinamento nazionale costituito per la promozione di azioni di supporto al lavoro autonomo e professionale delle donne, un importante strumento operativo che si è voluto realizzare anche nella sede locale, per meglio rappresentare le realtà del territorio.

«Anni fa c'era stato uno slancio in questo senso con bandi, progetti, fondi e sostegni che poi però furono i primi a essere tagliati, ora vogliamo ricominciare a parlarne, a riportare all'attenzione questa importante parte di imprenditrici, cercando di capire le nuove esigenze con la testimonianza attiva e partecipata di donne che da anni stanno navigando nel mondo del lavoro autonomo, con fatica, ma senza mai lanciare i remi» ha sottolineato Stefano Cantoni, coordinatore del Comitato.

L'anagrafica a Parma parla chiaro: sono oltre 350 le imprese al femminile iscritte a Confesercenti e oltre 150 le società in cui compaiono quote rosa «una bella realtà che esige attenzione perché una vera e propria risorsa di energie. Primo step sarà quello di conoscersi e prendere atto delle realtà già presenti per poter creare partnership, fare squadra e non rimanere realtà isolate» ha evidenziato Francesca Chittolini, vicepresidente Confesercenti e delegata del Comitato.

«Da qui sarà interessante proseguire con un osservatorio dell'imprenditoria femminile, prestando particolare attenzione a bandi nazionali ed europei, quindi divenire punto di informazione e anche promotrici di criticità che si rilevano. Per esempio i bandi sono quasi tutti rivolti a donne entro i 35 anni di età, tagliando via una fetta consistente di persone che magari prima hanno pensato alla famiglia, o allo studio e che in un secondo momento vorrebbero dedicarsi al lavoro costituendo attività autonome».

Presenti 12 imprenditrici - Francesca Chittolini, Ilaria Gradella, Elisabetta Lilieri Dal Verme, Joana Alaves, Ursula Boschi, Cinzia Ferraroni, Benny Parisi, Daniela Moggini, Crisitina Bertolazzi, Alessandra Gezza, Carlotta Freschi, Cristina Conti Parizzi - provenienti da mondi differenti, ma tutte con le idee molto chiare su ciò che vorrebbero poter dire e chiedere per rendere la vita un po' più scorrevole a chi di imprese ne gestisce quotidianamente due, quella familiare in primis.

Tutte unanimi nel non perdersi in battaglie alla "Don Chisciotte", ma cercare punti reali da sviluppare e proporre creando progetti fruibili e realizzabili. Prossimo appuntamento sarà il 27 novembre all'Academia Barilla dove verrà ufficialmente presentato il Comitato. In questa data si illustreranno calendario, obiettivi e mission per un nuovo 2015 un po' più femminile.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Sono aperte fino a venerdì 7 novembre le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di Confcooperative per la formazione professionale.

Modena, 3 novembre 2014

Sono aperte fino a venerdì 7 novembre le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di Confcooperative per la formazione professionale. Possono partecipare 25 giovani (devono avere 18 anni compiuti) e adulti. Se giovani, devono aver adempiuto o assolto il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione; se adulti, devono essere in possesso di licenza media inferiore; se stranieri, devono possedere permesso di soggiorno (in corso di validità), traduzione del titolo di studio, buona conoscenza della lingua italiana scritta e parlata. Il corso è rivolto a persone occupate e non, in cig, in possesso e non di capacità e conoscenze pregresse attinenti l'area professionale. L'attività formativa dura mille ore, di cui 450 di stage (suddiviso in due periodi - sociale e sanitario - da 225 ore). C'è l'obbligo di frequenza al 90 per cento del monte ore. Info: Irecoop - via Emilia Ovest 101 – Modena - tel. 059.3367118 - fax 059.821682. Referente: Silvia Friggeri – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertaive Mo)

Lunedì 3 novembre, dalle ore 20.45, importante incontro di CNA a sostegno delle attività commerciali dell'Area Nord, presso Centro "Ricommerciamo", San Felice S/P -

Modena, 3 novembre 2014 -

Dare un supporto operativo alle attività commerciali dell'Area Nord di Modena è l'obiettivo che si propone CNA con l'incontro di oggi, lunedì 3 novembre, alle ore 20.45, presso la sala riunioni del centro "Ricommerciamo", in Piazza Italia, a San Felice sul Panaro. L'intento di CNA.COM, infatti, è quello di fornire un aiuto concreto a quelle zone che si trovano a dover fare i conti non solo con la crisi, ma anche con le mutate abitudini dei consumatori che vivono nell'area colpita dal sisma 2012, tra delocalizzazioni e centri storici ancora in via di ricostruzione.

"Se abbiamo dei buoni prodotti, chiediamo il giusto prezzo e trattiamo bene i clienti, la voce si spargerà e le persone continueranno a venire sempre di più. Questa affermazione funzionava bene nel passato – afferma Paolo Vallicelli, esperto di marketing e Consulente di Direzione del Gruppo Len, nonché relatore della serata - ma ora nell'era dell'iper-competizione e del cliente "poligamo" è necessario un cambiamento strutturale nel modo di vendere. Nell'appuntamento di San Felice cercheremo di definire alcuni strumenti pratici, applicabili facilmente, per avere un rapporto più propositivo col contesto difficile di oggi".

Che cosa significa fare marketing e vendere oggi per un esercente, come utilizzare semplici strumenti di visual merchandising per il punto vendita e la vetrina, com'è possibile attirare più clienti e fidelizzare quelli che già si hanno: questi sono solo alcuni dei temi che saranno trattati durante la serata. Ampio spazio sarà lasciato per le storie di successo dei negozianti in sala, per le domande e il confronto tra il pubblico, al fine di trovare nuovi spunti e osservare un nuovo modo di lavorare.
L'incontro è gratuito e aperto a tutti gli interessati.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Grazie a CNA Industria oltre cento imprese hanno ricevuto un vademecum per colpire il debitore a 360°. Se la prima regola è quella di conoscere le credenziali del cliente prima di vendere, alcune clausole contrattuali rafforzano i diritti di chi deve essere pagato -

Reggio Emilia, 29 ottobre 2014 -

Informarsi bene sulle credenziali del cliente prima di concludere contratti di vendita. È questo il primo passo da fare per tutelare il credito aziendale, emerso nell'incontro promossa da CNA Industria al Classic Hotel di Reggio Emilia. L'Avv. Nino Giordano Ruffini, Avvocato in Reggio e Parma, ha spiegato davanti a una platea oltre cento imprenditori, alcuni semplici accorgimenti da adottare sia in via preventiva che in fase di recupero credito: "È possibile colpire il debitore a 360° agendo nel passato, nel presente e nel futuro. Nel passato con un'azione revocatoria sui beni in possesso negli ultimi 5 anni; nel presente, privilegiando il pignoramento dei crediti; nel futuro con un'azione surrogatoria, ovvero sostituendosi al debitore nella riscossione di un credito".

La sottoscrizione di clausole di tutela, il diritto di sospensione della prestazione, i decreti ingiuntivi esecutivi, l'assicurazione dei crediti, il patto di riservato dominio, tentare di far valere la legge italiana quando si vende all'estero. Sono alcuni degli strumenti che le imprese hanno a disposizione per tutelarsi rispetto a chi compra pensando di non pagare.

"Nel contesto di crisi economica in cui le imprese si trovano ad operare – ha dichiarato nel suo intervento il Presidente provinciale CNA Industria Rodolfo Manotti - insistere sulla tutela del credito in sede preventiva, prima che nasca il problema, conoscendo gli accordi volti a garantire il pagamento, le clausole contrattuali di tutela, il riconoscimento del debito e l'eventuale sospensione della fornitura ad un cliente moroso, è una strategia vincente. Abbiamo voluto fornire, alle oltre 1000 imprese che fanno parte di CNA Industria, un'opportunità concreta per capire che oggi occorre tutelarsi di più, meglio e prima".

"Gli insoluti sono un rischio – ha sottolineato il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - che le imprese non possono assolutamente permettersi. CNA Industria è nata per dare voce alle tante imprese industriali del territorio, che hanno esigenze e problematiche ad hoc rispetto al target artigiano e alle micro e piccole aziende familiari e l' iniziativa di questa sera è un modo per fornire conoscenze e competenze utili per una gestione aziendale efficace. CNA sostiene fortemente il progetto di CNA Industria per dare una voce crescente alle imprese del raggruppamento nei confronti delle Istituzioni Locali".

"Continueremo a lavorare dal fronte della rappresentanza – ha concluso il Presidente Manotti - per avere un peso crescente e fare massa critica, sostenendo le esigenze di liquidità e di credito oltre a quelle dei mancati pagamenti, per far fronte agli investimenti e alle sfide di un mercato in perenne evoluzione. A tal ragione l'agenda di CNA Industria ha già un appuntamento organizzato in collaborazione con CNA Produzione il prossimo 2 dicembre per affrontare i temi delle reti di impresa, le evoluzioni normative e le testimonianze degli imprenditori che hanno unito le forze per un progetto comune".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

A Modena la percentuale di disoccupazione è salita al 7,6 per cento, contro il 6 per cento di fine 2013 -

Modena, 28 ottobre 2014

Aumentano i disoccupati modenesi. Al 18 settembre le persone senza lavoro iscritte ai Centri per l'impiego erano 30.531 (donne per il 57,76 per cento). A Modena la percentuale di disoccupazione è salita al 7,6 per cento, contro il 6 per cento di fine 2013. Nella fascia di età tra 15 e 24 anni cerca lavoro il 22,71 per cento; un dato inferiore sia alla media regionale (33,26 per cento) che nazionale (41,6 per cento).

«La nostra provincia non ha mai avuto così tanti disoccupati; storicamente il tasso di disoccupazione ha sempre oscillato tra il 3 e 3,5 per cento - ricorda Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale Cisl - Una stima indica in circa 25 mila i posti perduti nell'industria nel quinquennio 2008/2013: i settori più colpiti sono ceramica ed edilizia. Le responsabilità sono prima di tutto della politica nazionale, ma nel nostro territorio avremmo dovuto fare di più per contrastare questa emorragia di posti di lavoro. Credevamo che l'economia modenese avesse una sua capacità di reazione indipendente dai fattori negativi esterni al territorio. Invece non era così e abbiamo capito che è necessario agire innanzitutto localmente».

Chiatto sottolinea che è praticamente conclusa la discussione tra le istituzioni, associazioni imprenditoriali e sindacati su come stimolare la ripresa del territorio. Domani - mercoledì 29 ottobre - verrà firmato il "Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della città di Modena e del suo territorio" proposto dal Comune di Modena.

«L'auspicio è che serva per migliorare la competitività delle nostre imprese, stimolare la capacità di attrarre investimenti, sviluppare l'innovazione e ricerca, realizzare le infrastrutture viarie, energetiche e tecnologiche - aggiunge il segretario provinciale della Cisl William Ballotta – Noi sindacati siamo impegnati, attraverso la contrattazione aziendale, dentro le imprese per migliorare i salari e le condizioni dei lavoratori in cambio di aumento della qualità dei prodotti, efficienza dei processi produttivi, flessibilità degli orari. A loro volta le imprese devono investire sulla formazione professionale continua dei lavoratori e concedere forme di welfare aziendale (sanità integrativa, servizi per i figli, convenzioni ecc)».

Nei giorni scorsi, inoltre, la Cisl ha lanciato una campagna sui social network per chiedere ai ragazzi modenesi come vedono il loro futuro. «Stiamo ascoltando gli studenti sui temi che stanno loro più a cuore, dalla scuola al lavoro – spiega Ballotta – Ci arrivano domande, apprezzamenti e anche qualche critica. I ragazzi sono preoccupati per la mancanza di prospettive, avvertono una certa "solitudine" rispetto al lavoro, rivelano un bisogno di essere accompagnati nel mondo del lavoro. Noi – conclude il segretario provinciale Cisl – vogliamo raccogliere la sfida e dare risposte concrete a questa forte richiesta di aiuto che proviene dai giovani».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

E' online, il servizio di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio e che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche amministrazioni - 

Reggio Emilia, 28 ottobre 2014 -

E' online, attraverso il sito della Camera di Commercio di Reggio Emilia il servizio di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio e che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche amministrazioni.
Dal 6 giugno scorso tutte le PA centrali sono tenute per legge a ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico e, a partire dal mese di aprile del prossimo anno, l'obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Il nuovo strumento, messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l'Agenzia per l'Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Unioncamere, si rivolge a tutti i piccoli fornitori della PA, senza alcun onere per l'impresa.
Dal sito della Camera di Commercio di Reggio Emilia ( www.re.camcom.gov.it ) sarà possibile connettersi direttamente con la piattaforma fattura-pa.infocamere.it che fornisce contenuti informativi sulla fatturazione elettronica e che ospiterà anche il nuovo servizio, consentendo alle imprese la creazione e la completa gestione di un limitato numero di fatture nell'arco dell'anno.

Le PMI possono così adeguarsi alla nuova realtà digitale, semplicemente collegandosi al portale di servizio segnalato sulle home page delle Camere di Commercio e dell'Unioncamere, senza dover scaricare alcun software.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Al centro 'Il Volo' inaugurate 12 postazioni flessibili per il "professionista dell'era digitale" targate CNA. Dallari, CNA: "Condivisione di spazi e contaminazioni professionali al servizio della città e degli imprenditori del domani" -

Reggio Emilia, 28 ottobre 2014 -

Professionisti, free lance e imprenditori ora hanno tutti gli strumenti per far decollare la propria attività, grazie alla condivisione di postazioni di lavoro a prezzi contenuti e la creazione di network professionali. Venerdì pomeriggio al Centro direzionale "Il Volo", in Largo Giambellino 18 a Reggio Emilia, è stato infatti inaugurato COWOCNA, il progetto di CNA Reggio Emilia che ha aperto il primo spazio coworking della città, con 12 postazioni di lavoro in due locali per un totale di 250 mq aperti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

"Siamo molto orgogliosi di essere stati i primi a Reggio Emilia a sperimentare il coworking – ha dichiarato Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA – una nuova modalità di lavoro che va incontro alle esigenze di tanti giovani neolaureati, professionisti, lavoratori autonomi, start up e imprenditori che hanno bisogno di spazi di lavoro flessibili e attrezzati e soprattutto di ambienti creativi per condividere idee e professionalità. CNA vuole essere al fianco di chi ragiona anticipando i bisogni del domani, quel domani che non è più proiettato solo al mercato domestico ma sempre più integrato in un mercato internazionale".

Dopo lo spazio coworking nella nuova filiale del centro storico – sotto la Galleria Cavour 7C/D, CNA raddoppia e mette a disposizione locali attrezzati con WiFi, banda larga, dehor, stampanti, sale riunioni, aree ristoro e tutto quello che serve per il "professionista dell'era digitale".

Al taglio del nastro era presente l'Assessore all'Agenda Digitale Comune di Reggio Emilia Valeria Montanari che ha parlato di "Un nuovo modello culturale da costruire attraverso la contaminazione delle professionalità. Il coworking è la tessera di un mosaico che ha la funzione di stimolare un'innovazione sociale per dare nuovo respiro all'economia e alla collettività".

Nel corso della serata, sono intervenuti anche Manuel Villa, Presidente CNA Giovani Imprenditori Reggio Emilia, Francesco Bombardi, Creatore e Direttore del Fab Lab di Reggio Emilia e tanti startupper e coworker che hanno presentato le loro esperienze e "filosofie di lavoro" davanti ai tanti imprenditori e giovani presenti.

Stefano Pavani, Responsabile Progetto COWOCNA per CNA Reggio Emilia, ha sottolineato l'importanza dell'aspetto relazionale parlando di "coworking umano" in grado di: "Costruire network tra persone che sono costrette a lavorare a casa, al bar o in biblioteca, facendole uscire dall'isolamento e creando le condizioni ideali per far nascere nuove forme di cooperazione. COWOCNA è una sfida alla quale invitiamo tutti i professionisti che vogliono mettersi in gioco e che siamo pronti a sostenere con la creazione di tanti eventi e iniziative per allargare sempre di più la rete di coworkers. Cominciamo subito sabato 25 ottobre con il Linux Day".

Chi ha partecipato alla presentazione del progetto potrà inoltre partecipare alla settimana di prova OpenCowo totalmente gratuita dal 27 al 31 ottobre 2014.

Per informazioni Rif. Stefano Pavani, Responsabile del progetto Tel. 0522 356262 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Lunedì 27 ottobre, a partire dalle ore 18.30, importante incontro di CNA e Carisbo per parlare di finanziamenti nella sede Provinciale -

Modena, 24 ottobre 2014 -

Un focus sui finanziamenti per le imprese femminili e le neoimprese è quello che CNA, in collaborazione con Carisbo, ha deciso di organizzare per lunedì 27 ottobre alle 18.30 presso la CNA Provinciale di Modena, in via Malavolti, 27. Sarà l'occasione per fare il punto, in modo piuttosto operativo, sui finanziamenti agevolati per le imprese femminili e le neo imprese (in particolare quelle dall'1 gennaio 2011 a oggi, e quelle ancora da costituire) messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e Il Fondo Centrale di Garanzia, tramite Carisbo e i consulenti di CNA.

Apriranno l'incontro Alessandro Baglieri (Serfina CNA) e Raffaella Brini (Carisbo), che illustreranno le opportunità riguardanti gli incentivi nazionali e regionali per le nuove imprese. In particolare, si parlerà di normativa riguardante le start up innovative, puntando l'attenzione in particolare su requisiti necessari e principali vantaggi (esenzioni, agevolazioni, deroghe, rapporti di lavoro), dell'operatività del Fondo Centrale di Garanzia e del bando start up 2014, con contributi in conto capitale per piccole imprese costituite dopo l'1 gennaio 2011.

Seguirà, nell'arco della serata, l'intervento di Giovanni Taddei (Serfina CNA) che illustrerà tutte le opportunità offerte da Carisbo per l'imprenditoria femminile.
Chiuderanno la serata gli interventi di Claudio Ciavarella (Carisbo) e Nicola Tarini (Finimpresa-Serfina CNA), che analizzeranno il nuovo ruolo della consulenza creditizia per le imprese, finalizzato a favorire le operazioni di finanziamento e di crescita aziendale.

"Mettiamo in campo ogni nostra iniziativa – dichiara Claudio Ciavarella di Carisbo – per sostenere la nascita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto connettivo e vitale dell'economia del nostro territorio. Carisbo vuole essere partner e punto di riferimento per le imprenditrici e per le neo imprese che si affacciano al difficile confronto sul mercato, per favorire la nascita di una nuova generazione di imprenditori."
Ampio spazio sarà lasciato alle domande di chi assisterà all'incontro, aperto a tutti.
Per informazioni è possibile contattare Paola Simonini, tel. 059/418579 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi ma dati meno negativi dell'anno scorso. Cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori -

Parma, 24 ottobre 2014 -

Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi e, nella contrazione, cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori: nonostante la scarsità di risorse, escludendo le richieste di personale stagionale, si ricercano profili mediamente più qualificati che in passato, probabilmente al fine di recuperare competitività e slancio nell'affrontare scenari di mercato sempre più complessi e di difficile lettura. La scommessa sui talenti non si fa tuttavia a occhi chiusi: in oltre la metà dei casi, le assunzioni arrivano solo dopo lunghi periodi in cui l'impresa ha la possibilità di conoscere e provare operativamente la risorsa.

Questo in sintesi il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Lo studio, presentato oggi, è basato sui dati forniti dall'indagine Excelsior, giunta quest'anno alla sua 17esima edizione. L'indagine è realizzata da Unioncamere e da tutte le Camere di Commercio, in accordo con il Ministero del Lavoro. Circa 100.000 interviste svolte in tutta Italia tra le imprese dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente.

I dati

Con un calo previsto dello 0,8%, pari a 920 posti persi nell'anno, il mercato del lavoro della provincia di Parma, nei settori dell'industria e dei servizi, nel 2014 si attesta su un valore migliore di quello regionale (-1,2%) e di quello nazionale (-1,5%). Va meglio anche rispetto al 2013, quando la contrazione era stata del 2%.

Non è senz'altro un dato da festeggiare, poiché a fronte di 6.510 assunzioni ci sono 7.420 fuoriuscite di lavoratori. Tuttavia si tratta di uno dei valori migliori dell'intero Paese: Parma resta dietro soltanto a Milano (-0,5%) e a Modena (-0,7). Fanalino di coda, Vibo Valentia con il -4%.

Le assunzioni complessivamente crescono del 30%, sia nell'industria che nei servizi. Saranno 4.350 a carattere non stagionale, e 2.160 stagionali. Su 10 ingressi, 6 sono nel terziario, 4 nella manifattura e nell'edilizia. Stesso rapporto si ritrova anche nelle cessazioni.

La diminuzione di posti di lavoro si concentra nelle imprese fino a 9 dipendenti (-680 unità) e in quelle tra 10 e 49 dipendenti (-270), mentre le aziende più grandi presentano un saldo assunzioni-cessazioni positivo di 30 unità (l'anno scorso erano -280).

La crisi occupazionale morde in modo intenso le imprese artigiane (-340 unità, -2,4%). Complessivamente, le costruzioni perdono 320 addetti, il terziario (commercio escluso) ne perde 290, il commercio 170 e l'industria 140. Si segnalano saldi positivi nelle industrie meccaniche (+30), nei servizi avanzati alle imprese (+30), nei servizi operativi (+30) e negli "altri servizi" (+60).

Le imprese che prevedono assunzioni nel corso dell'anno sono il 18%, e si concentrano tra le aziende con oltre 50 dipendenti. La motivazione principale per la ricerca di lavoratori è la sostituzione di lavoratori temporaneamente non disponibili (4 risposte su 10), ma si assume anche per prepararsi a una crescita della domanda del mercato (1 risposta su 4). L'altra faccia della medaglia è un 82% di imprese che esclude qualsiasi assunzione. Si tratta di imprese molto piccole (fino a 9 dipendenti) che ritengono di possedere un organico già adeguato (7 risposte su 10).

Crescono di quasi il 60% i contratti stagionali previsti nella nostra provincia e arrivano a riguardare un terzo delle assunzioni. Un altro 30% è composto dai contratti a tempo determinato legati a sostituzioni temporanee, prova di personale o altre esigenze. Ancora un 30% è rappresentato dalle assunzioni a tempo indeterminato, valore record se confrontato con il dato nazionale (24%) e motivato dal massiccio ricorso a tale forma contrattuale da parte dei servizi: lo prevedono quasi nel 40% delle assunzioni. Apprendistati, contratti a chiamata e altre forme contrattuali completano il quadro.

Sono quasi un quinto delle assunzioni non stagionali quelle che le imprese considerano di difficile reperimento, sia per inadeguatezza dei candidati sia per il loro basso numero. Tali ostacoli finiscono anche per allungare i tempi di ricerca di personale: nella nostra provincia la media è di 5 mesi, vale a dire circa un mese in più che in regione e in Italia.

Si ricercano sempre più laureati: +33% rispetto al 2013, pari al 19,2% delle previsioni di assunzioni, la quota più alta rilevata a Parma dal Sistema Informativo Excelsior da 17 anni a questa parte. La richiesta di personale laureato (19,2%) è una delle maggiori in Italia e in regione è superata solo da Bologna (20,3%) e Reggio Emilia (19,7%).
Cresce di quasi 5 punti percentuali la quota di lavoratori con qualifica professionale che sale al 12,0 per cento, mentre risulta in deciso calo la domanda di personale con nessuna formazione specifica, che passa dal 41,3 del 2013 al 34,2 per cento del 2014. Pressoché stabile la richiesta di diplomati.

La richiesta si orienta per il 28,6% verso laureati in ingegneria (240 unità), in aumento rispetto all'anno scorso; in particolare sono ricercati laureati a indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione (120), ingegneria industriale (60), ingegneria civile e ambientale (60). Più debole la richiesta di laureati a indirizzo economico (11,9%, pari a 100 unità, 60 in meno dello scorso anno) e in ambito insegnamento e formazione (11%, 90 unità). Seguono in misura minore gli altri indirizzi, tra cui architettura, urbanistico e territoriale (70), geo-biologico e biotecnologie (40).

Nella provincia di Parma si prevede che il 27,2% delle nuove assunzioni rientri nel gruppo con maggiore specializzazione, ovvero dirigenti (0,3%), professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (7,6%) e professioni tecniche (19,3%). Le imprese si mostrano intenzionate a investire più che in passato nella qualità delle risorse umane anche per recuperare produttività e competitività attraverso l'inserimento di figure professionali qualificate.

Oltre il 50% delle imprese ha scelto il personale da assumere nel 2013 partendo da una conoscenza diretta del candidato. La modalità maggiormente utilizzata dalle imprese per individuare e selezionare il personale risulta essere la conoscenza diretta, da intendere come la possibilità di "testare" attraverso contratti a termine o di collaborazione, tirocini o stage il candidato prima di procedere all'assunzione. Il 52,2% delle aziende provinciali nel 2013 ha effettuato un'assunzione per conoscenza diretta del candidato, in aumento rispetto all'anno precedente.
La seconda modalità di selezione è quella legata alle banche dati aziendali, dove vengono conservati i curriculum dei candidati: ad esse fanno riferimento il 26,9% delle aziende. Questi due canali coprono la quota del 79% nella nostra provincia, del 79,6% in Emilia Romagna e 82,7% in Italia.
Diminuisce la rilevanza della segnalazione da parte di conoscenti e fornitori che passa dall'8,4% di utilizzo da parte delle imprese nel 2012 al 7,4 nel 2013.
Risulta in lieve flessione il ricorso ad intermediari privati, come le società di lavoro interinale (vi si è rivolto il 4,3% delle imprese nel 2013).
Ricoprono un ruolo residuale le società di selezione e associazioni di categoria e internet (3,0%). Solo l'1,5% delle imprese si sono rivolte ai Centri per l'impiego.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

L'incontro informativo rivolto a persone tra i 18 e i 29 anni e agli imprenditori si terrà presso la sede di Cescot in via Santi 8 a Modena, lunedì 27 ottobre dalle ore 17,00 -

Modena, 24 ottobre 2014 -

"Proprio perché siamo fortemente motivati a sostenere il lavoro in tutte le sue forme e l'occupazione giovanile, riteniamo sia doveroso informare e far conoscere a giovani ed imprenditori le opportunità previste dal piano nazionale 'Garanzia Giovani'. Opportunità in termini di incentivi e contributi pubblici in favore delle imprese che inseriscono a loro interno giovani con rapporto di tirocinio o rapporto di lavoro subordinato". Sono queste le parole che introducono al seminario informativo organizzato da Confesercenti Modena unitamente a Cescot, l'ente formativo dell'Associazione imprenditoriale modenese, sul tema della 'Garanzia Giovani', in programma lunedì 27 ottobre 2014 presso la sede di Cescot in via Santi 8 a Modena a partire dalle ore 17,00.

L'incontro è aperto e rivolto sia ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che agli imprenditori. I temi trattati nel corso del seminario, che sarà condotto da Francesca Sola (Direttore Cescot Confesercenti Modena) e Stefania Benassati Toraci (Responsabile Area Lavoro Confesercenti) saranno: cos'è la Garanzia Giovani; le opportunità in Emilia Romagna; come i giovani possono iscriversi; cosa fa Cescot Modena; i tirocini formativi; la certificazione delle competenze, i voucher per l'avvio d'impresa, cosa fa Confesercenti Modena e le opportunità per le imprese.

"Siamo consapevoli della forte situazione di crisi che sta condizionando il Paese, così come il territorio modenese, i cui risvolti investono anche l'ambito occupazionale. – In regione infatti il tasso di disoccupazione per le persone con'età compresa tra i 18 ai 29 anni, si è assestato nel 2013 al 21,3%; mentre peggiore è quello - sempre nel 2013 e relativo alla disoccupazione giovanile) dei giovani con un età compresa tra i 15 e i 24 anni: 33,3% - spiegano Cescot e Confesercenti – Di fronte a questi dati non può mancare il nostro impegno a diffondere le misure straordinarie previste dalla 'Garanzia Giovani' e rivolte appunto ai giovani under 30 privi di lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Confesercenti chiede la cancellazione delle imposte locali, il riallineamento degli studi di settore e contributi a fondo perduto -

Parma, 23 ottobre 2014 -

Il Presidente e la Giunta di Confesercenti Parma hanno messo nero su bianco tre step per dare un significativo aiuto alle imprese danneggiate dall'alluvione dello scorso 13 ottobre. Si tratta di alcuni punti che con la collaborazione di Comune di Parma, Camera di Commercio e Agenzia dell'Entrate potrebbero dare un sospiro di sollievo a chi in questo momento si trova in reali difficoltà nel riprendere la normale attività.

La logica di fondo è che per tornare quanto prima a un regime di normalità, è importante non aggravare ulteriormente le attività con ulteriori spese.
Confesercenti chiede dunque al Comune di Parma la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire - per un periodo temporale di tre anni - dell'esclusione delle imposte comunali, evidenziando l'importanza di non congelare solo per qualche mese le imposte locali, ma di cancellarle per il periodo di sospensione. Il congelamento significherebbe che una volta terminato il periodo di sospensione, le imprese si troverebbero a pagare anche le imposte arretrate creando un disagio maggiore.

Si chiede inoltre alla Camera di Commercio di Parma la possibilità di poter fruire di contributi a fondo perduto – e non solo finanziamenti - attraverso la Cooperativa di Garanzia fra Commercianti, per permettere alle imprese di ripristinare le normali funzioni commerciali.
Attualmente la Camera di Commercio ha già attivato una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 è possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall'alluvione. E' anche a disposizione l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, sono invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte.

La terza richiesta è rivolta all'Agenzia delle Entrate affinché si proceda con il riallineamento degli studi di settore per tre anni. A causa dei danni subiti sicuramente le attività non potranno rientrare nei parametri predisposti e dunque è necessario intervenire quanto prima per riallinearli in base agli effettivi guadagni. Proprio per questo motivo è verrà richiesto un incontro a stretto giro con l'Agenzia delle Entrate per cercare di aiutare le imprese del territorio.

Infine Confesercenti Parma mette a disposizione delle attività colpite i contributi che verranno raccolti in questi giorni e nei mesi futuri per far fronte all'emergenza e dare respiro alle aziende colpite, sono inoltre a disposizione gli uffici tecnici per tutti coloro che avessero bisogno di assistenza per la compilazione delle varie modulistiche di rimborso e per ricevere informazioni aggiornate sui vari contributi e aiuti. Info: 0521/382611 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Domani a Spilamberto il secondo appuntamento del progetto di CNA e Democenter per facilitare le piccole e medie aziende modenesi nell'attività di innovazione e sviluppo di processi, prodotti ed idee imprenditoriali -

Modena, 22 ottobre 2014 -

Secondo appuntamento, domani, giovedì 23 ottobre, con il progetto CNA Open Industria, il percorso organizzato da CNA assieme a Democenter e con la partnership di Unicredit, per facilitare le piccole e medie aziende modenesi nell'attività di innovazione e sviluppo di processi, prodotti ed idee imprenditoriali.

Una full immersione, quella che si terrà presso l'incubatore Knowbel di Spilamberto (in via Bachelet, 4), che si snoderà attraverso seminari, dimostrazioni pratiche, discussioni, che inizieranno alle 10.30, con i saluti istituzionali per entrare nel vivo alle 11, con un incontro sulla nuova manifattura e l'economia della condisione a cura di Mattia Sullini (Combo Open), appuntamento che prevede anche una sessione di lavoro dedicata alle possibilità di utilizzazione delle sempre più diffuse stampanti 3D.

Alle 11.40 sarà la volta di un confronto su alcuni modelli di business di eccellenze modenesi, rappresentate nel caso specifico dalla Liu Jo (Andrea Cappi, Digital Director dell'azienda carpigiana parlerà in particolare della nuova frontiera del digitale applicata alla vendita "fisica") e di Vmec, la rete d'impresa sorta recentemente proprio nel territorio vignolese esempio di buona prassi organizzativa nel settore della meccanica.
Alle 12.30 sarà la volta di un confronto con due testimoni di servizi innovativio e nuovi settori: il business angel Fermo Ferrari ed Enzo Zanoli, responsabile marketing di Pulsar Industry, impresa modenese leader nel settore della meccanica e della robotica, in modo particolare quella dedicata alle aziende agroalimentari.

Il pomeriggio sarà dedicato a laboratori dimostrativi e alle innovazioni radicali a basso costo: si parlerà di ottica, nanotecnologie, misuratori ad alta tecnologia, di fab lab, ma anche di crowfunding, con la presentazione di alcune esperienze italiane che hanno ottenuto finanziamenti con questa strategia.
Prioprio il capitolo finanziamenti sarà quello trattato a fine giornata, dalle 18 in poi, con la presentazione dei fondi regionali ed europei per il sostegno di progetti innovativi.

"In molti casi – racconta Francesco Baruffi, di Democenter -si tratta di attività più difficili da definire che da spiegare e che in ogni caso sono oggi alla portata delle aziende che vogliono fare innovazione. E spesso si tratta di idee che possono essere concretizzate qui, sul nostro territorio".
Un'ottantina sono state le imprese che hanno partecipato al primo incontro di CNA Open Industria ed altrettante sono quelle che dovrebbero essere della partita domani. Trentasei saranno quelle che, invece, prenderanno parte ai tre laboratori a numero chiuso che si svolgeranno tra novembre e dicembre, proprio per sviluppare idee e problematiche legate all'innovazione.

"Siamo molto soddisfatti di come si sta sviluppando questa iniziativa - commenta Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena – che rappresenta una risposta concreta ai bisogni delle piccole e medie industrie modenesi, qualifica che non è legata solo a parametri strettamente economici, come il fatturato o il numero di dipendenti, ma anche dall'attitudine ad affrontare le tematiche dello sviluppo in modo originale, innovativo appunto, come innovativo vuole essere questo progetto".

Peraltro, le iniziative di CNA Industria Modena continueranno nei prossimi mesi con seminari altrettanto operativi e con altri incontri su temi di ordine più generale. È il caso dell'appuntamento già programmato per il 6 novembre, quando al ristorante La Bastia si parlerà dei problemi legati al passaggio generazionale d'impresa con l'economista Franco Mosconi ed altri ospiti, nel corso di un evento intitolato, in modo provocatorio, "In fabbrica col nemico: le mille vite di un'impresa, i passaggi generazionali".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

I nuovi documenti semplificheranno i rapporti con l'estero e le imprese italiane impegnate in attività di import-export saranno così agevolate nel momento in cui forniscono la documentazione richiesta dalle autorità straniere -

Reggio Emilia, 22 ottobre 2014 -

Il Registro delle Imprese della Camera di Commercio è pronto per essere raccontato al mondo.
Dopo il rinnovo della veste grafica per facilitare la lettura dei dati e l'inserimento del "QR Code" - il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali delle Camere di Commercio - dal 20 ottobre i certificati e le visure camerali, infatti, parlano anche inglese.
Le imprese italiane impegnate in attività di import-export saranno così agevolate nel momento in cui forniscono la documentazione richiesta dalle autorità straniere.

La possibilità di ottenere un certificato in lingua inglese allo sportello della Camera di Commercio di Reggio Emilia o sul portale registroimprese.it, senza costi aggiuntivi per le imprese e senza doversi avvalere di una traduzione giurata, costituisce di fatto per l'azienda un risparmio sia in termini di tempo che di costi. Il certificato in lingua inglese presso uno Stato estero, inoltre, sarà esente dall'imposta di bollo.

Anche nei nuovi certificati e nelle visure in lingua inglese è presente, nella prima pagina, il "QR Code", che permette a chiunque di verificare, direttamente da smartphone e tablet, la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese al momento della ricerca.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

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