Solo pochi giorni fa la notizia della chiusura di altri due "centri estetici" ma che di centro estetico proponevano solo il nome sull'insegna del negozio -

Modena, 22 ottobre 2014 -

Attività a "luci rosse" spacciate per centri estetici. Ancora una volta il mondo dell'estetica si trova a dover fare i conti con un problema che sfrutta il suo nome, ma che con il suo mondo non ha niente a che fare. È di pochi giorni fa la notizia della chiusura di due centri gestiti da cinesi a Modena: luoghi destinati a trattamenti di bellezza, ma che, come emerso dai controlli, sono risultati essere veri e propri centri a luci rosse.

Alla base di questa vicenda, CNA vuole sottolineare come aprire e gestire un centro estetico è, giustamente, una questione seria e di tutto rispetto: prevede adempimenti normativi severi sul fronte dell'igiene e della sicurezza nell'ambiente di lavoro e richiede ore di formazione obbligatorie di corsi professionalizzanti, svolti presso enti riconosciuti e certificati. Il caso dei centri a "luci rosse" è solo uno dei tanti problemi che affliggono questa categoria: pensiamo semplicemente ai tanti falsi professionisti che esercitano il mestiere di massaggiatore o di estetista senza averne i giusti titoli, magari anche in nero o a casa propria.

"I controlli sono necessari - afferma Luana Franzoni, presidente dell'Unione Benessere e Sanità di CNA Modena - e siamo grati alle forze dell'ordine per il loro lavoro e per il loro aiuto. Qualunque professionista con le carte in regola li sosterrà di buon grado, perché questi controlli danno credibilità alle qualifiche professionali. Proprio per questo CNA grazie ai rapporti in essere con le amministrazioni locali, in virtù del protocollo Imprese Vere, ha già avuto modo di segnalare casi di falsi attestati di abilitazione all'attività di estetica, sostenendo attivamente la lotta contro finti centri estetici e abusivi".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Da domani le imprese di Parma e provincia potranno chiamare la Camera di commercio per segnalare i danni subiti. Obiettivo del sondaggio è mettere a punto strumenti concreti per aiutare le aziende colpite -

Parma, 21 ottobre 2014 -

Mettere le imprese nelle condizioni di far fronte con immediatezza ai danni subiti e riprendere al più presto le attività: è questo l'impegno e l'obiettivo della Camera di commercio di Parma.

Il primo passo sarà un sondaggio fra gli imprenditori che in città e provincia sono stati danneggiati dalla recente alluvione. Il sondaggio, nelle intenzioni dell'ente di Via Verdi, rappresenta lo strumento per acquisire nei tempi più rapidi una visione dell'impatto della calamità sul sistema produttivo del territorio e individuare, di conseguenza, interventi altrettanto rapidi per aiutare concretamente le imprese, con particolare riguardo alle attività economiche di minori dimensioni. L'approccio è stato definito in esito al confronto avuto lunedì mattina con le associazioni di categoria, che sosterranno la Camera nel sondaggio.

Da mercoledì 22 ottobre sarà attivata una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 sarà possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall'alluvione. E' anche a disposizione l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, saranno invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte.

Successivamente, la Camera di commercio predisporrà un bando per la concessione di contributi a fondo perduto che terrà conto anche degli elenchi ufficiali che i Comuni della provincia colpiti dall'alluvione stanno predisponendo.

Contattate la Camera di commercio:
0521 210430 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio)

Di Chiara Marando – Parma 22 Ottobre 2014

Giovani e lavoro, un binomio sempre più difficile da difendere viste le numerose problematiche che il mercato sta affrontando. Una situazione complicata che necessita di essere sbloccata.  Per far fronte a queste difficoltà, da Maggio 2014 ha preso il via il Progetto “Garanzia Giovani”, un programma promosso dall’Unione Europea nato con lo scopo di assicurare a ragazzi e ragazze in una età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di tirocinio oppure formazione, un’opportunità per acquisire competenze e poter entrare a far parte del mondo del lavoro.

garanzia giovani

All’interno di questo progetto, la Regione Emilia Romagna ha dovuto mettere in pratica delle precise scelte per poter determinare al meglio le linee di intervento entro le quali operare: colloqui di orientamento, tirocini, apprendistato, servizio civile, sostegno all’auto-imprenditoria e bonus occupazionali. Una serie di opportunità alle quali è possibile accedere iscrivendosi al sito “Lavoro per te” (formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te) oppure attraverso il portale nazionale (www.garanziagiovani.gov.it/). Una volta effettuato questo passaggio, entro 60 giorni andrà fissato un appuntamento con il Centro per l’impiego del proprio Comune di domicilio al fine di sostenere un colloquio conoscitivo, costruire un percorso personalizzato e firmare un patto di servizio. Entro 4 mesi da questa firma il percorso scelto verrà attivato.

A raccontare più nello specifico le caratteristiche di “Garanzia Giovani” è Alain Gennari, Responsabile della sede di Parma di Irecoop Emilia-Romagna, agenzia specializzata nella progettazione e realizzazione di percorsi formativi a servizio delle cooperative della Regione: “Ciò su cui Irecoop si concentra sono le attività legate a tirocini e soprattutto a sostegno dell’avvio di realtà autonome ed imprenditoriali – e continua – il nostro scopo è quello di informare a 360 gradi, poter dare un contributo concreto ed un supporto adeguato a  seconda delle diverse esigenze. In altre parole essere informatori prima che fornitori”. 

irecoop logo500x176

 

Le garanzie offerte da Irecoop Emilia-Romagna nell’ambito di questo importante progetto sono quelle di offrire, oltre a percorsi di formazione ed affiancamento per la concretizzazione di attività autonome, anche la presenza costante di consulenti di prima accoglienza e orientamento, poiché ciò che spesso spaventa maggiormente è proprio la sensazione di essere soli, non avere una strada da seguire. Il lavoro svolto da Irecoop prevede un supporto tecnico per la traduzione dell’idea di impresa in un progetto di fattibilità, un accompagnamento verso l’acquisizione delle competenze necessarie, la costruzione di un Business Plan personalizzato e l’appoggio durante la fase di start up.

Per maggiori informazioni in merito basterà consultare il sito www.irecoop.it

Legge di stabilità - Leonardo Cassinelli presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma: «Impatto significativo su imprese, ma sono escluse quelle senza dipendenti che sono il 60% a Parma» -

Parma, 21 ottobre 2014 -

«La Legge di stabilità contiene alcune misure molto positive, ma vorremmo che si pensasse anche alle imprese senza dipendenti, che sono il 60% della nostra economia» così Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma accoglie la legge di Stabilità proposta dal Governo Renzi.
Fra i provvedimenti positivi c'è l'esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. Questa misura comporterà una significativa riduzione della pressione fiscale e riguarderà per il 40,5% le imprese fino a 50 addetti. Altrettanto buona è giudicata l'introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli imprenditori di non versare il minimo contributivo.

«Tuttavia – spiega Cassinelli - rimangono escluse da qualsiasi intervento tutte le imprese senza dipendenti, che a Parma sono circa 27-28.000, vale a dire il 60% del totale (46.000 circa). Se il Governo intende davvero fare il bene di tutti gli imprenditori, è necessario innalzare la franchigia Irap. E, sul fronte fiscale, va garantita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi».
Estremamente utile per rilanciare il comparto dell'edilizia, così provato e decimato dopo questi anni di crisi, è la nuova proroga delle agevolazioni al 50% per il recupero edilizio e del 65% per gli interventi di efficienza energetica.

Per quanto riguarda l'anticipo del Tfr in busta paga, Cassinelli ricorda che «il premier Renzi ha assicurato al presidente nazionale Merletti che l'operazione anticipo del Tfr si farà solo individuando un meccanismo che rende neutro, per la capacità finanziaria e i costi delle PMI, l'erogazione del Tfr maturando per i lavoratori che ne facciano richiesta. Continueremo a vigilare affinché i meccanismi previsti dal Governo corrispondano a questo principio. Ottima è anche – conclude Cassinelli – la decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni, così come le agevolazioni per i primi tre anni per le start up».

(Ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

Le richieste di Confesercenti a Comune e Camera di Commercio di Parma per le trovare soluzioni efficaci che possano realmente dare un contributo alle imprese danneggiate -

Parma, 21 ottobre 2014 -

Inutile piangere sull'acqua versata, ma è importante trovare soluzioni efficaci che possano realmente dare un contributo alle imprese danneggiate dall'alluvione dello scorso 13 ottobre. Sono passati pochissimi giorni, i cittadini non ci hanno messo molto a fare squadra e darsi una mano, ora tocca anche alle istituzioni pubbliche, vicino al mondo del lavoro e delle imprese, a dare il loro contributo.

Confesercenti chiede al Comune di Parma la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire - per un periodo temporale di tre anni - dell'esclusione delle imposte comunali e alla Camera di Commercio di Parma la possibilità di poter fruire di un contributo straordinario, attraverso la Cooperativa di Garanzia fra Commercianti, per permettere alle imprese finanziamenti straordinari per ripristinare le normali funzioni commerciali.

A dare risposta immediata è stata la Camera di Commercio:

"Stiamo attivando un comitato di crisi che coinvolgerà le associazioni di categoria e gli altri attori di riferimento sul territorio per trovare soluzioni rapide e incisive. Come fatto in altre occasioni in passato, ad esempio per affrontare le frane in Appennino, la Camera di Commercio non mancherà di dare il proprio aiuto tangibile al mondo produttivo colpito dalle calamità. In quest'occasione la nostra sfida sarà quella di trovare strade di intervento ancora più immediate, perché da imprenditori che aiutano imprenditori sappiamo che l'ultima cosa che si ha voglia di affrontare in questi frangenti è l'ostacolo delle lungaggini amministrative". Ha dichiarato Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma, che sta seguendo il delinearsi della situazione attraverso aggiornamenti costanti con il mondo delle imprese e con il territorio.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

CNA lancia un messaggio forte e chiaro all'amministrazione comunale nell'incontro con l'Assessora Natalia Maramotti -

Reggio Emilia, 20 ottobre 2014 -

Accessibilità, decoro, abusivismo, sicurezza, mercati, Area Nord. CNA decide di fare il punto sui temi caldi per il rilancio del centro storico. In via Maiella si è infatti tenuto un incontro tra l'Assessora al Commercio e Sicurezza Natalia Maramotti e CNA Area Centro per discutere le proposte dell'Associazione.

Partendo dalle problematiche di "accesso al centro" spiega la Presidente CNA Area Centro Annarella Ferretti: "Apprezziamo che finalmente l'idea avanzata ormai 5 anni fa dalla CNA di tentare una sperimentazione sia condivisa dal Tavolo Unico di Coordinamento e dall'amministrazione. Ma la proposta di sperimentare il parcheggio gratuito non può limitarsi soltanto al pre serata di qualche sabato. Sarebbe una soluzione debole e poco efficace, nonché difficile da comunicare. Parcheggio gratuito in centro dalle 17 alle 20 e circolazione libera nei controviali e nelle vie interne accessibili al traffico tutti i giorni da novembre 2014 a gennaio 2015 è la nostra idea di "accesso smart" alla città storica".

Secondo l'Associazione una sperimentazione fatta almeno su tre mesi consentirebbe di valutare i flussi di accesso e gli effetti sul commercio e gli altri esercizi pubblici del centro.

"L'obiettivo - prosegue Annarella Ferretti - non è solo quello di dare un po' di respiro alle attività commerciali e all'artigianato di servizio, ma anche far vivere la città e accrescere la percezione di sicurezza. Ultimamente qualcosa sta cambiando e le persone, soprattutto i giovanissimi con l'arrivo dei grandi brand, stanno riscoprendo il piacere di passeggiare in centro. Il messaggio che deve arrivare forte e chiaro ai cittadini è che a Reggio è facile, sicuro, gratis e bello andare in centro la sera per fare la spesa, passare in lavanderia, fermarsi dal parrucchiere, bere un caffè o prendere un aperitivo".

Indispensabile, poi, sviluppare una campagna di comunicazione adeguata: basti pensare che ad oggi molti reggiani non conoscono ancora le diverse soluzioni per il parcheggio messe in campo dal comune, come la "sosta facile", i mercoledì pomeriggio gratis nei controviali, la presenza di franchigie per soste brevi.

Sempre sul tema della viabilità, c'è attenzione da parte dell'Assessora Maramotti verso la proposta di ripristinare la svolta a sinistra nell'incrocio di via Makallè con viale Piave, che consentirebbe di accedere facilmente da viale Piave a tutto il quadrato di via Roma - via Dante - Via Monte S. Michele e il tratto finale di via Emilia S. Pietro.

"Essere il più bel centro commerciale naturale – ha concluso la Presidente Ferretti - vuol dire anche qualità dei servizi e bellezza degli edifici. E alla qualità dell'offerta commerciale, alla bellezza delle vetrine devono concorrere ed essere coerenti anche le proposte dei mercati in centro. Il "tutto a 1 euro" non va in questa direzione: situazioni come quella di piazza S.Prospero vanno ripensate. Il dibattito sui mercati di questi giorni conferma che là dove c'è qualità il centro vive, è attraente e il commercio ambulante fa sistema con le botteghe del centro.

Vanno messe in campo azioni per combattere l'abusivismo, aumentare la sicurezza con un sistema di telecamere potenziato, migliorare il decoro. Sicurezza, rigenerazione e riqualificazione che, allargando lo sguardo fuori dall'esagono, saranno oggetto di intervento nell'area intorno alla stazione centrale e nell'area industriale di Mancasale rispondendo alle sollecitazioni degli imprenditori".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Martedì 21 ottobre e martedì 28 gli appuntamenti sui primi passi dell'impresa organizzati dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Emilia -

Reggio Emilia, 20 ottobre 2014 -

E' in programma martedì 21 ottobre il primo dei due seminari organizzati dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Emilia a favore di quanti intendono avviare nuove attività imprenditoriali e delle imprese di recente costituzione interessate ad approfondire aspetti fiscali, finanziari e previdenziali.

Il breve ciclo, che sarà replicato nei prossimi mesi, giunge a completamento e ad integrazione delle attività di assistenza e accompagnamento avviate in questi anni a favore della nuova imprenditoria (giovanile e femminile, in particolare), ed è destinato ad approfondire i passi essenziali che si legano all'avvio di percorsi imprenditoriali.

"Diventa imprenditore di te stesso" – questo il titolo generale del ciclo – si svolge nella nuova sala convegni dell'Ente camerale (piazza della Vittoria, 3) e martedì 21, con inizio alle 15,00, verterà sulle procedure per la nascita della nuova impresa: gli adempimenti, le forme di finanziamento, l'organizzazione e le modalità di esercizio dell'attività, un caso pratico di business plan, la tassazione del reddito d'impresa e la contribuzione previdenziale dell'imprenditore.
Martedì 28 ottobre, poi, alla stessa ora e nella stessa sede si parlerà della scelta della forma societaria più opportuna per la creazione di nuove imprese.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Domani, martedì 21 ottobre, decine di biciclette si riverseranno per le strade di Piacenza sino ad arrivare in Piazza Cavalli per promuovere la partecipazione alla manifestazione di sabato 25 a Roma -

Piacenza, 20 ottobre 2014 -

Si chiama "Diritti in sella" l'iniziativa che la Cgil di Piacenza ha messo in campo per martedì 21 ottobre quando decine di biciclette si riverseranno per le strade di Piacenza per compiere un volantinaggio straordinario per promuovere la partecipazione alla grande manifestazione di sabato 25 a Roma, al Circo Massimo, dove si prevede la partecipazione massiccia dalla Primogenita.

Partenza alle 16,30 di fronte alla Camera del Lavoro (via XXIV Maggio, 18) e un itinerario che toccherà il Pubblico Passeggio, l'ospedale Guglielmo da Saliceto, la Stazione Ferroviaria e si concluderà in piazza Cavalli intorno alle 18,00 dove è previsto un comizio finale e una conferenza stampa.
"Abbiamo scelto questa forma di mobilitazione per più motivi – ha spiegato in una nota la segreteria confederale Cgil piacentina con Gianluca Zilocchi, Ivo Bussacchini e Stefania Bollati – prima di tutto vogliamo spiegare cosa c'è dentro la manovra varata dal Governo, dalla videosorveglianza per i lavoratori, alla libertà di demansionare e licenziare per le aziende, ma non solo. Anche l'aumento della tassazione sui fondi pensione dei lavoratori, dall'11 al 20 per cento. Per questi motivi occorre partecipare alla manifestazione del 25 a Roma".

Da Piacenza si calcola la partenza di diversi pullman. "Per agevolare disoccupati, precari e cittadini stufi del "metodo Renzi" abbiamo deciso di far sottoscrivere ai partecipanti una sottoscrizione volontaria ad offerta libera per il viaggio a Roma. Il problema del paese è il lavoro, e per creare lavoro occorre cambiare la politica economica del Governo". L'iniziativa è aperta a tutti. Per partecipare non è necessario iscriversi, basta presentarsi in bicicletta alle 16,30 di martedì 21 alla Camera del Lavoro: #dirittiinsella #direzioneRoma #direzioneGiusta sono le parole d'ordine dell'iniziativa sui social network.

(Fonte: Uff.stampa CGIL Piacenza)

Presto al via il progetto innovativo COWOCNA per sviluppare nuove modalità di condivisione del lavoro -

Reggio Emilia, 17 ottobre 2014 -

CNA Reggio Emilia accoglie positivamente la volontà della Giunta Comunale di Reggio Emilia di riqualificare le zone limitrofe alla Stazione - Viale Quattro Novembre, Piazzale Marconi e zone attigue, con un cambio di destinazione d'uso degli immobili per favorire l'insediamento di start up.

"Crediamo nelle giovani imprese e desideriamo investire su di loro - sono le parole di Nunzio Dallari, presidente CNA Reggio Emilia - In un momento così difficile in cui, nonostante i preoccupanti dati relativi alla disoccupazione giovanile, emergono positivi segnali sul fronte della costituzione di nuove attività, è necessario investire sui giovani e sullo sviluppo di impresa, indirizzandoli e guidandoli per accompagnarli e sostenerli. Bene quindi la destinazione di spazi e incentivi economici per sviluppare questo segmento con azioni concrete, rivitalizzando zone della nostra città che potrebbero ospitare nuove attività, come la zona della stazione e il centro storico".

CNA Reggio Emilia, con oltre 2.000 imprese giovani in cui il titolare è under 40, è molto attenta alle esigenze di questo segmento di imprenditori e da anni è attiva per promuovere progetti a supporto delle start up.

Non a caso il prossimo 24 ottobre prenderà il via il progetto COWOCNA, uno spazio dedicato al coworking presso il Centro Direzionale 'Il Volo', per incentivare questa innovativa modalità di condivisione del lavoro, che è alla base di nuove reti di impresa e contaminazioni. Si tratta del secondo spazio destinato al coworking dall'Associazione, dopo l'inaugurazione dei nuovi locali nel centro storico sotto l'Isolato San Rocco.

"Chiediamo alle istituzioni di supportarci nella sperimentazione di "laboratori sociali" – aggiunge il Presidente Dallari - per una nuova visione degli ambienti e delle metodologie lavorative e di replicare iniziative che già hanno riscosso l'interesse della cittadinanza in altre realtà. Riportiamo i casi della regione Toscana e del comune di Milano che hanno avviato concrete politiche di aiuto verso l'imprenditoria giovanile istituendo voucher individuali a favore di giovani che intendano entrare nella realtà "co-lavorativa" dei coworking."

Dello stesso avviso il Presidente di CNA Giovani Imprenditori, Manuel Villa, che sottolinea l'azione del suo gruppo per sostenere i neo imprenditori, indirizzare gli aspiranti imprenditori verso i segmenti di mercato con maggiori prospettive di sviluppo e realizzare servizi ad hoc per accompagnarli nella loro crescita. "Siamo disponibili ad un confronto serio e costruttivo e ci mettiamo a disposizione del Comune per progettare insieme azioni a sostegno di chi desidera rischiare e mettersi in proprio".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

La Camera di Commercio di Parma sta attivando un comitato di crisi che coinvolgerà le associazioni di categoria e gli altri attori di riferimento sul territorio per trovare soluzioni rapide e incisive -

Parma, 16 ottobre 2014 -

"Gli uffici della Camera di Commercio di Parma sono già al lavoro per impostare interventi concreti per le imprese del nostro territorio che hanno subito danni con gli eventi alluvionali del 13 ottobre".

Lo afferma Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma, che sta seguendo il delinearsi della situazione attraverso aggiornamenti costanti con il mondo delle imprese e con il territorio.

"Stiamo attivando un comitato di crisi che coinvolgerà le associazioni di categoria e gli altri attori di riferimento sul territorio per trovare soluzioni rapide e incisive. Come fatto in altre occasioni in passato, ad esempio per affrontare le frane in Appennino, la Camera di Commercio non mancherà di dare il proprio aiuto tangibile al mondo produttivo colpito dalle calamità. In quest'occasione la nostra sfida sarà quella di trovare strade di intervento ancora più immediate, perché da imprenditori che aiutano imprenditori sappiamo che l'ultima cosa che si ha voglia di affrontare in questi frangenti è l'ostacolo delle lungaggini amministrative".

All'inizio della prossima settimana è stata convocata una riunione di emergenza presso la Camera di Commercio per definire i contorni dell'intervento. Si studieranno la fattibilità di un contributo per le aziende alluvionate e le modalità per una sua liquidazione sollecita e diretta.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

Sabato 18 ottobre Jobsday Cisl a Modena. Dibattito social con studenti su #bastafuturoprecario in risposta alle proposte del governo sulla riforma del mercato del lavoro -

Modena, 15 ottobre 2014 -

«Noi non scioperiamo, ma andiamo sui social network per chiedere ai ragazzi modenesi come vedono il loro futuro. La loro opinione ci interessa molto, ci parleremo attraverso Facebook e Twitter». Il segretario provinciale della Cisl William Ballotta annuncia le modalità modenesi del Jobsday, in programma sabato 18 ottobre in tutta Italia per iniziativa della Cisl nazionale in risposta alle proposte del governo sulla riforma del mercato del lavoro.

I cislini dell'Emilia-Romagna si incontrano al cinema Galliera di Bologna alle 9.30 di sabato; prima di partire per il capoluogo regionale, i sindacalisti della Cisl modenese distribuiranno davanti ad alcune scuole superiori di Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola un volantino che contiene l'hashtag #bastafuturoprecario e il QRCode per collegarsi a cislmodena.it/bastafuturoprecario e alle pagine Facebook e Twitter attivate appositamente per aprire un dibattito on line.

«Vogliamo ascoltare gli studenti sui temi che stanno loro più a cuore, dalla scuola al lavoro – spiega Ballotta – Risponderemo in tempo reale alle domande che ci rivolgeranno, analizzeremo le questioni poste e rifletteremo anche su eventuali critiche. È ora di raccogliere la forte richiesta di aiuto che i giovani ci hanno lanciato attraverso un questionario – conclude il segretario provinciale Cisl - distribuito nei mesi scorsi durante sedici incontri tenuti nelle scuole modenesi da Cgil-Cisl-Uil».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)


CNA Parma apre un punto d'ascolto per una mappatura dei danni causati dagli eventi alluvionali e mette a disposizione degli imprenditori coinvolti nei problemi derivanti dagli allagamenti i propri spazi di coworking -

Parma, 14 ottobre 2014 -

CNA Parma ha aperto un punto d'ascolto per raccogliere situazioni relative a danni causati a ditte associate (e non) dagli eventi alluvionali di ieri. Chiediamo agli imprenditori di segnalarci, attraverso i nostri responsabili oppure attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. la loro situazione affinché possiamo avere un quadro completo di quanto accaduto e nell'eventualità assistere le ditte interessate nella richiesta di contributi nel caso in cui fossero resi disponibili dagli enti preposti.

Abbiamo inoltre rilevato il persistere di grossi problemi alle linee voce e dati di parecchie zone del territorio dovuti all'allagamento di una centrale tecnica. Per questo, informiamo gli imprenditori che avessero i propri uffici amministrativi inagibili o tecnicamente isolati, che per tutta la durata dell'emergenza i nostri spazi di coworking - dotati di linee dati funzionanti non colpite dai problemi legati all'alluvione - sono gratuitamente disposizione per tutti coloro che ne avessero necessità.

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

Confesercenti Modena sugli orari dei negozi: "La legge va cambiata. Lo chiediamo noi, le imprese e soprattutto i cittadini. Rigettati i sei giorni di chiusura obbligatori l'anno. Si parte da almeno dodici" -

Modena, 10 ottobre 2014 -

Apertura continua delle attività commerciali anche 24h su 24, festivi e domeniche comprese e soppressione della mezza giornata di riposo settimanale. In altre parole: l'effetto diretto delle liberalizzazioni introdotte dal Governo Monti.

"Una normativa che va assolutamente riveduta – afferma Confesercenti Modena – gli effetti dell'avvitamento causato dalla combinazione di questa legge con la crisi economica e dei consumi, unitamente all'assenza di credito, ha provocato nel Paese, nei due anni di vigenza la chiusura di oltre 124 mila attività di cui quasi 2.000 sul territorio modenese. E non siamo i soli a chiederne la revisione, sono soprattutto i cittadini. Secondo un sondaggio Confesercenti-Swg il 67% degli italiani ritiene che in soli due anni il proprio quartiere ha visto diminuire nettamente i negozi di vicinato, precisando che i negozi di cui erano clienti abituali non ci sono più; mentre il 59% del campione da ragione a chi ritiene che la normativa della "liberalizzazione selvaggia" vada rivista". Questi dati ribadisce Confesercenti sono stati illustrati anche alla Camera dei Deputati per riaffermare la forte insoddisfazione nei confronti dell'approvazione del provvedimento sugli orari dei negozi da Parte del Parlamento e che ora è al vaglio del Senato."

"Le vie commerciali delle nostre città – rileva l'Associazione imprenditoriale - tra cui anche Modena ed i centri del suo territorio provinciale, tralasciando la grave situazione che ancora resta nei comuni terremotati, presentano sempre più file di saracinesche abbassate. Che significano sì attività chiuse, ma anche posti di lavoro persi. Gli effetti della liberalizzazione senza regole e la crisi, utile ricordarlo hanno prodotto più di 100 mila posti di lavoro perduti nel Paese, solo fra il 2012 e il 2013".

"Riteniamo quindi fondamentale evitare il collasso di altre piccole e piccolissime imprese, con due o meno dipendenti, fondamentali per la crescita del territorio. Per questo continueremo ad insistere perché la legge sugli orari, ora al Senato sia modificata in direzione di un maggiore equilibrio, sostenendo le regioni che hanno richiesto un referendum per la revisione della deregulation, e per il quale solo a Modena abbiamo raccolto 4000 firme", aggiunge Confesercenti.

"È falso quindi affermare che 'ce lo chiede l'Europa': la liberalizzazione si è rivelata inefficace sui consumi e sull'occupazione. La stessa concorrenza ha subito distorsioni gravi a scapito delle piccole superfici: ormai il 74% del commercio alimentare è in mano alla gdo come il 59% del no-food. La riduzione delle vendite ha reso più drammatica la situazione dei piccoli esercizi. Senza contare un numero sempre crescente di negozi sfitti (oltre 600mila in Italia). Non ci accontentiamo quindi di una risoluzione che sancisce 6 giorni di chiusura obbligatoria all'anno il cui beneficio va ancora una volta alla grande distribuzione. Meglio sarebbe quindi partire dal testo originale del provvedimento di legge che prevedeva 12 chiusure obbligatorie l'anno. Numero che andrebbe declinato con flessibilità introducendo la possibilità da parte dei Sindaci di modificarle a seconda delle esigenze del territorio", conclude Confesercenti che a riguardo chiederà quanto prima un incontro ai senatori modenesi affinché ci sia da parte loro un impegno proteso alla modifica della legge in questione ritenuta al momento insoddisfacente da parte dell'Associazione e delle categorie rappresentate.

(Fonte: Confesercenti Modena)

Si è aperta con una buona notizia la due giorni iniziata questa mattina al Tecnopolo promossa dalla CNA Reggio Emilia, l'Ordine degli Architetti di Reggio Emilia e il Tecnopolo sul tema "Riuso e rigenerazione urbana". Dallari, Cna: "Soddisfazione per una decisione che rilancerà il comparto delle costruzioni e il mercato interno" -

Reggio Emilia, 10 ottobre 2014 -

"Siamo molto soddisfatti – dichiara il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - per l'annuncio, di appena 48 ore fa, del Vice Ministro dell'Economia, Enrico Morando, di riconfermare per i prossimi tre anni gli incentivi per le ristrutturazioni nelle attuali proporzioni del 50 per cento per le ristrutturazioni e del 65 per cento per gli efficientamenti energetici".

Si è aperta con una buona notizia la due giorni iniziata questa mattina al Tecnopolo promossa dalla CNA Reggio Emilia, l'Ordine degli Architetti di Reggio Emilia e il Tecnopolo sul tema "Riuso e rigenerazione urbana".

"Un bel modo di cominciare la nostra iniziativa – aggiunge Dallari - che ha tra i suoi obiettivi quello di affrontare uno dei temi strategici per il rilancio del settore edile, ovvero la riqualificazione del patrimonio edilizio diffuso. La tavola rotonda di domani sarà l'occasione per approfondire questo tema e aprire un tavolo di confronto con la programmazione sull'urbanistica avviata dalla nuova amministrazione comunale".

Sabato 11 ottobre, infatti, dalle 9 alle 13 il Centro Internazionale Loris Malaguzzi ospiterà un convegno pubblico nel quale dopo i saluti di Nunzio Dallari, e dell'Arch. Walter Baricchi, Presidente provinciale Ordine degli Architetti PPC Reggio Emilia, interverrà l'Arch. Lorenzo Bellicini, Direttore CRESME, che parlerà degli scenari di mercato e delle opportunità di rigenerazione urbana. A seguire ci sarà la tavola rotonda sul tema: "Le potenzialità del RiUSO tra deburocratizzazione e semplificazione", insieme ad autorevoli esponenti istituzionali, come l'Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Reggio Emilia Alex Pratissoli, e della filiera tecnica tra cui Aimone Storchi, presidente Reggio Emilia Innovazione.

"Siamo sicuri – conclude il Presidente CNA – che efficientamento energetico e rigenerazione urbana siano gli strumenti principali in grado di contribuire al riavvio della domanda interna, allo sviluppo e all'occupazione, con effetti positivi sul fronte delle entrate".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Prende il posto di Roberto Bernaroli. "E' fondamentale il sostegno alle pmi nei centri della bassa. Prioritari accesso al credito, sburocratizzazione e ricostruzione" -

Modena, 9 ottobre 2014 -

Cambio ai vertici di Confesercenti Area Nord. Da qualche giorno il consiglio dell'Associazione imprenditoriale ha eletto alla presidenza Marco Rossi. Subentra a Roberto Bernaroli che ha lasciato il mandato dopo un quadriennio. 54 anni, ingegnere elettronico e libero professionista Rossi, residente a Medolla, faceva già parte del consiglio di Confesercenti.

Già al momento dell'insediamento ha condiviso la proposta del sindaco di Mirandola Maino Benatti di un comune unico per la bassa modenese, "Anche se – ribadisce – sono tanti temi cruciali per il nostro territorio, al centro del pericoloso avvitamento scaturito dagli effetti del sisma e dalla difficile situazione economica. In ballo c'è un tessuto imprenditoriale che rischia di scomparire se non adeguatamente sostenuto. Tessuto fatto di migliaia di piccole e piccolissime imprese che in passato hanno significato crescita e sviluppo e che possono essere le nuove fondamenta per la ripartenza dell'intero territorio."

E sono diverse le priorità che Rossi ha posto sotto la lente. "In primo luogo la burocrazia. Lenta, faticosa e fortemente burocratizzata è la ricostruzione dei centri storici, dei comuni colpiti dal sisma, vitali per comunità ed economia locale. Ci impegneremo per sollecitare tutti gli attori coinvolti, dalla neo Amministrazione provinciale, a quelle comunali, rapportandoci e dialogando con loro al fine di trovare le soluzioni e trovare i fondi soprattutto utili a sbloccare una situazione per certi versi ancora troppo ingessata. Oltre che penalizzante per le imprese ed in particolare per quelle del commercio, dei servizi e i pubblici esercizi. Il terremoto ha colpito duro, è un dato di fatto. Ci siamo rimboccati le maniche e cercato di far fronte all'emergenza. Ora l'emergenza è passata e anche le migliori intenzioni hanno necessita dell'appoggio delle istituzioni. Continueremo quindi nell'azione di sensibilizzazione delle istituzioni affinché il sisma diventi storia e non sia più la quotidianità".

Ma c'è anche altro nell'agenda del neo presidente di Confesercenti Area Nord. "La combinazione di crisi, sisma, crollo dei consumi, ha creato una situazione di difficoltà micidiale, per cittadini e imprese. Per questo l'accesso al credito diventa fondamentale. Le piccole e piccolissime aziende quelle famigliari, continuano a costituire l'ossatura portante di territorio e società. Ragion per cui hanno la necessità di un supporto da parte del sistema bancario. Un sostegno che in un qualche modo vada ad allentare la rigidità attuale, corretta in condizioni normali, ma un freno se non problema serio e grave in condizioni straordinarie come quelle venutasi a creare dopo il 2012. Ci impegneremo quindi al confronto e al dialogo costruttivo con gli istituti bancari affinché questo sostegno sia agevolato e non venga meno", conclude Rossi.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 17:15

Si va verso il fermo dell'autotrasporto

L' annuncio di Confartigianato Trasporti verso il fermo: 'Lo eviteremmo volentieri ma se il Governo continuerà a disattendere il protocollo firmato a fine 2013, non sarà possibile' -

Parma, 8 ottobre 2014 -

Prima di Natale potrebbe esserci un fermo dell'autotrasporto se il Governo non manterrà la parola data.
È stato, infatti, quasi completamente disatteso il protocollo firmato a fine 2013 tra Unatras, sigla che racchiude la maggior parte delle associazioni di categoria, e il Governo, guidato all'epoca da Enrico Letta.

Senza il mantenimento del protocollo d'intesa la maggior parte delle aziende sarebbe costretta alla chiusura: «Viaggeremmo in perdita – spiega Paolo Cavagna, presidente Confartigianato Trasporti Parma e consigliere nazionale -. Stiamo, infatti, parlando dei 'costi minimi per la giustizia sociale', delle agevolazioni per i pedaggi autostradali, dei fondi per la formazione professionale, per l'ammodernamento parco veicolare e per le spese documentate. In sostanza non c'è più margine per la sopravvivenza delle pmi che oltre a subire la concorrenza delle grandi imprese dell'autotrasporto e di quelle dell'est Europa, si vedono anche tradite dal governo che non rispetta gli accordi sottoscritti. Anche se non tutte le sigle la vedono come noi, Confartigianato Trasporti non rinuncerà alla questione dei costi minimi, al mantenimento del livello delle accise per il 2015 e al mantenimento, sempre per il 2015, delle risorse destinate alle spese documentate».

Il prossimo passo sarà quello di organizzare assemblee pubbliche, aperte a tutti gli autotrasportatori per parlare apertamente con tutti di queste tematiche. La prima di queste è già stata fissata a Monza, sabato prossimo 11 ottobre all'interno di Truck Emotion, ma ne seguirà una anche a Parma, la data sarà comunicate non appena possibile.

«Se il Governo non farà marcia indietro sui tagli il fermo sarà inevitabile –conclude Cavagna».

(Fonte: Ufficio stampa Apla Parma)

Arrivano da Modena, da Parma e dalla Romagna le aziende selezionate per le migliori idee imprenditoriali ad alto potenziale che accederanno al programma di accelerazione di UniCredit sviluppato ad hoc per le start up innovative -

Parma, 8 ottobre 2014 –

Quattro categorie, centinaia e centinaia di idee innovative imprenditoriali ad alto potenziale. Non è stato facile scegliere per la giuria di UniCredit Start Lab, il programma rivolto alle start up italiane ad alto potenziale ed elevato contenuto tecnologico, per quattro settori di attività:

Life Science: Biotecnologie, Pharma, Medical Devices, Servizi di Health Care
ICT/Web/Digital: Digital Design, Mobile Apps, Hardware, Fintech
Clean Tech: Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica, Mobilità Sostenibile
Innovative Made in Italy, Services & Industrial: Fashion, Materiali Innovativi, Nanotecnologie, Robotica

Le selezioni però sono giunte al termine: 43 i progetti scelti su 783 candidature. Sul podio sono finite anche due aziende emiliano romagnole; si tratta della Smart Domotics (prima per la categoria Clean Tech) che ha sede a Ravenna e nasce dall'idea di due cesenati; e della modenese Neuron Guard (seconda classificata nel settore Life Science).

Altre tre aziende della regione sono comunque state ammesse ad uno speciale "programma di accelerazione" volto a sostenere lo sviluppo delle idee imprenditoriali. Sono le modenesi Pikkart e MilkyWay (categoria ICT/Web/Digital) e la Shs di Parma che si è distinta tra le aziende in gara nel settore Innovative Made in Italy, Services & Industrial

Alle aziende prime classificate per ciascuna categoria UniCredit ha riconosciuto un grant di 10.000 euro e la possibilità di ricevere co-investimenti in equity da parte di UniCredit insieme ad altri investitori partner tra cui Venture Capital e Fondi Early Stage. Inoltre, tutte le 43 aziende selezionate da UniCredit avranno il diritto ad accedere a selezionati servizi del programma di accelerazione UniCredit Start Lab che prevede attività formative, tra cui la Startup Academy che prenderà il via il prossimo 20 ottobre a Milano, l'accesso a un programma di mentorship dedicato, la partecipazione a un Investor Day e, infine, la possibilità di partecipare a "Business Meetings" con aziende corporate clienti di UniCredit per partnership industriali, tecnologiche, commerciali, strategiche e collaborazioni a vario livello.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Scenari e opportunità per la filiera delle costruzioni nella due giorni promossa da CNA, Ordine degli Architetti e Tecnopolo -

Reggio Emilia, 8 ottobre 2014 -

Parola d'ordine: rigenerare. Venerdì 10 e sabato 11 ottobre Reggio Emilia sarà al centro di una due giorni dedicata al tema del "RiUso e rigenerazione urbana", promossa da CNA Reggio Emilia, Ordine degli Architetti di Reggio Emilia in rappresentanza dell'area tecnica delle professioni e Tecnopolo, con il sostegno di Banca Mediolanum e Bertani Spa.

Tanti i relatori del mondo accademico, professionale e istituzionale che si avvicenderanno nei numerosi incontri pensati per coinvolgere tutta la filiera del comparto edile: dalle aziende di costruzioni e impiantistica a architetti, ingegneri, geometri, periti industriali e amministratori di condominio. Esperienze e prospettive di riuso a Reggio Emilia e in Emilia Romagna, innovazione tecnologica, soluzioni finanziarie per la riqualificazione, casi di studio e sperimentazioni nazionali e internazionali, alcuni dei temi che saranno approfonditi.

Nello specifico, la prima giornata venerdì 10 ottobre si svolgerà interamente al Tecnopolo di Reggio Emilia – Piazzale Europa, Area Ex Officine Reggiane capannone 19 – dalle 9 alle 18 e prevede tre seminari tecnico-informativi riservati agli addetti ai lavori.

Nella mattinata di sabato 11 ottobre si terrà un convegno aperto al pubblico, dalle 9 alle 13, presso la Sala conferenze del Centro Internazionale Loris Malaguzzi – Via Bligny, 1 – durante il quale, dopo i saluti di Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, e l'Arch. Walter Baricchi, Presidente provinciale Ordine degli Architetti PPC Reggio Emilia, interverrà l'Arch. Lorenzo Bellicini, Direttore CRESME, che parlerà degli scenari di mercato e delle opportunità di rigenerazione urbana, con un focus sulle utilità e i vantaggi offerti dai fondi europei.

A seguire una tavola rotonda incentrata su: "Le potenzialità del RiUSO tra deburocratizzazione e semplificazione", alla quale prenderanno parte Aimone Storchi, Presidente Fondazione Reggio Emilia Innovazione, Alex Pratissoli, Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Reggio Emilia, Stefano Landi, Presidente della Camera di Commercio, Leopoldo Freyrie, Presidente Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., Ferdinando De Rose, Coordinatore Nazionale Costruzioni CNA, Edoardo Zanchini, Vice Presidente LEGAMBIENTE, Sergio Santini, Vice presidente nazionale ANACI, Elisa Valeriani, Presidente ERVET.

"La nostra iniziativa – spiega il Presidente CNA Nunzio Dallari - è nata dall'esigenza di dare voce al comparto edile, uno dei settori più colpiti dalla crisi economica, tanto più nella nostra provincia, che ha basato parte della sua ricchezza sul settore delle costruzioni. Riteniamo sia indispensabile dare nuovo impulso all'edilizia tradizionale: non è più tempo di costruire, dobbiamo ri-costruire valorizzando il patrimonio esistente. In questo la politica deve darci una mano con più incentivi e meno tassazione".

"Gli obiettivi – aggiunge l'Arch. Walter Baricchi – sono molteplici: per prima cosa affrontare uno dei temi strategici per il rilancio del settore edile puntando sul patrimonio edilizio diffuso; in secondo luogo, mettere in atto una sinergia con il Tecnopolo orientata alla sostenibilità e rafforzare i rapporti di rete nell'ottica della progettazione integrata tra la filiera tecnica, ovvero architetti, ingegneri, geometri, periti, e le imprese. Infine, aprire un tavolo di confronto con la programmazione sull'urbanistica avviata dalla nuova amministrazione comunale".

Per maggiori informazioni e prenotazioni obbligatorie gli Associati CNA possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa rif. Daniela Nasi tel. 0522-356380, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per gli Ordini di Architetti, Geometri, Ingegneri, Periti industriali rivolgersi alle rispettive segreterie.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Il confronto alla Camera del lavoro a Piacenza tra la Segreteria della Cgil e l'on. Paola De Micheli e Marco Bergonzi del Partito Democratico. Tra i temi trattati, il Piano del Lavoro della Cgil e la manifestazione del 25 ottobre a Roma. Zilocchi: "Disponibili a confronto vero, partiamo da un'idea di sviluppo del Paese: abbiamo idee e proposte" -

Piacenza, 7 ottobre 2014

La sala Guido Rossa della Camera del Lavoro come una piccola "Sala Verde" di palazzo Chigi. Un confronto definito "fruttuoso" dalle parti quello di ieri, lunedì 6 ottobre, tra l'onorevole Paola De Micheli e Marco Bergonzi del Partito Democratico (parlamentare in pectore) e la segreteria della Cgil di Piacenza, con il segretario generale Gianluca Zilocchi, Ivo Bussacchini e Stefania Bollati.

Riforma del mercato del lavoro, riforma degli ammortizzatori sociali; una nuova idea di sviluppo del Paese e le piattaforma al centro della grande manifestazione indetta il 25 ottobre a Roma sono stati alcuni dei punti trattati nel confronto, durato circa due ore.
"Siamo disponibili a un confronto vero e approfondito sul mercato del lavoro e con gli onorevoli abbiamo convenuto che si deve partire da un'idea di sviluppo industriale dell'Italia: la Cgil – ha spiegato al termine Zilocchi – ha idee e proposte, contenute nel Piano per il Lavoro. Quello di oggi è stato un confronto importante, abbiamo spiegato le nostre ragioni alla base della manifestazione del 25 in un clima opposto a quello che viene dipinto attorno alle organizzazioni sindacali e alla Cgil in particolare".

I parlamentari del Pd hanno sottolineato come sia necessario individuare un modello di sviluppo sul quale incardinare le politiche di crescita, in un contesto in cui il problema del debito pubblico è sempre più pressante al pari degli interventi urgenti di contenimento della spesa pubblica.
Fermo restando le autonomie delle parti, la segreteria Cgil e i parlamentari hanno auspicato una soluzione condivisa della delicata fase sociale, politica e sindacale. "Terremo un canale di contatto aperto tra noi e i parlamentari piacentini – si legge in una nota Cgil – vogliamo la stessa cosa: uscire dalla crisi con equità e politiche di sviluppo. Abbiamo di fronte persone serie, capaci e crediamo che il dialogo e il confronto sia l'unica strada per uscire insieme da questa fase senza lasciare indietro nessuno".

(Fonte: ufficio stampa Cgil Piacenza)

Preoccupate per come il governo sta gestendo a livello nazionale il rapporto con i sindacati, Cgil-Cisl-Uil di Modena hanno incontrato stamattina i parlamentari modenesi -

Modena, 6 ottobre 2014

Hanno accolto l'invito i deputati Pd Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi, Carlo Galli e la senatrice Pd Cecilia Guerra. Nei giorni scorsi, in una lettera firmata dai segretari provinciali Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari, Cgil-Cisl-Uil modenesi avevano sostenuto che nessuno conosce l'emergenza lavoro come chi segue quotidianamente migliaia di crisi aziendali e licenziamenti.

Nell'incontro di stamattina, ospitato dalla Cisl a palazzo Europa, i sindacati hanno manifestato ai parlamentari le loro preoccupazioni sulla riforma del mercato del lavoro e illustrato le priorità per la crescita e l'occupazione, a partire dalla piattaforma unitaria di Cgil-Cisl-Uil su fisco e previdenza «È sbagliato che il governo non consideri una priorità mettere mano alle iniquità della riforma Fornero, così come realizzare una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali utile ad attenuare i colpi di una crisi tutt'altro che finita», hanno affermato i segretari modenesi di Cgil-Cisl-Uil, ribadendo altresì l'importanza di una riforma fiscale complessiva, che vada oltre il bonus da 80 euro per i lavoratori dipendenti (su cui pure il giudizio è positivo), e che alleggerisca in modo strutturale il carico fiscale per lavoratori e pensionati.

«La nostra piattaforma non è difensiva – hanno spiegato Scacchetti, Ballotta e Tollari – ma anzi propositiva e sistemica: proprio partendo dalla riforma di fisco e previdenza vogliamo far ripartire il Paese, recuperare le risorse per rimettere in moto l'economia e contrastare la crisi». Nell'incontro si è parlato in modo approfondito anche del Jobs act, sul quale i tre segretari modenesi si sono detti preoccupati sia sul merito di alcuni provvedimenti – le modifiche allo Statuto dei lavoratori relativamente a licenziamenti senza giusta causa, demansionamento, controllo a distanza, incertezza sulle risorse per rendere universali gli ammortizzatori sociali, la reale volontà di ridurre le forme precarie del lavoro – sia sulla mancanza di confronto con i sindacati su un tema così delicato. Cgil-Cisl-Uil continueranno nelle prossime settimane a organizzare numerose iniziative di mobilitazione, alcune già definite in modo unitario.

I sindacati non accettano di essere definiti simbolo di conservazione e ostacolo al cambiamento, anzi ricordano le diverse proposte concrete avanzate in questi anni per riformare il Paese. Infine i segretari delle tre confederazioni sindacali hanno sottolineato l'importanza del confronto sia a livello nazionale che locale. È stato affermato che i provvedimenti su lavoro, pensioni e fisco devono trovare la massima convergenza di lavoratori e pensionati e delle loro rappresentanze che, in questi anni di crisi, hanno certamente contribuito alla tenuta della coesione sociale e alla salvaguardia dei posti di lavoro nella gestione di centinaia di crisi aziendali. Sulla necessità di un confronto plurale si sono dichiarati d'accordo anche i parlamentari modenesi che hanno partecipato all'incontro di stamattina. A Modena il coinvolgimento da parte del sindaco Muzzarelli di tutte le organizzazioni nell'elaborazione (tuttora in corso) del "patto comunale per la crescita e la coesione sociale" dimostra che i rapporti tra politica e sindacato possono essere utili alla costruzione di politiche condivise.

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

CNA e CRESME insieme nel primo di una serie di convegni sull'innovazione nella filiera edile. 

Modena, 6 ottobre 2014 -

Periti industriali, geometri, architetti, ingegneri, agronomi, imprenditori edili ed impiantisti riuniti insieme al convegno di CNA, svoltosi nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio. "Le Costruzioni nel XXI° secolo: innovazione e filiera edile", questo l'argomento di un incontro teso a mettere in luce le potenzialità dell'innovazione di processo, resa ancor più evidente grazie a uno strumento come il B.I.M. (Building Information Modeling), e con l'integrazione tra i diversi attori della filiera delle costruzioni. Il tutto raccontato da un relatore d'eccellenza come Lorenzo Bellicini, esperto del CRESME, Centro Studi leader in Italia per il mercato delle costruzioni.

"Probabilmente siamo nel momento più difficile della crisi – afferma Lorenzo Bellicini di CRESME - però allo stesso tempo ci sono una serie di segnali, che provengono dall'aumento della domanda e che testimoniano come possiamo essere ormai vicini alla ripresa. Anzi, per alcuni settori possiamo affermare di essere già entrati ormai in una nuova fase. È evidente che il mercato non è più quello di prima: si è profondamente riconfigurato. È il mercato della riqualificazione quello che detta legge oggi, con una componente della tecnologia e dell'impiantistica che disegna già le basi del mercato futuro".
Le analisi del CRESME riportano che probabilmente nel 2015 il mondo delle costruzioni uscirà dalla fase recessiva, gli investimenti torneranno nel complesso a essere positivi, con la sola esclusione per le nuove costruzioni. L'errore da evitare però è quello di pensare che tutto possa tornare come prima e che si possa sopravvivere anche senza innovazione.

"Noi consideriamo l'edilizia - continua Bellicini - un settore che vivrà probabilmente una delle più grandi rivoluzioni della sua storia, perché l'impatto con le nuove tecnologie e la digitalizzazione avranno un effetto rivoluzionario. Non per altro, oggi siamo qui a parlare del Building Information Modeling: una delle innovazioni tecnologiche che consente processi di ottimizzazione nel settore delle costruzioni". Un mondo questo dell'edilizia che deve rivedere i suoi modelli di redditività e un primo aiuto può arrivare direttamente dal B.I.M.: un sistema di progettazione integrata in 3D che allarga la prospettiva al costo relativo all'intera vita utile di un immobile, invece che al solo investimento iniziale. "Se si riuscissero ad evitare tutti quegli errori che si commettono nella fase di realizzazione degli interventi edili a causa, ad esempio, del mancato coordinamento tra i vari operatori, si otterrebbero dei notevoli risparmi ad uso e consumo dell'intera filiera, sino al committente finale", osserva Giorgio Falanelli, responsabile di CNA impianti.
In questo momento il settore delle costruzioni è chiamato a confrontarsi con una situazione stimolante, che lascia spazio a tutti gli attori della filiera e che si basa sulla capacità d'innovazione. Chi resta fermo, si ritrova bloccato in un mercato sempre più piccolo e dove la competizione sempre più forte.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il progetto, denominato Imprendocoop – idee cooperative di nuova generazione, è stato sviluppato da Confcooperative Modena insieme alla Fondazione Democenter-Sipe di Modena per creare nuove cooperative in settori innovativi -

Modena, 6 ottobre 2014 -

Un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Sono gli strumenti che Confcooperative Modena mette a disposizione di persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi. Il progetto, denominato Imprendocoop – idee cooperative di nuova generazione, è stato sviluppato insieme alla Fondazione Democenter-Sipe di Modena, che si occupa di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione a favore delle imprese.

Il progetto, patrocinato e sostenuto dal Comune di Modena ed Emil Banca, si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. È prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. I progetti vincenti potranno avere, inoltre, uno spazio co-working per sei mesi, servizi amministrativi e fiscali gratuiti per un anno, elaborazione servizi del personale gratuiti per un anno, adesione e accesso ai nostri servizi, agevolazioni per i finanziamenti e servizi di Emil Banca. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa e all'adesione a Confcooperative Modena.

La raccolta delle candidature è partita venerdì 3 ottobre - e termina il 15 novembre. Seguirà un ciclo di seminari tecnici sulle competenze necessarie per costituire un'impresa; si terranno tra novembre 2014 e gennaio 2015 presso sei cooperative aderenti a Confcooperative Modena. Al termine avverrà una prima scrematura dei progetti; quelli selezionati parteciperanno a tre laboratori (febbraio 2015) di approfondimento nel corso dei quali ogni idea di impresa sarà affiancata da un mentor, al fine di favorire il superamento delle criticità legate alla fase di start up. Dopo l'evento pubblico di presentazione e premiazione dei progetti vincenti, in programma il 27 marzo 2015, manager e imprenditori cooperativi trasferiranno agli aspiranti cooperatori parte del loro know how e, grazie alle loro reti di relazioni, accelereranno l'ingresso delle neo cooperative nel mercato. In questa fase i tutor di Democenter e Confcooperative Modena garantiranno supporto nel fund raising, accesso al credito e partecipazione a bandi per ottenere finanziamenti pubblici. Info: www.modena.confcooperative.it; www.democentersipe.it

Le dichiarazioni di De Vinco (Confcooperative), dell'assessore Rotella e del direttore generale di Emil Banca Ravaglia

«I dati sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, hanno raggiunto livelli che mai il nostro territorio aveva registrato dal secondo dopoguerra a oggi – ha dichiarato il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco - Per favorire l'accesso al lavoro, in particolare dei giovani, ma non solo dei giovani, crediamo sia necessario ideare progetti innovativi. Allo stesso tempo riteniamo utile far conoscere alle persone strumenti già disponibili, come le cooperative, che si sono storicamente dimostrate capaci di creare lavoro e diffondere benessere economico e sociale».

«La nostra Fondazione – ha spiegato il direttore di Democenter Enzo Madrigali – in questi ultimi anni ha lavorato in modo particolarmente intenso per le start up, ad esempio con il progetto Intraprendere, gli incubatori di Spilamberto e Mirandola e le alleanze internazionali che abbiamo siglato, dalla Silicon Valley al tecnopolo di Mosca. Oggi mettiamo questa esperienza a disposizione del mondo cooperativo nella convinzione che questa sia una buona opportunità anche per le start up. La forma cooperativa è, infatti, un'occasione importante per dare vita a imprese che per loro stessa natura guardano al futuro più che al profitto immediato, mettendo al centro la persona e le sue competenze».

«L'Amministrazione ha dato il patrocinio e sostegno a questa iniziativa – ha affermato alla conferenza stampa di presentazione Tommaso Rotella, assessore alle Attività economiche del Comune di Modena, – perché affronta un nodo critico per la nostra società, quello della disoccupazione giovanile, in un modo propositivo e con l'obiettivo di aiutare i giovani a concretizzare le loro idee e attivarne le energie. Non solo incentivi alle start up – ha sottolineato l'assessore – ma anche servizi, trasmissione di conoscenza e tutoraggio da parte delle imprese più strutturate a quelle che nascono, informazioni su opportunità e una 'bussola' che aiuti a trovare e mantenere la rotta in un contesto burocratico che siamo impegnati a snellire e semplificare ulteriormente».

«Emil Banca è una cooperativa di credito attiva a Modena, Bologna e Ferrara, con oltre 21 mila soci: lo sviluppo della cooperazione è una delle attività che caratterizzano da sempre il nostro modo differente di fare banca – ha commentato il direttore generale Daniele Ravaglia - Recentemente la nostra banca ha fatto ricorso al denaro che la Bce mette a disposizione degli istituti di credito per le esigenze di imprese e famiglie, cosicché potremo offrire ai futuri cooperatori, a costi molto contenuti, i finanziamenti che servono per sviluppare le idee e i progetti che la rete di consulenza e sostegno di Imprendocoop aiuterà a rendere solide e sostenibili».

In allegato scaricabile il calendario degli incontri.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, commenta l'ipotesi del governo di versare ai lavoratori parte del trattamento di fine rapporto cosiddetta "liquidazione" -

Modena, 3 ottobre 2014 -

«L'operazione tfr in busta paga è come una coperta che ti scalda un pochino oggi, ma ti lascia al freddo domani». Lo afferma Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, commentando l'ipotesi del governo di versare ai lavoratori parte del trattamento di fine rapporto (cosiddetta "liquidazione"). «L'operazione può fare indubbiamente presa sulle persone in difficoltà economiche, ma sottrarrebbe ai lavoratori un pezzo di salario che per noi del sindacato dovrebbe invece essere destinato alla previdenza complementare - dichiara Chiatto - Il danno maggiore lo subirebbero i giovani, la cui pensione non supererà verosimilmente il 50 per cento dell'ultima retribuzione. Per questo il sindacato insiste molto sulla previdenza complementare. Mettere il Trf in busta significherebbe distrarre le poche risorse che possono andare al risparmio previdenziale. In ogni caso si tratta di soldi dei lavoratori e non si può decidere come usarli senza un confronto con il sindacato».

Il sindacalista Cisl aggiunge che l'accumulo del Tfr non è solo legato al tema della previdenza integrativa, già di per sé fondamentale, ma rappresenta anche una sorta di "cuscinetto" che, in caso di necessità, può essere concordato con le imprese per dare risposte ai lavoratori. «Il Tfr può essere anticipato dall'azienda al lavoratore per coprire periodi di cassa integrazione, spese sanitarie e l'acquisto della prima casa. Sono casi frequenti oggetto di contrattazione che riguardano questo pezzo di salario differito; togliergli risorse è sbagliato e demagogico. Ribadiamo, invece, - conclude il responsabile delle politiche del lavoro della segreteria provinciale Cisl - che la via maestra per aumentare i salari passa attraverso la riduzione delle pressione fiscale e il rilancio della contrattazione su produttività e competitività».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Sabato 4 ottobre si svolge la selezione regionale di Ediltrophy 2014. I vincitori parteciperanno alla finale nazionale il 25 ottobre al Saie di Bologna -

Modena, 2 ottobre 2014 -

Finale Emilia ospita le selezioni regionali di Ediltrophy 2014, la gara per eleggere il muratore dell'anno organizzata dal Formedil (ente nazionale per la formazione e l'addestramento professionale in edilizia) in collaborazione con Saie (il Salone internazionale dell'edilizia) e patrocinata dall'Inail. Dopodomani – sabato 4 ottobre – dalle 8.30 alle 13.30 via Trento Trieste, nel centro storico finalese, si riempie di operai pronti a sfidarsi in una gara di arte muraria. L'organizzazione è curata dalla Scuola Edile di Modena, che mette a disposizione i laterizi necessari per la competizione.

A contendersi il titolo di miglior muratore dell'Emilia-Romagna sono gli allievi e i mastri delle Scuole Edili di Piacenza, Parma, Modena, Bologna e Ravenna. Le squadre, composte ciascuna da due muratori, sono suddivise in due categorie: junior e senior a seconda del grado di esperienza e del livello contrattuale (della categoria junior faranno parte i giovani apprendisti sotto i 29 anni). Nel minor tempo possibile le coppie in gara devono realizzare manufatti rendendo visibile il lavoro che quotidianamente si svolge nei cantieri edili. I vincitori della selezione regionale avranno accesso alla finale nazionale che si svolgerà a Bologna il 25 ottobre, in occasione della giornata conclusiva del Saie.

L'anno scorso la gara regionale fu vinta dalla coppia modenese composta da Gabriele Gallerani e Marco Bertazza, che nella finale nazionale si classificò al quarto posto ex aequo (categoria senior). Nella finale di quest'anno le squadre si confronteranno nella realizzazione di un manufatto hi-tech e i membri della squadra che dimostrerà maggiore competenza e bravura riceveranno il titolo di muratore dell'anno per la loro categoria. Un premio speciale verrà assegnato, come ogni anno, ai due operai senior e junior che si distingueranno nel lavorare in sicurezza. L'iniziativa, giunta alla settima edizione, vede anche quest'anno il coinvolgimento di tutto il sistema bilaterale delle costruzioni composto, oltre che dal Formedil, anche da Cnce (Commissione nazionale paritetica per le Casse edili) e da Cncpt (Commissione nazionale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro), che hanno dato il patrocinio. La manifestazione è organizzata in partnership con Andil (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) e con le principali aziende a essa associate che metteranno a disposizione i materiali necessari per le selezioni regionali e per la finale nazionale.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

"Circuiti", sabato scade il termine ultimo per il concorso di idee su Spazio 2 per promuovere la partecipazione dei giovani, garantendo ai vincitori supporto per la realizzazione di idee innovative -

Piacenza, 2 ottobre 2014 -

E' sabato 4 ottobre, il termine ultimo per presentare il proprio progetto nell'ambito del concorso di idee "Circuiti", lanciato l'11 settembre scorso per promuovere la partecipazione dei giovani, garantendo ai vincitori supporto per la realizzazione di idee innovative che abbiano, come riferimento, la Cittadella del Lavoro e della Creatività di via XXIV Maggio 51/53, più nota come Spazio 2.
Per consentire la consegna a mano dei propri documenti, i locali della ex Circoscrizione Due saranno aperti sabato 4 dalle 10 alle 12, ricordando che per potersi iscrivere al concorso è necessario cliccare "mi piace" sulla pagina web facebook.com/circuiticoncorsoidee, che sarà anche l'unico mezzo per poter votare le tre idee di logo e nome per Spazio 2 selezionate, come finaliste, dalla commissione giudicatrice.

Per ulteriori informazioni, da oggi a sabato ci si può rivolgere agli uffici di via XXIV Maggio 51/53 anche nella serata di giovedì 2 ottobre, dalle 20 alle 23, e nel pomeriggio di venerdì 3, dalle 15.30 alle 19.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Nel comunicato stampa la presidente di Confcommercio Reggio Emilia Donatella Prampolini Manzini evidenzia alcune problematiche già note sulle aperture domenicali rese ora evidenti da una analisi comparata della legislazione negli Stati europei -

Reggio Emilia, 1 ottobre 2014 -

I grandi Stati europei, Francia, Germania, Regno Unito, come anche, tra gli altri, Austria, Belgio, Grecia, Norvegia, prevedono la chiusura domenicale degli esercizi commerciali. Vi sono qua e là deroghe per forni, tabacchi, edicole, fioristi, distributori di benzina. Oppure per attività in luoghi particolari come aeroporti e scali marittimi. In certi casi si prevede la possibilità per le sole piccole superfici di aprire la saracinesca la domenica, a propria discrezione. Insomma, si cerca di stabilire un equilibrio tra l'impatto dirompente che la deregolamentazione sulle aperture domenicali può avere sulla vita dei lavoratori e dei negozi indipendenti, la sfida sulla concorrenza lanciata dalle grandi superfici, l'utilità per i consumatori.

Dall'altra parte troviamo gran parte degli Stati dell'est e del sud Europa come Bulgaria, Polonia, Romania, Ungheria, Portogallo, Spagna, Turchia, un gruppetto di nordici quali Svezia, Danimarca, Finlandia, Olanda, e l'Italia, unico dei grandi. In questi casi si va dalla deregolamentazione pura e semplice del nostro Paese, insieme ad alcuni altri, a normative che comunque consentono l'apertura domenicale, a volte facendo salve alcune festività nazionali o religiose.

«Ce n'è abbastanza per far riflettere» dice Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia, che prosegue: «In Italia a distanza di due anni dall'entrata in vigore della deregolamentazione gli effetti annunciati sulla crescita non si vedono. Sono invece stati gravemente penalizzati gli esercizi commerciali di vicinato oltre alla qualità della vita dei lavoratori del commercio, siano essi autonomi o dipendenti. Qualcuno ha tentato di far notare che in Europa si fa così. Non è vero: solo in Italia, tra i grandi Stati europei, sono passate le aperture festive e domenicali completamente deregolamentate. Non mancano invece, per esempio nel Regno Unito, normative che al contrario autorizzano solo la piccola distribuzione all'apertura domenicale, ma non i grandi, avendo ben chiare le dinamiche dei flussi festivi, che inevitabilmente rischiano di impoverire il tessuto commerciale e la pluralità distributiva.»

«Confcommercio Reggio Emilia –conclude Donatella Prampolini Manzini- continuerà a dialogare con tutte le parti sociali nella nostra provincia per trovare soluzioni capaci di tamponare questo disastro per i lavoratori e per il commercio tradizionale e di vicinato, disastro che non ha portato reali e proporzionati benefici ai consumatori. Non mancheremo poi di proseguire a livello nazionale la battaglia per cancellare questa folle fuga in avanti che ha premiato soltanto chi ha tutelato il proprio interesse senza guardare al bene della collettività.»

(Fonte: ufficio stampa Confcommercio Reggio Emilia)

Per tagliare la bolletta energetica ed evitare emissioni inquinanti inutili, il primo passo consiste nell'eliminare gli sprechi. Martedì prossimo il Punto UNI di via Verdi propone un incontro gratuito con il direttore tecnico dell'Associazione nazionale per l'isolamento termico ed acustico -

Parma, 1 ottobre 2014 -

Un corretto isolamento degli edifici è la via più breve per ridurre drasticamente i consumi di energia e le emissioni legate alla climatizzazione degli ambienti interni. Su questo tema verterà l'incontro organizzato dalla Camera di Commercio, in qualità di Punto di diffusione UNI per la provincia di Parma, martedì 7 ottobre dalle 10 alle 13. L'obiettivo è aiutare le imprese a destreggiarsi tra i materiali utilizzabili e le soluzioni tecnico-progettuali disponibili. L'incontro, si rivolge agli operatori dell'edilizia, quali progettisti e professionisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, committenti pubblici e privati, gestori e proprietari immobiliari.

Relatore dl seminario è l'Ing. Rossella Esposti, direttore tecnico di ANIT, l'Associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico, nata nel 1984 per diffondere, promuovere e sviluppare tecniche edili rispettose dell'ambiente e del benessere delle persone.

La partecipazione all'incontro è gratuita ma è necessario iscriversi via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per informazioni: Camera di commercio, tel. 0521 210203.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

Un progetto ideato da CNA, con la collaborazione di Democenter e la partenrship di Unicredit, per costruire nuovi orizzonti e finanziare l'innovazione.

Modena, 30 settembre -

Un'ottantina di aziende coinvolte, nove incontri di lavoro, tra i quali tre laboratori di due serate ciascuna. Sono questi alcuni "numeri" dell'innovativo percorso organizzato da CNA, Fondazione Democenter, con l'apporto di Unicredit, per offrire alle piccole e medie imprese del territorio nuovi spunti sulla strada dell'innovazione e del finanziamento di quest'ultima.

Si tratta del Progetto Open Industria, che mira a introdurre modelli innovativi per far nascere nuove startup impostate su un'idea di artigianato differente rispetto a quella tradizionale. Stiamo parlando di laboratori sperimentali di open innovation, business model generation, design, visual thinking e crowdfunding: tutto questo raccontato dalle testimonianze d'imprenditori e artigiani che hanno già adottato modelli innovativi di lavoro, di organizzazione aziendale, di gestione delle relazioni con il cliente all'interno delle loro aziende o tecnologie innovative.

Il progetto sarà presentato giovedì 2 ottobre, alle ore 20.00, in CNA Provinciale a Modena, in via Malavolti 27. Al lancio del progetto seguirà l'evento di un'intera giornata (giovedì 23 ottobre presso l'Incubatore Knowbel, a Spilamberto) nel quale si alterneranno, oltre alle testimonianze degli imprenditori, anche interventi di esperti riguardanti le strategie migliori da poter utilizzare per fare innovazione e le relative piattaforme cui potersi appoggiare per ottenere i finanziamenti necessari a sostenerla. Seguiranno poi tre laboratori serali gratuiti che metteranno le imprese partecipanti di fronte a tre problematiche specifiche: Crowdfunding Lab, per introdurre alle nuove piattaforme per raccogliere fondi e donazioni per realizzare progetti; Business Model Generation Lab, per applicare nuove tecniche per definire il modello di ricavo ottimale d'imprese innovative, e il Makers Lab, per realizzare insieme un prototipo con l'utilizzo di una stampante 3D a basso costo. Un percorso svolto passo a passo con CNA e Democenter per arrivare all'evento finale di presentazione dei risultati ottenuti dal lavoro di questi tre laboratori e per scoprire gli scenari futuri che verranno aperti dall'utilizzo di queste nuove tecnologie.

A presentare questo innovativo progetto Giorgio Caretti, presidente di CNA Industria Modena, un altro imprenditore modenese, Giancarlo Cerchiari, presidente di CNA Industria Emilia Romagna, poi Francesco Baruffi, responsabile dell'area creazione imprese della Fondazione Democenter, e Giuseppe Zanardi, Area Manager Unicredit per Modena.

"Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa, che rappresenta anche la prima occasione di rilancio per il gruppo dei piccoli industriali di CNA Modena – ha commentato Giorgio Carretti – una qualifica che deriva non tanto e non solo da parametri strettamente economici, come il fatturato o il numero di dipendenti, ma anche dall'attitudine ad affrontare le tematiche dello sviluppo in modo originale, innovativo appunto. Un percorso, quello che abbiamo presentato oggi, che vuole coinvolgere le imprese di diversi settori – moda, produzione, alimentare, ict, servizi – convinti del fatto che le medie aziende – sono poco meno di tremila soltanto quelle aderenti a CNA - rappresentino quell'anello di congiunzione tra i distretti fondamentali al funzionamento della nostra economia".

"Una valutazione – ribadisce Cerchiari – che può benissimo essere allargata al contesto regionale, che non si ferma certo ai confini amministrativi regionali. Ci sono settori come il packaging, la motoristica, le macchine agricole, per fare solo qualche esempio, che coinvolgono ampi territori che hanno bisogno di parlare tra di loro per dare il meglio di sé. Come CNA questo è un invito al mondo dell'impresa: da qui ripartiamo con nuovi progetti e una nuova passione. Se riusciamo a vincere la sfida dell'innovazione e a cambiare il modo di vedere le cose, allora sì che potremo dare una vera svolta a questo mondo".

"Non è la prima esperienza in assoluto in questo campo in Regione – afferma Francesco Baruffi, Responsabile Area Creazione Impresa della Fondazione Democenter - ma sicuramente è la più intensa e una delle più valide. Non sono introdotti solo concetti e strategie di mercato in pillole, ma sono presentati modelli già collaudati da altre realtà e, cosa ancora più importante, vengono affiancati nuovi imprenditori in un percorso che potremmo definire "Rinascimento della manifattura". Noi crediamo fortemente che questo progetto sia il primo passo per la riconferma di quello che le aziende italiane sono in grado di fare".

"L'innovazione è un tema centrale per il nostro Gruppo – spiega Giuseppe Zanardi, Area Manager UniCredit per Modena – sia per lo sviluppo dell'economia del territorio sia al proprio interno, dato che fare innovazione significa introdurre servizi, soluzioni e prodotti capaci di offrire vantaggi concreti ai nostri clienti. È opportuno innovare per competere e crescere: a richiederlo è il mercato. E lavoriamo in tal senso per implementare un nuovo modo di fare banca, investendo risorse nello sviluppo di soluzioni all'avanguardia in grado di produrre anche nuovi prodotti e servizi. Lo stesso riteniamo sia fondamentale per la crescita del business delle imprese del nostro territorio. Per questo abbiamo messo a punto il piano "UniCredit per i Territori", volto a sostenere le imprese anche nell'ambito dell'innovazione. Un impegno con il quale nei primi sei mesi del 2014, nell'area modenese, abbiamo erogato più di 97milioni di euro proprio per supporto all'innovazione e nuova imprenditoria. Il progetto Open Industria che ci vede ancora una volta al fianco di CNA Modena, in collaborazione con Democenter, è certo un'opportunità concreta in tal senso per le nostre imprese: quella dell'innovazione è la strada che le aziende del nostro territorio devono percorrere".

Le iniziative di CNA Industria Modena continueranno nei prossimi mesi con seminari altrettanto operativi e con altri incontri su temi di ordine più generale. È il caso dell'appuntamento già programmato per il 6 novembre, quando si parlerà dei problemi legati al passaggio generazionale d'impresa con l'economista Franco Mosconi ed altri ospiti, nel corso di un evento intitolato, in modo provocatorio, "In fabbrica col nemico: le mille vite di un'impresa, i passaggi generazionali".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Ricorso al Tar da parte dei comuni di Sassuolo, Maranello, Fiorano e Formigine rispetto all'aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti: Cna plaude all'iniziativa dell'Area Ceramiche -

Modena, 26 settembre 2014 -

"Quello lanciato dai sindaci dell'area delle ceramiche è un sasso buttato nel paludoso stagno delle relazioni fra Hera e territorio, una denuncia che appoggiamo e condividiamo, perchè si pone un obiettivo fondamentale nei rapporti tra Hera, e più generalmente le multiutility, e il territorio: la trasparenza e la chiarezza". E' il commento di Andrea Tosi, responsabile delle politiche economiche per la CNA di Modena, alla notizia del ricorso al Tar da parte dei comuni di Sassuolo, Maranello, Fiorano e Formigine rispetto all'aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti".

"Semmai ce ne sia stato uno – continua Tosi - non è più tempo di prendere per buoni gli aumenti automatici che vengono proposte dalle multiutility, in particolare da Hera. Per questo bene hanno fatto i sindaci della zona di Sassuolo, e bene faranno a farlo in futuro i loro colleghi, a non lavarsene le mani".
In effetti, la normativa ha creato una situazione per la quale le tariffe sono "licenziate" da Atersir, sulla base delle proposte delle multiutility, e spesso succede che queste vengano accettate senza troppi problemi.
"Mettendo nel conto tutti gli aumenti, l'Iva, l'aliquota "perdite su crediti" introdotta da alcuni comuni e via dicendo, in certi casi arriviamo a sfiorare un incremento tariffario del 20% in due anni, e tutto questo senza che il servizio all'evidenza sia contestualmente migliorato sotto l'aspetto qualitativo. Dunque, non si può più certo parlare solo di adeguamenti! ".

Va quindi dato merito ai sindaci di Maranello, Fiorano, Formigine e Sassuolo, di aver tolto il coperchio ad una pentola dove cuoce una pietanza sono ad oggi amara per cittadini ed imprese: troppe volte la nostra richiesta di conoscere i costi di smaltimento dei rifiuti non ha trovato risposta, mentre invece Hera deve rispondere in modo esaustivo a questa richiesta".
Si tratta, peraltro, di un problema generale, che coinvolge l'intero territorio, in particolare quello dove opera Hera.
"Riteniamo – conclude il funzionario di CNA – che la comunità abbia il diritto di capire bene i meccanismi di determinazione delle tariffe. Una strada obbligata, se si considera il palese conflitto di interessi delle amministrazioni, che si trovano da un lato a rivestire il ruolo di azionisti di maggioranza delle multiutility, spartendosene i dividendi, dall'altro a dover difendere i cittadini".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Circa 70 autotrasportatori dell'Emilia Romagna hanno partecipato questa mattina all'udienza con Papa Francesco che si è svolta in Piazza San Pietro -

Modena, 24 settembre 2014 -

Tassisti, autotrasportatori e noleggiatori della CNA-Fita hanno inteso festeggiare la ricorrenza del loro 40° anno di fondazione, ricorrenza avvenuta lo scorso 20 settembre, portando al Papa il loro messaggio d'imprenditori al servizio della collettività. Un messaggio d'impegno operoso, appassionato e desideroso di superare questo difficile momento storico per l'economia mondiale e nazionale, credendo nei valori positivi dell'impresa: lavoro, servizio e legalità. Tutta la CNA-Fita si è unita idealmente al messaggio di scomunica chiaro e intransigente di Papa Francesco contro le mafie e l'illegalità.

La Presidente nazionale di CNA-Fita, Cinzia Franchini, ha sottolineato i valori positivi cui si ispirano le imprese dell'autotrasporto in una lettera che è stata consegnata nel corso dell'Udienza Pontificia. La delegazione emiliano romagnola era guidata da Daniele Giovannini, Presidente CNA-Fita dell'Emilia Romagna.

Per l'occasione è stata consegnata alle autorità del Vaticano una targa commemorativa realizzata da Pierluigi Prata, artigiano bolognese, figlio d'arte, appartenente ad una famiglia di fabbri che lavora a Bologna, sotto le Due Torri, da tre generazioni. E' stata consegnata anche una sottoscrizione tra le imprese dell'autotrasporto destinata a iniziative benefiche del Vaticano.

(fonte: Ufficio stampa CNA Emilia Romagna)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"