Giovedì, 05 Marzo 2015 13:47

A Reggio Emilia 9.650 imprese femminili

Il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità. In lieve flessione l'incidenza sul totale. -

Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -

Più di un quarto svolge attività nel commercio, in particolare al dettaglio, due su tre hanno meno di 15 anni, hanno una dimensione media di 2,9 addetti e nel 13% dei casi sono a conduzione straniera: è questo il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità.
Numeri alla mano, alla fine dell'anno scorso le "imprese rosa" costituivano il 17,2% dell'universo imprenditoriale reggiano, oltre quattro punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale che raggiunge quota 21,5%. I dati analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia evidenziano che a livello provinciale le donne non sono ancora riuscite a ricavare maggiori spazi nel tessuto produttivo locale: il tasso di femminilizzazione provinciale, infatti, in un anno si è ridotto di un punto percentuale (era 18,2% nel 2013).

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In alcuni settori, però, l'incidenza delle imprenditrici sul complesso della struttura economica raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media. Sono principalmente attività del terziario, come i servizi alla persona – nel quale le imprese femminili rappresentano il 62,5% del totale – o l'assistenza sociale residenziale e non residenziale (39,4%), la sanità (24,8%) e l'istruzione (23,7%). Il 14,6% delle imprese femminili – ovvero 1.409 aziende - gestisce attività nel campo dei servizi alle imprese, in particolare attività immobiliari (596 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (311), servizi di informazione e comunicazione (215), attività finanziarie e assicurative (178) e trasporti e magazzinaggio (109).

Nella filiera turistica le donne imprenditrici si occupano prevalentemente di ristorazione (893 imprese rosa) - gestendo soprattutto bar (523), ristoranti (197) e "take away" (88) - ma anche ospitalità (alberghi, strutture extralberghiere, B&B, ecc.), attività in cui le 48 imprese femminili rappresentano quasi un terzo dell'intero settore della provincia di Reggio Emilia.

Per completare la filiera, alle attività di alloggio e ristorazione bisogna aggiungere il comparto dei servizi di intermediazione turistica - che comprende le agenzie di viaggio e i servizi di guide e accompagnatori turistici -, nel quale le imprese femminili rappresentano il 45% del totale.
Consistente la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (1.328 unità) e di trasformazione alimentare (115).
Fra le attività del manifatturiero, numerose sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (566 imprese); sono inoltre presenti 354 imprese del settore edile.

Le donne imprenditrici straniere rappresentano, con 1.287 aziende, il 13,3% delle imprese femminili. Le tre attività principali sono la confezione di articoli di abbigliamento e industria tessile (321 imprese), il commercio al dettaglio (202) e i servizi di ristorazione (154), che da sole rappresentano il 52,6% delle aziende rosa straniere; consistente, comunque, anche la presenza nelle attività di servizi alla persona e nel commercio all'ingrosso. Cina, Romania e Marocco sono i Paesi di provenienza più rappresentati nel panorama dell'imprenditoria femminile straniera.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Finanziamenti dedicati di primo supporto finanziario per il ripristino e la ripresa delle loro attività. Iniziativa di Confesercenti Emilia Romagna "solidarietà a tasso zero" frutto di un accordo raggiunto con UniCredit -

Parma, 5 marzo 2015 -

Le imprese che hanno subito danni dal maltempo del 5/6 febbraio scorso potranno accedere a finanziamenti dedicati di primo supporto finanziario per il ripristino e la ripresa delle loro attività. È il frutto di un accordo raggiunto da Confesercenti Emilia Romagna con UniCredit, banca diffusa capillarmente nelle località colpite.

L'accordo denominato "CONFESERCENTI SOLIDARIETA' TASSO ZERO" prevede per le imprese associate, finanziamenti fino a 8 mesi a tasso zero e senza spese di istruttoria, con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. L'importo massimo concedibile dalla Banca è pari a 50.000 euro. Le pratiche verranno istruite dagli uffici territoriali della Confesercenti e da questi inviati a UniCredit per l'approvazione. Il tasso sarà pari a zero in quanto interverrà direttamente Confesercenti Emilia Romagna a sopportarne il costo, rimborsando direttamente le aziende attraverso le proprie associazioni territoriali.

La misura sarà attiva sino al 31 maggio 2015 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse stanziate.
Le aree coinvolte sono la Costa Adriatica dell'Emilia Romagna nonché gli altri territori della Regione interessati da mareggiate, alluvioni e nevicate.

"L'accordo – spiegano il presidente e il direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Roberto Manzoni e Stefano Bollettinari – rappresenta un sostegno concreto e tempestivo per un primo intervento alle imprese che hanno subito danni per il recente maltempo, soprattutto quelle della Costa, di poter affrontare meglio l'avvio della ormai prossima stagione turistica, con l'opportunità di procedere alla restituzione del prestito alla fine e col rimborso degli interessi da parte della Confesercenti"

Tutte le lezioni si terranno dalle 19 alle 22.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti, 27 -

Modena, 5 marzo 2015 -

Sta per prendere il via un ciclo d'incontri per neo imprenditori o titolari di azienda che intendano riposizionarsi sul loro o altri mercati. Si tratta di tre moduli nei quali si parlerà di gestione del tempo (martedì 31 marzo 2015, quando si parlerà dell'ottimizzazione delle tempistiche lavorative), organizzazione e pianificazione (mercoledì 15 aprile), e di vendita strategica (martedì 21 aprile), ovvero di come comunicare al cliente per vendere più e meglio. Tutte le lezioni si terranno dalle 19 alle 22.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti, 27.
Il costo di partecipazione all'intero ciclo di incontri è di 180 euro (+ iva) per gli associati, 280 euro per i non associati.
Per iscriversi c'è tempo sino al 23 marzo. Informazioni e adesioni presso Ecipar, l'ente di formazione CNA (Nadia Spezzani, tel. 059 253488, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

La Camera di Commercio di Reggio Emilia spiega alle PMI come ottenere i finanziamenti europei venerdì 6 marzo in un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale -

Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -

Sono ben 77 i miliardi di euro che l'Unione Europea mette in campo con il programma di investimenti "Horizon 2020", e l'aspetto più rilevante è che una significativa parte di questo budget è destinata, per la prima volta, alle piccole e medie imprese proiettate verso l'innovazione e l'internazionalizzazione.

"Per una realtà economica come la nostra – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – si tratta, dunque, di un'opportunità rilevantissima, sia per la forte presenza di piccole e medie imprese, sia per la grande vocazione all'internazionalizzazione, sia per un orientamento all'innovazione che, come abbiamo recentemente sottolineato, vedono le imprese del nostro territorio in vetta alla classifica regionale".

Proprio per questo la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha organizzato per venerdì 6 marzo un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale. Un focus particolare è riservato allo strumento denominato "The SME Instrument", teso a soddisfare i bisogni finanziari delle piccole e medie imprese nelle tre fasi fondamentali del ciclo innovativo: la valutazione di fattibilità tecnico-commerciale dell'idea, lo sviluppo del prototipo su scala industriale, la prima applicazione sul mercato e la fase di commercializzazione. Il seminario è rivolto alle imprese, ma anche a consulenti interessati ad attrarre sul territorio reggiano i finanziamenti europei per lo sviluppo di progetti ad alto contenuto innovativo.

Al saluto del segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, seguiranno le relazioni di Alessandra Borgatti e di Viorika Dishnica (entrambe di Aster), che entreranno nel merito di tutti gli aspetti riguardanti i finanziamenti e le modalità di accesso.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

A Reggio Emilia, tutti d'accordo: servono investimenti per creare opportunità e servizi agli iscritti alle casse professionali. Un sistema fiscale moderno non può essere penalizzante per chi genera pensioni di primo pilastro. No ad una "fiscalità di svantaggio"! A sorpresa, sì dei presenti all'accorpamento delle casse di nuova generazione -

Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -

"Non c'è previdenza senza reddito e senza lavoro". La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. - ha introdotto il tema del convegno nazionale "Casse di previdenza professionali: verso quale domani", svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia.

Il tema del lavoro è prioritario quando si parla di previdenza, esordisce l'on. Titti Di Salvo, vicepresidente della Commissione bicamerale di controllo, ed il modo per generarlo ed "uscire dalla crisi sono gli investimenti". Le casse di previdenza debbono investire, creando opportunità, in attività che garantiscano risultati certi e rendimenti. Ma, allo stesso tempo - prosegue Di Salvo - "non esiste una politica economica senza una politica fiscale", e "il primo problema che dobbiamo risolvere è l'eliminazione della duplicazione di imposta" a carico dei rendimenti e delle erogazioni pensionistiche che rappresenta un caso unico in Europa, oltre ad equiparare la tassazione degli utili delle casse a quella dei fondi pensione. Un'apertura, inattesa in tanta chiarezza, subito ripresa da AdEPP – l'associazione delle Casse private -, che spera nel raggiungimento di obiettivi da anni agognati.

Proprio l'auspicio di investimenti a favore dello sviluppo delle categorie professionali, sono stati sostenuti da Paola Muratorio - presidente Inarcassa e consigliere AdEPP - che, pur lamentando la scarsità dei progetti in Italia, cita i fondi già messi a disposizione dalle casse per la realizzazione di investimenti in infrastrutture e i fondi rotativi a favore dei professionisti, nonché dal Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e segretario della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) Andrea Sisti che – chiudendo il convegno - si chiede provocatoriamente "Chi mai dovrebbe credere ed investire nell'economia sviluppata dai professionisti e a favore dei professionisti, se non i professionisti stessi?".
Sempre Titti Di Salvo e Giuliano Cazzola, danno "fuoco alle polveri" auspicando l'accorpamento delle troppe Casse di previdenza ed una loro forte riduzione numerica.

Proposta accolta con resistenza dagli ospiti, fatto salvo una ampia e inattesa apertura dal presidente dell'Ordine dei Chimici Armando Zingales, categoria afferente ad EPAP la cassa pluricategoriale, e di Gianni Scozzai consigliere di amministrazione di EPPI, la cassa dei Periti Industriali, entrambi facenti parte degli Enti di nuova generazione, già ora molto omogenei.

Il convegno - moderato dal condirettore di Italia Oggi Marino Longoni – ha registrato le analisi del Senior Advisor di Censis Giuseppe Roma che rilevando un significativo calo dei redditi professionali, rammenta che la liquidità delle Casse di previdenza è in realtà un accantonamento per le pensioni future degli iscritti che deve essere tutelato e valorizzato, e i vivaci dibattiti con Roberto Orlandi, vicepresidente CUP, Fausto Amadasi presidente cassa Geometri, Giuseppe Scolaro, vicepresidente cassa Ragionieri, Mario Braga e Alessandro Maraschi di ENPAIA
Forte e comune preoccupazione per l'ormai consolidato sistema contributivo che genererà pensioni che saranno solo "integrative" non potendo per la loro limitatezza, garantire il precedente tenore di vita.

Tutti d'accordo dunque per potenziare i servizi complementari, assistenziali e di welfare per gli iscritti, ed assecondare le necessità dei contribuenti, di usufruire di "servizi in vita" per i professionisti e le loro famiglie.
Le proposte emerse avranno un seguito in parlamento, si congeda da Reggio Emilia l'on. Di Salvo, mentre Andre Sisti rilancia ad AdEPP e agli Ordini professionali la richiesta di una conferenza nazionale per costruire un "progetto per il paese".
Soddisfatti gli organizzatori che con Alberto Bergianti esprimono vivo compiacimento per quanto emerso nella giornata e per come l'occasione abbia fatto emergere posizioni di comune e grande convergenza e, per una volta, politica, casse previdenziali, ordini e collegi professionali, media e iscritti hanno "suonato la stessa musica".

Per Profess@RE sono intervenuti Francesco Spallanzanti, Salvatore De Franco, Maura Manghi. I saluti istituzionali per gli enti locali sono stati portati da Natalia Maramotti, per il comune di Reggio E., Giammaria Manghi per la provincia, Ottavia Soncini per la Regione Emilia Romagna. Tutti concordi nel riconoscere a Profess@RE – che ormai compie un decennio – una visione lungimirante ed attenta alle esigenze contingenti, avendo capacità di proiettarle in una visione nazionale.

In allegato scaricabile il documento con le tabelle

(Fonte: ufficio stampa Profess@RE)

Il 5 marzo si chiudono i termini per partecipare al progetto "Destinazione Vietnam" dedicato alle imprese della filiera dell'agroindustria -

Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -

Giorni di importanti scadenze, in Camera di Commercio, per le imprese che intendono rafforzare gli scambi con l'estero.
Il 5 marzo, infatti, si chiudono i termini per partecipare al progetto "Destinazione Vietnam" dedicato alle imprese della filiera dell'agroindustria, iniziativa giunta alla seconda edizione e promossa da Unioncamere Emilia-Romagna. Le adesioni delle imprese reggiane vanno espresse alla locale Camera di Commercio, sul cui sito istituzionale sono disponibili ulteriori approfondimenti relativi al progetto.

Stessa scadenza e stesse modalità di adesione, poi, per partecipare alla missione intersettoriale prevista in Brasile e Perù a metà aprile (dal 13 al 17), nell'ambito delle azioni camerali sull'America Latina.
Contemporaneamente si va infittendo, anche nel nostro territorio, il calendario degli incontri legati ad Expo 2015, che porterà a Reggio Emilia centinaia di operatori commerciali provenienti da tante parti del mondo.

In quest'ambito, a pochi giorni di distanza dall'incontro con un gruppo di operatori commerciali degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar, la Camera di Commercio ha in programma un nuovo incontro con esponenti economici di Paesi dell'area del Golfo Persico (25 e 26 maggio) per la filiera edilizia e costruzioni.
In questo caso le adesioni debbono pervenire all'Ente camerale entro il 6 marzo.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale" realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Google per rafforzare la valorizzazione di alcune tipicità reggiane attraverso il web. Martedì 3 marzo un focus group per le imprese del settore eno-agroalimentare -

Reggio Emilia, 2 marzo 2015 -

Dopo sei mesi di lavoro fianco a fianco con 39 imprese del Parmigiano-Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico e Ars canusina, si è concluso il progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale" realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Google per rafforzare la valorizzazione di alcune tipicità reggiane attraverso il web.

Martedì 3 marzo, nella sede dell'Ente camerale, si terrà così un focus group per le imprese del settore eno-agroalimentare proprio per presentare gli esiti di un percorso che ha impegnato due giovani Digital Marketing Manager in attività di supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online.

"L'aspetto più significativo del progetto – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - sta nella sua concretezza, cioè nel fatto che non ci siamo limitati a stimolare genericamente questo cammino di visibilità su Internet, ma abbiamo attivato uno staff qualificato che fisicamente ha affiancato le aziende nella valorizzazione delle loro eccellenze, consentendo anche l'acquisizione di competenze sulla base delle quali autonomamente potranno poi alimentare le loro strategie di web marketing e di commercio online".

Ad affiancare le aziende reggiane sono stati Giulia Forghieri (reggiana 22 anni, laureata in Economia e Marketing Internazionale all'Università Marco Biagi di Modena) e Michele Chietera (emiliano di adozione 27 anni, con laurea magistrale in Trade Marketing e Strategie Commerciali all'Università di Parma). "Le prospettive di sviluppo dell'agroalimentare italiano attraverso il web – spiega Chietera - appaiono ottime, considerando la forte crescita (+12% in un anno) della domanda di "made in Italy", con oltre 400 milioni di ricerche solo in Cina e circa 250 milioni negli USA".

"A fronte di questi dati – prosegue Chietera - il progetto appena concluso ha puntato a ridurre il gap tra queste centinaia di milioni di potenziali consumatori e la situazione delle aziende agroalimentari, che troppo spesso non sono presenti oppure presidiano il Web con scarsa efficacia e senza una vera strategia".

"Proprio per questo – sottolinea Giulia Forghieri – abbiamo lavorato, innanzitutto, sull'assistenza e sulla formazione alla digitalizzazione, il che significa supporto per lo sviluppo di siti web e commercio online, la costruzione di piani editoriali per la gestione dei social network, assistenza per lo sviluppo di web advertising, azioni di web analytics, l'ottimizzazione della strategia di web marketing per tutti i dispositivi mobili quali telefoni cellulari e tablet".

"Si è trattato di un lavoro diretto – conclude Giulia Forghieri - condotto fianco a fianco con l'impresa, che ha assicurato un'assistenza ad ampio raggio per tutto ciò che riguarda la presenza della azienda sul web, tanto più importante in relazione al fatto che siamo di fronte a piccole e medie imprese, che in questo modo possono cogliere nuove opportunità ma che difficilmente sono già pronte ad approcci sicuramente efficaci ma anche complessi".

Il focus camerale di martedì si terrà in Sala Giunta alle ore 15,00. Oltre ai due giovani Digital Marketing Manager interverranno il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, il segretario generale Michelangelo Dalla Riva; sono inoltre previste le testimonianze di tre imprese reggiane che hanno partecipato al progetto.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Giovedì, 26 Febbraio 2015 15:08

Lavoratori autonomi: segnali positivi

Apprezzamento di CNA Professioni per le aperture del governo col decreto legge Milleproroghe 2015, recentemente licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera -

Modena, 26 febbraio 2015 -

Dopo l'approvazione della legge di Stabilità, il "popolo delle Partite IVA", quel variegato mondo di professionisti, giovani, lavoratori che hanno individuato nell'autoimprenditorialità la strada per superare le difficoltà del mercato del lavoro, si sono sentiti sempre più bastonati e misconosciuti.
Un sentimento di cui si era fatta portatrice CNA nel criticare sotto questo punto di vista la Legge Finanziaria, che, nella sua prima definizione, penalizzava fortemente queste realtà.

Fortunatamente, il decreto legge Milleproroghe 2015, recentemente licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, sembra finalmente aprire qualche spiraglio, grazie anche al ruolo svolto da Rete Imprese Italia nel sollecitare correzioni doverose sia per quanto riguarda il sistema dei Minimi che l'aliquota INPS per gli iscritti alla Gestione Separata.
Accogliendo le proteste delle associazioni dei liberi professionisti, l'aliquota, anche per il 2015, resterà ferma al 27,72%.
Anche per il regime dei minimi è prevista una battuta d'arresto: ancora per il 2015, solo per gli under 35, è contemplata un'imposta sostitutiva al 5%. All'orizzonte sta la revisione proposta dalla legge di Stabilità, che introduce un regime forfettario con aliquota al 15% e tetti di ricavi variabili (dai 15.000 ai 40.000 euro) a seconda delle categorie di partite IVA.

"Valutiamo positivamente – commenta Morena Bellini, presidente di CNA Professioni di Modena - questa frenata del governo su provvedimenti che avrebbero rischiato di penalizzare pesantemente una fascia di lavoratori, interpretandola come un ripensamento sul mondo delle professioni, un riconoscimento del loro ruolo di traino per l'economia".

"In ogni settore del mercato – continua la presidente Bellini - sono presenti professionisti giovani e meno giovani che hanno giocato un ruolo importante per lo sviluppo lavorativo ed economico del paese, senza che questo ruolo sia mai stato riconosciuto in termini di diritti e tutele. E' con questa convinzione che sfrutteremo ogni opportunità per presentare le nostre proposte in termini fiscali, di diritti e di tutele, e arrivare a un'ipotesi organica di ristrutturazione del settore, guidata da regole nuove. A cominciare dal superamento della legge Fornero, che prevede un aumento graduale delle aliquote Inps sino ad arrivare al 33% nel 2018, valore reputato unanimemente insostenibile, soprattutto a fronte dell'assenza di tutele per la salute o della loro incongruità, come nel caso della maternità".
CNA Professioni si attiverà inoltre a favorirne la comunicazione presso i giovani, le migliaia di giovani disoccupati, inoccupati o occupati in lavori precari, perché possano cogliere le opportunità che offre il lavoro autonomo e riescano eventualmente ad affrontare quest'ultimo con gli strumenti più idonei ed efficaci.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 26 Febbraio 2015 13:50

Appalti, norme da riscrivere

Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena: "Le attuali norme favoriscono le grandi imprese, per i piccoli solo i subappalti" -

Modena, 26 febbraio 2015 -

"Le nuove disposizioni comunitarie possono rappresentare un'opportunità per dare un assetto organico, snello e innovativo, al sistema sugli appalti, per creare migliori condizioni di mercato per tutte le imprese e per qualificare la spesa pubblica". Così Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, interviene in merito ad un problema che coinvolge le piccole imprese dell'edilizia, attualmente penalizzate delle leggi sugli appalti, riprendendo un tema oggetto di un'audizione dell'Associazione Nazionale alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.
"L'attuale contesto normativo favorisce le grandi imprese – sottolinea Vincenzi - privilegia la capacità finanziaria a danno di quella professionale e organizzativa, e confina le piccole imprese nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie".

Obbligo di suddivisione in lotti, requisiti finanziari parametrati ai singoli lotti, eliminazione delle garanzie per appalti fino a 250.000 euro, formazione e informazione diffusa alle imprese, norme di tutela del subappalto, queste le priorità indicate dalla CNA per la costruzione del nuovo quadro normativo.
"E' necessario lavorare per arrivare ad un nuovo testo unico per appalti e concessioni, realmente ispirato ai criteri indicati dallo Statuto delle Imprese – conclude il presidente di CNA Costruzioni Modena - che superi definitivamente gli oltre 700 articoli e i 50 allegati del Codice Appalti e del relativo Regolamento, in favore di uno strumento chiaro e accessibile che tuteli la concorrenza e favorisca, finalmente, una maggiore apertura del mercato. Poche e semplici regole possono tradursi in un più facile approccio alle procedure e, di conseguenza, in minori oneri amministrativi per le imprese e minori appigli formali, che oggi spesso causano il blocco dei lavori e un danno per imprese e comunità".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il Gruppo bancario organizza e ospita un incontro dedicato alle imprese del settore logistico che vogliono conoscere dinamiche e opportunità del Dubai World Center, la free zone degli Emirati Arabi Uniti

Modena, 26 Febbraio 2015 –

UniCredit promuove l'internazionalizzazione delle imprese modenesi del settore logistico a Dubai, polo strategico per sviluppare business nei mercati MENASA (Middle East, North Africa and South Asia).
Con questa finalità è stato pensato l'incontro con il Dubai World Center (DWC) in programma oggi - 26 febbraio – a Modena presso la sede di UniCredit, in piazza Grande.
L'iniziativa che si rivolge alle aziende modenesi del settore logistico, ha lo scopo di illustrare agli imprenditori interessati come sviluppare la propria attività all'interno del DWC.

"Favorire l'internazionalizzazione – ha detto Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena di UniCredit – rappresenta uno degli obiettivi strategici che UniCredit propone alle imprese. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter contare su un Gruppo come il nostro, presente in 50 Paesi con filiali estere, banche controllate e uffici di rappresentanza. Con questa iniziativa – ha sottolineato Marino Inio, Managing Director UniCredit International Center Italy - cerchiamo di offrire agli imprenditori locali la possibilità di accedere direttamente ad un corredo di informazioni qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze, con la finalità di promuovere e favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio".
E Dubai può certo rappresentare un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in un mercato ad elevato tasso di crescita e UniCredit si è proposta come partner privilegiato nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero.

In programma, nel corso della giornata, incontri dedicati tra le singole aziende locali, interessate a stabilire una propria presenza commerciale negli Emirati Arabi Uniti, e la delegazione del Dubai World Center.
Quest'ultimo è riconosciuto come uno dei progetti più ambiziosi del mondo: 140 chilometri quadrati di zona franca situati vicino al porto di Jebel Ali capaci di offrire un'esclusiva piattaforma integrata che supporta una moltitudine di attività. Il distretto logistico, beneficiando di costi ridotti, consente un accesso diretto al trasporto aereo, marittimo e su strada, con un corridoio porto-aeroporto dedicato allo spostamento delle merci in soli 20 minuti. Come snodo commerciale e logistico, Dubai serve i mercati MENASA (Middle East, North Africa and South Asia), che con un PIL complessivo di 3,6 miliardi di USD, e nonostante la crisi finanziaria del 2009, continuano a offrire straordinarie potenzialità di crescita, con circa il 50 per cento della logistica, dell'industria leggera e di imprese legate ai servizi ausiliari.

Dubai è uno dei setti emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, il secondo per dimensione, subito dopo Abu Dhabi. Grazie alla strategica posizione geografica e alla sua politica di sviluppo, l'emiro è diventato uno dei maggiori snodi commerciali della regione del Golfo e un passaggio fondamentale tra Oriente e Occidente.
Gli aeroporti di Dubai gestiscono oltre 2 milioni di tonnellate cargo all'anno, 6.000 voli di servizio settimanali che permettono a 150 compagnie aeree internazionali di favorire collegamenti per 51 milioni di passeggeri verso oltre 210 destinazioni. Il solo porto di Jebel Ali vanta una capacità di 14,5 milioni di TEU (Twenty foot Equivalent Unit) e offre oltre 150 linee di navigazione.

(fonte: ufficio stampa UniCredit)

Mercoledì, 25 Febbraio 2015 15:59

Modena - Modello 730. Che cosa cambia nel 2015?

Un incontro di CNA Cittadini, promosso dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese- San Damaso, nel quale saranno affrontati tutti i principali cambiamenti della dichiarazione dei redditi -

Modena, 25 febbraio 2015 -

Il 730, come tutti sanno, è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati e che presenta diversi vantaggi per entrambe le categorie. Innanzitutto, il fatto che il contribuente non debba eseguire calcoli ottenendo il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Se, invece, è il contribuente ad essere a debito con il Fisco, le imposte sono trattenute dalla retribuzione o dalla pensione direttamente nella busta paga.

Da quest'anno poi c'è una novità: l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione, in una specifica area del suo sito internet, il 730 già precompilato. In cosa consiste questo modulo? Soprattutto, cosa cambia rispetto agli anni precedenti?
CNA, per risolvere i dubbi dei cittadini e illustrare le novità fiscali, organizza un incontro giovedì 26 febbraio alle ore 15.00, presso la Sala Polivalente in via Viterbo 80 a Modena, con l'esperto Stefano Borghi, Referente dell'Ufficio Servizi ai cittadini di CNA Modena.

Sarà illustrata nel dettaglio la nuova procedura di dichiarazione dei redditi e saranno chiariti gli eventuali dubbi, per garantire a tutti i partecipanti una preparazione adeguata alla prossima scadenza del modello 730/2015.
L'iniziativa è promossa dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese – San Damaso e a tutti gli aderenti sarà inoltre consegnata gratuitamente la guida "Truffe e raggiri: come tutelarsi e come affrontarli".

La partecipazione è aperta a tutti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese -

Parma, 19 febbraio 2015 - 

Con la nuova legge di stabilità, il Governo ha introdotto nel 2015 lo split paymentL'obiettivo è di contrastare l'evasione fiscale, stimata in 988 mln di euro.
La norma prevede che l'IVA addebitata dai fornitori di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non venga più versata dalla P.A. acquirente all'impresa fornitrice ma direttamente all'erario, generando, pertanto, in capo all'impresa un credito di IVA e una perdita di liquidità oltre a maggiori oneri burocratici per l'eventuale recupero del credito.

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese.

Complessivamente Confartigianato stima in 230 milioni di euro, i maggiori oneri, di cui: 155 milioni per oneri finanziari connessi al credito che si genera in capo alle imprese e che sarà rimborsato dall'Agenzia delle Entrate dopo circa sei mesi dalla richiesta, 55 milioni legati alla mancata liquidità nel periodo che intercorre tra il precedente incasso dell'IVA e il suo versamento e 21 milioni di euro per oneri burocratici connessi con la pratica dell'istanza di rimborso.

«Il problema per chi opera con la PA esiste ed è pesante – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma. L'obiettivo dell'Associazione è di sollecitare, a tutti i livelli, un intervento urgente; quello che chiediamo è di differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell'imposta da versare entro il 16 dicembre. Il fine dello split payment è di contrastare l'evasione fiscale, battaglia più che doverosa che però non può essere fatto a spese degli imprenditori onesti».

(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)

Il 27 febbraio è il termine per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero -

Reggio Emilia, 18 febbraio 2015 -

Mancano pochi giorni (la scadenza è fissata al 27 febbraio) per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero, che quest'anno hanno toccato la cifra record di 1 milione di euro, pari a due terzi degli investimenti riservati all'internazionalizzazione (1,5 milioni, anche in questo caso cifra record).

Alle imprese interessate, l'ente camerale (al quale sono già pervenute quasi 200 richieste) ricorda che il termine è tassativo e che l'esame e la soddisfazione delle domande (fermi restando gli altri requisiti richiesti) avverrà seguendo l'ordine cronologico di presentazione.
L'invito rivolto esplicitamente alle imprese da parte della Camera di Commercio è dunque quello di accelerare il più possibile l'inoltro delle richieste.

Nella sede dell'Ente, intanto, si continua a lavorare intensamente anche sugli incoming con operatori stranieri, che in concomitanza con l'Expo si svolgeranno, anche in questo caso, con un'intensità senza precedenti.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Domani, giovedì, alla CNA di Modena un seminario su un tema di estremo interesse per le aziende che esportano -

Modena, 18 febbraio 2015 -

Uno dei temi di maggiore attualità per le aziende, in particolare quelle che esportano, è l'origine della merce, questione importante sia dal punto di vista logistico (pensiamo alle normative doganali), ma anche per la rilevanza in altri ambiti come, ad esempio, la tutela dei consumatori (i quali oggi più che mai esprimono l'esigenza di capire il luogo di effettiva produzione di una merce), la tutela e l'uso esclusivo di un marchio di fabbrica, la registrazione dei marchi in sede nazionale e/o internazionale.

Ma che cos'è l'origine preferenziale? Si tratta di uno status della merce grazie al quale è possibile ottenere il diritto a un trattamento tariffario preferenziale, che può consistere, ad esempio, in una riduzione o in un'esenzione dal dazio in virtù di specifici accordi sottoscritti fra il paese di esportazione e quello di destinazione della merce.
Una materia molto tecnica che, tuttavia, può avere dei riflessi critici per le aziende in caso di mancato rispetto della normativa potendo comportare, oltre al pagamento dei dazi doganali non versati, anche la denuncia dell'esportatore all'autorità giudiziaria per la falsa dichiarazione in caso di accertamenti e di richiesta di rilascio della prova dell'origine preferenziale.

E' di tutto questo che si parlerà nel corso del seminario operativo che CNA ha organizzato per le imprese di produzione e del settore moda-abbigliamento domani, giovedì 19 febbraio, alle 18, presso la sala Arcelli di CNA Provinciale, a Modena in via Malavolti 27.
Interverrà Simone Del Nevo, dell'omonimo studio che cercherà di fornire ai partecipanti alcune semplici istruzioni per superare quei problemi pratici che, se sottovalutati, rischiano si comportare gravi errori nella gestione dell'origine delle proprie merci esponendosi così a conseguenze di carattere amministrativo ma soprattutto di carattere penale.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe. Domani - martedì 17 febbraio - laboratorio sull'innovazione -

Modena, 16 febbraio 2015 -

Continua il percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Domani - martedì 17 febbraio – è in programma un laboratorio sull'innovazione d'impresa; l'incontro, tenuto da Francesco Baruffi di Democenter, si svolge dalle 17 alle 19.30 a palazzo Europa a Modena. Ricordiamo che al termine del percorso formativo le idee d'impresa partecipanti a Imprendocoop verranno sottoposte a una selezione per scegliere tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. La premiazione avverrà il 27 marzo durante l'evento conclusivo di Imprendocoop, al quale parteciperanno tra gli altri l'assessore regionale alle attività produttive Palma Costi e il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Rete Imprese: "Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. Inaccetabile che la lotta all'evasione sia pagata da chi rispetta le regole" -

Modena, 16 febbraio 2015 -

La Finanziaria ha esteso l'applicazione del "reverse charge" (l'Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette), e l'introduzione dello "split payment" (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l'Iva è versata allo stato dall'ente pubblico stesso).

Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare.
I nuovi meccanismi di applicazione dell'iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l'iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati.

Ne è prova questo esempio: supponiamo che un'impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l'impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l'iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall'ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d'imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un'evidente difficoltà finanziaria per l'impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese.

Di fatto, l'impossibilità di incassare l'IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c'è di più: per evitare di accumulare crediti con l'erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all'estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l'economia nazionale. Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l'ammontare dei crediti Iva, paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impegnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della PA, i nuovi istituti.

Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle Associazioni.
La richiesta è che da marzo, quando diventerà operativa l'introduzione della fatturazione elettronica con la P.A., sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l'applicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

Lunedì 16 febbraio alla CNA di Modena seminario organizzato da Fita per analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi -

Modena, 13 febbraio 2015 -

Lunedì 16 febbraio, alle 20.30, gli autotrasportatori associati a CNA si ritroveranno per fare il punto sulle norme della legge di Stabilità che incidono direttamente sul trasporto. Obiettivo del seminario organizzato da Fita, infatti, è quello di analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi.
In particolare si parlerà delle nuove norme in materia di rapporti tra i soggetti che compongono la filiera del trasporto, del rimborso accise per il 2015, del superamento dei costi minimi, capacità finanziaria e dei limiti all'utilizzo della polizza di responsabilità professionale. Verranno anche illustrate le modalità dell'abolizione della scheda di trasporto e la suddivisione delle risorse disponibili per il 2015 per il settore dell'autotrasporto per il 2015 .

Il programma della serata prevede, dopo i saluti del presidente di Fita Franco Casadei, l'intervento di Cinzia Franchini, presidente nazionale dell'associazione, e dell'avvocato Stefania Ghidoni, che si soffermerà sulle controversie relative ai contratti fi trasporto e sub-trasporto.

Ampio spazio sarà lasciato al dibattito.

Il seminario sarà replicato il lunedì successivo, 23 febbraio, sempre alle 20.30, alla CNA di Sassuolo, in via Regina Pacis, 32

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca: dopo i sei seminari organizzati nelle settimane scorse, ora è la volta dei laboratori -

Modena, 9 febbraio 2015

Entra nel vivo il percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Dopo i sei seminari organizzati nelle settimane scorse, ora è la volta dei laboratori: sono tre e si tengono tutti nei tre martedì di febbraio. Si comincia domani - martedì 10 – con l'incontro dedicato a come sviluppare il modello di business ideale della start-up. I due successivi laboratori sono in programma il 17 e 24 febbraio. Al termine del percorso formativo le trentadue idee d'impresa partecipanti a Imprendocoop verranno sottoposte a una selezione per scegliere tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Gli autoriparatori reggiani uniti per contrastare le convenzioni assicurative in materia Rc Auto. Rinuncia per 4 mesi ai contratti auto Presto e Bene, campagna informativa per i consumatori e certificazione del costo orario aziendale gli strumenti scelti dall'Associazione -

Reggio Emilia, 6 febbraio 2015 -

Categoria degli autoriparatori reggiani unita per contrastare le convenzioni assicurative in materia Rc Auto e difendere la libertà di scelta del consumatore, facendo valere il vantaggio della territorialità e delle riparazioni a regola d'arte. È quanto emerge dall'Assemblea pubblica promossa da CNA Servizi alla Comunità, alla quale hanno partecipato una cinquantina di carrozzerie, circa un terzo delle imprese presenti in tutta la provincia reggiana.

Al centro del dibattito la volontà delle imprese di arginare il potere delle lobby assicurative che, come spiega il Presidente provinciale CNA Servizi alla Comunità Andrea Corti: "hanno come unico obiettivo quello di massimizzare i profitti a discapito della libertà e dell'interesse del consumatore e delle imprese di riparazione, troppo spesso costrette, per sopravvivere, a subire contratti di convenzioni che mirano unicamente a risparmiare sulla riparazione del sinistro trascurando la qualità del lavoro svolto e costringendo gli autoriparatori a lavorare sottocosto. È arrivato il momento di essere uniti e di non svendere la professionalità".

Diverse le linee d'azione che l'Associazione ha deciso di mettere in campo con l'approvazione dei partecipanti all'assemblea: "Abbiamo deciso di impostare una campagna informativa per gli automobilisti – continua il Presidente Andrea Corti - per spiegare il giusto rapporto con le assicurazioni e il ruolo delle carrozzerie, in particolare comunicando che, in caso di sinistri, non c'è l'obbligo di rivolgersi alle carrozzerie indicate dall'assicurazione, come ribadito anche dal nostro ospite l'Avv. Davide Martinelli. Inoltre, è stato deciso di non aderire al contratto Auto Presto e Bene per 4 mesi, di iniziare una raccolta dati presso le carrozzerie sulla gestione dei loro sinistri per i prossimi due mesi, per valutare al meglio e con risultati alla mano come procedere con le compagnie assicurative".

Da CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna arriva poi la proposta, illustrata dal responsabile regionale dell'Unione Daniele Dondarini, di dotarsi della certificazione del costo orario aziendale per l'autoriparazione, un documento rilasciato da un ente terzo, trasparente e imparziale, che ha validità in caso di contenzioso e permette di non dover lavorare sottocosto, in quanto il costo orario è calcolato a partire dai dati di bilancio di ciascuna azienda.

La misura si rende necessaria perché uno dei punti dolenti delle convenzioni assicurative è sicuramente l'abbassamento della tariffa oraria media (come forma di risparmio dell'assicurazione, non del cittadino) al di sotto del proprio costo aziendale.

E' un elemento molto pericoloso che CNA intende contrastare perché potrebbe favorire l'agire fuori dalle regole, con conseguenze negative in termini di sicurezza (dovuta a un'eventuale minore qualità degli interventi) e di legalità.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

CNA FITA: "Gesto da irresponsabili. Le Associazioni di categoria dovrebbero essere coinvolte prima di prendere decisioni che causano gravi disagi per i trasporti" -

Reggio Emilia, 5 febbraio 2015 -

"Con molto anticipo era stato annunciato che sarebbe arrivata una perturbazione a carattere nevoso e che avrebbe coinvolto il nord e centro nord Italia. Nonostante queste informazioni preventive Autostrade per l'Italia ha chiuso il tratto da Modena a Firenze già da questa notte senza attrezzarsi per mantenere la strada pulita".

Aldo Bondi, Presidente provinciale CNA Fita, denuncia una situazione di grave disagio per gli autotrasportatori. "Ci sono mezzi fermi a Modena da questa notte – continua il Presidente Bondi - e questa mattina dovevano essere in consegna. Che senso ha obbligare i trasportatori ad avere gomme termiche e catene a bordo e aumentare i pedaggi se poi non basta e non si può circolare perché è la società autostradale stessa a non essere attrezzata in situazioni a rischio ampiamente previste?".

"È un gesto da irresponsabili che causa gravi danni economici. I mezzi che rientrano da Roma vengono dirottati sull'autostrada della Cisa, che nonostante sia maggiormente a rischio in caso di nevicate, è aperta e pulita. Perché sul sito di Autostrade per l'Italia si vede l'autostrada del Sole chiusa con la neve sull'asfalto? Ci si sente autorizzati a pensare che la società non si sia attrezzata in tempo per la pulizia delle strade".

"Siamo indignati per una situazione che poteva essere gestita in maniera più efficace coinvolgendo prima di tutto le associazioni di categoria per evitare ingenti danni economici alle imprese. È come se ogni volta che nevica decidessero di chiudere le fabbriche. Auspichiamo si agisca diversamente in futuro e che si faccia il possibile per mantenere le autostrade pulite da subito, soprattutto quando l'allerta meteo viene data con largo anticipo".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Lo stile "Made in Modena" o meglio "Made in Spilamberto" di Davide Torricelli viene confermato per la terza volta consecutiva al Festival di Sanremo. Ha partecipato anche a The Voice, alle selezioni di Miss Italia e alla Biennale di Venezia -

Modena, 4 febbraio 2015 -

La conferma arriva anche quest'anno. Per la terza volta consecutiva un associato di CNA, Davide Torricelli e il suo staff Guru Fashion di Spilamberto, saranno protagonisti - per la parte di trucco e parrucco - del Festival di Sanremo.
"Partecipare al Festival – afferma Davide Torricelli - significa avere la possibilità di curare non solo gli artisti in gara e i vari ospiti, ma anche tutto ciò che ruota attorno alla manifestazione, dalle sfilate ai contest. Le aspettative alla partenza sono sempre tante perché questo mondo è davvero affascinante: è bello poter avere a che fare con persone che di norma guardi solo in televisione o per le quali sei disposto a pagare un biglietto per vedere il loro concerto".
Occhi puntati anche sulla giovane collaboratrice del laboratorio creativo Guru Fashion, Marta Falcone, vincitrice lo scorso anno del premio giovani talenti. "Metterò tutta me stessa – racconta Marta - per difendere il titolo del concorso di acconciatura. Lo scorso anno avevamo a disposizione quindici minuti per truccare e acconciare una modella. Quando, alla dichiarazione del vincitore, ho sentito il mio nome, potete immaginare il vortice di emozioni che mi ha assalito. Una sensazione unica".
"Sono molto fiero di Marta – riprende Davide - penso davvero che lei abbia una marcia in più nel suo lavoro. E devo dire che essere riconfermato per la terza volta di seguito a un evento così importante è una prova tangibile del nostro impegno professionale e della passione per il nostro lavoro. Sanremo è un'avventura degna di essere vissuta, perché capace di trasmettere sensazioni uniche al mondo".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Alla fine del 2014 in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese. I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2015 -

Il 2014 si è chiuso, per le imprese reggiane, con un saldo positivo pari a 175 unità. A fronte di 3.699 nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, infatti, sono state 3.524 quelle cancellate "non d'ufficio", ovvero imprese che hanno espresso la volontà di non proseguire l'attività.
Alla fine del 2014, quindi, in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese.

Si è raggiunto, nell'anno, un saldo positivo nonostante nell'ultimo trimestre del 2014 abbia chiuso i battenti un maggior numero di imprese rispetto alle nuove aperture; un segnale, questo, che mostra come non sia ancora da considerare superato il pesante periodo congiunturale.
I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario: in particolare, i servizi alle imprese e alle persone che rappresentano ora il 23% del totale imprese reggiane, e in quest'ambito le aziende, in un anno, sono passate da 12.817 del 2013 a 12.919 (+0,8%).

Più in dettaglio, hanno raggiunto le 1.225 unità le aziende che svolgono attività di supporto per le funzioni d'ufficio, ricerca e selezione del personale, vigilanza, pulizia, cura e manutenzione del paesaggio e noleggio, mentre sono cresciute del 3,9% (raggiungendo le 1.017 unità) le aziende che svolgono servizi di informazione e comunicazione, che comprendono la produzione di software, la consulenza informatica, l'elaborazione dati, l'hosting e la gestione di data base.
Non mancano andamenti positivi anche per i servizi sanitari e di assistenza sociale e per le attività che comprendono la logistica e il magazzinaggio, ad esclusione dei trasporti che registrano un calo del 5,1%.
In crescita del 2,5%, nonostante le difficoltà, le attività ricettive e di ristorazione che passano dalle 3.122 unità del 2013 a 3.201, mentre si contrae il commercio, in particolare quello al dettaglio: sono stati 387, infatti, i negozi che hanno abbassato le serrande nel corso del 2014 contro 251 nuove aperture.

Oltre al commercio, i settori che in un anno hanno visto ridursi maggiormente la propria consistenza sono stati – insieme all'agricoltura che, con 133 aziende in meno (-2,1%), prosegue nella contrazione strutturale della sua base imprenditoriale – le costruzioni, che sono passate da 12.737 a 12.530 imprese (-1,6%) e le attività manifatturiere (da 8.263 a 8.034 pari a -2,8%). Fra queste ultime, le attività che nel corso del 2014 hanno maggiormente risentito della mancata ripresa economica sono prevalentemente quelle che caratterizzano il territorio reggiano: tessile-abbigliamento (-7,3%), ceramica (-4,3%), alimentare (-4,2%), metalmeccanica (-2%).
In crescita del 5,9% le attività che riguardano la riparazione, la manutenzione e l'installazione di macchine ed apparecchiature, indice, forse, di una maggior attenzione nei confronti di attrezzature già in possesso delle imprese per poter proseguire nella propria attività.

tabella cciaare feb2015

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Reggio Emilia su dati Infocamere

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Mercoledì 4 febbraio in CNA una giornata dedicata alla tecnologia di servizio alla condivisione con altre aziende: gli strumenti disponibili sul mercato e i finanziamenti per acquistarli -

Modena, 3 febbraio 2016 -

La capacità competitiva delle Pmi è sempre meno legata alle sue azioni individuali: a fare la differenza, oggi, è piuttosto la capacità di interagire efficacemente con altre imprese. La parola d'ordine della "nuova" economia, insomma, sia nel settore manifatturiero che quello dei servizi, sembra essere condividere e collaborare, un'attività nella quale vengono in aiuto le nuove tecnologie che consentono di abbattere i limiti – anche economici, ma non solo – che in passato erano imposti dalla dimensione aziendale.

E' per affrontare questi temi e illustrare queste nuove tecnologie che CNA ha organizzato, per mercoledì 4 febbraio, alle 18, presso la sede provinciale di via Malavolti 27, a Modena, un convegno intitolato "collaborazione ed efficienza". Sul palco, in una serata che avrà un contenuto molto estremamente operativo, saranno Fabio Casalin, di CNA Consulenza, Riccardo Guiati (Ima) e Luca Mongiorgi (Iungo).

Dopo un aperitivo, alle 20.45, si parlerà di come è possibile finanziare gli investimenti tecnologici utili anche a questo scopo. Oggi, infatti, la Regione Emilia Romagna mette a disposizione delle imprese un interessante bando per finanziamenti a fondo perduto di investimenti in Ict e gestione. Armando Cassanelli, del servizio Incentiviamo di CNA, e Giovanni Taddei, consulente della società di intermediazione finanziaria Finimpresa-Serfina, avranno il compito, di illustrare appunto il bando, le modalità di partecipazione e gli altri strumenti a disposizione delle imprese per affrontare gli investimenti in quest'ambito.

La serata è aperta gratuitamente al pubblico previa iscrizione sul sito di cna www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 15:15

Modena - Lavorare in sicurezza in caseificio

Confcooperative e Uniservizi hanno organizzato corsi di formazione per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Hanno svolto le lezioni pratiche in un caseificio, dove hanno sperimentato concretamente come si guidano in totale sicurezza muletti e altre attrezzature di lavoro mobili. Sono i 37 dipendenti di 19 caseifici del Frignano, tutti aderenti a Confcooperative Modena, che tra dicembre e gennaio hanno partecipato a sei corsi per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. Le attività formative sono state organizzate da Confcooperative Modena, gestite da Irecoop (ente di Confcooperative per la formazione professionale) e finanziate da Foncoop (fondo paritetico interprofessionale della cooperazione).

«L'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – spiega Francesca Ferrari, l'esperta di Uniservizi per la sicurezza sul lavoro - prevede che tutti gli operatori addetti alla conduzione di macchine e attrezzature di lavoro, quali piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre e mobili, muletti, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo debbano essere abilitati mediante la partecipazione a corsi di formazione con verifiche finali entro il 12 marzo 2015. In caso contrario non possono continuare a condurre i mezzi sopra indicati». «Ogni corso è stato articolato in un modulo teorico e in uno pratico – aggiunge Anna Carla Cadegiani, coordinatore della sede Uniservizi di Pavullo - La parte teorica si è svolta nella sala riunioni di Confcooperative a Pavullo, mentre quella parte pratica è sempre stata effettuata in un caseificio. Questa modalità ha consentito di garantire una maggiore efficacia alla formazione». Sono stati erogati quattro corsi per addetti alla conduzione delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e due per addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti); le lezioni sono state svolte dall'ingegner Franco Bianchini, consulente di Uniservizi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 12:13

Modena - Settore costruzioni: crisi senza fine

In sette anni perso oltre il 35% del fatturato, ma mancano iniziative di sostegno al settore, penalizzato, al contrario, dalle nuove norme come
lo "split payment" -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Nel giro di sette anni l'edilizia modenese ha lasciato sul campo il 35,5% del proprio fatturato. E se qualcuno pensa che la crisi sia finita, basta citare la flessione del 10,9% che il settore delle costruzioni ha segnato a giugno 2014 rispetto a dodici mesi prima, dati certificati dalla minuziosa analisi dell'indagine TrendER di CNA regionale.

"Un simile calo di fatturato ha una conseguenza diretta in termini di chiusure di aziende e perdita di occupazione. E anche se poi molti lavoratori tentano la carta dell'attività in proprio, il risultato netto di questo processo è il depauperamento della professione". E' un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, per la crisi pluriennale che condiziona un settore che ha importanti ricadute su tutta l'economia. "Edilizia ferma significa anche un rallentamento degli investimenti nel settore e quindi conseguenze negative anche per l'industria estrattiva o la meccanica, tanto per fare un paio di esempi".
Come uscire da questa impasse? "Servono investimenti – continua Vincenzi – a cominciare dal settore pubblico. Pensiamo alla tutela del territorio, e noi sappiamo quali siano le implicazioni dell'assenza di manutenzione dei fiumi e delle montagne, ad esempio. Non meno importante è l'edilizia scolastica, e la riqualificazione delle città. Azioni per lee quali esistono anche risorse, la cui utilizzazione, però, è spesso ostacolata dalla burocrazia e da vincoli ispirati dalle norme per la finanza pubblica, come il patto di stabilità".

E' paradossale, secondo il presidente degli edili di CNA, chiedere ai cittadini e alle imprese di investire, quando al contrario le istituzioni sono le prime a tagliare. Si tratta di una linea di rigore a senso unico che non fa certo bene all'economia nel suo complesso e al settore costruzioni in particolare.
"Come se ciò non bastasse, le recenti norme introdotte dalla Finanziaria vanno a rendere sempre più difficile la vita delle imprese che, malgrado la crisi, in questi anni hanno resistito". E' il caso dello "split payment" e del "reverse charge", due norme che prevedono che l'azienda non riscuota l'iva dal cliente (il pubblico nel caso dello "split", il privato per ciò che riguarda il "reverse") ma che debba attendere il rimborso da parte dell'erario, se a credito.
"Ciò significa meno liquidità da parte delle imprese, e un livello di burocrazia ancora maggiore, per tutti gli adempimenti necessari al rimborso".
Una complicazione che si aggiunge al raddoppio, dal 4 all'8%, della ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali.

"La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".
"Si tratta – conclude Vincenzi – di norme davvero inique, che vanno in direzione opposta al sostegno del settore, che, al contrario, avrebbe bisogno di misure fiscali agevolative, ad esempio a favore delle giovani coppie, e di un allentamento del patto di stabilità che favorisca la ripresa degli investimenti".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Si trasferisce il negozio che vende capi usati, ma di qualità. La cooperativa riesce a far lavorare persone in difficoltà economiche -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Si trasferisce il negozio "Vintage Made" che a Carpi vende capi di abbigliamento, accessori e materiali d'arredo usati, ma di qualità, gestito dalla cooperativa sociale Eortè. Il social shop, aperto dal settembre 2010 in corso Fanti, si sposta in via Pola Interna 13. L'inaugurazione del rinnovato esercizio è in programma dopodomani - sabato 31 gennaio - alle 18.

«Al nostro social shop chiunque può portare i propri capi in conto vendita, purché in ottimo stato, ben conservati e puliti – spiega Federico Tusberti, presidente della cooperativa Eortè - Se il capo viene venduto, il ricavato va in parte alla cooperativa, che lo usa per le sue attività, e in parte al proprietario. Con questo sistema diamo nuova vita a capi firmati dimenticati negli armadi e, nello stesso tempo, offriamo a tutti la possibilità di acquistare un bel vestito a prezzi abbordabili».

Il social shop Vintage Made gestito da Eortè è aperto dal martedì al sabato grazie a un gruppo di volontari, perlopiù giovani. La cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena, è "figlia" di Venite alla Festa, una comunità di famiglie che si incontrano ogni settimana presso la parrocchia di San Bernardino per educarsi reciprocamente alla fede in Gesù. Oggi la cooperativa conta una novantina di soci, nove dipendenti (sei dei quali a tempo indeterminato) e una ventina di volontari.

«Siamo riusciti a distribuire un po' di ricchezza facendo lavorare per periodi più o meno lunghi persone che si trovavano in difficoltà economiche a causa della crisi», afferma Tusberti. Col tempo Eortè ha ampliato le proprie attività, sempre nell'ottica di aiutare le famiglie. Oltre al social shop di Carpi, Eortè gestisce la Casa del Glicine (un appartamento che accoglie temporaneamente madri in difficoltà), il Pane e le Rose a Soliera (un supermercato solidale per famiglie che faticano ad acquistare beni di prima necessità) e un bar nel centro di Soliera, recentemente rinnovato con uno spazio destinato alla musica live. «Siamo una piccola realtà di economia solidale che – conclude Tusberti - cerca di dare il proprio contributo per creare opportunità di lavoro e di relazioni».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il 24 febbraio a Sofia, 5 marzo a Varsavia. Opportunità di business a costo zero per chi prende parte alla prossima edizione di Macfrut, 23-25 settembre 2015 a Rimini -

Parma, 29 gennaio 2015 -

Macfrut 3.2 entra nel vivo con i primi due road show nell'Est Europa insieme a UniCredit. Si parte con due capitali, il 24 febbraio a Sofia in Bulgaria, il 5 marzo a Varsavia in Polonia. Venti i posti disponibili in ogni tappa internazionale, la partecipazione è gratuita per le imprese che prendono parte alla prossima edizione di Macfrut International. In tali incontri, che si terranno presso la sedi locali di UniCredit, le società italiane presenti all'evento potranno incontrare importanti operatori del settore accuratamente selezionati dalla banca tra la propria clientela. In questi meeting, i partecipanti potranno conoscersi e presentare i propri prodotti, dandosi poi appuntamento a Rimini per approfondire le potenzialità commerciali emerse durante il Roadshow.

Proprio per supportare la sempre maggiore internazionalizzazione di MacFrut, UniCredit sostiene attivamente l'edizione 2015 della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit non è quello di un semplice sponsor: il Gruppo bancario è partner strategico di questa iniziativa. Infatti, grazie al network internazionale distribuito in circa 50 mercati, 8.600 sportelli, e oltre 148.000 dipendenti, UniCredit ha tutte le caratteristiche per sostenere Cesena Fiere in questo percorso. UniCredit può contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari di Macfrut. In particolare, grazie ad alla sua indiscussa leadership in Centro ed Est Europa, UniCredit sta fornendo assistenza logistica e organizzativa per supportare in modo concreto le tappe del Roadshow a partire da Sofia e Varsavia.

"Macfrut 2015 entra nel vivo come fiera internazionale di business, insieme al suo partner più prestigioso: UniCredit – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – I road show costituiscono un elemento fortemente attrattivo per i nostri espositori a cui viene offerta un'occasione unica per presentarsi a importanti mercati in ascesa, e ai loro target di riferimento. Per effetto della sinergia con UniCredit, le imprese locali di questi Paesi che espongono a Macfrut potranno finanziare la loro partecipazione a condizioni particolarmente vantaggiose. Inoltre, le imprese italiane interessate a promuovere la loro attività e il loro business in questi Paesi avranno a loro disposizione la rete degli UniCredit International Center (un network selezionato di persone con consolidata esperienza di business cross border) attraverso la quale i clienti potranno trovare tutti i prodotti e i servizi, anche di natura consulenziale, necessari per favorire l'internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana".

I road show a Sofia e Varsavia sono i primi di una serie di altri appuntamenti in programma nei prossimi mesi sempre nei paesi dell'Est Europa.
Il percorso di internazionalizzazione prosegue, congiuntamente, anche verso i Paesi dell'Africa Sub Sahariana con i quali sono stati stretti importanti rapporti grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, e con i Paesi del Sud America (Brasile in primis). Il tutto con l'obiettivo di ospitare a Macfrut 400 nuovi buyer da tutto il mondo.

Per informazioni sui road show: www.macfrut.com

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Presentata, d'accordo con i sindaci, la richiesta di proroga di un anno e di dilazione in cinque per il rimborso del finanziamento per il pagamento di imposte e contributi. I "numeri" e le iniziative a sostegno della posizione di Rete Imprese Italia di Modena -

Modena, 28 gennaio 2015 -

Il 30 giugno non arriveranno al 15% le imprese che avranno avuto la liquidazione dei rimborsi per la ricostruzione (ordinanza 57%). Ciò significa che la quasi totalità delle imprese che sono ripartite – per la precisione l'85% - lo avranno fatto finanziando autonomamente la ricostruzione. Imprese che proprio per questo non dispongono della liquidità necessaria ad iniziare il pagamento delle imposte e dei contributi bloccati per due anni, con la conseguenza che una su cinque (all'incirca 400) potrebbe essere costretta a chiudere i battenti, se non verrà posticipato il termine per il rimborso del finanziamento ricevuto.

E' a partire da questa considerazione che le Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia chiedono un'interpretazione della norma che fissi al 30 giugno 2016 la scadenza per il pagamento della prima rata del finanziamento e l'applicazione di una rateizzazione di almeno cinque anni dello stesso.

Un territorio, che a distanza di quasi tre anni dal sisma, non ha ancora ottenuto gli indennizzi previsti e che ha già iniziato a pagare – dall'ottobre 2013 - le imposte in corso, non può sopportare un carico fiscale (già pesante) maggiorato del 66,6% (le imposte e contributi non pagati per 16 mesi da rimborsare in 2 anni implicano che ogni anno che ogni anno le imprese debbano versare l'84% del proprio reddito in tasse!).

Peraltro, quand'anche questa dilazione rientrasse nel computo del calcolo del cosiddetto de minimis, per la stragrande maggioranza delle imprese coinvolte l'importo complessivo delle agevolazioni rimarrebbe di sotto al tetto massimo degli aiuti di stato previsto dalla Ue.

In questa richiesta Rete Imprese non è sola: la proposta presentata oggi è stata elaborata assieme ai sindaci delle quattro aree coinvolte (Nord, Terre d'Argine, Sorbara e Nord Est). Dalla proposta è poi scaturito un documento che è stato consegnato ai parlamentari modenesi, alla Regione e alla Prefettura. Un'azione di sensibilizzazione e mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane con diverse iniziative, a cominciare da un invio massivo di mail al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'Economia e al prossimo Presidente della Repubblica, da parte delle imprese, sino ad arrivare a manifestazioni più eclatanti come una petizione e un volantinaggio davanti alla Camera dei Deputati al Senato. Peraltro, in quest'azione saranno coinvolti anche gli altri territorio (Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova, Rovigo) coinvolte da questa calamità.

"L'ammissione della discussione della proroga nella commissione che sta lavorando al decreto Milleproroghe rappresenta un primo, piccolissimo risultato della nostra azione di sensibilizzazione, ma al momento non si tratta che di una sorta di auspicio. Non lasceremo nulla d'intentato – hanno affermato stamani, nel corso di una conferenza stampa, Umberto Venturi, Erio Luigi Munari, Massimo Silingardi, presidenti di Cna, Lapam e Confesercenti, e Giorgio Vecchi, vicepresidente di Confcommercio – per raggiungere quello che riteniamo niente di più se non una soluzione equa e di buon senso. Equa perché il costo di questa dilazione – che abbiamo stimato intorno ai cento milioni – non sforerà il tetto complessivo degli aiuti, risorse già individuate in sei miliardi, gran parte dei quali non ancora erogati. Di buon senso, perché qui nessuno chiede di non pagare, ma soltanto di avere il tempo per farlo".

All'incontro con gli organi di informazione ha presenziato anche il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini: "La mia presenza – ha dichiarato il primo cittadino di Castelfranco – testimonia la condivisione di questi temi da parte delle istituzioni locali, che ribadiscano l'opportunità di questi provvedimenti non per il passato, ma soprattutto per il futuro".

Non è mancato un passaggio in merito all'operazione antimafia scattata nella notte. "Un intervento importante, rispetto al quale va il nostro plauso alle forze dell'ordine e investigative. Un'azione derivante da un controllo attento che, a nostro avviso, è la modalità determinante per evitare infiltrazioni malavitose. Un''attività, qquella di controllo, sicuramente più importante e utile della burocrazia, spesso ridondante, che rallenta la ricostruzione e che rappresenta un costo per tutti, come dimostra l'emergenza imposte. Volendo coniare uno slogan potremmo senz'altro dire più controlli, meno burocrazia, due fattori che non sono certo in contraddizione tra di loro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani sulle motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali: «Scioperiamo per garantire un futuro al sistema» -

Modena, 27 gennaio 2015 -

«Scioperiamo perché vogliamo banche che, grazie alla professionalità e alla consulenza di alto livello fornita dai lavoratori, tornino a sostenere l'economia reale». Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani spiega le motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali. Sono quasi 6 mila i lavoratori modenesi. «Venerdì scioperiamo e andiamo in piazza a Ravenna, Milano, Roma e Palermo non solo per avere un contratto di lavoro dignitoso, ma soprattutto per garantire un futuro all'intero sistema del credito», afferma Bellentani, che guida il maggiore sindacato modenese dei bancari. Obiettivo della protesta è sollecitare il rinnovo del contratto nazionale contro la decisione unilaterale di Abi (associazione di categoria delle banche, ndr.) di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro a partire dal 1° aprile prossimo. «La rottura l'ha voluta l'Abi, di fatto il negoziato non è mai partito – continua il segretario dei bancari Cisl - Noi abbiamo mostrato la disponibilità a trattare, avanzando le nostre richieste. Consapevoli delle difficoltà che attraversano il sistema bancario e il Paese, abbiamo chiesto di condividere una visione di sistema con la proposta di nuovo modello di banca. Le banche, però, hanno rifiutato il confronto – sottolinea Bellentani - limitandosi a chiedere solo una riduzione dei costi; ma la riduzione del costo del lavoro, delle tutele e del reddito dei lavoratori produce effetti risibili sui bilanci delle banche». Per la Fiba, infatti, i banchieri sono i principali responsabili delle sofferenze che soffocano i bilanci: oltre 180 miliardi di euro, il 48 per cento dei quali relativi a prestiti pari o superiori ai 2 milioni di euro. «Noi chiediamo trasformazioni e riorganizzazioni per garantire lavoro e sviluppo. Dopo lo sciopero di venerdì ci misureremo sul risultato e sulle sensibilità che raccoglieremo. A quel punto – conclude il segretario provinciale della Fiba-Cisl - speriamo che sia possibile impostare una trattativa nell'interesse del Paese e non di pochi soggetti».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Giovedì 29 gennaio gli aspiranti imprenditori incontrano i mentor -

Modena, 26 gennaio 2015

Come presentare efficacemente un progetto di business a banche, potenziali finanziatori e soci. Se ne parla domani – martedì 27 gennaio – nel sesto seminario di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. All'appuntamento di domani, che si svolge dalle 17 alle 19.30 presso la filiale modenese di Emil Banca (palazzo Europa, via Emilia Ovest), intervengono Francesco Baruffi (Democenter), Alberto Montanari (Emil Banca) e Jacopo Vigna (Milky Way).

Giovedì 29 gennaio, invece, i cento aspiranti imprenditori che partecipano a Imprendocoop presenteranno le loro idee d'impresa ai mentor, cioè agli esperti incaricati di accompagnarli nella fase d'avvio del progetto di business. Ricordiamo che i partecipanti a Imprendocoop stanno usufruendo di un percorso formativo di alto livello, al termine del quale è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

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