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Sabato 7 gennaio al Teatro Storchi, tradizionale concerto augurale per il 2017 con la Banda cittadina Ferri. Ingresso gratuito a partire dalle ore 20.30
Concerto per la Cittadinanza

Modena, 3 gennaio 2017

Sabato 7 gennaio alle ore 21 al Teatro Storchi è in programma una serata musicale dedicata alla cittadinanza dal titolo "Concerto di Capodanno", curato dalla Banda Cittadina Ferri.
Ingresso gratuito.

Presenta Daniela Terenziani
Banda Cittadina "A.FERRI" Modena
Corale Pancaldi - Modena
Corale Schola Cantorum - Bazzano (BO)

Con la partecipazione di:
Francesca Provvisionato - mezzosoprano
Giovanni Coletta - tenore
Patty Valle - voce solista

 

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Sabato, 31 Dicembre 2016 12:06

La storia di come Peter divenne Pan

La rassegna natalizia del Comune di Felino si chiude in bellezza con lo spettacolo "Scoprendo Neverland", un musical per bambini e ragazzi a cura di "Legenda Musica". Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Comunale di Felino venerdì 6 gennaio alle ore 15,30 in occasione della festività dell'Epifania, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale.

"Come negli scorsi anni, anche quest'anno chiudiamo la rassegna natalizia comunale con uno spettacolo dedicato ai più giovani per invogliare i genitori e i nonni a festeggiare l'Epifania con i loro bambini e nipoti a teatro" afferma il Sindaco di Felino Elisa Leoni. "La cultura, l'arte e lo spettacolo – continua la Leoni - sono importanti occasioni di crescita, riflessione e condivisione sia per i giovani che per gli adulti. Spettacoli come quello che proponiamo a Felino sono l'occasione giusta per trascorrere un pomeriggio "diverso" con la propria famiglia e, per questo motivo, abbiamo cercato di creare le condizioni per rendere l'ingresso al cinema il più accessibile possibile".

"Scoprendo Neverland" è una storia senza tempo sul potere dell'immaginazione e sull'importanza di non diventare mai veramente adulti. Un adattamento esclusivo italiano di Emanuele Valla con coreografie di Rita Terenziani: in scena, una ventina di alunni del laboratorio "Legenda Musica" di Traversetolo.
Racconta la storia del drammaturgo J.M. Barrie, alla ricerca di un successo che possa salvare la sua carriera dal fallimento. Ritroverà l'ispirazione perduta incontrando la giovane vedova Sylvia ed i suoi quattro figli, George, Jack, Michael e Peter. Illuminato dalle esilaranti scorrerie dei ragazzi, Barrie evoca il magico mondo di Neverland (L'Isola Che Non C'è) e scrive una commedia pronta a spiazzare l'alta società di Londra, di quelle che il teatro non ha mai visto prima d'ora. È un rischio tremendo ma, come lo stesso Barrie scoprirà, se saprai credere potrai volare!

I biglietti saranno in vendita prima dello spettacolo al presso intero di € 5 e ridotto di € 3.

Scoprendo-Neverland peter pan teatro felino

(Fonte: Comune di Felino)

Formidabili ballerini riescono a stupire il pubblico creando delle figure impensabili con giochi di luci e ombre. I Catapult in scena fino all'8 gennaio con "Magic Shadows": uno spettacolo da non perdere al Teatro Leonardo di Milano per grandi e bambini. 

Di Pietro Razzini

L'occasione è ghiotta: durante le festività natalizie vi aspetta uno spettacolo da non perdere al Teatro Leonardo di Milano. Per adulti e per bambini; lasciatevi stupire. I Catapult saranno in scena fino all'8 gennaio con "Magic Shadows". Ai classici orari dello show (20,30) si aggiungeranno le repliche speciali del 26 e del 31 dicembre, oltre a quella del 1 gennaio 2017, alle ore 18,30. Insomma, le opportunità non mancheranno per vedere una danza delle ombre capace di affascinare e commuovere.

IL PERCORSO Dall'America all'Italia: i Catapult hanno iniziato la loro carriera conquistando il pubblico degli States con le spettacolari performance offerte durante la trasmissione America's Got Talent 2013. L'anno seguente hanno portato la loro performance di ombre danzanti nel nostro Paese: fu subito un grande successo. Il percorso, tuttavia, cominciò nel 2008: fu Adam Battelstein, per quasi 20 impegnato al Pilobolus Dance Theater, a dare il via al progetto. "L'obiettivo di Magic Shadows è quello di dimenticare per 75 minuti il mondo reale, lasciandosi trasportare in una dimensione oltre ai confini di spazio e tempo", ha spiegato Battelstein.

Magic Shadows i catapult teatro4

LO SPETTACOLO- Dare nuova vita a una forma d'arte antica. Raccontare storie come mai è stato fatto precedentemente. Dare veridicità ai sogni rendendo realtà, le visioni dell'autore. E' da questi presupposti che si sviluppa questo spettacolo durante iI quale performer incredibili ballano, recitano e trasformano i loro corpi in forme apparentemente impossibili. Con le loro silhouette creano delle storie che entusiasmano l'immaginazione e toccano il cuore.

CHI è ADAM BATTELSTEIN- Apparso in molte trasmissioni televisive (da Good Morning America a Late Nite con Conan O' Brien, da The Ellen Show a The Oprah Winfrey Show, fino agli Academy Awards del 2007), Adam Battelstein è ritenuto, oggi, un genio artistico di grande rilievo. È stato in tournée, come artista-ospite, con i Momix in tutta Europa, Asia, Stati Uniti e Canada. Ha fatto una dozzina di apparizioni al Joyce Theater e si è esibito in veste di solista alla Carnegie Hall. E' stato descritto dal New York Times come un "maestro di clownerie sotto forma di ballerino". Sono solo alcuni dei tanti successi ottenuti durante la sua carriera, oggi impegnata nell'esaltazione di Magic Shadows. "Questa è una performance da un milione di dollari!", sentenziò il celebre conduttore televisivo Howard Stern. Se lo dice lui, ci si può fidare.

Magic Shadows i catapult teatro5

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Uno splendido regalo e un importante insegnamento. Questo è quanto Roberto Bolle è riuscito a portare sul palco degli Arcimboldi di Milano nel doppio appuntamento di martedì 29 e mercoledì 30 novembre. Inoltre, per soddisfare le numerosissime richieste, lo show tornerà con due nuove date: il 28 e 29 gennaio 2017.

IL REGALO - Un gala di grande danza è un dono di Natale anticipato che l'etoile della Scala ha fatto al capoluogo lombardo, registrando in poche settimane il tutto esaurito in uno dei teatri più capienti di Milano. Roberto Bolle and Friends è un omaggio alla bellezza nel suo senso più puro e immediato ed è la testimonianza che un'arte nobile e ricercata come la danza, se proposta con freschezza, è in grado a raggiungere l'interesse e l'animo di tutti, senza distinzioni.
Riuniti intorno al grande protagonista, direttore artistico e produttore dello spettacolo, i suoi "amici": eccezionali ballerini di fama internazionale, che lasciano il pubblico estasiato al termine di ogni variazione.

IL GALA - Il programma è stato sapientemente studiato per appagare sia l'occhio di esperti che di neofiti della danza. Il ritmo è ben calibrato, alternando variazioni dei grandi classici dell'Ottocento, fino ai più celebri titoli del Novecento. L'apertura, con il suo «Prototype reloaded», è degna di una produzione che fa della tecnologia un ottimo strumento, insieme educativo e di spettacolarizzazione, utilizzando computer grafica e giochi di luce sensazionali. Seguono passi a due intensi, elegantissimi, assoli potenti, brani universalmente noti e musiche più ricercate.
Due ore che scorrono in un soffio, intervallando i temi e i toni più diversi: dallo strabiliante «Diana e Atteone», al disivolto «Les Bourgeois», attraverso l'esilarante «Le Grand Pas de Deux», fino ad un "We will rock you" in un assolo di Bolle che chiude lo spettacolo una standing ovation.

Bolle Friends ph Luciano Romano

                                                            ph Luciano Romano

IL CAST - Per il suo tour, l'etoile ha voluto intorno a sè grandi nomi della danza provenienti dai più importanti teatri del pianeta, artisti di tecnica eccellente e personalità strabiliante che, insieme a lui, hanno realizzato uno spettacolo unico nel suo genere.
Stiamo parlando di Alicia Amatriain del Balletto di Stoccarda, Timofej Andrijashenko del Teatro alla Scala, la moscovita Maria Kochetkova del San Francisco Ballet, la prima ballerina della Scala Nicoletta Manni, il russo Daniil Simkin dell'American Ballet Theatre, Christian Bauch del Semperoper Ballett di Dresda, la siberiana Anna Tsygankova del Balletto Nazionale Olandese, Osiel Gouneo del Bayerisches Staatsballett e la pietroburghese Elena Vostrotina del Semperoper.

L'INSEGNAMENTO - Se Bolle and Friends ha regalato due serate di festa a 4.700 spettatori a Milano, con il suo tour Roberto ha senz'altro lasciato a tutti i fan e a chi fa cultura in Italia, tre grandi insegnamenti: il duro lavoro, quello della dedizione costante che desidera raggiungere un obiettivo di grande livello, paga e appaga. Circondarsi di professionisti con formazioni diverse, idee nuove, esperienze importanti, consente di arricchire il proprio prodotto e offrire agli spettatori qualcosa di prezioso.
Aprirsi al pubblico, usare bene gli strumenti che i tempi attuali ci mettono a disposizione per dialogare e promuovere e trasmettere la passione per il proprio lavoro trasformerà un'audience passiva in fan consapevoli.

BolleVerona2016 LauraFerrari

                                                             ph. Laura Ferrari

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Cenerentola: la mitica favola interpretata dal Balletto di Mosca in un'atmosfera in cui si culla nel sogno esoterico di una scenografia da "Mille e una notte". Teatro Storchi di Modena 29 Dicembre 2016 alle ore 21.00.

Modena, 3 dicembre 2016

L'appuntamento è fissato per il 29 Dicembre 2016 alle ore 21.00 presso il Teatro Storchi di Modena. In scena l'incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

Il mitico amore tra Cenerentola e il Principe; il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno. Nella musica di Prokofiev si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane Principe, in una maniera che lo spettatore non rimane indifferente alle loro gioie e ai loro dolori. La danza è gioiosa, vivace, frizzante, poetica e il Ballet of Moscow ci presenta una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice: la scarpetta scompare; al suo posto il Principe va alla ricerca di una fanciulla dal piede puro - che a ben guardare è anche il punto di forza del danzatore, dal quale trae forza, equilibrio ed elevazione. La fanciulla, guidata dal ricordo della madre, intraprende la propria strada alla ricerca della sua identità e dell'amore. Cenerentola non è solamente un personaggio delle favole -diceva Prokof'ev- è soprattutto una creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza.

Il New Classical Ballet of Moscow è stato fondato nel 2001 da Timur Gareev, ad oggi, è ancora uno dei migliori balletti internazionali. Il repertorio include alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, appunto, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia e tanti altri.
 Questa entusiasmante produzione, che conta della partecipazione di ballerini come Andrei Sorokin, solista del Teatro Marinsky di S.Pietroburgo ed Kristina Kochetova, solista del Teatro di Ekaterinburg, deve la sua particolarità al romantico finale tutto intepretato perfettamente dal famoso New Classical Ballet of Moscow crea un'atmosfera in cui si culla nel sogno esoterico di una scenografia da "Mille e una notte"... Basandosi sulle grandi tradizioni del balletto russo, intende evocare le rappresentazioni più ammirate dallo spettatore moderno. Così il fine del Ballet of Moscow è di far vibrare le corde dell' anima, per renderla sempre più sensibile a un tipo di arte che ha la peculiarità di commuovere in un epoca che ha reso l'uomo un oggetto privo di modelli.

CENERENTOLA - BALLET OF MOSCOW
29 DICEMBRE 2016 ore 21.00
TEATRO STORCHI MODENA
Info e prenotazioni: 059.2136021 - 334.1891173
Biglietti Online: www.vivaticket.it 

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L'ironia leggera e poetica dei Kabaré Voltaire in una serata benefica al teatro Moruzzi di Noceto: con "Potrebbe piovere", sabato 26 Novembre alle ore 21 si affronta la crisi contemporanea a suon di musica e risate.

Parma, 25 novembre 2016

Il sottotitolo è "Uno spettacolo atipico, precario, instabile, usato pochissimo, sempre garage": così il gruppo parmigiano dei Kabarè Voltaire definisce il suo "Potrebbe piovere", uno show nato come esperimento di teatro-canzone e portato con successo in diversi teatri (non solo di Parma) da tre anni a questa parte. Una creazione che cuce insieme riflessioni e brani musicali, uno spettacolo-Frankenstein (che proprio dal film "Frankenstein Junior" di Mel Brooks ha tratto la battuta del titolo) incentrato sulle varie crisi contemporanee: da quella economica a quella sociale, dalla questione "pubblica" dei migranti alle questioni "private" che minano i rapporti di coppia. Lo spettacolo (regia di Luca Bonato) scivola tra sketch e canzoni (tutte composte dai Kabaré Voltaire) con quella leggerezza ironica e poetica che da sempre contraddistingue questa band (Andrea Bersellini alla voce, Mirco Ghizzoni alla chitarra, Luca Maccanelli alla batteria, Eugenio Iotti alle tastiere, Marcello D'Onofrio al basso ed Emanuele Verdecchia al flauto dolce). Sul palco, oltre alla band, l'attore Gianfranco Tosi.

Sabato 26 Novembre alle ore 21 "Potrebbe piovere" sarà presentato al teatro Moruzzi di Noceto con ingresso a offerta libera: il ricavato sarà interamente destinato all'Associazione "Noi per Loro" del reparto di Oncoematologia Pediatrica. Info e prenotazioni: info@noiperloro.it, tel. 0521 981741

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Battute frizzanti e musiche coinvolgenti. Fra gli interpreti, suor Cristina Scuccia nota al pubblico per la sua esplosione a "The Voice". Sister Act, al Teatro degli Arcimboldi di Milano fino al 27 novembre. 

Di Pietro Razzini

Celestiale, l'atmosfera che si respira durante la messa in scena di Sister Act, al Teatro degli Arcimboldi di Milano fino al 27 novembre. Il merito è sicuramente delle voci eccelse che si succedono sul palco durante lo sviluppo del musical, accompagnati da melodie che trasformano una semplice sequenza di note in un vero e proprio inno alla gioia e al buon umore.

RITMO E ARMONIA

Il risultato è uno spettacolo per tutti, una storia che si evolve in uno show di oltre due ore che trascorrono rapide perchè condite da battute frizzanti e musiche coinvolgenti.
Un'occasione per aprire il cuore alle emozioni, tenendo il ritmo con le mani e cantando con i protagonisti. Sono 25, infatti, i brani musicali scritti per l'occasione dal premio Oscar, Alan Menkenhe: ritmi che spaziano dal soul al funky, dalla disco anni '70 alle ballate pop, fino a raggiungere il sound gospel e le armonie polifoniche.
La direzione musicale di Stefano Brondi, le coreografie originali firmate da Rita Pivano, i costumi disegnati da Carla Accoramboni per i 22 artisti, le scenografie di Gabriele Moreschi caratterizzate da 24 cambi scena: elementi che danno ancora più lustro a un lavoro che trova nell'arte canora la sua punta di diamante.

sister act teatro milano

PROTAGONISTI

Nel ruolo della showgirl Deloris è stata scelta Belìa Martin, nata a Madrid da madre cubana, protagonista anche della versione spagnola del musical. Nel suo passato c'é anche la partecipazione a "Forever king of pop", un omaggio a Michael Jackson che ha avuto anche il riconoscimento ufficiale della famiglia Jackson. Il caso più curioso, tuttavia, riguarda Suor Cristina Scuccia, nel ruolo della novizia Suor Maria Roberta. Lei si che ha ricevuto veramente la chiamata del Signore e mette a disposizione i dono che le sono stati dati per avvicinare i giovani e il loro mondo. Nota già al pubblico per la sua esplosione a "The Voice", Suor Cristina nel 2014 é entrata nel mercato discografico con il suo primo album, Sister Cristina, prodotto da Universal.

 

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Ironiche riflessioni sulla complessa realtà di oggi, sulla politica e la sua classe dirigente: in scena Francesca Reggiani con "Tutto quello che le donne (non) dicono" al Teatro Leonardo di Milano. 

Parma, 17 novembre 2016

Di Pietro Razzini

"Tutto quello che le donne (non) dicono"... e che voi saprete da domani, venerdì 18 novembre, a domenica 20 novembre al Teatro Leonardo di Milano. In scena Francesca Reggiani, uno dei volti femminili più brillanti del panorama italiano, lingua pungente e satira graffiante. L'appuntamento con lo spettacolo diretto da Valter Lupo offrirà ironiche riflessioni sulla complessa realtà di oggi, sulla politica e la sua classe dirigente. Un' occasione per concedersi qualche ora di svago dai quotidiani pensieri che assillano le menti di tutti, ridendo di gusto per il racconto di una realtà letta con occhi ironici.

LO SHOW  

Francesca Reggiani porterà in scena nuovi personaggi. Qualche esempio? Maria Elena Boschi, Giorgia Meloni e Paola Taverna. A ciò si aggiungeranno grandi pezzi di repertorio, come Maria De Filippi, Carla Bruni e Patty Pravo. In conclusione, ma non meno importante, temi di attualità come i tagli alla spesa pubblica, la generazione dei "nati digitali", l'amore e la vita di coppia. Insomma, "Tutto quello che le donne (non) dicono" è un vero e proprio viaggio, un reportage sui mutamenti profondi dell'Italia e dell'italiano classificando la nostra nazione come un Paese che ha ridisegnato i suoi confini, che ha promosso i rotocalchi da parrucchiere, le chiacchiere da bar e i quiz televisivi in movimento di opinione.

L'ATTRICE 

Diplomata al "Laboratorio di esercitazioni sceniche" di Gigi Proietti, Francesca Reggiani ha esordito in televisione nel programma "La tv delle ragazze". In seguito ha fatto parte del cast del programma comico "Avanzi", in onda tra il 1991 e il 1993 su Rai Tre. E' sul set anche per la fiction di Canale 5 "Caro maestro" (in entrambe le edizioni, nel 1996 e nel 1997). Il ritorno in Rai coincide con la sua presenza nei programmi Disokkupati, La posta del cuore e Convenscion. La passone per il teatro le regala esibizioni quali "Non è Francesca" nel 1992, "Agitarsi prima dell'uso" (1994), "Strati d'animo" (1999), "Punti di vista" (2000) e "Patty e tutte le altre" (2002). Fiction? Ecco "Lo zio d'America 2" (2006) e "Medicina Generale" (2007). Nel 2006 vince il Delfino d'oro alla carriera (Festival nazionale adriatica cabaret). Dal 3 febbraio 2011 affianca Alba Parietti (della quale, all'epoca di Avanzi, faceva la parodia) nel suo nuovo programma "Alballoscuro", in onda su La7d. Sempre dal 2011 partecipa anche al nuovo programma comico di Rai 2 "Base Luna".

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Sabato 26 novembre, alle 18, va in scena l'iniziativa nata da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt in collaborazione con la Federazione Nazionale Scuole di Danza e Fondazione Nazionale Danza. Musiche ottocentesche e moderne, composte per l'occasione racconteranno i trent'anni del Ducato di Maria Luigia, arrivata a Parma dall'Austria duecento anni fa.

Di Manuela Fiorini

Parma, 20 novembre 2016 

Si chiama Leggere per Ballare e da dodici anni coinvolge i ragazzi delle scuole e delle scuole di danza italiane con un progetto didattico e artistico. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia d'Asburgo Lorena a Parma, dove rimase per trent'anni abbellendola e trasformandola in una piccola Vienna, sabato 26 novembre, alle ore 18, andrà in scena uno spettacolo di danza ispirato alla vita di Maria Luigia. Figlia dell'imperatore Francesco I, a diciotto anni venne data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la Pace di Vienna tra Francia e Austria. Dopo la sconfitta del marito, decise di non seguirlo in esilio all'Elba ma, in un primo tempo, torna con il figlio a Vienna, alla cui corte rimane fedele anche dopo la sconfitta di Bonaparte a Waterloo. Il successivo Congresso di Vienna la premia dandole come vitalizio il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. La Duchessa, privata del titolo imperiale, partì per raggiungere la sua nuova destinazione il 7 marzo 1816.

Lo spettacolo è promosso dalla Federazione Nazionale Scuole di Danza e dalla Fondazione Nazionale di Danza ed è nato da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt, associazione molto attiva sul territorio di Parma e provincia, ma con produzioni in tutta Italia e all'estero. Parma OperArt si occupa di promuovere grandi eventi in luoghi di pregevole importanza storica, architettonica e artistica, promuove progetti rivolti a giovani artisti, ma senza dimenticare e grandi personalità, dando modo agli uni e agli altri di lavorare insieme su palcoscenici di rilievo.

OperArt MARIA LUIGIA TRIBUTE danza Parma

Ne abbiamo parlato con Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt

Come nasce Leggere per ballare?

"E' un progetto nazionale che promuoviamo da dodici anni grazie alla partnership con l'Associazione Nazionale Scuole di Danza e, in particolare, con la sua presidente Rosanna Pasi. Prendiamo un testo o un libro per ragazzi e lo traduciamo in drammaturgia per poterne fare uno spettacolo di danza. Nel progetto sono coinvolti sia gli alunni delle scuole istituzionali che gli allievi delle scuole di danza italiane. Lo spettacolo non è fine a se stesso e non è un saggio di danza di fine anno, ma un lavoro di gruppo che coinvolge decine e decine di giovani delle scuole che aderiscono al progetto insieme ai loro insegnanti. Noi presentiamo il libro nelle scuole e mettiamo in luce i vari aspetti culturali, storici, artistici, a seconda del libro da cui partiamo. Questo è il primo aspetto. Il secondo riguarda il mostrare ai ragazzi come questo testo viene trasformato in uno spettacolo di danza. Facciamo ascoltare loro le musiche e spieghiamo loro come sono formati i quadri coreografici. C'è quindi l'aspetto della didattica, per i ragazzi della scuola istituzionale, e quello della drammaturgia per gli allievi delle scuole di danza, che hanno anche la possibilità di lavorare in uno spettacolo di alto livello ed esibirsi sul palcoscenico di un teatro importate, come il Teatro Regio, in questo caso. A regia è affidata ad Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale di Danza e partner in questo progetto".

L'edizione di quest'anno di Leggere per ballare è dedicato a Maria Luigia d'Austria. Quali letture e quali musiche avete utilizzato?

"Ricorre quest'anno il bicentenario dell'ingresso a Parma di Maria Luigia, quindi quale migliore opportunità per dedicarle uno spettacolo? In questo caso, un libro fisico non c'è, però quella di Maria Luigia è ugualmente una storia, che ha un aspetto didattico sulla figura della Duchessa, un aspetto storico che riguarda una parte della storia dell'Ottocento e un altro aspetto che riguarda il nostro territorio, un tempo Ducato di Parma Piacenza e Guastalla. Ho tenuto personalmente le conferenze nelle scuole per portare avanti il progetto insieme ai docenti e mi sono accorta che gli studenti, purtroppo, sanno poco della loro storia, sanno poco di Maria Luigia. Il regista Arturo Cannistrà ha selezionato personalmente i danzatori dalle scuole di danza del nostro territorio, io mi sono occupata della drammaturgia, mentre nella scelta delle musiche ho voluto dare allo spettacolo un'aria viennese, esattamente come Maria Luigia intendeva fare a Parma, trasformandola in una piccola Vienna. Avremo quindi musiche di Strauss, ma anche pezzi lirici, che faranno da colonna sonora al quadro coreografico dell'arrivo della Duchessa a Parma. Rappresenteremo poi l'inaugurazione del Teatro Regio, che fu la più grande opera di Maria Luigia, nel 1829 con la Zaira di Bellini. Ci saranno poi musiche di Cajkovskij e brani originali, composti appositamente dal maestro Riccardo Moretti. Sono pezzi di grande pathos e sensibilità. Rappresentano, per esempio, il sentimento del distacco tra madre e figlia quando Maria Luigia viene data in sposa a Napoleone, oppure accompagnano il passo a due dell'innamoramento di Maria Luigia e Neipperg o la scena della morte di Neipperg. Dal punto di vista musicale sarà uno spettacolo davvero interessante, ma anche le coreografie e i costumi non saranno da meno".

Leggere per ballare ha avuto anche l'attenzione della RAI, che ha realizzato uno speciale che andrà in onda su Rai Tre il prossimo 19 gennaio alle 10.55.

INFO
Leggere per ballare
26 novembre 2016, ore 18 c/o Teatro Regio di Parma

Biglietti: poltrona 15 euro, palco centrale 13 euro, palco laterale 10 euro.
Si possono acquistare presso Parma OperArt, via Garibaldi 57, tel 0521/1641083, www.parmaoperart.com  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso la biglietteria del Teatro Regio www.teatroregioparma.it  a partire dal 22 novembre.

Locandina Maria Luigia Tribute parma

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"Una tragedia dopo l'altra" è il titolo dello spettacolo con protagonisti i detenuti del carcere di Parma. Si tratta dell'esito di un laboratorio condotto da Franca Tragni e Carlo Ferrari in occasione dei 400 anni dalla morte di Shakespeare. Sostenuto dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Parma, l'iniziativa è inserita nel Festival internazionale della Storia. Ai detenuti, per la prima volta, è stato consegnato un attestato di partecipazione.

Parma, 9 novembre 2016

Il teatro in carcere a portare vita. Lo spettacolo "Una tragedia dopo l'altra" con brani-assaggi tratti da William Shakespeare, è andato in scena ieri, martedì 8 novembre, all'interno dell'istituto penitenziario di Parma. Protagonisti i detenuti che hanno preso parte al laboratorio teatrale condotto dagli attori e registi Franca Tragni e Carlo Ferrari.

All'iniziativa erano presenti l'Assessore alle Politiche Sociali, Laura Rossi e Carlo Berdini, direttore degli Istituti Penitenziari. Alla consegna degli attestati di partecipazione al laboratorio ai detenuti, l'Assessora Rossi ha detto: "Questo spettacolo è stato aperto alla cittadinanza: per il prossimo auspichiamo che siano i detenuti a portare lo spettacolo fuori". Da oltre dieci anni l'Assessorato Politiche Sociali del Comune di Parma sostiene il laboratorio teatrale a favore dei detenuti; l'iniziativa è inserita in un programma volto al miglioramento della qualità della vita detentiva.

Lo spettacolo ha come filo conduttore le tragedie di Shakespeare: i detenuti hanno preso spunto da numerose tragedie del poeta per riflettere sulla loro condizione e i loro vissuti. Nello spettacolo sono inseriti anche dei pezzi scritti da loro. Franca Tragni e Carlo Ferrari hanno deciso d'impostare il lavoro sulle tragedie del poeta inglese per i 400 anni dalla sua morte.

teatro carcere parma

Lo spettacolo si è aperto con i detenuti che camminavano come fossero nei camminamenti dell'ora d'aria. "Vivere per morire o morire per vivere", "Ritrovare una nuova libertà" alcune delle frasi pronunciate. Alla fine uno dei detenuti ha sottolineato la gioia provata nell'occasione: "Non sapete che gioia proviamo oggi perché oggi ci sentiamo parte della città".

Il laboratorio, gestito dall'associazione culturale Progetti&Teatro, ha previsto un incontro settimanale da novembre a maggio e ha visto la partecipazione di una decina di detenuti. Negli ultimi anni vi hanno preso parte detenuti del circuito dell'alta sicurezza e/o detenuti affetti da problematiche psichiatriche. L'esito finale del laboratorio è stato destinato ad altri detenuti. Per la prima volta, quest'anno, una replica dello spettacolo è stato aperto alla cittadinanza. La replica era inserita tra le iniziative del Festival della Storia che si svolge a Parma fra ottobre e novembre.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)