Sono Omer Caiumi della Trattoria Omer, Francesco Figliomeni di Sano Italano e Gianluca Laritoda dell' Hosteria D'A...mare i più votati dal pubblico che lo scorso 29 maggio ha partecipato numeroso alla Maratona del Gusto nel centro storico di Modena.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi
Modena, 7 luglio 2016
Il primo ha conquistato le migliaia di partecipanti con le sue costine in umido al pomodoro, il secondo ha stregato i palati con lo sfizioso calzone tricolore ai cereali, il terzo ha convinto gli esigenti palati modenesi a votare il suo polpo con crema di patate, terra di taggiasche e datterini grigliati.
Sono, Omer Caiumi, titolare della Trattoria Omer, Francesco Figliomeni, titolare di Sano Italiano e Gianluca Laritonda, titolare di Hosteria D'A...Mare gli esercenti modenesi più votati lo scorso 29 maggio, nell'ambito dell'edizione primaverile di Stuzzicagente, la Maratona del Gusto che si conferma la più amata dai modenesi, a giudicare dalla corsa al biglietto scatenatasi nei giorni precedenti la manifestazione.
Organizzata da Modenamoremio, società di promozione del Centro Storico di Modena, insieme a bar, gastronomie, ristoranti e forni nelle vie del quartiere Pomposa, Taglio, Battisti e Borgo Sant'Eufemia e Novi Sad, Stuzzicagente ha visto in campo una ventina di esercenti, che hanno proposto le loro sfiziose specialità in tre differenti percorsi a tappe con soste gustose. Ai partecipanti era stato chiesto di "votare" quale piatto era stato di loro maggiore gradimento.
Ieri i titolari degli esercizi che avevano proposto le tre pietanze più votate sono stati premiati dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dall'Assessore del Centro Storico Andrea Bosi nella Sala di Rappresentanza del Municipio. A ciascuno di loro è andata una cesta di prodotti della tradizione modenese offerti da Casa Modena, Consorzio del Parmigiano Reggiano e Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Ma Stuzzicagente ha voluto anche premiare i votanti. Grazie al concorso "Vota il piatto più goloso" sono stati estratti Cinzia Mazzaretto, Elena Santi e Maurizio Malavolta, a ciascuno dei quali vanno due biglietti a testa per partecipare all'edizione autunnale di Stuzzicagente, in programma il prossimo 2 ottobre.
Un locale dove è lo chef stesso a scegliere di piatti da servire agli ospiti, a raccontare loro come gustarli parlando delle materie prime, della preparazione ed arricchendo il tutto da esperienze personali: il Ristorante Puzzle a Milano dello chef Misha Sukyas.
Di Chiara Marando -
Sabato 09 Luglio 2016 -
Quello che succede quando decidiamo di andare a mangiare al ristorante si sa, è un piccolo rito che amiamo concederci, un modo per viziarci e gustare sapori i conosciuti che ricerchiamo, ma anche gusti particolari e mai provati. Ci si siede al tavolo e si sceglie tra i piatti del menù che poi vengono serviti dai camerieri preoccupati di controllare che tutto sia piacevole e gradito.
Troppo spesso, però, capita che non si riesca ad apprezzare veramente il carattere di una portata, che non sia possibile assorbirne il processo di creazione e le peculiarità degli ingredienti con cui è stata preparata.
Spesso, ma non sempre…
Ad offrire unviaggio tra sapori, profumi e conoscenza è lo chef Misha Sukyas nel suo nuovo locale appena inaugurato: il Puzzle, all’interno del TownHouse 31, una delle numerose strutture alberghiere dell’Alessandro Rosso Group a Milano. Ma quello di Misha non è il ristorante dell’albergo, lui è solo un ospite che utilizza uno degli eleganti spazi presenti nell’edificio. E lo utilizza in un modo molto particolare: un solo tavolo, 16 commensali ed un menù a sorpresa portato in tavola direttamente dallo chef.
Già, perché Misha sovverte la “routine” del ristorante e la interpreta a modo suo, uscendo in sala, condividendo, spiegando i propri piatti con gli ospiti e facendo vivere loro un’esperienza sensoriale completamente nuova. Non più solo chef’s table, piuttosto un mix tra racconti di vita personali, ricette estrose, materie prime anche inconsuete ,come la carne di zebra, e vini ricercati, in un gioco di sapori, aromi, consistenze, cotture diverse e ingredienti provenienti dai Pesi più disparati.
Perchè Misha Sukyas è proprio questo, un alchimista della cucina, che costruisce i piatti infondendovi tutta la creatività e l’esperienza proveniente dai tanti viaggi e cambiamenti che ha affrontato.
Milanese di origini armene, inizia nel ristorante di famiglia a Cabo San Lucas, per poi passare ad un periodo londinese con Antonello Tagliabue, lo chef di Bice, Valentino Bosch e Michelle Roux, e volare successivamente in Autralia per lavorare con lo chef stellato Peter Gilmore, e in Olanda con Moshik Roth, chef israeliano portavoce della cucina tecno-emozionale. Ed ancora, India, Thailandia, Estremo Oriente, SudAmerica, tappe che gli hanno permesso di innamorarsi degli ingredienti, dei colori e delle commistioni di una cucina che si avvicina a quella fusion.
Il Puzzle è la sua ultima creatura. Aperto solo la sera ed esclusivamente su prenotazione. I costi: 75 euro per il menù degustazione completo di vini al calice in abbinamento, che diventano 60 per chi non desidera i vini. Si può scegliere di fermarsi solo per l’aperitivo, anch’esso solo su prenotazione, a base di bollicine, vini fermi al calice, crudi di pesce, fritti di mare e ostriche da gustare nel piccolo cortile che può ospitare al massimo quindici persone.
Ristorante Puzzle
via Goldoni, 31 - Milano
Tel 3883681303
Cena ore 20.30
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- Chiuso la domenica
(Foto tratte da Instagram)
Ritornano a Berceto i tre giorni dell’anno più attesi dai parmigiani: concerti, spettacoli teatrali e mostre, tutto a costo zero. Dall'8 al 10 Luglio arriva lo Squinterno Festival, giunto alla sua XI edizione.
Parma, 06 Luglio 2016 -
Lo Squinterno festival è giunto alla sua XI edizione e ancora una volta presenta un programma ricchissimo di iniziative e numerose novità, mantenendo sempre il suo spirito di ecofestival. Tre giorni di divertente follia dalll'8 al 10 Luglio a Berceto.
La prima grande novità riguarda l’aspetto culinario: a sfamare il numeroso pubblico saranno diversi Food Trucks collocati in piazza San Giovanni Bosco (piazza del mercato) per l’occasione allestita da VOLUCE (un collettivo di architetti presenti anche con installazioni site-specific per le vie del paese e al castello) con la presenza dell’artista Gola Hundun che realizzerà un murales durante i tre giorni del festival.
Il venerdì si apre con un suggestivo aperitivo al castello accompagnato dagli amici di radiorEvolution che, come tutti gli anni, saranno presenti per l’intera durata del festival. La serata proseguirà in piazza Barbuti dove si esibiranno gli Ojala Toulouse, i Two Hats, i Rumba de Bodas e i Bomba Titinka, mentre la pluripremiata compagnia “Carullo Minasi” allieterà il pubblico a Villa Berceto con lo spettacolo “Due passi sono”. Al castello lo spettacolo onirico “Pozzi e madonne” con Carlo Ferrari chiuderà la serata. Sempre il venerdì si potrà assistere ad una Live-Video Performance a cura di Basmati Film in piazza San Moderanno, ripetuta sabato sera al castello come accompagnamento ai concerti serali, con la collaborazione degli illustratori Grozni e Matteo Sclafani.
La giornata di sabato è sempre la più densa di iniziative e la programmazione prosegue fino a notte inoltrata con un susseguirsi ininterrotto di concerti. A partire dal primo pomeriggio si svolgeranno: presentazioni di libri, letture tra cui “il reading a caso con attenzione” a cura di C.A.C.C.A e spettacoli teatrali che vedono la partecipazione della bravissima Arianna Scommegna in “Potevo essere io”. Nell'affollatissima piazza Barbuti gli ospiti di eccezione saranno gli Slick Steve & the Gangsters e gli inglesi MFC Chicken, in Piazza San Moderanno gli Attentat Fanfare e al Castello, uno dei luoghi più affascinanti del paese, i Voodo Sound Club e il dj set dei Mushrooms Project fino a tarda notte. Per chi invece preferisce un'atmosfera musicale più intima anche quest'anno sono in programma i live acustici del Lavatoio, tra cui un concerto d’arpa.
La giornata di domenica ha una programmazione più dedicata ai bambini e alle famiglie, con le letture proposte da Libri&Formiche e i giochi furbi di Orso Ludo in Piazza San Moderanno. Contemporaneamente si svolgeranno ovunque per le vie del paese diverse performance e concerti, fino alla conclusione degli eventi musicali con l’esibizione della Banda Rulli Frulli presso P.zza Barbuti e le danze della Swing Dance Society in P.zza San Moderanno.
Tra le mostre proposte sono imperdibili due approfondimenti sull’editoria italiana indipendente: a grande richiesta torna "Puck!" che darà la possibilità di acquistare il numero speciale realizzato per la X edizione dello squinterno festival 2015 e, dopo il Leoncavallo a Milano e il festival Crack! di Roma, approderà a Berceto una mostra a cura di AFA (Autoproduzioni Fichissime Andergraund) sulla “Storia dell'Editoria Italiana dal 2020 in poi", ovvero cosa leggerete dopo il prossimo golpe editoriale del 2020.
Come sempre, in parallelo agli eventi, le vie del paese saranno vivacemente allestite da bancarelle rigorosamente artigianali!
Tutte le informazioni riguardo ai luoghi e agli orari degli eventi (più di 50!), saranno segnalate per le vie del paese, nella brochure e nella nuovissima APP dedicata allo Squinterno festival totalmente gratuita e scaricabile su PlayStore e su AppleStore.
Per maggiori informazioni, conoscere il programma completo, sapere dove collocare la tenda negli spazi “free camping” del festival e saperne di più in generale sullo Squinterno festival, si può quindi scaricare l'Applicazione “Squinterno Festival”, visitare la pagina Facebook “Squinterno festival Berceto”, oppure il sito ufficiale.
Un piatto ed un abbinamento vino adatti alla calda stagione estiva. Può essere un antipasto, ma anche un valido piatto unico considerate le proprietà nutrizionali della "Quinoa". Un valido aiuto per un piatto fresco, leggero e senza glutine!
Di Ilaria Bertinelli e di Cecilia Novembri
La Ricetta
Una splendida alternativa al buonissimo cous cous (che però contiene glutine ed è quindi bandito a casa nostra) è la quinoa.
Pseudocereale originario della regione andina in Sud America, la quinoa presenta proprietà nutrizionali straordinarie in quanto contiene tutti gli aminoacidi essenziali, fatto davvero raro tra i vegetali.
Pensate un po' che grazie all'alto contenuto di proteine, nella civiltà Incas questo seme era riservato solo ai re in quanto dava vigore e forza fisica, privilegio che questi non erano disposti a condividere con i loro sudditi.
La quinoa è di recente scoperta nel nostro paese, ma si è presto conquistata palati e attenzione. L'insalata che vi propongo è ideale per
tutta la famiglia, ma anche per gli ospiti, come fresca e sana apertura del pasto visto che stimolerà il nostro appetito con un apporto di
nutrienti di tutto rispetto, ma senza appesantirci. Se poi ve ne dovesse avanzare un po', non dimenticate di portarla in ufficio per il pranzo
del giorno dopo!
Ingredienti 300 g pomodorini
200 g quinoa
2 zucchine
2 carote
½ porro
- 2 fiori di zucca
- q.b. olio extra vergine di oliva, basilico, menta e sale
PREPARAZIONE
Sciacquare bene la quinoa e metterla a cuocere in un pentolino con acqua e un pizzico di sale.
Lasciala cuocere per circa 15 minuti, fino a quando i chicchi si saranno aperti.
Scolare la quinoa e lasciarla raffreddare, quindi metterla in una terrina.
Nel frattempo, tagliare a julienne le zucchine e le carote, affettare sottilmente il porro e a pezzi i fiori di zucca.
Mettere un filo d'olio nel wok e farvi saltare le verdure aggiustando di sale. Quando le verdure saranno morbide, lasciarle intiepidire, poi aggiungerle alla quinoa.
Tagliare i pomodorini a metà, mescolarli alla quinoa, aggiungere basilico e menta tritati, aggiustare di sale e girare il tutto in modo che gli ingredienti si amalgamino.
L'Abbinamento Vino
L'insalata di quinoa con le verdure è una ricetta semplice e estremamente versatile, richiede quindi un vino che abbia caratteristiche simili: versatilità e semplicità allo stesso tempo!
Nella cultura popolare la parola arneis identifica una persona estroversa, ribelle, originale e sicuramente simpatica, anche queste sono tutte caratteristiche che si ritrovano sia nel piatto che nel vino ROERO ARNEIS.
Un vero gioiellino dell'enologia piemontese, inteso e ricco di aromi, dal colore brillante, solare, luminoso con tonalità giallo paglierino scarico e riflessi verdolini, il profumo è pieno ed intenso, composito e delicato, si avvertono sentori floreali e fruttati al tempo stesso che ricordano ginestra, camomilla, pesca ed albicocca, al gusto è secco, fresco e armonico, persistente con splendido retrogusto leggermente ammandorlato.
Eccellente come aperitivo, si accompagna perfettamente ad antipasti e primi piatti leggeri a base di verdura, ottimo anche con piatti a base di pesce o carni bianche, tutti preparati che fanno pensare a felici cene estive!
CREDITS: -vivailvino.it – healthpositiveinfo.com – greenme.it – gustissimo.it – sostenitori.info – inran.it – tantasalute.it – agrodolce.it – marcarini.it
Inaugurato il ristorante gourmet più alto d'Italia: Piano35, locale raffinato ed essenziale situato al 35esimo piano del Grattacielo di San Paolo Intesa di Torino. Menù a cura dello chef Ivan Milani.
Di Chiara Marando -
Sabato 02 Luglio 2016 -
La location è tutt'altro che comune, il menù promette sinfonie di sapore che intrecciano la tradizione con sentori asiatici, ed il panorama non lascia certo indifferenti: si parla di Piano35, il nuovo ristorante gourmet “più alto d'Italia” che ha inaugurato lo scorso 28 giugno.
Un locale raffinato ed essenziale situato, appunto, al 35esimo piano del Grattacielo di San Paolo Intesa di Torino, la torre di Cristallo disegnata dall'architetto Renzo Piano, a ben 166 metri di altezza. A curare e studiare ogni aspetto culinario è lo chef Ivan Milani, affiancato dal maître Adalberto Robbio, che si occuperà di elaborare tre proposte di menù d'eccellenza realizzati con prodotti tipici del territorio esaltati da tocchi di stile e culture gastronomiche diverse.
Questo significa che si potrà trovare il piccione al pescato, le capesante e lo sgombro arricchiti con erbe spontanee, radici, molluschi e, addirittura, licheni rari e insoliti. Non a caso, il consulente per lo studio di sapori nuovi e provenienti da ecosistemi controllati è Wood*ing – wild food lab, un laboratorio di ricerca su raccolta, conservazione e utilizzo del cibo selvatico per l’alimentazione umana. La selezione ha toccato 9mila prodotti delle Alpi e della Sardegna, regione da cui provengono le alghe e gli alimenti di mare.
L'eccellenza in cucina viene completata da una cantina composta da circa 300 etichette tra le migliori italiane e non solo.
«Il nostro desiderio - spiega lo chef Milani - è quello di far vivere al pubblico un’esperienza unica, così che si possa ricordare non solo quello che ha provato, ma anche come è stato accolto e come si è sentito. Dopo diversi anni lontano da Torino, la mia città, volevo tornare a vivere e lavorare qui e mi sono innamorato di questa location».
Emozioni sensoriali quindi, gustative ma anche visive, perché Piano35 propone solo sessanta coperti, tavoli tondi e quadrati color avorio, avvolti dalla trasparenza delle vetrate del grattacielo che offrono una vista veramente unica sulla città di Torino, le sue colline, i meravigliosi monumenti e la lingua d'acqua del fiume Po che attraversa il tessuto cittadino, il tutto ulteriormente esaltato con le luci della sera. Insomma, uno spettacolo che conquista, tanto che lo chef ha già annunciato il lancio di nuovi piatti ispirati al grattacielo.
Oltre al ristorante gourmet Piano35, il «sistema gastronomico» del grattacielo prevede un raffinato lounge bar al 37° piano, vero e proprio regno del bartender Mirko Turconi e la caffetteria snack Chiccotosto a piano terra, a sud della torre.
E' stata presentata la nuova sede milanese de La Scuola della Cucina Italiana, un tempio dove cimentarsi con ricette gourmet guidati da docenti di primo piano che accompagneranno in un percorso affascinante fatto di gusto, tecnica, profumi, design ed emozioni sensoriali
Di Chiara Marando -
Sabato 25 Giugno 2016 -
Amanti della buona tavola, ma anche delle sperimentazioni ai fornelli, è appena stato presentato uno spazio nuovo e all'avanguardia che ospita una realtà storica del territorio nazionale: la Scuola de La Cucina Italiana si è trasferita nella nuova sede milanese di Piazza Cadorna.
Un ampio salone dotato di bancone bar attrezzato per eventi e degustazioni, ma anche una cucina centrale munita con ogni tipologia di strumentazione professionale, insieme ad una seconda cucina dedicata ai corsi base e pronta ad accogliere fino a 25 persone per volta. Ovviamente, non poteva mancare l'area interamente dedicata alla pasticceria dove dare corpo a golose delizie realizzate con i preziosi segreti dei maestri pasticceri.
Insomma, un vero e proprio tempio della cucina dove chiunque potrà cimentarsi con ricette gourmet guidato da docenti di primo piano ed esperti del mondo food, che accompagneranno in un percorso affascinante fatto di gusto, tecnica, profumi, design ed emozioni sensoriali.
“La cucina è senza alcun dubbio uno dei temi più caldi degli ultimi anni, e in molti pensano che sia dovuto solo ed esclusivamente alla mediaticità, al parlarne continuo della televisione e della stampa, ma non è così -spiega Emanuele Gnemmi, direttore della Scuola e direttore del corso in Manager della ristorazione della scuola internazionale di cucina italiana Alma. – In realtà alla base di questa stagione di grande popolarità del cibo c’è tantissima ricerca, con un alto valore scientifico, che va a influenzare tanto la creazione dei piatti quanto la ricerca dei giusti ingredienti.
E poi ci sono i nuovi influssi del design, di cui l’Italia è sicuramente uno tra gli esponenti più importanti a livello internazionale. La cucina italiana è cultura, e noi siamo felici di trasmetterla anche agli amatori grazie ai nostri corsi”.
Quindi un'attenzione particolare nei confronti della “cultura gastronomica” colta in senso più ampio ed in continua evoluzione. Non più solo i tradizionali corsi dove imparare i rudimenti per preparare la pasta fatta in casa, i risotti, i dolci oppure le tecniche migliori per trattare la carne o il pesce, ma anche lezioni dedicate al food design, alla cucina salutare, al finger food vegetariano ed alla food fotography.
L'obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nazionale nella formazione culinaria in campo amatoriale.
Per info su corsi, orari e costi: scuola.lacucinaitaliana.it/
Premiata dal mercato americano nel 2015, dove è cresciuta a valore del 50% grazie anche all'apertura della filiale commerciale Dalter Usa Inc., l'azienda reggiana si presenta alla più importante fiera nord americana dedicata al food per stringere nuove alleanze di business. Puntando su prodotti ad elevato contenuto di servizio, sui formaggi stagionati DOP, a partire dal Parmigiano Reggiano, e su nuove referenze retail.
Sant'Ilario d'Enza (RE), 25 giugno 2016 -
È tempo di Summer Fancy Food Show: dal 26 al 28 giugno Dalter Alimentari sarà a New York per partecipare a uno degli eventi food più importanti del Nord America e, più in generale, a livello mondiale. È infatti la città della Grande Mela a dettare i trend legati all'universo food & beverage. Per Dalter Alimentari si tratta della seconda esperienza al Summer Fancy Food Show, dopo il successo dell'edizione 2015 che ha visto la partecipazione di 2.600 espositori e di 23.200 visitatori specializzati, tra retailer, ristoratori e buyer.
Per l'azienda reggiana, specializzata nel confezionamento di formaggi grattugiati e porzionati freschi e operante in 40 Paesi in tutto il mondo (all'estero realizza il 60% circa del proprio fatturato), il mercato nord americano ha notevoli potenzialità di sviluppo: per questa ragione, a metà 2015 Dalter Alimentari ha aperto a New York la filiale commerciale Dalter Usa Inc. Come spiega il Presidente Stefano Ricotti: «La concorrenza negli Stati Uniti è fortissima, sia da parte dei produttori locali, sia da parte di quelli italiani: avere una presenza stabile a New York, che è la principale porta di accesso a questo mercato, ci garantisce quindi un importante vantaggio competitivo rispetto ad altre realtà. Una tendenza importante è rappresentata dal crescente appeal dell'export agroalimentare italiano Oltreoceano: secondo i dati di Federalimentare, nel 2015 l'incremento è stato del 20% ed è destinato a proseguire. Il fenomeno interessa anche il comparto lattiero caseario italiano, favorito dalla forza del dollaro sull'euro: nel 2015, rispetto ai 12 mesi precedenti, l'export verso gli Usa di formaggi DOP come Grana Padano e Parmigiano Reggiano è cresciuto a volume del 27%. Il trend positivo riguarda pure il Pecorino Romano (+3,7%)».
I numeri premiano anche Dalter Alimentari. «A valore, nel corso del 2015, la crescita dell'azienda negli Stati Uniti è stata del 50% circa. Puntiamo con decisione su una selezione delle eccellenze casearie italiane, a cominciare dal Parmigiano Reggiano. Ma proponiamo anche altre bandiere del made-in-Italy agroalimentare come le DOP Grana Padano e Pecorino Romano».
Il portfolio prodotti di Dalter Alimentari per il mercato americano si sta ampliando gradualmente. Fino ad oggi, l'azienda ha puntato su forme e tranci, particolarmente apprezzati dai consumatori locali. Ora i formaggi stagionati DOP vengono proposti in nuovi tagli, più originali, e in confezioni e grammature diverse. Un riflesso della strategia commerciale sposata dall'azienda: come spiega il Presidente Stefano Ricotti, «Siamo interessati a crescere e a stringere nuove alleanze di business non solo nel canale GDO ma anche nel segmento food service, che chiede prodotti dal contenuto di servizio più elevato. E questo ci permette di evidenziare anche la nostra peculiare natura: siamo capaci di conciliare l'eccellenza della tradizione casearia italiana con l'innovazione».
In occasione del Summer Fancy Food Show 2016, Dalter Alimentari porterà in vetrina a New York (Level 3 - Stand 3010/3012) le nuove referenze Campirossi. Si tratta dei tre prodotti multipack "Ogni Volta": una linea che si presta alle più svariate situazioni di consumo, nel corso dell'intera giornata, e che soddisfa le esigenze dei consumatori in termini di genuinità e freschezza del prodotto, di praticità e facilità d'uso, in quanto il formaggio è già porzionato e la grammatura è pensata per un solo pasto. Le tre referenze sono tutte a base di Parmigiano Reggiano: la prima contiene una decina di monoporzioni (8 gr) di Parmigiano Reggiano stagionato 18 mesi, la seconda nove bustine da 10 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato, la terza sei bustine da 15 gr di Parmigiano Reggiano in scaglie.
Quando decidiamo di concederci una bella cena soprattutto in totale relax a cosa diamo la priorità nella scelta del posto? Forse al luogo più vicino o alla location più suggestiva o al piacere di scoprire un menù nuovo che sia di carne, pesce o vegano? VERONICA VOLPI, sempre attenta alle nuove tendenze, può darvi qualche suggerimento ulteriore per una cena davvero speciale che unisce al piacere dei sapori e del gusto il piacere della vista tra arte e cultura.
Di Veronica Volpi
Quando arriviamo in un qualsiasi ristorante, veniamo invasi dai profumi della cucina e dei piatti degli altri commensali, distendiamo l'orecchio al chiacchierio della gente circostante e al piacevole tintinnio delle posate nel piatto, ci rilassiamo alla morbidezza al tatto delle tovaglie e delle sedute; e se a tutto ciò non si aggiungesse un'ulteriore piacere che ci faccia sognare, fantasticare e distogliere totalmente dal "mondo di fuori"?
E' a questa corrente di pensiero che si allaccia la nascita sempre più diffusa dei "RistorArt" in Italia: il ristorante non è più solo piacere edonico del palato, ma diventa anche esperienza edonistica della cultura, facendoci accompagnare durante i nostri pasti da vere proprie gallerie d'arte.
Non siamo più circondati da nature morte o raffigurazioni anonime prive di contenuto, ma da vere proprie opere d'arte, sculture e quadri di epoca contemporanea, le cui forme e colori spesso si miscelano in un connubio perfetto con l'architettura dei nostri piatti.
La struttura e i colori delle portate rispecchiano le opere dell'ambiente circostante. Un'esperienza, quindi, non solo edonistica ma anche cultura e di arricchimento di noi stessi.
CREDITS : -Tripadviser.it
Da venerdì 24 fino a domenica 26 giugno Modena ospiterà lo Street Festival Tour con oltre trenta food truck che proporranno specialità del cibo da strada provenienti da ll'Italia e dall'estero
Modena, 23 Giugno 2016 -
E' street food mania! Da venerdì 24 fino a domenica 26 giugno Modena ospiterà lo Street Festival Tour con oltre trenta food truck che proporranno specialità del cibo da strada provenienti da ll'Italia e dall'estero, per un'esperienza multisensoriale unica: sarà appagato non solo il gusto, ma anche la vista, grazie alla scenografia creata dai truck e alla presentazione dei piatti, l'olfatto, inebriato dai profumi che si sprigioneranno dalle cucine itineranti, e l'udito, deliziato dalla musica dei dj set che allieteranno le serate.
Il 41121 Modena Street Festival, porta al Parco Novi Sad l'evoluzione moderna dello street food: i truck. Nati in America dall'esigenza di consumare un pasto veloce per strada nella pausa lavorativa, i food truck si sono diffusi nell'Europa del Nord, per poi diventare una moda seguita da tutto il mondo. Camioncini personalizzati nascondono all'interno vere e proprie cucine attrezzate, capaci di creare capolavori gourmet di alta cucina. Il concetto di cibo da strada infatti viene portato all'estremo, con l'uso di prodotti di elevata qualità, a km 0 o di grande pregio.
Orari: venerdì dalle 18 alle 24; sabato e domenica dalle 12 alle 24
Ingresso gratuito
Sta per arrivare l'annuale Tortellata di San Giovanni: come vuole la tradizione sarà l'occasione per trascorrere la serata in compagni guastando i tipici tortelli di erbetta ed altre specialità del territorio. Ecco qualche idea per chi ancora non ha deciso come trascorrere questo appuntamento.
Parma, 22 Giugno 2016 -
Sta per arrivare la serata tradizionale di San Giovanni. Inutile dire che la cena sarà a base dei deliziosi tortelli di erbetta che non possono mai mancare sulla tavola dei parmigiani. E poi, dopo aver mangiato, tutti a prendere la rugiada e a raccogliere qualche spiga di grano portafortuna.
Ma avete già deciso dove trascorrere la serata?
Se ancora non avete le idee chiare ecco qualche spunto per trascorrere il 23 giugno in compagnia assaporando le bontà tipiche del territorio
Tortellata di San Giovanni alla “Vecchia Fucina” di Bannone, pochi chilometri da Traversetolo. Menù con antipasti misti, Tortelli di erbetta, secondo di carne, dolce e vino
Tortellata di San Giovanni al F52 Via Forlanini 52 a Parma
Menù:Antipasto: Battuta di Fassona con misticanza
Primo: Tortelli d'erbetta
Secondo: Tagliata di manzo con patate al forno
Eur 25.00 bevande escluse. Cena a numero chiuso. Prenotazioni: 349 5794032
Circolo "La Lanterna" di Vicofertile: tortelli sotto le stelle con la musica dell'Orchestra Meraviglia by Manuel. Prenotazione gradita al numero 0521.671168 ore pomeridiane o con messaggio su Facebook.
Da Universo Vegano in via Farini "Tortellata vegana"
A soli € 7,50 potrete gustare gli esclusivi tortelli artigianali e 100% vegetali di Uv.
Strada Manara in Festa apre il 23 giugno con la “Mega tortellata di San Giovanni" (prenotazioni alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “Tortellata di San Giovanni”). Dalle 18 musica live:Untany Brothers - Luca Ferrigato - Century – K time - Masa - Ksal - I Segreti di Charlotte – Crazy Diamond - Pin Cushion Queen - Rondex's INN - BUST - L'Ordine Naturale Delle Cose
Fattoria Di Vigheffio: tortelli e l'electro swing scoppiettante dei Bomba Titinka. Tortelli d'erbetta 7 euro Tagliere di salumi misti 8 euro
per info e prenotazioni: 3938512833
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Tortellata di san Giovanni nella corte del Castello di Compiano - Parma
prezzo € 28. Prenotazione tel. 0525 825541
Tortellata al Castello di Felino! Menù per la serata: salumi della "La Fattoria Di Parma" e torta fritta, tortelli di erbetta, piccola pasticceria, caffè, acqua minerale, lambrusco o malvasia selezione Castello "Oinoe Vini" a volontà. Prezzo: euro 34 a persona. Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Labirinto di Franco Maria Ricci: Tortelli di Spigaroli. Menu speciale per la cena del 23 giugno. Una serata unica tra arte, cultura, gastronomia e la splendida voce di Diego Vilar.
Montechiarugolo: Tortellata di S.Giovanni 2016 – 51 anni di TORTELLI. Anche quest’anno il circolo ANSPI imbandisce le tavole nella caratteristica piazza del Castello e lungo le vie dell’antico borgo medioevale.