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Grizzana Morandi, 16 aprile 2018 – Incendio in via Panoramica. Intervengono i Carabinieri.

Questa notte, una pattuglia dei Carabinieri di Grizzana Morandi si trovava in località Pioppe di Salvaro per un servizio di controllo del territorio. A un certo punto, i due militari, tra cui il Comandante e un suo collaboratore, si sono accorti che una villetta a schiera situata in via Panoramica era avvolta da una coltre di fumo nero e denso che faceva pensare a un incendio piuttosto serio.

I due Carabinieri si sono diretti velocemente sul posto e hanno iniziato a bussare insistentemente al portone d'ingresso della villetta fino a quando non hanno visto uscire una coppia di conviventi sulla cinquantina in stato confusionale a causa del fumo che avevano già respirato e il figlio della donna, ventenne.

Dopo qualche minuto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, chiamati dai Carabinieri, che hanno spento le fiamme, verosimilmente scaturite dalla canna fumaria di una stufa a legna.

I due conviventi sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna per accertamenti.

Foto – Stazione Carabinieri Grizzana Morandi.

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Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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Tel. 0512007513

Pubblicato in Cronaca Emilia

I segreti della Vigna d'Italia, consuetudini che vengono smentite dai fatti e lo studio tecnico dei vini da parte degli assaggiatori. Una giornata per comprendere ed approfondire quanto degustare un vino possa farne emergere legami indissolubili con il territorio di produzione ed i sistemi di produzione.

di L'Equilibrista - Bologna Palazzo del Re -

Dosaggio zero, pas dosè, assenza di ricolmatura, no dosage, sono solo alcune delle diciture più famose e ricercate per indicare che si parla di vini dal palato molto secco, pulito e rigorosamente vinificate con la tecnica del metodo classico, fiore all'occhiello della grande tradizione spumantistica italiana.

La giornata si apre con la tradizione ed una preziosa descrizione di una terra, la Franciacorta, che ha dato prova di grande sviluppo e che ha insegnato a fare sistema in modo pratico. Produrre qualità, è alla base della nostra cultura in Italia perché è l'unico modo che abbiamo per poterci differenziare e tracciare un solco di unicità nello sconfinato mondo della produzione di massa e della uniformità per senso di appartenenza.

L'Italia e la Franciacorta si sono posizionati dunque nella fascia alternativa del mercato, andando a scalzare dal trono alcuni Dei dell'Olimpo finora indiscussi ricercando affermazione e grande finezza nei profumi. L'evento e soprattutto la degustazioni offerta dal Consorzio di tutela del Franciacorta in collaborazione con l'Associazione Italiana Sommelier, hanno portato consapevolezza nella ridefinizione delle potenzialità del dosaggio zero, soprattutto in zone delicate come la Franciacorta che da sempre contraddistinte per dosaggi e creatori del SATEN, oggi possono vantare prodotti più secchi perché non dosati.

Questo miracolo viene garantito dalla gestione ottimale dell'altitudine, della scelta dei terreni, della vinificazione e del passaggio in legno oppure dalla permanenza dei lieviti, tanto da caratterizzare esempi calzanti che sono stati ben descritti qui di seguito. La fortunata posizione permette poi una completa maturazione delle uve tanto da esaltarne a pieno il frutto e la persistenza gusto olfattiva.

franciacorta_3.jpegLa serata, dedicata al concetto del dosaggio zero, inizia con la cantina Vezzoli Giuseppe, che applica il metodo solo uva, portando qui un quaranta mesi sui lieviti, producendo circa 200.000 bottiglie, facendo leva sul fatto che l'aggiunta della liquer della sola uva come frutto del lavoro delle persone, oltre ad essere garanzia di qualità è anche grande distinzione.

Il naso si distingue per sentori di poca panificazione, ma buon frutto croccante, usando infatti il solo 50% per l'assemblaggio e gestendo una spiccata freschezza che emerge nonostante la scelta tecnica usata, la nota citrina svetta su tutto, anche sulla mineralità che comunque rimane abbastanza evidente. Castelveder è la seconda interpretazione descritta e qui la parte incidente è lo stile di allevamento perché a 300 mt / slm, una cantina che produce circa 80.000 bottiglie l'anno, manifesta equilibrio nonostante permanga la bella freschezza che ora si fa meno pungente perché è il risultato della scelta di posticipare la raccolta, evitando il dosaggio, che lo premia. Questo prodotto è tutto Chardonnay 100% e vendemmiato il 25 agosto, quindi esaltando la fase fenolica e quella tecnologica ma garantendo alta la freschezza e la acidità su tutto.

Monte Rossa punta invece sui suoi 36 mesi di maturazione sui lieviti, che con una produzione di 500,000 bottiglie ne decreta forse quella più produttiva. Qui c'è da stupirsi perché la nota emergente mi riporta all'ossidazione e ad una venatura acetata evidente al naso, ben accentuata ma non coperta perché solo ingentilita grazie al 44% della fase di vinificazione effettuata in legno. Il palato si chiude molto bene mantenendo una parte di vegetalità garantita dall'azione del pinot nero che ne decreta longevità e stratificazione in bocca.

Ormai il palato è ben recettivo e ha appreso la lezione che il sommelier Nicola Bonera, già ambasciatore del Franciacorta e pluripremiato relatore AIS, ha voluto impartirci. Proseguiamo quindi con la cantina Santa Lucia che ci regala una prorompente interpretazione di un 38 mesi sui lieviti di un zona molto vocata e nota. Erbusco è famosa per caratterizzare vini più carichi e strutturati, con note tostate, ricche di nuance gialle zafferano che emergono grazie alla sua dorsale morenica, profonda ed esaltante che ne forgia un vino più masticabile e lungo.

Siamo quasi in chiusura di serata e le spiegazioni iniziano a legarsi fra loro creando un preciso filo conduttore perché adeguatamente approfondite e ben documentate, tanto da far emergere che qualsiasi metodo classico può ben figurare come dosaggio zero, perché soprattutto in Franciacorta a differenze delle altre zone, questo aspetto può meglio caratterizzarsi per ottimo irraggiamento, valorizzato dal terreno con ottime componenti minerali e differentemente stratificato, adeguata ventilazione e soprattutto una completa maturazione che permette di non dosare mai.

Parlavamo di terreno, proprio come capita nella zona di Adro, dove una cantina come Colle Battista regala note ossidative che si protraggono fino all'acqua ragia , grazie a terreni morenici e quindi di grande struttura, dal frutto molto caldo e carico. L'ultima cantina poi, sceglie di concentrare la sua attenzione sulla valorizzazione della maturazione e sulla peculiarità del terreno e quindi nonostante si parli sempre della stessa tipologia di vino, la cantina Borgo La Gallinaccia, si va a caratterizzare per uno spiccato frutto secco, con esaltanti note di croissant e bignè cremoso conferendo a questa ultima interpretazione una direzione di netta distinzione rispetto alla prima cantina approcciata, testimoniando un excursus interessantissimo che adesso esalta una spiccata mineralità che va a sostituire una freschezza riscontrata solo all'inizio della serata sulle prime cantine.

La nuova direzione che hanno scelto queste cantine è testimoniata anche dai grandi player italiani che non a caso portano prodotti che stanno andando verso questa direzione. Non a caso infatti Cadelbosco sta sfruttando il surriscaldamento termico e geologico per presentare una Annamaria Clementi 2008 che definisce il vero crocevia per la cantina perché la prima annata a fare il dosaggio zero.

Grandissimo prodotto, finemente assemblato con 20 vitigni diversi fra loro e risultato di 8 anni di affinamento, regalando note di pasticceria evolute, freschezza olfattiva e grande persistenza in bocca portando questo prodotto nel futuro di una modernità che apprezza sempre di più prodotti nudi, privi di artifizi e ottimamente bilanciati.

Esperienza quella fatta a Bologna che valorizza il lavoro fatto dai vignaioli e che testimonia sempre più come i tempi stiano cambiando, perché il rialzo termico è sempre più ago della bilancia nella scelta dei prodotti e sulle vinificazioni.

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(foto gentilmente concesse dal consorzio tutela franciacorta)

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Mercoledì, 28 Marzo 2018 07:33

"The Grandfather Platform"

Oltre 5.000 visitatori per l'opera site specific di Luca Pozzi a Palazzo Magnani. Fino a venerdì 30 marzo, incontri ravvicinati con gli affreschi dei Carracci per un viaggio emozionale sospeso tra il tempo e lo spazio

Il progetto, a cura di Maura Pozzati, costituisce una nuova importante tappa nell'ambito della collaborazione intrapresa da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna volta a promuovere il patrimonio artistico dello storico edificio bolognese.

Sono oltre 5.000 i visitatori di The Grandfather Platform, opera site specific pensata dall'artista milanese Luca Pozzi per Palazzo Magnani, che permette di vivere un viaggio nel tempo e nello spazio, dentro e attraverso superfici, storia e futuro. Un'esperienza per i sensi e per l'anima in una originale mostra d'arte che, grazie ad una monumentale piattaforma interattiva, consente incontri ravvicinati con gli affreschi realizzati da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci nel tardo Cinquecento, tra vibrazioni dallo spazio, buchi neri e realtà aumentata.

Inaugurata lo scorso 2 febbraio all'interno del percorso espositivo di Arte Fiera - Art City, The Grandfather Platform è una mostra unica per elaborazione creativa e realizzazione.

Il progetto, a cura di Maura Pozzati, costituisce una nuova importante tappa nell'ambito della collaborazione intrapresa da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna al fine di promuovere Palazzo Magnani come rinnovato luogo di cultura, capace di accogliere nuove forme di espressione artistica sempre più vicine alla contemporaneità. Grazie a The Grandfather Platform, infatti, lo storico edificio è aperto alla città affinché questa possa immergersi in un'esperienza d'arte composita e innovativa, unica nel suo genere.

Centro nevralgico della mostra è la Sala dei Carracci interamente occupata da un'installazione ambientale che permette ai visitatori di salire a oltre 4 metri di altezza per trovarsi vis-à-vis, per la prima volta nella storia di Palazzo Magnani, a una distanza così ravvicinata con i magnifici affreschi carracceschi che ornano le pareti dell'intero salone.

Il potenziamento della fruizione dell'affresco non è tuttavia l'unico effetto che l'opera di Pozzi produce. L'artista offre suggestioni derivanti dalla traduzione visiva di alcune moderne teorie della fisica, giungendo ad immaginare l'invisibile. The Grandfather Platform, nel mutare la prospettiva sul fregio dal livello terra del salone al livello sopraelevato della piattaforma, evoca l'imprescindibilità del punto di vista, principio caro alla meccanica quantistica. Ma Pozzi si spinge anche oltre, creando una sorta di cunicolo spaziotemporale all'interno del quale il visitatore può metaforicamente viaggiare nel tempo, dal presente all'origine della fondazione di Roma.

L'installazione permette tra l'altro di sperimentare gli effetti emozionali della realtà aumentata scaricando l'app ideata da Pozzi e predisposta da Bepart, partner tecnico del progetto. La mostra continua nelle sale adiacenti dove è visibile la serie di sculture in bronzo lucidato a specchio "Dragon's Eggs" - risultato di una collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che le ha equipaggiate di veri scintillatori muonici in grado di percepire il passaggio di particelle subatomiche altrimenti invisibili, segnalandone la presenza attraverso un impulso luminoso. Il progetto si chiude con la presentazione degli scatti fotografici "Wilson Tour" realizzati documentando il lancio di una pallina da tennis il 19 novembre 2017 dalle 11.00 alle 17.45 di fronte alle scene delle "Storie dei primi fondatori Romolo e Remo" dipinte da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci.

Nella Quadreria, inoltre, sono esposte due sculture realizzate dall'artista, già presenti nella Collezione d'Arte UniCredit. Queste opere mettono in luce un uso originale della forza di gravità, connesso a temi artistici e religiosi della realtà bolognese.

La mostra è visitabile fino a venerdì 30 marzo nelle giornate di mercoledì (dalle 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 20) e di giovedì e venerdì (dalle 14,30 alle 18).

 

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Venerdì, 23 Marzo 2018 11:13

Earth Hour 2018: UniCredit partecipa in 13 Paesi

Domani, sabato 24 marzo, dalle 20.30 UniCredit spegnerà per un'ora le luci di 77 edifici in 13 Paesi: Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia e Ungheria.

In Emilia Romagna saranno interessate le sedi UniCredit in via del Lavoro a Bologna e in via Rivoluzione d'Ottobre a Reggio Emilia.

Il Gruppo parteciperà all'iniziativa internazionale Earth Hour, aderendo per l'undicesimo anno consecutivo al grande evento globale WWF che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui cambiamenti climatici che minacciano il Pianeta.

Il sostegno di UniCredit alla campagna evidenzia gli sforzi messi in atto dal Gruppo nel corso degli anni in tema di conservazione dell'ambiente e di sviluppo sostenibile. In particolare, la strategia climatica attuata dalla Banca mira a una consistente riduzione delle emissioni di gas serra legate alla sua operatività. L'obiettivo a medio termine è di ridurre le emissioni del 60% entro il 2020 e quello a lungo termine è una riduzione dell'80% entro il 2030.

Nel 2017, UniCredit ha ottenuto una riduzione complessiva del 41% rispetto alle emissioni del 2008 grazie a una maggiore efficienza energetica, all'utilizzo degli ambienti di lavoro in modo più razionale e aumentando la digitalizzazione delle operazioni bancarie.

 

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un trentaseienne kosovaro per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali.

E' successo martedì sera, quando una pattuglia dei Carabinieri è stata allertata di recarsi velocemente a casa di una donna che aveva telefonato al 112 dicendo di essere stata picchiata dal marito davanti ai due figli adolescenti.

All'arrivo dei militari, la richiedente, trentacinquenne straniera, aveva il volto tumefatto e ricoperto di sangue, mentre il marito, poi identificato nel trentaseienne kosovaro, se ne stava tranquillamente in casa.

Ai militari, il trentaseienne, ammetteva di aver pestato la moglie "in maniera giusta", perché gli aveva mancato di rispetto.

La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata d'urgenza al Pronto Soccorso, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di quindici giorni, a seguito di un trauma cranico e facciale.

Dalla ricostruzione dei fatti analizzati dai Carabinieri, è emerso che l'uomo, giunto in Italia una ventina di anni fa, avrebbe conservato un atteggiamento severo nei confronti della moglie e dei figli, costretti a sottostare a una serie di regole particolarmente severe.

Una situazione difficile che la donna aveva pagato a caro prezzo qualche anno fa, quando fu ricoverata presso il Reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Sant'Orsola Malpighi a causa di un arresto cardiaco.

Nonostante i soprusi e l'infarto, la donna aveva avuto la forza di perdonare il marito dopo che questi l'aveva tradita con un'altra donna molto più giovane di lui. Quanto successo martedì sera non è altro che l'ennesimo episodio di violenza domestica che poteva avere un epilogo peggiore.

L'uomo, infatti, si è scagliato contro la donna come un animale e dopo averla tramortita con un pugno alla bocca dello stomaco, l'ha percossa dicendole: "Io ti ammazzo! Io ti ammazzo!". Quando la donna ha chiamato il 112, il kosovaro ha gridato "Io non ho paura dei Carabinieri, tanto non mi possono fare nulla, puoi chiamarli quanto vuoi, poi vediamo...". Su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, l'uomo, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Bologna.

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Giovedì, 22 Marzo 2018 11:51

Calcio - il sabato di Pasqua delle emiliane

Dopo la pausa per le nazionali con quella azzurra che affronterà Argentina ed Inghilterra in amichevole, tutta la serie A tornerà in campo il sabato di Pasqua, il 31 marzo, per una giornata molto importante su tutti i fronti: scudetto, champions league, salvezza. In un modo o nell'altro, tutte e tre le emiliane sono coinvolte su tutti i fronti.

Alle 12 e 30 sarà proprio il Bologna ad aprire il turno nell'anticipo allo Stadio Renato Dall'Ara dove i rossoblu ospiteranno la Roma di mister Eusebio di Francesco. I giallorossi, dopo la vittoria in casa del Napoli, sono completamente rinati vincendo tutte le ultime partite in campionato e coppa. Anche gli uomini di Donadoni però sono reduci dal positivo pareggio in casa della Lazio. Se per i capitolini la posta in palio è quella della Champions League, per i felsinei invece c'è l'ambizione di passare nella parte sinistra della classifica e con il Torino in caduta libera nelle ultime giornate in decima posizione, c'è più di una speranza nel capoluogo di regione sul centrare questo obiettivo.

Poi nel pomeriggio alle 15 i riflettori si spostano allo stadio Marassi dove il Genoa attende la Spal. Difficile fare un pronostico e scommetterci sù, magari in un portale specializzato come bet365 casino visto che entrambe le squadre sono state protagoniste di ottime prove nell'ultima giornata di campionato prima della pausa.

I ferraresi sono addirittura riusciti a fermare la capolista Juventus sullo zero a zero mentre gli uomini di Ballardini hanno sfiorato l'impresa a Napoli dove comunque hanno espresso un eccellente gioco di squadra. La Spal ha necessità di punti per salvarsi, il Genoa invece per non avere troppi patemi d'animo in questo finale di stagione. Ci aspetta sicuramente una partita molto interessante ed apertissima a qualsiasi risultato.

In contemporanea con il campo di Genova, al Mapei Stadium il Sassuolo aspetta invece il già citato Napoli, ringalluzzito dall'aver dimezzato la distanza dalla capolista Juventus. Sulla carta Mertens, Insigne, Callejon e tutti i titolari di Maurizio Sarri hanno un tasso tecnico ben al di sopra di quello della squadra emiliana ma in queste ultime giornate si è visto che il gap tra le formazioni si è molto ridotto rispetto a soltanto qualche settimana fa. La stanchezza comincia indubbiamente a farsi sentire, il logoramento anche psicologico può essere differente da squadra a squadra. Tutto questo per dire che se pur i pronostici devono per forza di cosa essere nettamente a favore dei partenopei, le partite poi bisogna vincerle sul campo ed il Sassuolo ha sempre messo in difficoltà il Napoli ottenendo anche vittorie e pareggi prestigiosi.

A completare il quadro della Serie A ci saranno alle 15, Lazio - Benevento, Cagliari - Torino, Atalanta - Udinese , Inter - Verona e Fiorentina - Crotone. Segue alle 18 Chievo - Sampdoria ed alle 20 e 45 il posticipo stellare tra Juventus e Milan che potrà dirci qualcosa in più sia sulla lotta scudetto che per le posizioni valevoli ad assicurare la qualificazione in Champions League della prossima stagione.

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Pienone di studenti e docenti oggi all'Istituto Rosa Luxemburg di Bologna per il taglio del nastro de "1938 - La storia".

Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, Marilena Pillati, Vicesindaco di Bologna, Daniele De Paz, Presidente della Comunità ebraica di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Parri di Bologna, e il direttore scolastico regionale Versari hanno inaugurato la mostra realizzata dal Museo della Shoah in collaborazione con altre importanti associazioni e istituzioni che per i prossimi 7 giorni farà tappa a Bologna all'interno di un percorso itinerante in varie città italiane.

"Questi pannelli - spiega Saliera - ci raccontano della brutalità e della viltà delle leggi razziali ai danni dei cittadini e delle persone di religione ebraica: 80 anni il regime di Mussolini volle questi provvedimenti e l'allora capo dello Stato italiano, Re Vittorio Emanuele III le promulgò senza esitazione firmando una delle pagine più brutte e vili della storia italiana".

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Nel corso della nottata, a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna e della Compagnia di Bologna Centro, supportati dai militari del Comando Provinciale di Napoli, hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare, ponendo agli arresti domiciliari due cugini ventiquattrenni napoletani, ANTONIO MUSTO E MAURIZIO MUSTO.

Bologna 9 marzo 2018 - L'operazione nasce dai risultati conseguiti durante l'esecuzione dell'indagine "Avvoltoio" che il 30 settembre del 2016 aveva visto l'arresto di otto persone riconosciute quali componenti di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di anziani. Le perquisizioni effettuate nei domicili degli arrestati avevano permesso di acquisire del materiale (telefoni cellulare, tablet, pc) che, una volta analizzato, ha fatto emergere delle responsabilità a carico di altri soggetti, allora ignoti, facenti parte dello stesso sodalizio criminale.

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Dal febbraio 2016, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna e della Compagnia Bologna Centro hanno avviato una complessa indagine finalizzata a disarticolare un sodalizio criminale dedito, appunto, alle truffe con la cosiddetta "tecnica della cauzione".

Le investigazioni, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna – diretta dal Procuratore Capo, dott. Giuseppe Amato - e svoltesi anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di individuare l'esistenza di un'organizzazione criminale specializzata nelle truffe alle persone anziane, con sede esecutiva a Napoli, composta da una pluralità di "batterie", attive sul territorio nazionale in maniera autonoma. Nello specifico, è stata individuata una "batteria" riconducibile al clan "Marsicano-Esposito" di Casoria, composta da soggetti suddivisi stabilmente in "aliquote specializzate", una "cellula di telefonisti/terminalisti", soggetti stanziali a Napoli incaricati di:
- individuare e contattare come "avvocato" le potenziali vittime, grazie a siti web che abbinano l'indirizzo al numero del telefono fisso;
- provocare il contatto con il finto Carabiniere, spesso presentato come "Maresciallo Primo", per rassicurare la vittima, invitata a comporre un numero di telefono della caserma dei Carabinieri, senza rendersi conto che il truffatore, in realtà, non interrompe mai la comunicazione;
e un "aliquota di emissari", due soggetti, presenti sui luoghi delle truffe, in contatto diretto con i telefonisti, a cui suggeriscono gli indirizzi e che riscuotono le finte cauzioni dalle vittime.

Le indagini hanno permesso di accertare che l'organizzazione criminale in questione è collegata al clan "Contini" di Napoli, a cui viene corrisposta una tangente, che nel corso delle conversazioni è invocata in maniera convenzionale con i termini di "pesone" o "carosiello", ed il cui pagamento, a titolo di protezione, è ritenuto indispensabile per poter operare in tutta "tranquillità" e "sicurezza".

In particolare, il "canovaccio" abituale prevedeva l'entrata in scena del sedicente "avvocato Molinari", che componeva numeri di telefono di abitazioni di una medesima via/quartiere, reperendoli da siti internet, fino a quando non s'imbatteva in una persona anziana in casa da sola. L'avvocato cercava di convincere l'anziano che per evitare l'arresto del proprio parente, coinvolto in un fittizio incidente stradale e per questo motivo trattenuto in una caserma dei Carabinieri, era necessario pagare una determinata somma, generalmente qualche migliaio di euro, da consegnare a un suo collaboratore che si sarebbe presentato quanto prima presso l'abitazione. Per rendere il tutto ancora più credibile, la conversazione proseguiva con l'intervento telefonico del "finto" maresciallo dei carabinieri, che si presentava come "Maresciallo Primo", con il compito di carpire definitivamente la fiducia della vittima "rassicurandola" sulle buone intenzioni dell'avvocato.

La truffa si consumava quando la vittima consegnava al "collaboratore dell'avvocato", che nel frattempo stazionava nei pressi della via/quartiere preso di mira, il denaro richiesto. In molte circostanze, poiché le persone anziane non detenevano in casa grandi somme di contante, i truffatori si facevano consegnare gioielli o preziosi. Le indagini hanno acclarato che alle truffe partecipavano, direttamente o indirettamente, componenti d'intere famiglie, uomini, mogli, madri e figli, non solo con compiti operativi ma anche di collegamento con gli emissari (intervenendo all'occorrenza anche in prima persona) nonché logistici, reperendo numeri di telefoni di cellulari ma anche autovetture con cui spostarsi, trasformando così l'attività illecita in un vero e proprio "affare di famiglia" dal quale tutti traevano sostentamento. Il GIP del Tribunale di Bologna – Dott.ssa Francesca Zavaglia, recependo le risultanze investigative, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 2 soggetti, incensurati, posti agli arresti domiciliari, ravvisando nelle condotte dei correi il reato di cui all'art.416 C.P.

Il provvedimento di oggi si colloca su quella stessa linea giuridica tracciata dalla Procura della Repubblica e concordata dall'ufficio G.I.P. del Tribunale di Bologna che nel settembre 2016 inaugurò un impianto accusatorio assolutamente originale, innovativo ed efficace rispetto alla fattispecie delittuosa: aver fatto emergere la matrice ideativa comune ed aver individuato gli elementi fattuali costitutivi di un'associazione finalizzata a commettere una serie elevatissima ed indeterminata di truffe pluriaggravate in danno di anziani, con condotta protratta nel tempo ed ancora in essere, agendo mediante ripartizione dei compiti, con carattere di continuità e stabilità. Tale contestazione ha permesso di aggredire in modo incisivo fenomeni delittuosi nei cui confronti, se presi singolarmente, la normativa vigente non offre strumenti di contrasto efficaci e adeguati.

Gli odierni arrestati sono accusati di aver commesso almeno quattordici truffe consumate e svariati altri tentativi a danno di persone anziane, con un metodo che può ormai dirsi, purtroppo, consolidato e comune a diversi gruppi criminali dediti a questa tipologia di reato, che hanno eletto la nostra provincia a territorio di "caccia" privilegiato in ambito nazionale.


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1. Foto Copertina - conferenza stampa – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.
Nella foto, da sinistra, Maggiore Diego Polio, Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bologna e Luogotenente Salvatore D'Elia, Comandante della Stazione Carabinieri Bologna Indipendenza;
2. Foto Maurizio Musto e Antonio Musto - interno al testo;
3. in allegato il Comunicato stampa Indagine Avvoltoio del 30 settembre 2016.

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L'attività di indagine nasce a giungo 2017 quando un ragazzo diciasettenne si presentò con i genitori presso la Caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare di essere rimasto impelagato in un giro di droga che gli aveva procurato dei debiti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena avviarono immediatamente le indagini coordinati dall'Autorità Giudiziaria minorile, venendo ben presto a conoscenza di una realtà preoccupante, costituita da un fiorente mercato di droga tra i giovani del luogo.

Questo, pochi giorni dopo l'avvio delle indagini, consentiva di trarre in arresto due giovani all'interno di un parco. Veniva inoltre accertato che tra i giovani che non avevano la disponibilità economica per acquistare le dosi di hashish o marijuana, scattava una forma di "solidarietà" con prestiti in denaro che tuttavia, se non restituiti, mettevano l'acquirente/debitore in una posizione sfavorevole.

Nella mattina del 27 febbraio, una trentina di Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, coadiuvati dal Nucleo Cinofili del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e da altri militari delle Compagnie Carabinieri Bologna Centro e Molinella e del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno eseguito otto perquisizione domiciliari.

L'operazione è terminata con l'esecuzione di una misura di accompagnamento nei confronti di un diciasettenne che è stato trasferito in un Centro di Giustizia Minorile, l'arresto di due ragazzi di diciassette e venti anni perché trovati in possesso di droga durante la perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni, il sequestro di un centinaio di grammi di droga e del materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

- Foto conferenza stampa – Fonte: Ufficio Stampa Comando Provinciale Carabinieri Bologna. Nella foto, da sinistra, Tenente Domenico Lavigna, Comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri di San Lazzaro di Savena, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Bologna e Maggiore Aniello Mattera, Comandante della Compagnia Carabinieri di San Lazzaro di Savena;
- Foto CC materiale sequestrato – Fonte: Compagnia Carabinieri San Lazzaro di Savena.

 

 

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Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 01 Marzo 2018 09:08

Desk Brasile oggi a Bologna

Giovedì 1 marzo presso il Centro Congressi di Fico Eataly World si terrà il roadshow "Desk Brasile", organizzato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili per promuovere il processo di internazionalizzazione degli studi professionali e fornire alle aziende clienti forme di assistenza in rete e collaborazione su temi societari, amministrativi e fiscali.

Tra gli interventi in programma, coordinati da Donatella Vitanza (Consigliere ODCEC Bologna), la relazione a cura di Tiziana Primori (Amministratore Delegato Fico EatalyWorld spa), che esporrà ai convenuti il nuovo modello di business proposto dal parco gastronomico più grande al mondo.

I rapporti commerciali tra Brasile ed Emilia-Romagna saranno al centro dell'intervento di Stefano Bellucci (Responsabile Centro Nord Rete Domestica, Sace spa), mentre il ruolo delle Banche nell'internazionalizzazione sarà illustrato da Marino Inio (Managing Director UniCredit International Center Italy) e da Renzo Regini (UniCredit Latin America Representative, San Paolo - Brasile).

I lavori saranno aperti alle ore 10,30 dai saluti istituzionali di Andrea Foschi (Consigliere CNDCEC), Stefano Zanardi (Presidente CODER), Alessandro Bonazzi (Presidente ODCEC Bologna) e Giovanni Gerardo Parente (Presidente A.I.C.E.C., Associazione per la promozione e lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle competenze tecniche dei Commercialisti e degli Esperti Contabili). In rappresentanza dei Commercialisti brasiliani porterà un saluto ed una testimonianza Marcio Massao Shimomoto, Presidente di SESCON – SP.

(allegato comunicato stampa pdf)

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