Il quotidiano Tageszietung, infatti, ha rivelato che la Monsanto, che produce i semi, erbicidi e altri prodotti agricoli ed il cui nome è diventato sinonimo di Ogm, non cercherà di ottenere licenze per le piante geneticamente modificate né cercherà di fare nuove prove in campo di sementi Ogm nella maggior parte dell'Europa occidentale. "Abbiamo capito che in questo momento, (gli Ogm) non sono bene accetti", ha dichiarato al quotidiano Ursula Luettmer-Ouazane, portavoce della Monsanto in Germania aggiungendo "è controproducente combattere contro i mulini a vento." La richiesta di sementi Ogm da parte degli agricoltori europei non è abbastanza alta per garantire una continua attività di lobbying per l'approvazione di nuovi prodotti, ha detto la portavoce. Inoltre, diverse giurisdizioni europee hanno vietato la coltivazione di alcuni Ogm. Per esempio, nel 2009 Germania ha vietato la coltivazione del Mais Gm, MON 810. Francia, Austria, Ungheria e altri paesi hanno anche provato ad andare contro le norme di Ue che approvano le colture e vietare il mais, che è solo uno delle due colture geneticamente modificate la cui coltivazione all'interno della Ue, è approvata. L'altra coltura è la patata Amflora prodotta da BASF, che l'anno scorso ha smesso di vendere la sua Ogm in Europa a causa della tenace opposizione. "In molte paesi d'Europa questa tecnologia non è ancora accettata– da parte dei consumatori, agricoltori e politici", ha detto al New York Times Stefan Marcinowski, membro del consiglio della BASF. Anche altri importanti multinazionali che producono Ogm, come Syngenta e Bayer CropSciences si sono ritirati dal mercato Europeo. Un portavoce della Monsanto ha dichiarato al quotidiano tedesco che la multinazionale statunitense continuerà a vendere MON 810 in Spagna, Portogallo e Romania, dove c'è una maggiora accettazione del prodotto rispetto ad altre parte d'Europa. E che cercherà di convincere l'Unione Europea ad approvare l'importazione di mangimi contenenti OGM. Fonte: CBS News, traduzione AIOL