Giovedì, 24 Ottobre 2024 07:30

Per la Camera di Commercio Italo-Russa le sanzioni danneggiano gli esportatori europei più della Russia In evidenza

Scritto da Eva Bergamo

Il Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR) Ferdinando Pelazzo analizza il sistema sanzionatorio imposto dalla UE contro la Federazione Russa e dichiara che l'embargo sta effettivamente danneggiando più Bruxelles che Mosca.

Di Eva Bergamo (Quotidianoweb.it) Roma, 22 ottobre 2024.  Nulla di nuovo per chi segue la geopolitica e ben conosce la situazione, ma ora arriva la conferma autorevole di chi segue attivamente gli scambi commerciali tra il nostro Paese e la Russia.

In una recente intervista, il Presidente della CCIR dichiara che "le sanzioni colpiscono più duramente i piccoli esportatori europei, che vorrebbero continuare a fare affari all'interno del quadro legale e sanzionatorio. Alla fine, è questa la parte che soffre di più. Chi esporta aggirando le sanzioni sa cosa fare, mentre chi rispetta la legge e non viola le sanzioni viene punito, ovvero le piccole e medie imprese che esportano calzature, abbigliamento, arredi per la casa e beni non soggetti a sanzioni".

Pelazzo è convinto che la difficoltà principale è legata al sistema dei pagamenti, considerato che la Banca Centrale Europea sta costringendo le istituzioni finanziarie europee a ridurre le operazioni in Russia.

"Questo è un problema enorme per l'Italia e per l'Europa in generale, che non può più contare sugli istituti di credito, costretti a ridurre le operazioni in Russia, obbedendo alla BCE. È un problema più grande per gli italiani che per la Russia, dove hanno trovato il modo di effettuare i pagamenti per le loro esportazioni", ha detto, specificando poi che il problema è più sentito nelle regioni in cui non ci sono praticamente filiali di banche europee. "Tutto ciò rende impossibile l'esportazione per le piccole e medie imprese", ha quindi spiegato Pelazzo.

Come ovvia conseguenza, le esportazioni italiane verso Mosca sono in crisi, soprattutto perché "ci sono aziende in Italia che esportano i loro prodotti principalmente in Russia, e per loro è difficile trovare nuovi mercati. Questa situazione ci preoccupa molto. Siamo interessati a mantenere gli scambi commerciali".

In conclusione, nonostante tutto ciò, l'esperto afferma che molti italiani vogliono continuare a lavorare sul mercato russo e questo è un fattore che un Governo che si autodefinisce "patriota" dovrebbe tenere in considerazione... per il momento però non si vede alcuna luce in fondo ad un illogico tunnel opprimente che il regime europeo continua a cementare.

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(Ferdinando Pelazzo)

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