Di Emilio Graziuso (*), 18 novembre 2023 - La Banca Intesa San Paolo, infatti, ha riaperto i termini per l’adesione dei propri correntisti al trasferimento dalla stessa all’ Isybank prevedendo un nuovo termine per il trasferimento del 29 febbraio 2024.
La scadenza precedente era stata fissata a fine settembre ed a decorrere dalla stessa si sono susseguitele proteste dei consumatori, una interrogazione parlamentare ed, infine, l’apertura di una procedura dinnanzi all’Antitrust.
Quest’ultima, infatti, ha avviato una istruttoria nei confronti sia della Banca Intesa San Paolo sia di Isybank ritenendo la comunicazione del trasferimento dei correntisti, formulata da Banca Intesa, “ambigua e diffusa con modalità non coerenti con l’importanza della questione trattata”.
Ma chi sono i clienti di Banca Intesa San Paolo “trasferiti”?
I correntisti interessati al “passaggio” ad Isybank sono i clienti di Banca Intesa San Paolo ritenuti dalla stessa “prevalentemente digitali”, ossia coloro che hanno una maggiore familiarità con i servizi ed i canali digitali o che non utilizzano le filiali fisiche.
Secondo l’Antitrust, quindi, le criticità che la comunicazione ai clienti formulata da Banca Intesa San Paolo presenta sono le seguenti:
1)aver indicato una mera facoltà per i correntisti di dichiararsi “non prevalentemente digitali”;
2)il passaggio ad Isybank comporterebbe “importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa SanPaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone”.
Ma cosa succede concretamente adesso e cosa devono fare i correntisti?
Bisogna distinguere due ipotesi:
a)se il cliente è già stato trasferito;
b)se il cliente non è ancora stato trasferito.
Nel primo caso non si può più tornare indietro.
Pertanto il correntista che non vuole essere cliente Isybank non ha altra strada che chiudere il conto corrente presso quest’ultima ed aprirlo con un altro Istituto di credito, anche se quest’ultimo dovesse essere Intesa San Paolo.
In tal caso, il correntista dovrà, comunque, recarsi in filiale e potrà beneficiare di specifiche agevolazioni dedicate, quali, ad esempio, l’applicazione di condizioni e promozioni riservate ai nuovi clienti, se più favorevoli rispetto alle condizioni che lo stesso cliente aveva prima della cessione.
Ancora, attraverso l’opzione “cambio banca”, il correntista non dovrà farsi carico delle domiciliazioni ed addebiti ricorrenti nonché della chiusura del conto corrente.
Per coloro che, invece, non sono ancora stati “trasferiti” ad Isybank, essi hanno la possibilità di scelta se rimanere o meno presso Banca Intesa o divenire clienti della nuova Banca.
Se la scelta è quella di rimanere cliente di Banca Intesa si ha tempo sino al 29 febbraio 2024 per dichiarare di non essere un utente digitale, attraverso la procedura indicata nella comunicazione pervenuta dalla Banca alla quale si consiglia di dare la massima attenzione, sia per il rispetto dei termini indicati sia dell’iter da seguire.
(*) Autore
avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.
Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.
Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.
Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.
Presidente Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".
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