Nel bissare gli anni precedenti questa volta scrivo un aneddoto personale che trae spunto dalla lettura di un post scritto da un esperto dirigente su un noto social.
"Tu non sarai mai un buon manager, perché sei troppo gentile!"
Un dilemma che nasce molto tempo fa quando a Londra, in una nota “boutique” del settore finanziario, il “Boss” (si fece chiamare così, come inciso sulla targa personalizzata del suo Maserati) si rivolse a me in questo modo.
Un Dubbio che porto dentro ormai da anni e che mi investe ogni qual volta affronto un nuovo incarico.
Un Dubbio che mi ha fatto riflettere e considerare quanto sia galantuomo il tempo perché, non solo l'essere gentile non mi ha impedito di continuare a crescere, ma, soprattutto negli ultimi anni, la gentilezza in azienda è una soft skill che è stata rivalutata moltissimo.
Essere gentile apre le porte nel mondo professionale ma, soprattutto, quello privato permettendo di allargare la cerchia delle Amicizie con persone di spessore che sanno notare.
Una persona gentile può contribuire a creare un ambiente di lavoro positivo ed armonioso, migliorando le relazioni tra colleghi e creando un senso di coesione nel team, è quindi un contributo al miglioramento delle relazioni interne mentre un ambiente di lavoro gentile e inclusivo può portare a una maggiore soddisfazione dei dipendenti, riducendo l'assenteismo e favorendo la retention di talenti;
I dipendenti gentili possono gestire meglio le interazioni con i clienti, garantendo un'esperienza piacevole e professionale. Questo può aumentare la fedeltà del cliente è quindi un contributo alla customer satisfaction, ma avere un team di persone gentili può migliorare la reputazione dell'azienda sul mercato e tra i potenziali candidati, rendendola un'organizzazione più desiderabile per lavorare;
Le persone gentili tendono ad essere più aperte alla collaborazione ed alla condivisione di idee, facilitando il lavoro di gruppo e stimolando l'innovazione, creando quindi le basi per collaborazioni efficienti;
Le persone gentili sono spesso più abili nel gestire i conflitti in modo diplomatico ed equilibrato, contribuendo a ridurre tensioni e malumori nel team, nello stesso tempo le persone gentili hanno spesso capacità di comunicazione più empatiche e chiare, favorendo una comunicazione aperta e costruttiva all'interno dell'azienda dando quindi un notevole contributo nel prevenire e gestire i conflitti;
Un ambiente lavorativo gentile e rispettoso può ridurre lo stress dei dipendenti, aumentando il loro benessere psicologico e favorendo la produttività e un dipendente gentile può contribuire a creare un clima organizzativo positivo, dove ciascun individuo si sente apprezzato e valorizzato per il suo contributo.
Un leader gentile e carismatico può ispirare e motivare i dipendenti, stimolando un alto livello di impegno e di dedizione verso gli obiettivi dell'azienda.
Per coloro che ancora associano la gentilezza alla debolezza, chiedo gentilmente di rileggere questo scritto sotto un ombrellone estivo e rifletterci quanto più possibile.
Ed è con questo scritto che auguro a tutti un sereno Ferragosto rinviando le letture economiche alla prima domenica di settembre con l’auspicio che la Luce di agosto illumini le menti di chi deve porre fine ad una guerra insensata, di chi deve decidere sugli aumenti dei tassi e - con i propri comportamenti – incidere sul giro dell’inflazione, degli imprenditori che possano adottare la migliore Bussola per navigare con le proprie aziende e, non ultimo, un pensiero ai nostri politici che possano trovare la quadra tra modifiche al PNRR, per un insensato quanto inutile reddito di cittadinanza, per il miglioramento di una Sanità ormai allo sbando con medici ed operatori sempre meno gratificati a fronte di chi rimane dietro una scrivania a contare onorari facendo girare pazienti tra un polo e l’altro di una regione.
(*) autore
La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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