Di Flavia De Michetti Roma, 8 giugno 2023 (Quotidianoweb.it) - Il politico nordcoreano ha dichiarato, infatti, che “Porre fine alla vita sarebbe considerato un atto di tradimento contro il socialismo”.
Secondo il Servizio di Intelligence nazionale sudcoreano, il Paese sta attraversando una disastrosa crisi economica, a causa della quale, quest'anno, si sarebbe registrato un aumento di circa il 40% dei casi di suicidio, per mancanza di lavoro.
Sono stati segnalati anche casi di morte per fame e povertà.
L’aumento del tasso dei suicidi è allarmante.
Nelle ultime ore, dunque, il Governo nordcoreano ha tenuto una riunione d’emergenza per trovare una soluzione a questo problema, non concentrandosi però sul rilancio dell'economia, ritenendo che “abolire” il suicidio sia la risoluzione migliore per il miglioramento dello sviluppo del Paese.
Un funzionario della provincia nord-orientale di North Hamgyong ha spiegato che “La maggior parte dei casi ha coinvolto intere famiglie che hanno posto fine alla loro vita insieme. Nel corso della riunione d’emergenza i partecipanti sono rimasti scioccati dalla divulgazione di note di suicidio che criticavano il Paese e il sistema sociale”.
Il suicidio, dunque, sembrerebbe aver avuto un impatto sociale maggiore della fame e un funzionario, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha spiegato che “Nonostante la politica di prevenzione del suicidio, i funzionari non sono stati in grado di trovare una soluzione adeguata. La maggior parte dei suicidi è stata causata da gravi casi di povertà e fame, quindi nessuno può trovare una giusta contromisura in questo momento”.
Durante l’incontro sarebbero stati descritti nel dettaglio diversi casi scioccanti.
Tra questi, una coppia di circa 60 anni si è impiccata a un albero in montagna e una famiglia di quattro persone che, dopo aver consumato insieme l'ultimo pasto familiare, ha ingerito cianuro di potassio, una sostanza chimica altamente tossica.
“Il suicidio familiare – ha aggiunto il funzionario - è un ultimo atto di sfida contro un sistema senza speranza”.
L'ordine di Kim Jong Un, dunque, ordina ai funzionari del Governo locale di assumersi la responsabilità di prevenire i suicidi nelle loro giurisdizioni.