Oggi, le opportunità e le occasioni sono molteplici, anche grazie alla possibilità di poter avere a disposizione una vasta gamma di mezzi da tutta Europa. Ecco quello che c’è da sapere.
Quando un titolare di un’azienda o di partita IVA ha bisogno di un furgone o di un altro mezzo per la propria attività, come, per esempio, camion, rimorchi o macchine agricole, si trova nella condizione di valutare se gli è più conveniente l’acquisto o il ricorso a formule diverse. Un’altra difficoltà è quella di reperire il mezzo che gli serve al prezzo più vantaggioso, senza correre il rischio di cadere in qualche truffa. Per fortuna, oggi ci sono società specializzate che selezionano i mezzi delle migliori case produttrici provenienti da diversi paesi europei per avere a disposizione una scelta ampia e il veicolo più adatto alle proprie esigenze in tutta sicurezza. Per esempio, sul sito web specializzato Truck1 sono presenti le offerte di rivenditori di furgoni Volkswagen dall'Europa e di altre marche, che quindi possono essere confrontate dal possibile compratore per effettuare la scelta migliore.
Acquisto sì, ma in sicurezza
L’acquisto di un mezzo aziendale comporta sempre un notevole investimento, per questo è facile farsi allettare da offerte che, a prima vista, sembrano allettanti, ma che alla luce dei fatti, possono anche non rivelarsi tali ma nascondere una vera e propria truffa. Vediamo allora a che cosa fare attenzione quando si acquista un veicolo aziendale.
In genere, le offerte di un potenziale truffatore sono molto basse. Per questo è utile confrontare su siti specializzati il prezzo dell’offerta di veicoli uguali o simili, sia nuovi che usati. Se il prezzo è inferiore di 1,5 – 2 volte rispetto alla media, allora probabilmente si tratta di una truffa. Il venditore potrebbe poi giustificare il suo prezzo stracciato con frasi tipo, “è in svendita”, “trasferimento da un altro paese”, “necessità di vendere subito”. Tuttavia, questi casi non giustificano la riduzione di due o tre volte del prezzo di un veicolo rispetto alla media dei venditori.
Un’altra pratica molto usata dai truffatori è quella di richiedere una caparra e poi sparire. In questo caso, è bene tenere presente che le aziende serie dispongono solo di un conto corrente bancario intestato a una persona giuridica (l’azienda stessa), quindi bisogna diffidare da chi chiede l’invio di denaro con sistemi di pagamento istantaneo come Western Union o MoneyGram, o su conti di persone fisiche. Attenzione anche alle informazioni sull’azienda venditrice, se mancano dati come sito web, telefono, indirizzo fisico, email, partita Iva, che la rendono facilmente rintracciabile e identificabile. Anche numeri di telefono non funzionanti o indirizzi email gratuiti, come gmail, yahoo, che chiunque potrebbe aprire, devono fare scattare un campanello di allarme. Infine, tutti i pagamenti devono essere effettuati solo dopo la firma di regolare contratto di compravendita.
Leasing, quando sceglierlo
Un’alternativa all’acquisto tradizionale è il contratto di leasing. La differenza sostanziale con il noleggio è che il leasing è in sostanza un acquisto parziale del veicolo attraverso rate mensili, mentre il noleggio è l’affitto del mezzo per un periodo che può essere lungo o anche breve. In entrambi i casi, il veicolo resta di proprietà di chi offre il servizio, mentre a chi ha stipulato il contratto spetta il diritto di utilizzare il mezzo per le sue esigenze.
Il leasing è una sorta di “affitto a riscatto”, è riservato ai titolari di azienda o partita IVA e il contratto ha una durata di circa tre anni, durante i quali viene corrisposta una rata mensile che copre una parte del prezzo del veicolo, le spese accessorie e gli interessi. Di solito nel contratto è incluso un vincolo di chilometraggio, se si supera il quale si deve pagare un sovrapprezzo. Inoltre, bollo, assicurazione e manutenzione sono a carico del cliente, ma si possono inserire nel contratto e includere nella rata mensile. Il vantaggio del leasing è che, alla scadenza del contratto, si può scegliere se acquistare il mezzo, pagando quello che rimane del costo iniziale, oppure restituirlo stipulando un altro contratto e avere a disposizione un veicolo più nuovo. Inoltre, chi ha una partita Iva ha un vantaggio anche economico: il 20% del costo del leasing e il 40% dell’Iva possono infatti essere scaricati. Se si ha intenzione di acquistare il mezzo, quindi, il leasing può essere più conveniente perché alleggerisce il costo dell’acquisto finale che viene applicato su un periodo più lungo.