29 novembre 2022 - Un azionista Veneto Banca, associato dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, ha ottenuto nei giorni scorsi una ordinanza con la quale il Tribunale ha riconosciuto allo stesso il risarcimento del danno, pari ad € 14.000,00, oltre interessi dal momento dell’investimento, per avere acquistato azioni della Veneto Banca.
Ad essere condannata al risarcimento del danno è stata la Banca Intesa San Paolo, quale società incorporante per fusione Banca Apulia, che aveva venduto i titoli al risparmiatore.
“In materia di risparmio tradito stiamo facendo la storia!” – affermano soddisfatti Ugo Massari e Cristina Lucchetti, delegati in Provincia di Parma dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – “Soprattutto per quanto riguarda la vicenda Veneto Banca, siamo riusciti in una missione che all’inizio sembrava impossibile, vale a dire quella di far recuperare agli azionisti i risparmi andati in fumo”.
L’Associazione ha ottenuto numerose pronunzie favorevoli ai risparmiatori per quanto concerne le azioni Veneto Banca ed in materia nel maggio 2020 ha ottenuto la prima sentenza in Italia.
Tornando alla recente ordinanza, era accaduto che il risparmiatore, persona priva di esperienza finanziaria alcuna, avesse investito i propri risparmi, pari ad € 14.000,00, su suggerimento della allora Banca Apulia, nella quale riponeva la massima fiducia, in azioni della Veneto Banca, ignaro della reale natura delle stesse e dei rischi connessi.
Al consumatore, infatti, non era stato spiegato che si trattava di azioni illiquide che non prevedevano garanzia alcuna di restituzione del capitale e delle modalità e difficoltà (successivamente divenute, per quanto concerne i titoli Veneto Banca, impossibilità) di vendita.
E così, proprio per difetto di informazione, il Tribunale ha riconosciuto il diritto del risparmiatore al risarcimento del danno.
“Ancora una volta è stata integralmente accolta la nostra linea difensiva – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Presidente Nazionale dell’Associazione “Dalla Parte del Consumatore” - L’ordinanza aggiunge un importante e fondamentale tassello al mosaico giurisprudenziale che stiamo, faticosamente, costruendo in materia.
La Banca è stata condannata, infatti, oltre al risarcimento del danno in favore del risparmiatore pari all’intero importo del capitale investito, a corrispondere anche gli interessi dalla data di corresponsione all’effettivo soddisfo.
Ciò vuol dire che, nel caso di specie, il risparmiatore avrà diritto agli interessi a partire dal 2012.
Con le sentenze emanate in precedenza, invece, l’Autorità Giudiziaria prevedeva gli interessi a decorrere dalla data nella quale era stato promosso il processo”.
“Queste procedure, come è noto sono, spesso, lunghe e prevedono vari passaggi prima che sia promosso il processo, basti pensare, ad esempio, alla fase di reclamo e poi al successivo tentativo di mediazione o alla procedura dinnanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie.
Il riconoscere gli interessi dal momento dell’investimento è per la nostra Associazione una questione di giustizia sociale”, concludono Ugo Massari e Cristina Lucchetti.
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Autore (*)
avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.
Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.
Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.
Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.
Presidente Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".
Per Informazioni e contatti scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Rubrica "L'Agorà del Diritto" www.gazzettadellemilia.it"