Di Mario Vacca (*) Parma, 6 novembre 2022 - Nel corso di una tavola rotonda che ho avuto il piacere di moderare un noto medico, presente tra il pubblico, è intervenuto domandando se il Governo avesse potuto considerare il recupero di parte dei fondi dall’extra gettito dell’iva generato dagli stessi aumenti.
Evidentemente non è stato l’unico a considerare tale strategia ma sicuramente uno dei primi dal momento che, al termine del Consiglio dei Ministri dove è stata approvata la Nadef (Nota di aggiornamento al Def), il premier Giorgia Meloni ha annunciato che sono stati "liberati, grazie all'extragettito dell'Iva e a un terzo trimestre favorevole, circa 9 miliardi e mezzo da utilizzare per il caro energia"
Evidenziando lo stanziamento di risorse per oltre 30 miliardi sino al 2023, rincara la dose il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti evidenziando che assicura: "Pronti a fronteggiare i rischi di una recessione".
Tre i punti fondamentali sui quali ruota in questi giorni l’attenzione del Governo, la Nadef appena approvata, gli emendamenti al Decreto Aiuti ed ovviamente la Legge di Bilancio che dovrà essere approvata nel breve.
Con la prima si tenta quindi di mitigare i contraccolpi della spirale di crescita del costo delle bollette innescata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Un emendamento al Dl Aiuti ter prevede la ricerca di nuovi giacimenti di gas in Italia nel mar Mediterraneo, con un potenziale fino a 15 miliardi di metri cubi entro i prossimi 10 anni per allentare la dipendenza da Paesi terzi.
Il premier ha specificato: "Ci sarà la possibilità di liberare alcune estrazioni di gas italiano, immaginando nuove concessioni, chiedendo ai nuovi concessionari che vorrebbero accedere alle concessioni di mettere in campo da gennaio gas da destinare alle aziende energivore ad un prezzo calmierato".
La Meloni ha poi chiarito che la revisione del reddito di cittadinanza sarà oggetto della legge di Bilancio, rinviando ad un confronto nel merito con le parti sociali la prossima settimana su una serie di provvedimenti, mentre sul fronte previdenziale la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha rilevato la necessità di "una riforma sistematica delle pensioni indipendentemente dagli interventi che sarà possibile fare in sede di manovra finanziaria e che metta ordine a tutte le diverse gestioni previdenziali, che non sempre portano a benefici per determinate categorie di assistiti".
Infine il ministro dell'Economia ha avvertito: "Fare previsioni a lungo termine può essere un esercizio di accademia ma siamo pronti a fronteggiare i rischi di recessione che da piu' parti vengono evocati che, ahimè, potrebbero toccare anche l'economia italiana". Molto dipenderà dal prezzo dell'energia, rimarca: “le previsioni per il futuro non sono ottimistiche a fronte di un calo del prezzo del gas".
In un certo senso Giorgetti pare confermare ciò che tutti temiamo da tempo riguardo un ritorno alla normalità completamente diverso dalla quotidianità ante 2019.
Infine Il premier Meloni annuncia quindi che "la delega a servizi segreti verrà assunta dal sottosegretario Mantovano" una decisione per la quale è stato necessario un intervento normativo sulla legge 124 del 2007, quella stessa che ha riformato il comparto intelligence 15 anni fa e contenuta nel decreto legge sul riordino dei ministeri. La legge prevedeva che l’Autorità delegata non potesse esercitare altre funzioni di governo. È stata necessaria dunque una deroga, stabilendo l’eccezione per chi svolge funzioni di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Premier ha scelto la stessa strada intrapresa da Silvio Berlusconi nel 2008 per consentire all’allora sottosegretario Gianni Letta di svolgere anche le funzioni di Autorità delegata.