Purtroppo, come è noto, la separazione tra i coniugi comporta, spesso, delle ripercussioni di carattere psicologico per i figli, soprattutto se in tenera età.
Ripercussioni di carattere psicologico, naturalmente, che possono, alle volte, portare ad incrinare i rapporti con uno dei genitori o, addirittura, all’allontanamento da uno di essi.
Se tali conseguenze della separazioni, sono il frutto di un trauma del minore, privo di condizionamenti esterni, ci sarà da lavorare molto da un punto di vista psicologico per cercare di far accettare e metabolizzare il nuovo assetto familiare ma nulla quaestio da un punto di vista giuridico.
Discorso diverso, invece, se l’allontanamento da uno dei genitori sia stato indotto dall’altro coniuge.
Ed è proprio questo il caso esaminato dalla Suprema Corte.
Nei gradi di giudizio che hanno preceduto il contenzioso dinnanzi alla Corte di Cassazione, infatti, era emersa, in una fattispecie di separazione tra coniugi, la pressante e reiterata influenza della madre sulla volontà della minore, che aveva comportato per quest’ultima il rifiuto della figura paterna.
Drammatico il quadro psicologico del minore emerso dalle perizie disposte dall’Autorità Giudiziaria.
Nella ordinanza si legge infatti, che nella minore sono stati riscontrati “tratti evidenti di problematiche connesse alla mancanza di una figura genitoriale ulteriore e diversa rispetto a quella materna foriera di aspetti punitivi e pericolosi quali la menzogna e la paura, caratterizzata anche dalla volontà di compiacere la madre o la paura di sbagliare atteso che la relazione con la bambina è basata sulla interdipendenza, ed è la bambina a dover gratificare il bisogno di affetto della madre”.
Alla luce di ciò, quindi, è stato disposto l’affido condiviso, ad entrambi i genitori, della figlia minore con collocamento presso la madre e prosecuzione di un percorso di avvicinamento al padre tramite i servizi sociali.
Alla madre, inoltre, è stata irrogata una sanzione di € 1.000,00 per aver ostacolato l'esercizio del diritto di visita del padre per alcuni anni.
E’ un caso che fa decisamente riflettere sulla funzione e l’importanza sociale del diritto
Autore
Avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.
Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.
Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.
Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.
Presidente dell’Associazione Nazionale "Dalla Parte del Consumatore".
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