Si tratta, nello specifico, del termostato; nel caso in cui sia abbinato ad un sistema di regolazione a tempo, viene chiamato cronotermostato. I due dispositivi hanno funzioni analoghe ma si contraddistinguono per alcune, significative, differenze. In questo articolo, vediamo quali sono.
L’installazione (o la sostituzione) di un termostato può comportare diversi vantaggi; ragion per cui, vengono inseriti sempre più spesso all’interno dei sistemi di riscaldamento delle unità abitative. In aggiunta, si tratta di dispositivi facili da reperire; sono tante le aziende di settore che producono anche termostati e cronotermostati come, ad esempio, la Vimar, i cui prodotti (inclusa la serie civile Vimar Plana) sono acquistabili anche online, tramite e-commerce specializzati come Emmebistore.com.
Cos’è un termostato
In linea di massima, si può definire ‘termostato’ un qualsiasi dispositivo che agisce da interruttore in risposta ad una determinata variazione di temperatura. Tale variazione viene rilevata da un elemento termosensibile incluso all’interno del sistema stesso.
Il termostato può avere un funzionamento meccanico o digitale; i modelli che sfruttano la più sofisticata tecnologia digitale stanno diventando sempre più diffusi, specie in ambito abitativo. Il principio di funzionamento, però, resta sempre lo stesso: al raggiungimento di una temperatura prestabilita, il dispositivo cambia la propria posizione, passando da ‘on’ a ‘off’ (ossia da aperto a chiuso).
Il funzionamento del cronotermostato
Com’è facile intuire, il cronotermostato ha, di base, lo stesso funzionamento di un comune termostato. Qual è, quindi, la differenza tra i due dispositivi?
In sintesi, il cronotermostato ha una funzionalità in più: consente di implementare una programmazione cronometrica, ossia di stabilire l’ora in cui la caldaia deve spegnersi, impostando al contempo anche la temperatura che si desidera raggiungere. I modelli di più recente generazione sono dotati di sistemi di settaggio e controllo particolarmente avanzati; alcuni, ad esempio, sono in grado di connettersi al WiFi di casa in maniera tale da implementare il controllo del cronotermostato anche a distanza. Questa particolare funzionalità può essere sfruttata per mezzo di apposite applicazioni, specifiche per i dispositivi di telefonia mobile. In tal modo, è possibile tenere sempre sotto controllo il funzionamento della caldaia, impostando i parametri che si preferiscono, e attivare i sistemi di riscaldamento solo quando necessario, riducendo gli sprechi e ottimizzando i costi.
I vari modelli di termostato e cronotermostato
In base alla tecnologia che utilizzano, i termostati hanno caratteristiche e funzionalità differenti. Quelli meccanici, o analogici, in genere sono dotati di una manopola di regolazione mediante la quale impostare in maniera semplice e rapida, la temperatura che la caldaia deve raggiungere prima di spegnersi. I modelli digitali, invece, sfruttano un piccolo display - non più grande di qualche pollice - tramite il quale visualizzare le impostazioni scelte per le varie funzionalità dell’impianto di riscaldamento.
Perché utilizzare un cronotermostato: i vantaggi
Come già accennato, il termostato (e, ancor di più il cronotermostato) garantisce diversi vantaggi. Il primo è quello di consentire una gestione più flessibile dell’impianto di riscaldamento; ciò consente di ottimizzare il dispendio di energia, dal momento che la caldaia funziona solo per il lasso di tempo necessario. Evitando gli sprechi è inoltre possibile ridurre il costo in bolletta, così che l’utilizzo degli impianti non gravi eccessivamente sul bilancio familiare. Un cronotermostato digitale, infine, può essere integrato all’interno di ambienti abitativi altamente ‘smart’, favorendo l’integrazione con altre tecnologie di domotica per creare una casa più funzionale non solo dal punto di vista pratico ma anche dell’efficienza energetica.