A scuola, al lavoro o anche a casa ci sono sempre tutte le opportunità del caso per esprimere la creatività: e con matita e carta, dai semplici disegni fino ai modelli più puntuali, è molto semplice svolgere queste attività.

Educare alla creatività con strumenti tradizionali

Abituare ad esprimere la creatività sin dai primi anni delle scuole elementari è di fondamentale importanza: perché ciò avvenga, però, non si può fare a meno di avere sempre a disposizione pastelli e matite colorati con i quali tradurre su carta le proprie idee senza difficoltà. Si potrebbe pensare, a questo proposito, che anche una tavoletta grafica o il display di un tablet o di un dispositivo elettronico piuttosto evoluto possano assicurare una libertà espressiva degna di nota.

Eppure, per quanto siano flessibili e semplici da utilizzare in tanti contesti, gli strumenti digitali presentano spesso un difetto: quello che, se non dispongono di interfacce di elevata qualità, non assicurano un rendering impeccabile del tratto della scrittura o le sfumature cromatiche più impercettibili. Talvolta, infatti, i programmi di disegno finiscono per “imbrigliare” la creatività artistica o, ancora, impongono una “razionalità” rigida tipica delle macchine ad un gesto invece naturale come potrebbe essere quello di far scorrere una matita su un foglio di carta, lasciando che il risultato ottenuto sia davvero soddisfacente. Questo esercizio si complica ulteriormente nel caso in cui si debbano sfumare i colori andando a creare delle nuance tenuamente contaminate dalle differenti varianti cromatiche coinvolte nell’attività di disegno.

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Progettare con tutta la libertà del caso

L’aspetto meno apprezzabile di talune interfacce di progettazione e di disegno che non sono particolarmente evolute è anche quello di una sorta di “correzione” della libertà espressiva della mano e, un intervento simile della macchina, non è minimamente accettabile in ambito didattico. Da una parte, perché l’educazione a compiere il gesto non avviene in maniera naturale e, anzi, viene fatta dipendere dall’intervento di un ausilio esterno che, invece, non dovrebbe avere un ruolo così prominente nel determinare la volontà espressiva dello studente.

Un approccio simile priva della naturale padronanza del tratto lo studente che, in questo modo, finisce per non sapere esattamente come fare a realizzare autonomamente gli esercizi richiesti. In questo senso, l’intervento del software nel correggere eventuali imprecisioni o scorrettezze nell’esecuzione artistica è paragonabile a quello di un correttore ortografico al quale si delega il compito di individuare degli errori linguistici. In entrambi i casi, si manifesta una forma di delega alla macchina di supervisionare lo svolgimento del lavoro creativo, senza educare la mano a compiere i gesti corretti per un’educazione visiva ideale.

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Quando la tecnologia è superata dalla semplicità

Anche se nel corso degli ultimi anni le soluzioni tecnologiche più evolute sembrano conquistare praticamente ogni settore della nostra società, in realtà, ci sono degli ambiti in cui non è detto che i dispositivi elettronici e i programmi siano sempre la migliore delle soluzioni adottabili.

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L’esempio dell’attività creativa durante le ore di educazione visiva è sicuramente eloquente in questo senso, proprio perché – per quanto si possa pensare alle tavolette grafiche e ai potenti software di elaborazione – in realtà, la creatività può essere espressa in modo sicuramente efficace con un blocco note ed una matita.

I tablet, le tavole grafiche e tanti altri dispositivi elettronici possono indubbiamente aiutare a rendere più velocemente trasmissibile ogni idea: tuttavia, in assenza di fonti energetiche o di connessioni dati, queste soluzioni high tech sono sostanzialmente inservibili. D’altro canto, bisogna pure ricordare come il miglior talento possa essere espresso anche in luoghi inabituali, magari nel bel mezzo della natura, lontano da tutte le fonti di disturbo che rendono difficile l’espressione libera delle proprie idee. In tutti quei momenti, matita e carta offrono il supporto ideale per lasciar fluire liberamente la creatività senza alcun vincolo.