Parma, 10 dicembre 2021 - Progetto Excelsior è il sistema informativo per l’occupazione e la formazione che ricostruisce il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese (indagine prevista dal programma statistico nazionale). E' un progetto che Unioncamere e le Camere di commercio, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Europea, realizzano a partire dal 1997.
Secondo i dati, emessi dal Sistema informativo Excelsior e analizzati dall’ufficio Informazione economica della Camera di commercio: a Parma e provincia si prevede per dicembre 2021 un ingresso complessivo di forze lavoro di 2.920 (+640 unità rispetto a dicembre 2019, pari al +28%) (in regione Emilia-Romagna 24.600 e complessivamente in Italia circa 354.000), di cui 1.190 saranno prevedibilmente richiesti nell’Industria (990 in manifatturiero e public utilities; 200 nelle costruzioni) e 1.730 nei servizi (servizi alle imprese 880, commercio 330, alloggio ristorazione e servizi turistici 240, servizi alla persona 280). A livello percentuale: il 41% è richiesto nella produzione di beni ed erogazione di servizi; il 21% in attività tecniche e di progettazione; il 17% in logistica; il 15% in attività commerciali e vendite.
Nel trimestre dicembre febbraio la previsione di ingresso ipotizzata nel parmense è di circa 14.830 unità. Nel trimestre dicembre 2021- febbraio 2022 si prevede che la variazione degli ingressi in azienda sia in totale di +7.410 rispetto al trimestre 2020/21 e +4.170 rispetto al 2019/20 (ante pandemia), cioè +39%. Sempre nel trimestre di riferimento 7.530 sono i lavoratori previsti in ingresso nell’industria e 7.300 nei servizi.
Analizzando più nello specifico i dati, a Parma le entrate si concentreranno per il 59% nel settore dei servizi e per il 57% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 32% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 68% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Relativamente alle entrate previste nei principali settori, nel mese di dicembre, in ordine decrescente troviamo una previsione così differenziata: 360 nei servizi di supporto alle imprese e alle persone (1.060 nel trimestre); 340 ne servizi di trasporto logistica e magazzinaggio (1.920 nel trimestre); 330 nel commercio (1.410 nel trimestre); 310 nelle industrie meccaniche ed elettroniche (1.350 nel trimestre); 280 nei servizi alle persone (920 nel trimestre).
Il 21% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (20%); 37% operai specializzati e conduttori impianti, professioni commerciali e dei servizi 19%, profili generici 17%, impiegati 6%. In 41 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari all’11% del totale e per una quota pari al 26% interesseranno giovani con meno di 30 anni.
Il diploma di scuola media superiore è sempre il titolo più ricercato (29%) al momento dell’assunzione, per lo 0,8% il titolo ITS (istruzione tecnica superiore), per il 19% è richiesta la qualifica o il diploma professionale, infine per il 14% la laurea.
Relativamente ai titoli di studio richiesti dalle imprese, secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta: il 41,1% delle entrate previste è di difficile reperimento: il 26,6% per mancanza di candidati. In particolare è di difficile reperimento l’83,3% dei laureati da impiegare nell’indirizzo scienze matematiche, fisiche e informatiche. Tra i diplomati si ricerca per oltre il 70% chi ha seguito percorsi di studi ad indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità e ad indirizzo meccanica, meccatronica ed energia. Tra coloro che hanno conseguito la qualifica di formazione o diploma professionale, i più ricercati sono quelli che hanno fatto percorsi ad indirizzo ristorazione, trasformazione agroalimentare, meccanica e benessere. Il 12,1% risulta di difficile reperimento per preparazione inadeguata dei candidati.
Per il 26% le aziende chiedono esperienza nella professione e per il 42,5% nel settore.