Parma, 18 novembre 2021 - Excelsior è il sistema informativo per l’occupazione e la formazione che ricostruisce il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese (indagine prevista dal programma statistico nazionale). E' un progetto che Unioncamere e le Camere di commercio, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Europea, realizzano a partire dal 1997.
Secondo i dati, emessi dal Sistema informativo Excelsior e analizzati dall’ufficio Informazione economica della Camera di commercio: a Parma e provincia si prevede per novembre 2021 un ingresso complessivo di forze lavoro di 4.020 (in regione Emilia-Romagna 38.400 e complessivamente in Italia circa 465.000), di cui 1.580 saranno prevedibilmente richiesti nell’Industria (1.230 in manifatturiero e public utilities; 350 nelle costruzioni) e 2.440 nei Servizi (servizi alle imprese 1.220, commercio 430, alloggio ristorazione e servizi turistici 350, servizi alla persona 440). A livello percentuale: il 40% è richiesto nella produzione di beni ed erogazione di servizi; il 20% in attività tecniche e di progettazione; il 18% in logistica; il 15% in attività commerciali e vendite;
Nel trimestre novembre - gennaio la previsione di ingresso ipotizzata nel parmense è di circa 13.910 unità. Nel trimestre novembre 2021- gennaio 2022 si prevede che la variazione degli ingressi in azienda sia in totale di +6.010 rispetto al 2020 e +3.210 rispetto al 2019 (ante pandemia). Sempre nel trimestre di riferimento 5.490 sono i lavoratori previsti in ingresso nell’industria e 8.430 nei servizi.
Analizzando più nello specifico i dati, a Parma le entrate si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 58% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 26% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 74% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Relativamente alle entrate previste nei principali settori, nel mese di novembre, in ordine decrescente troviamo una previsione così differenziata: 650 nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (2.200 nel trimestre);460 nelle industrie meccaniche ed elettroniche (1.380 nel trimestre); 440 nei servizi alle persone (1.340 nel trimestre); 430 nel commercio (1.450 nel trimestre); 360 nelle costruzioni (1.060 nel trimestre).
Il 20% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (19%); 42,5% operai specializzati e conduttori impianti, professioni commerciali e dei servizi 26%, profili generici 11,5%. In 44 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 14% del totale e per una quota pari al 28% interesseranno giovani con meno di 30 anni.
Il diploma di scuola media superiore è sempre il titolo più ricercato (30%) al momento dell’assunzione, per lo 0,8% il titolo ITS (istruzione tecnica superiore), per il 22% è richiesta la qualifica o il diploma professionale, infine per il 14% la laurea.
Relativamente ai titoli di studio più richiesti dalle imprese, il 44,1% delle entrate previste è di difficile reperimento: il 27,8% per mancanza di candidati (in particolare manca circa il 31,8% dei dirigenti, con in particolare specialisti della formazione e insegnanti; progettisti e ingegneri, informatici, fisici e chimici, tecnici di vendita e marketing; di difficile reperimento anche il 31,1% di operai specializzati in edilizia e manutenzione degli edifici, metalmeccanica ed elettromeccanica). Il 13,6% invece risulta di difficile reperimento per preparazione inadeguata dei candidati.