Sabato, 18 Settembre 2021 05:58

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: pignorabilità dell’assegno divorzile In evidenza

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Questa settimana l’avvocato prosegue, su sollecitazione dei lettori, l’approfondimento del tema legato al diritto di famiglia, nello specifico circa la pignorabilità dell’assegno divorzile.

“L'Agorà del Diritto” è il titolo della rubrica che, a partire dallo scorso mese di aprile, accompagna i nostri lettori.

Il titolo non è casuale ma rispecchia gli obiettivi che questo spazio redazionale si prefigge, primo fra tutti quello di informare i cittadini sui i propri diritti.

Le previsioni normative, infatti, da sole, non sono sufficienti, occorre un ulteriore passaggio, vale a dire la conoscenza delle stesse da parte dei destinatari.

Solo in questo modo, si potrà raggiungere l’auspicata evoluzione da “cittadino” a “cittadino informato” e, quindi, a “cittadino consapevole” dei propri diritti.

“L'Agorà del Diritto”, però, non è solo questo.

Di Emilio Graziuso (*) 18 settembre 2021 - Settimana dopo settimana la nostra rubrica si caratterizza per una sempre maggiore dinamicità ed interazione con i lettori.

Dopo l’articolo del 4 settembre 2021, relativo all’aumento dell’assegno divorzile per malattia invalidante del beneficiario è pervenuto un quesito molto interessante.

E’ stato richiesto, infatti, alla nostra “Agorà” se l’assegno di mantenimento dell’ex coniuge sia o meno pignorabile.

La questione si inserisce nella revisione giurisprudenziale, registratasi negli ultimi anni, relativa alla natura dell’assegno divorzile.

Quest’ultimo, infatti, come è stato sancito di recente nelle aule di Tribunale, non ha natura alimentare e non è, quindi, accordato all’ex coniuge per far fronte al sostentamento dello stesso ed a permettergli di provvedere ai bisogni essenziali.

L’assegno divorzile, infatti, trova la propria giustificazione nell’assistenza materiale scaturente dal vincolo materiale, sebbene esso sia ormai sciolto.

Muovendo da tale premessa sulla natura dell’assegno divorzile, la Corte di Cassazione ha, con sentenza del mese di maggio 2020, stabilito la pignorabilità del detto assegno.

In passato, la pignorabilità dell’assegno all’ex coniuge è stata molto dibattuta in giurisprudenza.

Alcuni Tribunali, infatti, erano giunti ad una soluzione “diplomatica” prevedendo che fosse pignorabile, esclusivamente, la quota dell’assegno non necessaria a soddisfare esigenze di vita primaria del beneficiario.

Ovviamente, tale orientamento giurisprudenziale è oggi superato da quanto statuito dalla Corte di Cassazione, la quale ha sancito, con la sentenza citata del 2020, in modo chiaro la pignorabilità dell’assegno divorzile.

 

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Autore (*)

"Avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.

Svolge la professione forense dal  2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.

Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.

Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.

Responsabile nazionale del Coordinamento  "Dalla Parte del Consumatore"

Per Informazioni e contatti scrivere aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Rubrica "L'Agorà del Diritto" www.Gazzettadellemilia.it"


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