Reggio Emilia 26 luglio 2021 - Il settore maggiormente interessato – come evidenzia l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati del Tribunale di Reggio Emilia - è stato quello delle costruzioni che, con 11 imprese reggiane coinvolte, ha registrato quasi un terzo dei fallimenti totali. Il dato risulta in aumento sia rispetto a quello dei primi sei mesi del 2019 – quando le procedure aperte del settore erano state 6 – sia a quello del 2020, quando i fallimenti del settore edile avevano raggiunto le 8 unità.
In lieve decelerazione rispetto al primo semestre 2019 (in tale periodo avevano raggiunto le 14 unità) le procedure aperte nel manifatturiero reggiano: sono 9 le imprese del comparto, con una lieve prevalenza delle aziende metalmeccaniche (3 imprese), mentre 2 attengono al settore ceramico (erano state 5 nel primo semestre 2020) e le 4 rimanenti ad altri ambiti, fra i quali l’alimentare e il tessile.
In crescita sia rispetto ai primi sei mesi del 2019 che del 2020 le procedure fallimentari relative alle aziende del settore immobiliare: quest’anno hanno raggiunto le 7 unità, mentre nell’anno passato si erano fermate a 3, stesso valore del 2019.
Sono, poi, 4 – in flessione di una unità rispetto al primo semestre di due anni fa ed in crescita rispetto al 2020 quando era stato aperto un unico fallimento del settore - le procedure fallimentari aperte nel primo semestre 2021 relative al commercio sia all’ingrosso (2) che al dettaglio (2). I pubblici esercizi hanno totalizzato complessivamente 2 fallimenti, ed entrambi hanno riguardato il settore della ristorazione.
Toccati più marginalmente, invece, sia il settore della logistica-trasporti, per il quale si conta solo una procedura fallimentare, sia quello relativo alle attività di servizi per edifici e paesaggi: anche in questo caso un unico fallimento.