Di Mario Vacca Parma, 7 marzo 2021 - Si tratta di un documento contabile che viene compilato alla fine di ciascun esercizio per mettere in evidenza i risultati che sono stati conseguiti con la gestione. In esso confluiscono tutte le rilevazioni effettuate attraverso la contabilità generale ed esprime, in modo sintetico, l'andamento patrimoniale, finanziario ed economico dell'azienda. Il bilancio d'esercizio è quindi un documento di derivazione contabile poiché tutti i dati in esso riportati derivano dalla contabilità generale dell'impresa, ordinario poiché è redatto, in modo ricorrente, al termine di ogni esercizio e proprio per questo, consuntivo, riferendosi ai risultati della gestione già svolta.
Il bilancio d'esercizio è un importante strumento di informazione per tutti quei soggetti che, a vario titolo, sono interessati alle vicende dell'impresa. Queste ultime, infatti, non riguardano solamente l'imprenditore, o i soci, ma molti altri soggetti che possono trarre - da tale documento - importanti informazioni sulla vita dell'impresa in quanto sono interessati, a vario titolo, alle sue vicende.
I soggetti interessati si dividono prevalentemente in due categorie di soggetti:
- soggetti interni all'azienda, ovvero:
- i proprietari dell'azienda (imprenditore o soci);
- i responsabili dell'amministrazione aziendale;
- i dipendenti;
- soggetti esterni interessati alle sorti dell'azienda, come finanziari, banche, fisco, fornitori, clienti, ecc..
Tutti questi soggetti sono detti stakeholders, termine inglese che significa "portatori di interessi" e che indica coloro che, in modo diretto o indiretto, sono interessati alle vicende dell'impresa. Per i soggetti esterni, spesso il bilancio d'esercizio, rappresenta l'unico documento dal quale trarre informazioni sulla situazione dell'azienda. Nel tempo, anche la legislazione in materia di bilancio d'esercizio ha trasformato questo documento da un uno strumento destinato a tutelare i soci e i creditori dell'azienda ad uno strumento di conoscenza per tutti i soggetti i cui interessi sono coinvolti in essa.
Il bilancio quindi ha una funziona informativa ma svolge nel contempo una importantissima funziona di controllo. In ordine alla prima fornisce informazioni:
- sulla gestione aziendale;
- sul patrimonio dell'azienda;
- sulla sua situazione finanziaria;
- sul reddito conseguito nel corso dell'esercizio.
Per quanto concerne la funzione di controllo il bilancio d'esercizio permette:
- ai soggetti interni all'azienda di tenere sotto controllo:
- la redditività dei propri investimenti;
- le forme di impiego degli eventuali utili conseguiti;
- l'operato degli amministratori;
- ai soggetti esterni di valutare:
- le attività aziendali intraprese;
- la regolarità delle azioni poste in essere.
Il bilancio d'esercizio consente di effettuare confronti nel tempo in modo da verificare se la situazione aziendale è migliorata, peggiorata o è rimasta invariata nel tempo ed inoltre, consente anche confronti nello spazio, ovvero con i risultati conseguiti da altre aziende operanti nel medesimo settore economico, utili nel creare standard di settore.
L’art. 2423 del Codice Civile stabilisce quali siano i documenti che compongo il bilancio d’esercizio che, quindi, è composto da:
- Stato Patrimoniale;
- Conto Economico;
- Rendiconto Finanziario;
- Nota integrativa.
Lo Stato Patrimoniale è il documento che mette in evidenza la situazione patrimoniale dell'impresa, rappresenta una sorta di fotografia del capitale di funzionamento dell'azienda alla data del bilancio, cioè alla data di chiusura dell'esercizio che normalmente, ma non necessariamente, coincide con il 31/12. Evidenzia la composizione e l'entità del patrimonio aziendale: i beni che compongono il capitale dell'impresa, il loro valore ed i finanziamenti dei quali si avvale l'impresa oltre ai crediti ed ai debiti.
Il Conto Economico è il documento che mette in evidenza la situazione economica dell'azienda ed il risultato economico conseguito, per effetto della gestione, nell'arco dell'esercizio considerato. Esso permette di esaminare i componenti positivi e negativi di reddito di competenza del periodo che hanno concorso alla formazione del reddito dell'esercizio.
Con il Rendiconto Finanziario si illustrare la situazione finanziaria dell'impresa. Diverse informazioni su tale situazione sono desumibili anche dallo Stato Patrimoniale, ma le notizie ottenibili dal Rendiconto Finanziario sono molto più ampie ed infatti si evidenziamo meglio:
- la politica di finanziamento seguita dall'impresa nell'arco dell'esercizio, in altre parole quali sono state le varie fonti di finanziamento;
- la politica degli investimenti, ovvero, come le risorse finanziarie sono state investite:
- l'esistenza o meno di una correlazione tra investimenti e finanziamenti;
- le aree della gestione che hanno assorbito risorse finanziarie e quelle che hanno prodotto un incremento di tali risorse.
Con La Nota integrativa si forniscono una serie di informazioni ulteriori rispetto a quelle desumibili dagli altri documenti che compongono il bilancio, in modo da integrarne e chiarirne il contenuto. Inoltre, essa permette in alcuni casi, di motivare le scelte fatte dagli amministratori, ad esempio in relazione ai criteri di valutazione adottati nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico.
Nella redazione del bilancio d'esercizio occorre attenersi a tre categorie di principi affinché possa realmente rappresentare, l'andamento patrimoniale, finanziario ed economico dell'azienda, evidenziati di seguito in ordine gerarchico:
- i principi fondamentali;
- i principi generali;
- i principi contabili nazionali.
I principi fondamentali fissano le linee guida da seguire nella redazione del bilancio e sono contenuti nell'art.2423, II comma, del Codice Civile ove è previsto che il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio. Quindi, i principi fondamentali sono:
- chiarezza;
- verità;
- correttezza
Il bilancio deve essere redatto in modo che le informazioni in esso contenute siano chiare, cioè di facile lettura e complete. Deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione dell'azienda, in altre parole esso deve rappresentare la situazione aziendale senza distorsioni, manipolazioni, occultamenti ed in modo imparziale.
La rappresentazione veritiera e corretta rappresenta, dunque, la principale finalità del bilancio, tanto che lo stesso art.2423 del Codice Civile stabilisce che, se in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione in materia di bilancio (in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa) è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. In caso di deroga, la Nota integrativa deve motivare la deroga ed indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico.
I principi generali di redazione del bilancio sono regole generali da rispettare nella redazione del bilancio, fissati dall'art.2423-bis del Codice Civile:
- il principio della prudenza, il cui scopo è quello di evitare di indicare in bilancio, e di distribuire, utili che in seguito potrebbero risultare non effettivamente conseguiti. A tal fine vanno imputati al periodo solamente componenti positivi di reddito già realizzati, mentre vanno imputate al periodo le perdite anche se sono solamente presunte e non hanno ancora avuto la loro manifestazione;
- il principio della continuità, in base al quale gli elementi del patrimonio devono essere valutati nella prospettiva della continuazione dell'attività dell'azienda in quanto scopo del bilancio è quello di determinare il capitale di funzionamento;
- il principio della prevalenzadella sostanza sulla forma. Nei casi nei quali, la sostanza economica dell'operazione o del contratto fosse diversa dalla forma giuridica degli stessi, la rappresentazione in bilancio dell'operazione deve essere fatta con riferimento alla sostanza dell'operazione e non alla sua forma;
- il principio della competenza, secondo il quale i componenti di reddito, sia positivi che negativi, devono essere attribuiti all'esercizio di competenza economica a prescindere dal momento della loro manifestazione finanziaria;
- il principio della separatezza, secondo il quale gli elementi da iscrivere in una stessa voce di bilancio devono essere valutati separatamente (ad esempio le diverse merci);
- il principio della costanzache prevede che i criteri di valutazione rimangano invariati nel tempo, salvo casi eccezionali nei quali la Nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.
Il Codice Civile stabilisce i principi di redazione del bilancio d'esercizio, la sua struttura, il suo contenuto, i criteri di valutazione, le modalità di approvazione del bilancio. Talvolta, queste norme, hanno bisogno di essere integrate da regole più dettagliate, di tipo tecnico, mentre altre volte hanno bisogno di essere interpretate. Questo è il compito dei principi contabili nazionali, regole tecnico-ragioneristiche complementari emanate da appositi organismi (l'OIC, Organismo Italiano di Contabilità) nel rispetto di quanto stabilito dal Codice Civile. Essi stabiliscono come debbano essere contabilizzati i fatti di gestione e come vanno effettuate le valutazioni di bilancio. Alcune società, nella redazione del bilancio d'esercizio, non adottano le norme del Codice Civile e dei principi contabili nazionali, bensì applicano le regole contenute nei principi contabili internazionali, detti anche IAS/IFRS (IAS= International Accounting Standars IRFS = International Financial Reporting Standards). Si tratta di principi emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board). L'obbligo di applicare gli IAS/IFRS riguarda varie società ed, in particolare, quelle quotate in borsa.
l bilancio d'esercizio deve essere redatto da tutte le imprese, a prescindere dalla loro veste giuridica. Quindi, hanno l'obbligo di compilare questo documento:
- le società di capitali;
- le società di persone;
- le imprese individuali.
Tuttavia l'obbligo si presenta diversamente a seconda della veste giuridica dell'impresa, ma questo lo vedremo nel prossimo articolo.
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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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