Mercoledì, 23 Novembre 2016 13:46

Il "self service banking" di UniCredit parla anche cinese

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ATM evoluti BancoSmart, totem multifunzione e casse veloci di UniCredit "parlano" anche il cinese. 
Nuova funzionalità attiva anche in 919 postazioni dell'Emilia Romagna.

Bologna, 23 novembre 2016

Da oggi tutti gli ATM evoluti BancoSmart, i totem multifunzione e le casse veloci di UniCredit (in totale circa 8.000 postazioni "self" in Italia, di cui 919 in Emilia Romagna) "parlano" anche il cinese. La funzionalità multilingue, che già consentiva di cambiare la lingua da "Italiano" a "Inglese" per tutti i servizi bancomat disponibili, è stata infatti estesa anche alla lingua cinese. Questo per consentire a una comunità dai numeri rilevanti una comoda e facile alternativa allo sportello nello svolgimento di operazioni primarie come la gestione del contante, il controllo dei rapporti bancari o il pagamento di utenze. UniCredit è la prima banca in Italia ad offrire un servizio così completo e capillare ai cittadini cinesi e intende estenderlo nei prossimi mesi anche ad altre lingue.

Diversamente dal "change language" presente su quasi tutti gli ATM bancari – che consente di operare solo per il prelievo e, tipicamente, per le carte con circuito internazionale – il cambio lingua UniCredit è disponibile anche per le carte domestiche e agisce su tutte le funzioni, sia informative che dispositive (prelievo, versamento, oltre 150 servizi di pagamento, rateizzazione carta Flexia).
In Emilia Romagna "parlano" cinese oggi ben 667 bancomat, 211 totem multifunzione e 41 casse veloci. Per accedere alla funzionalità è sufficiente cliccare sull'apposito bottone "Lingua" presente in Home Page, selezionare l'opzione preferita e, in automatico, tutte le operazioni di prelievo e pagamento vengono tradotte.

La comunità cinese negli ultimi anni è cresciuta in Italia. Sono più di 330mila i cinesi che oggi vivono nel nostro Paese, secondo elaborazioni Istat su dati del Ministero dell'Interno. In Emilia Romagna sono oltre 33.000. Senza considerare, più in generale, le numerose presenze nelle città italiane di turisti provenienti dalla Cina. Rilevanti sono anche i dati dell'interscambio commerciale fra Italia e Cina. In particolare, per quanto riguarda l'Emilia Romagna, nei primi sei mesi del 2016 la regione ha esportato in Cina prodotti per circa 732 milioni di euro (+1,9% rispetto al corrispondente periodo del 2015). Nello stesso periodo l'Emilia-Romagna ha importato dalla Cina beni per quasi 1,6 miliardi di euro. (Fonte: Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT e stime Prometeia).

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(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

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