Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Mais in crescita poco inferiore al record della stagione 2014-2015. Stabile la produzione di semi di Soia con le maggiori produzioni di Cina & C. parzialmente bilanciate dalle diminuzioni previste per gli USA.

MAIS: Dati previsionali per 2016-17

La produzione globale di Mais per la nuova stagione (inizio della stagione: 1°Settembre) è prevista a 1011.07 Mio t, +42.2 Mio t rispetto al 2015-16, e poco inferiore al record di 1013.5 Mio t della stagione 2014-15.
La produzione di Mais negli Stati Uniti è attesa a 366.54 Mio t. per il 2016-17, con un aumento di 5.6 milioni di acri nelle piantagioni di Mais, il quale compensa abbondantemente la riduzione delle rese dei terreni.
L'export degli USA è stimato in crescita rispetto al 2015-16 (+4.44 Mio t). I prezzi competitivi e la minor offerta e concorrenza da parte del Brasile dovrebbero supportare l'aumento dell'export degli Stati Uniti per le stagioni 2016-17 e 2015-16.
Gli stock finali negli USA per il 2016-17 sono proiettati a 54.68 Mio t, +8.89 Mio t rispetto al 2015-16. Se la previsione si realizzasse, gli stock sarebbero i più alti dalla metà degli anni '80.
La produzione di Mais è stimata in aumento per i principali produttori, con una ripresa nelle produzioni per Sud Africa e UE, maggiori aree coltivate in Argentina, Russia e Ucraina.
In Cina la produzione di Mais è stimata a ribasso di 6.6 Mio t, in seguito ai cambiamenti delle politiche di sostegno e alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais per i bassi prezzi interni.
In Cina il consumo di Mais è proiettato a +9.5 Mio t.

 

SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di semi di Soia per la nuova stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1°Ottobre) è stimata a 324.2 Mio t, con aumenti per Cina, India, Brasile, Ucraina e Argentina, parzialmente bilanciati da una diminuzione negli Stati Uniti.
Negli USA la produzione di Soia è attesa a 103.42 Mio t (-3.3% rispetto alla stagione 2015-16), con minori aree coltivate e rese. Gli stock finali sono previsti a 8.29 Mio t, -2.6 Mio t rispetto alle proiezioni riviste per il 2015-16.
In Brasile la produzione è proiettata a 103.0 Mio t (+4.0 Mio t dal 2015-16), con più aree coltivate e rese dei terreni. Anche inArgentina la produzione di Soia è stimata in aumento di 0.5 Mio t, per un valore di 57.0 Mio t.
In Cina si prevede una produzione in crescita (+0.4 Mio t) date le maggiori aree coltivate in seguito alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais.
L'export mondiale di Soia è previsto a 138.3 Mio t, +4.3% rispetto al 2015-16, con aumenti per i maggiori Player esportatori, ovvero Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L'import di Soia in Cina è stimato a 87.0 Mio t (+4.0 Mio t rispetto al 2015-16).

 

(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)

Mercoledì, 18 Maggio 2016 08:46

Cereali e dintorni. Momento di riflessione.

Mercati ancora di difficile interpretazione e la parola d'ordine è cautela. Dopo la frenetica corsa al rialzo avviata lo scorso 8 aprile sembrerebbe, il condizionale è d'obbligo, che il mercato sia in una fase di riflessione. La stima colturale USDA.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 maggio 2016 -
 
Il mercato sembra entrato in una fase di "riflessione" dopo la poderosa cavalcata iniziata l'8 di aprile scorso. I fondi d'investimento si sono allungati, specie per i semi e la farina di soia, e difficilmente andranno all'incasso tutti insieme. Altrettanto improbabile che lascino la presa sulla base delle previsioni meteo circa una estate torrida in balia del famigerato "El Niño" che potrebbe generare le condizioni per altri rincari.

Dopo le chiusure dei mercati sono state rese note le stime USDA sullo stato delle colture: "che risultano tutte positive: il corn è seminato per il 75 % contro una media dei 5 precedenti anni al 70 %, la soia è seminata al 36% contro la media del 32%. Il grano primaverile all'89% contro il 64%. Il grano invernale è giudicato "buono/eccellente" per il 62 % (lo scorso anno era al 45 %) invariato dalla scorsa settimana"

In territorio domestico, Da segnalare il rincaro del mais dovuti in parte anche problemi di natura logistica. Dopo le varie festività, qua e là sparse per l'europa, vedremo se si tornerà a una situazione di normalità nonostante, da un po' di settimane, si registrano difficoltà nel reperire merce per completare i viaggi di ritorno verso l'estero e conseguente aggravio dei costi di trasporto per la merce in entrata.

In generale la situazione di mercato rimane di difficile interpretazione e l'impressione degli esperti analisti è che i fondi dovrebbero mantenere ancora in tensione verso l'alto il mercato in attesa di eventi.

Sul fronte interno quindi la situazione non sembra migliorare in fatto di scambi e di consumi sempre ai minimi. Il mercato sui futuri del 2017 per farine di soya è a livelli di 355 per la normale e 365 per la proteica, mentre per il mais le posizioni da ottobre 2016 a maggio 2017 si orientano, in base alle qualità e regioni, da 170 a 180 euro arrivo Nord Italia Lombardia.

Per il settore bioenergetico si segnala la corsa alla semola umida e ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais "tossinato" sia in granella che in farina.

Indicatori internazionali 16 maggio 2016


l'Indice dei noli è sceso a 613 punti, il petrolio tornato a salire a 48,60 $ e l'indice di cambio è sceso a 1,1326

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 18 Maggio 2016 08:39

Gran rimbalzo del Latte Spot.

Si conferma il periodo di positività del latte spot. Addirittura il latte scremato pastorizzato spot estero guadagna il 30% d'un sol balzo. Continua il periodo di criticità del Grana Padano mentre, per quanto non brilli come i mesi precedenti, il Parmigiano Reggiano mantiene le quotazioni da circa due mesi.

di Virgilio Parma 18 maggio 2016 -

LATTE SPOT Dopo il rimbalzo della scorsa settimana ha fatto seguito un significativo incremento di valore. +8,89% relativamente allo spot nazionale, +10,47% per l'estero e un balzo addirittura prossimo al 30% (29,55%) per lo scremato pastorizzato estero. In sintesi: il nazionale si colloca tra 24,23 e 26,29€/100 kg, l'estero intero pastorizzato tra 23,71 e 25,26€ e lo scremato pastorizzato estero tra 13,19 e 15,53€/100kg di latte.

BURRO E PANNA Stazionari invece i listini del burro mentre la crema ha spiccato il volo incrementando il valore di +7,14% a Milano e di +6,33% a Verona.

Borsa di Milano 16 maggio: (=)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (+)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 16 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,15-1,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 13 maggio 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 maggio 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO Ancora in discesa i listini del grana Padano DOP. 5 centesimi lasciati sul campo borsistico milanese sia dal 9 che dal 15 mesi di stagionatura. In particolare il 9 mesi e oltre è stato quotato 6,30-6,40€/Kg e il 15 mesi e oltre di stagionatura tra 7,05 e 7,70€/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Non arretra invece il Parmigiano Reggiano per quanto, i prezzi rilevati all'ingrosso, siano fermi da oltre due mesi per il 24 mesi e da poco meno di un bimestre per il 12 mesi di stagionatura. Nello specifico alla borsa merci di riferimento comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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800milioni di euro per le imprese locali del settore nel triennio 2016-2018 e un programma di interventi formativi e soluzioni tecnologiche innovative

BOLOGNA, 16 maggio 2016 – In Emilia Romagna l'agricoltura ha conseguito nel 2015 un valore aggiunto di oltre 3,3 miliardi, in crescita del 3,7% rispetto all'anno precedente, con un aumento anche sul fronte degli occupati dell'1,6% (70mila unità).

Anche per il 2016 il valore aggiunto dell'agricoltura in Emilia Romagna è previsto in leggera crescita: +0,3% (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 una crescita dei flussi delle esportazioni regionali pari al 6% (circa 5 miliardi e 800milioni di euro) rispetto al 2014.

A fronte di queste evidenze e tenuto conto delle prospettive di crescita del settore nel medio-lungo termine (aumento della domanda mondiale di cibo, dovuto a crescita demografica – popolazione mondiale sopra gli 8 miliardi entro il 2024 - e maggior reddito disponibile a livello globale; elevato potenziale di export da valorizzare, +7miliardi di euro nei prossimi 3 anni secondo Sace), oggi UniCredit e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) hanno illustrato un programma finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.

Per l'Emilia Romagna la Banca si pone l'obiettivo di erogare circa 800milioni in tre anni.

E' il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro", che è stato descritto nei suoi contenuti da Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, e Gabriele Piccini, Country Chairman Italy dell'Istituto. L'evento, tenutosi a Milano, è stato seguito in streaming in 40 città italiane - in Emilia Romagna a Piacenza, Ferrara e Forlì -, coinvolgendo complessivamente oltre 1200 imprenditori in tutto il Paese.

"La crescita registrata nel 2015, anno di Expo, ci dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina - e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma possiamo e vogliamo crescere ancora, soprattutto per quanto riguarda l'export. Con il progetto realizzato insieme a Unicredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari. C'è un'importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna ad esserci un credito specializzato per l'agricoltura e l'agroalimentare. Grazie a un approccio mirato e in grado di cogliere la specificità delle aziende del settore, facilitiamo non solo l'accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione".

«L'agroalimentare – ha dichiarato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit - è un settore strategico per il nostro Paese, che deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza all'estero. La crescita del settore nell'ultimo decennio è stata affidata alle esportazioni, aumentate ad un tasso medio annuo del 6%. A fine 2015 le esportazioni agroalimentari valevano oltre 36 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto all'anno precedente. L'Italia è anche leader mondiale per numero di prodotti certificati. Al 31 gennaio 2015, si contavano 278 prodotti su un totale di 1.311 (21,1% del totale), per un valore della produzione intorno a 6,5 miliardi e un valore al consumo più che doppio. Nonostante la qualità dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy, l'Italia esporta meno dei principali paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale di export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala lo stesso fenomeno dell'Italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro».

«La filiera agroalimentare italiana – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit - è composta da un tessuto di piccole e medie imprese e può ancora fare molto sul fronte dell'organzzazione e dell'aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica. Tutti questi motivi ci hanno indotto a intervenire in maniera organica a sostegno del settore agroalimentare. Innanzitutto abbiamo stanziato un apposito plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018 e parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».

Il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro" si fonda su alcuni pilastri.

Il primo poggia sulla erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese dell'agroalimentare italiano. Per l'Emilia Romagna UniCredit ha deciso di destinare a questo settore circa 800milioni di euro nel triennio 2016-2018, per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre, UniCredit lancerà il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l'effetto moltiplicatore, consentirà l'attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo

Il secondo pilastro riguarda invece la formazione e lo sviluppo delle conoscenze. Nasce infatti una Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; eInnovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l'agricoltura di precisione.

Molto importante è inoltre il concetto di "Smart Agriculture". Per questo nasce oggi "Value for Food", l'iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda leader in tecnologia e know-how per il digitale nell'Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle Aziende Agroalimentari, che sappiano coniugare le esigenze di comunicazione e marketing territoriale, di efficientamento e automazione dei processi di filiera, di dematerializzazione e di digitalizzazione degli asset informatici.

L'iniziativa mira a predisporre un'offerta di servizi alle Aziende Agricole – dalla formazione alle piattaforme digitali - sostenuta da un programma di finanziamento. Value For Food è lo strumento che consente la valorizzazione del proprio marchio e dell'immagine del Made In Italy (branding), la difesa dalla contraffazione diffusa dei prodotto (anticontraffazione), l'efficientamento dei processi produttivi garantendo la sinergia con i fornitori e i distributori (tracciabilità) e il vantaggio competitivo a livello internazionale.

Speciale Cibus 2016 - Cibus 2016, il riscatto dell'agroalimentare italiano. Cereali e dintorni. La "bomba" dei dati USDA . Rimbalzo del latte spot. Cibus: tanti prodotti nuovi destinati agli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera. Nati dallo stesso latte. Parmovo: tra record e fornelli. Federalimentare e Cibus lanciano il primo osservatorio sull'italian sounding. Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Ospiti illustri al Mulino Alimentare SpA di Parma. Cereali e dintorni. Mercato in crescita. I fondi non mollano. Chiude Cibus 2016. Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari.

SOMMARIO Anno 15 - n° 19 15 maggio 2016 - SPECIALE CIBUS -
1.1 editoriale Cibus 2016, il riscatto dell'agroalimentare italiano
2.2 cereali antichi CIBUS 2016: Agugiaro & Figna presenta i grani antichi.
3.1 Cereali Cereali e dintorni. La "bomba" dei dati USDA
4.1 Lattiero Caseario Rimbalzo del latte spot.
5.1 cibus 2016 Bonaccini: CIBUS, resterà a Parma. "La Food Valley è qui"
6.1 cibus 2016 - novita' Cibus: tanti prodotti nuovi destinati agli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera
6.2 cibus 2016 - novita' Nati dallo stesso latte
7.1 cibus aziende Parmovo: tra record e fornelli
7.2 italian sounding Federalimentare e Cibus lanciano il primo osservatorio sull'italian sounding
8.1 nomine Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.2 Cibus e aziende Ospiti illustri al Mulino Alimentare SpA di Parma.
9.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato in crescita. I fondi non mollano.
10.1 cibus 2016 Chiude cibus 2016. Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari
11.1promozioni "vino" e partners
12.1promozioni "birra" e partners

 

Domenica, 15 Maggio 2016 08:38

Cereali e dintorni. La "bomba" dei dati USDA

La pubblicazione dei dati USDA lascia pochi dubbi. Le prospettive sono di forti rincari per quasi tutti i prodotti. Cali sensibili degli stock di soia e immediata reazione dei mercati con rincari violenti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 maggio 2016 -
 
Più dei commenti sono loquaci i dati che l'USDA ha pubblicato a metà settimana. Rilevante la reazione dei mercati della soia alla diffusione di una sensibile riduzione degli stock.

PRODUZIONI USA CAMPAGNA 2016/17
                                     USDA DI 11/5 STIME ANALISTI CAMPAGNA 2015/16 CAMPAGNA 2015/16
                                                                                    USDA DI OGGI     USDA DI APRILE
GRANO                          54,37                    53,91               55,84                     55,84
CORN                           366,54                  360,24             345,49                    345,51
SOIA                            103,42                  103,25              106,93                   106,92


STOCK USA CAMPAGNA 2016/17
                                    USDA DI 11/5 STIME ANALISTI
GRANO                         27,99                     27,13
CORN                           54,68                     58,28
SOIA                              8,29                     11,02 -25%


STOCK USA CAMPAGNA 2015/16
                                    USDA DI 11/5 STIME ANALISTI USDA DI APRILE
GRANO                         26,61                     26,70                 26,56
CORN                           45,79                      46,74                 47,29
SOIA                            10,89                      11,59                 12,11


STOCK FINALI DEL "MONDO" 2016/17
                                    USDA DI 11/5 STIME ANALISTI
GRANO                         257,34                   242,98
CORN                           207,04                    211,56
SOIA                              68,21                     73,23


STOCK FINALI DEL "MONDO" 2015/16
                                    USDA DI 11/5 STIME ANALISTI USDA DI APRILE
GRANO                        242,91                      239,77              239,26
CORN                          207,87                       205,75              208,91
SOIA                             74,25                        76,28                79,02


PRODUZIONI DEL SUD AMERICA 2015/16
                                    USDA DI 11/5 STIME ANALISTI USDA DI APRILE
ARGENTINA:
CORN                            27,00                        27,64                  28,00
SOIA                             56,50                        55,73                  59,00

BRASILE:
CORN                            81,00                        80,46                  84,00
SOIA                             99,00                        99,42                 100,00

Grande sorpresa sui dati degli stock della soia di fine campagna 2016/17 e 2015/16 con cali sensibili. Il mercato ha reagito con violenti rincari
Semi : mag 1076,00 (+57,20) lug 1084,00 (+57,40) ag 1085,40 (+56,6)
Farina : mag 360,40 (+20,20) lug 359,70 (+20) ag 358,30 (+20)
Olio : mag 33,13 (+0,59) lug 33,44 (+0,61) ag 33,55 (+0,60)
Corn : mag 378,40 (+10,6) lug 381,20 (+12) sett 382,60 (+11,6)
Grano mag 451,40 (+4,4) lug 461,20 (+4,6) sett 472,00 (+4,6) dic 490,40 (+4,6)

Giovedi 12 maggio la farina di soya proteica quotava tra 387 e 390 sul disponibile mentre il luglio dicembre a 385, il 2017 a 363. Incrementi ragguardevoli se confrontati con i giorni appena antecedenti la svolta di mercato: 303, il maggio giugno 300, luglio dicembre 301 e il 2017 a 307. In sintesi il luglio dicembre +28% e il 2017 +18%.

Indicatori internazionali 13 maggio 2016


l'Indice dei noli è sceso a 579 punti, il petrolio staziona intorno 46,0 $ e l'indice di cambio è 1,12974.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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L'industria alimentare italiana in prima fila per il contrasto del fenomeno. Bruxelles si svegli ed irrigidisca le norme.

Parma, 12 maggio 2016 - È stato lanciato oggi in chiusura di Cibus il primo Osservatorio Internazionale sull'Italian Sounding Alimentare. L'Osservatorio, nato dall'impegno di Federalimentare e Fiere di Parma, è il primo atto concreto a testimonianza del potenziamento del Salone internazionale dell'alimentazione, previsto anche nel rinnovo del contratto fra Federalimentare e Fiere di Parma per il decennio 2016-2026, che vedrà sempre più Cibus come piattaforma per la promozione e la salvaguardia del Made in Italy nel mondo.

L'Italian Sounding è una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore, è un fenomeno non facilmente contrastabile e si riferisce all'attribuzione ad un prodotto di un'origine italiana che in realtà non ha. Una falsa evocazione di italianità mediante bandiere, foto, nomi posti su prodotti in realtà non fabbricati in Italia. Un giro d'affari, e quindi un relativo danno per il vero Made in Italy, che in passato è stato stimato sui 60 miliardi di euro, un valore che però oggi appare decisamente inappropriato.

"Se pensiamo che solo in America il fenomeno vale circa 23 miliardi (7 prodotti su 8 sono venduti come italiani ma non lo sono) - dice Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare e coordinatore dell'Osservatorio – ecco che il valore complessivo e quindi il danno economico per l'industria alimentare italiana è ben più alto".

Scordamiglia Luigi federalimentare

(Luigi Scordamaglia)

L'Osservatorio sull'Italian Sounding studierà questo fenomeno ben identificabile ma non adeguatamente approfondito, avvalendosi della consulenza scientifica di un advisor di livello in ambito studi/osservatori, e a dati di fonti accreditate. Analizzerà le modalità e le tipologie del fenomeno, ma soprattutto monitorerà i mercati geografici e i canali, dove e attraverso cui l'Italian Sounding prolifera. L'obiettivo finale di questo innovativo percorso di tutela dei nostri prodotti, che sarà sviluppato anche attraverso tutte le possibili sinergie con Ice e con le autorità competenti, sarà quello di favorire interventi repressivi e legali mirati per fermare il dilagare del finto prodotto italiano. Un primo rapporto dell'Osservatorio verrà presentato in occasione di Cibus Connect 2017.

"Questa è una battaglia di tutto il sistema Italia e di tutta la filiera agroalimentare e l'industria alimentare del nostro Paese vuole essere in prima fila a combatterla" continua Scordamaglia.
L'industria alimentare italiana auspica da tempo che Bruxelles intervenga contro il fenomeno. In tal senso è positivo che Parlamento europeo abbia approvato una risoluzione finalizzata a fermare l'inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy auspicando l'indicazione obbligatoria del Paese d'origine o del luogo di provenienza per alcuni prodotti alimentari. E' questa la strada, dichiara Scordamaglia, una norma comunitaria valida per tutti a cui non possono sfuggire i furbetti degli altri paesi mentre una norma nazionale solo italiana non raggiungerebbe lo scopo anzi sarebbe controproducente.

Parma 9 maggio 2016 - L'eco del successo dell'esperienza di Mulino Alimentare S.P.A. ottenuta con il Parmigiano Reggiano in Canada e Nord America, e ora estesa anche a altri formaggi italiano, ha raccolto il consenso e il riconoscimento del lavoro svolto da parte dei massimi vertici del mondo politico e istituzionale, regionale nazionale.
Alla giornata inaugurale della 18esima edizione di Cibus a Parma, lo stand di Mulino Alimentare ha visto illustri ospiti come il Ministro Maurizio Martina accompagnato dalla assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli e poco dopo dalla visita dell'ex Premier Enrico Letta che da diverso tempo segue con attenzione il lavoro di Mulino Alimentare in Nord America.

(Galleria immagini allegata)

nella foto sottostante - Enrico Letta e Claudio Guidetti

IMG 4329

 

Venerdì, 13 Maggio 2016 10:11

Chiuso cibus 2016, un successo.

Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari. L'appuntamento è con il nuovo format "Cibus Connect" nell'aprile del 2017.

(Parma, 12 maggio 2016) – Si è chiusa ieri sera a Parma la 18° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell'alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, con 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer (nel 2014 i visitatori erano 67mila, gli operatori esteri 13mila).

"E' la migliore edizione di sempre, che ha raccolto il testimone di Expo2015 – ha commentato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - ed ha visto il comparto agroalimentare italiano presentarsi con circa mille innovazioni di prodotto, pronte a conquistare i mercati esteri e recuperare posizioni sul mercato interno. Abbiamo notizia di un alto volume di affari conclusi o ben avviati, con la piena soddisfazione delle aziende e dei buyer esteri e italiani".

L'appuntamento è nell'aprile del 2017 con "Cibus Connect", un evento che comprende un forum internazionale con esperti di food and beverage da tutto il mondo ed una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.

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L'ultima giornata di Cibus 2016 è stata caratterizzata da "Pianeta Nutrizione" con il convegno su "Alimenti: miti e controversie" dedicato nella sessione mattutina alla gluten free sensitivity e nel pomeriggio ai lipidi. L'evento, cui hanno partecipato 350 tra nutrizionisti, medici, dietisti, è stato organizzato da Fiere di Parma, AIM Group International, Università degli Studi di Parma e SINU, con il patrocinio di SIMG.

Il professore Loris Borghi, Rettore dell'Università di Parma, ha introdotto dichiarando che l'Ateneo della città, attraverso la ricerca scientifica, crea sinergia con gli imprenditori e può diventare il centro di riferimento per il comparto alimentare.
Nel corso del convegno sono stati sfatati alcuni miti: seguire una dieta senza glutine assunta da soggetti non affetti da celiachia o da sensibilità al glutine non è più salutare di una dieta normale; allo stesso modo, gli acidi grassi polinsaturi, tra cui l'omega 3, non hanno azione benefica se assunti in elevate quantità. Altro tema affrontato nel corso del convegno è la difficoltà nel far chiarezza, anche in campo scientifico, su tematiche riguardanti differenti patologie legate all'assunzione di glutine.
Secondo recenti studi, l'eliminazione di alcuni alimenti identificati nella foodmap (come alcuni carboidrati, lattosio, fruttosio, galattani, etc.) sarebbero fattori scatenanti dell'infiammazione intestinale. Inoltre, non tutti gli alimenti ricchi di grassi andrebbero demonizzati, poiché possono avere effetti benefici su pazienti diabetici. E' stato anche sottolineato che talvolta le diete del "senza" sono seguite anche in assenza di reali patologie, come fosse una moda.

E' stata presentata, nel salotto di Gdo Week/Mark Up, "Coop Italian Food s.p.a.", una nuova società, guidata da Domenico Brisigotti di Coop Italia, che ha l'obiettivo di divenire il punto di contatto più qualificato tra i produttori alimentari italiani ed i player internazionali che intendono proporre il meglio dell'italian food. Coop mette in campo "reputazione e capacità di selezionare aziende e prodotti – ha spiegato Domenico Brisigotti, Ad di Coop Italian Food - per ricoprire le vesti di aggregatore dell'eccellenza alimentare nazionale e proporla ai singoli retailer internazionali nelle specifiche modalità richieste".

Anche E.Leclerc si affida all'esperienza di Coop Italia per selezionare la vera tipicità. "Anche nei nostri pdv – ha dichiarato Frédéric Gheeraert, dg Scamark E.Leclerc - assistiamo a un fenomeno di valorizzazione. La tipicità regionale assume un ruolo sempre più importante. Pensiamo a un prodotto come la mozzarella: oggi un numero crescente di consumatori francesi conoscono e chiedono la burrata, prodotto sconosciuto in Francia fino a qualche anno fa. Ovvio che per vendere la tipicità italiana oltralpe occorre spiegare bene l'origine e la cultura d'origine e per fare questo la tecnologia digitale e l'interazione con il consumatore possono aiutarci. Naturalmente l'alleanza con Coop Italia ci permette di selezionare al meglio i prodotti regionali".

Nella quarta ed ultima giornata di Cibus si è tenuto il convegno "Identity-Food nel Risto-Retail", organizzato da Kiki Lab-Ebeltoft Italy in collaborazione con Gola Gola! Festival e Largo Consumo. Al convegno si è parlato del grande successo all'estero ed in Italia dei concept ibridi di Risto-Retail che uniscono vendita e consumo. Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma, è intervenuto ringraziando gli organizzatori ed ha aggiunto: "questo distillato di contenuti mostra alla community di Cibus (industria e retailer) nuove prospettive di collaborazione nella formula del cross format del Risto-Retail un tema che approfondiremo durante CibusConnect nel 2017 per proporre al mercato internazionale anche questo strumento di valorizzazione per il made in Italy alimentare ".

Presentata anche la terza edizione di "Sono come Mangio", promosso dal Consorzio Parmigiano Reggiano. Un percorso di educazione alimentare che ha coinvolto 170 Istituti di scuola primaria e secondaria in 9 regioni italiane. L'obiettivo è insegnare ai bambini un corretto stile di vita, attraverso attività ludico-didattiche in aula e visite outdoor in cui vivere l'esperienza dell'intera filiera alimentare del parmigiano.

"OI Pomodoro da Industria del Nord Italia" ha lanciato il progetto "Scendiamo in campo per il pomodoro: campagne e fabbriche aperte", per rendere accessibile e verificabile a tutti le attività della filiera. L'obiettivo di OI Pomodoro è quello di presentare una filiera all'insegna della sostenibilità ambientale, la trasparenza e la responsabilità sociale.

L'acquacoltura italiana fornisce prodotti ittici dalle proprietà organolettiche garantite dai severi e restrittivi controlli della legislazione italiana, che in campo ittico è la più avanzata d'Europa. Ne hanno parlato oggi gli esperti dell'API (Associazione Italiana piscicoltori) nell'area SeaFood di Cibus. Gli esemplari vengono allevati con mangimi rigorosamente controllati e naturali grazie alla mancanza di metalli pesanti, la possibilità di mangiare un prodotto eccellente è assicurata dal fatto che il pesce, essendo immesso in commercio da "giovane" non avrà la possibilità di entrare in contatto con i metalli pesanti.

Novità importanti per il futuro di Cibus: durante una conferenza stampa tenutasi nel corso della terza giornata della manifestazione legata al mondo food, Fiere di Parma e Federalimentare hanno reso nota la firma del rinnovo contrattuale che li vede partner.

Di Chiara Marando 

Parma, 12 Maggio 2016 

Novità importanti per il futuro di Cibus: durante una conferenza stampa tenutasi nel corso della terza giornata della manifestazione legata al mondo food, Fiere di Parma e Federalimentare hanno reso nota la firma del rinnovo contrattuale che li vede partner.

"Il rinnovo contrattuale tra Fiere di Parma e Federalimentare – ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma - avrà durata decennale consentendo quindi alle parti di varare una strategia di marketing collettivo di lungo periodo. Cibus Parma si confermerà il baricentro di iniziative create e gestite, in Italia e all'estero, nell'esclusivo interesse delle imprese alimentari italiane operanti nelle diverse filiere" - ed aggiunge - Il successo straordinario di Cibus 2016, l'esperienza comune in Expo, l'alleanza con Fiere Colonia e l'innovativo progetto CibusConnect 2017, vengono portati volentieri in dote a questa rinnovata joint venture da Fiere di Parma in ragione di un partner, Federalimentare, che ha saputo riportare il Made in Italy alimentare al centro della scena politica e dell'azione del governo".

Quindi un cambiamento significativo, l'apertura di un nuovo ciclo di azioni ed attività che porterà Cibus a svilupparsi ed evolversi da Fiera espositiva a piattaforma permanente di business, così da diventare un unicum nel panorama internazionale del comparto alimentare. Il traguardo auspicato è quello del raggiungimento dei 50 miliardi di export agroalimentare.

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Anche il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ha espresso la sua più che favorevole visione per il futuro di questa partnership, basata su parole d'ordine quali tradizione e innovazione, due pilastri che distinguono l'industria alimentare italiana nel mondo.

"Nell'alimentare niente potrà essere come prima, neppure gli strumenti fieristici. Si rinnova quindi la continuità dell'ottimo e fecondo rapporto tra Federalimentare e Fiere di Parma, rendendolo però più flessibile per affrontare meglio le sfide del futuro. Cibus ha ormai tutte le potenzialità per diventare una grande piattaforma per la valorizzazione e la promozione del Made in Italy nel mondo, nonché per fungere da grande unico elemento identificativo con il suo Brand delle fiere italiane del settore".

Luigi Scordamaglia ha concluso il suo intervento specificando che: "L'Assemblea di Federalimentare quest'anno ha avuto come titolo "Made in Future", ed è proprio il futuro la direzione verso cui l'industria alimentare deve guardare e deve farlo sotto tutti i punti di vista. Le fiere, allora, non sono escluse da questo progetto ambizioso, ma possono insieme guidare il cambiamento rispettando la nostra tradizione di eccellenza".

Tutte le foto di Cibus 2016 nella galleria in fondo alla pagina ph. Francesca Bocchia

Giovedì, 12 Maggio 2016 09:07

Parmovo: tra record e fornelli

Come ti cucino il record. Parmovo ha scelto l'originalità per rappresentarsi a Cibus 2016. 

di Virgilio Parma, 11 maggio 2016.
Leader nel settore degli ovoprodotti, che esporta in tutto il mondo, Parmovo ha da poco lanciato sul mercato 1 Up, l'integratore proteico a base d'albume che, all'apporto proteico, abbina le varianti gustose della fragola, del cioccolato e dello zabaione.

Un prodotto innovativo e prestazionale pensato per gli atleti ma anche per tutti gli altri. Consumato a colazione nel dosaggio idoneo, consente infatti di apportare all'organismo la quota proteica utile per affrontare l'intensa giornata scolastica piuttosto che lavorativa.

Un prodotto che accompagnerà l'ospite fisso dello stand, Andrea Devicenzi, nel programma delle sue avventure estreme.
Se il "1UP" è la benzina, il telaio è un Pinarello mentre il motore e la centralina di controllo sono "Devicenzi" e il main sponsor è "Parmovo" allora il record è servito. Una combinazione esplosiva per superare ogni limite.

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Il centro di tutto ciò sarà Andrea Devicenzi, Mental Coach e Paralympic Atlete, che ha al suo attivo più di una avventura estrema, come ad esempio il raid (2010) in autosufficienza, percorrendo, in mountain byke, 700 km lungo la strada Indiana più alta del mondo. Ma molte altre sono state le avventure, o meglio le sfide, vinte da Devicenzi e tante altre sono programmate, insieme a Alessandro Curti (Ad di Parmovo) sino al 2020, passando dalla più vicina, il tentativo di record di percorrere 500 km in 24 ore in sella al suo "sogno realizzato" la Pinarello DOGMA nero opaco il prossimo novembre.

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Mentre Andrea Devicenzi catalizza l'attenzione sulle prossime sfide impossibili, ai fornelli è un continuo fermento e una offerta di assaggio.
Già, perché i fratelli Curti hanno ben presente che l'origine di tutto è l'uovo e che se l'azienda è diventata quello che è lo si deve al prodotto d'origine, al coraggio, ai sacrifici e alla determinazione del loro papà Luciano scomparso pochi anni fa.

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Ecco quindi che lo chef Carmine Migliaro coadiuvato da Elena Minari e "raccontato" dalla Foodblogger Eleonora Rubaltelli propone, a seconda dell'ora, ogni ben di Dio realizzabile con le uova, dal gelato alla malaga, ai biscotti, agli zabaioni, dai primi ai dolci quindi, inondando di profumi e aromi gli ospiti dello stand che, a questo punto, come se attratti dalle sirene, a stento riescono nell'impresa di abbandonare lo Stand Pad. 3 E056.

La seconda giornata di Cibus caratterizzata dal confronto tra produttori e distributori per promuovere al meglio il made in Italy sui mercati – Scordamaglia, Federalimentare: ­+ 8% gli alimenti funzionali nel 2015.

Parma, 11 maggio 2016

Cibus è anche luogo d'incontro tra industria alimentare e grande distribuzione, con incontri commerciali, convegni, workshop. Nella seconda giornata si è tenuto il convegno sulla marca del distributore italiana all'estero, con la presenza di catene distributive estere ed italiane, organizzato dal Gruppo Food.

Cresce l'interesse della Gdo straniera per la marca del distributore italiana, spesso con rapporti diretti tra le catene ed i produttori italiani. Tanto più che il made in Italy nel retail estero si distingue come prodotto di alta qualità che nobilita la gamma dell'offerta. Si cerca un prodotto italiano tradizionale autentico e facile da cucinare, e il margine di crescita della marca privata all'estero è ampio.

In Italia cresce il peso dell'ittico fresco nei supermercati, anche se si è ancora distanti dal successo registrato negli anni recenti dai comparti della carne fresca e dell'avicolo. Se ne è parlato oggi nel convegno dell'area Seafood, cui hanno partecipato, tra gli altri, Coop e Auchan. Per conquistare la fiducia completa dei consumatori serve sempre maggiore trasparenza sulla tracciabilità del pesce fresco e maggiore promozione.

Anche i prodotti a indicazione geografica vanno promossi nella grande distribuzione e nella tavola rotonda tenutasi oggi nell'area del Ministero delle Politiche agricole si è riferito di un tavolo di confronto stabile con i consorzi di tutela e la grande distribuzione e di una campagna mediatica su radio, tv e web già avviata nei mesi scorsi.

Nel retail stanno facendosi strada nuove tecnologie in grado di aumentare l'experience del consumatore, mescolando i livelli fisici e virtuali dei negozi, come si è detto nel convegno sul futuro del punto vendita, Retail Information&Design, organizzato da RetailWatch.it.

Sul tema dell'innovazione di prodotto, Federalimentare ha presentato la 8° edizione di Ecotrophelia, il concorso per i giovani studenti delle facoltà di agraria e gastronomia: il vincitore è "AlbeDin", una caramella di gelatina, ricoperta da cristalli di zucchero di canna, ottenuta con l'albedo/mesocarpo di limoni o cedri, un sottoprodotto solitamente scartato dalle industrie di produzione.

L'educazione alimentare nelle scuole è stato il tema di una tavola rotonda di Federalimentare che ha proposto la nuova edizione del progetto, con la partecipazione della nutrizionista Evelina Flachi, Presidente di Food Education Italy, che ha appoggiato l'iniziativa del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un controllo dei Nas dell'operato delle mense scolastiche, iniziativa annunciata ieri a Cibus dal Ministro.

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Il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ha osservato che "il comparto degli alimenti funzionali in Italia ha raggiunto nel 2015 un fatturato di 2,4 miliardi di euro, con un aumento del +8% sul 2014. E' evidente la netta differenza di passo col fatturato aggregato del "food and beverage" italiano che, per il terzo anno consecutivo, l'anno scorso è rimasto fermo a quota 132 miliardi".

"La voce complessiva 'integratori alimentari, infanzia e dietetici' – ha spiegato ancora Scordamaglia - ha raggiunto nel 2015 una quota di fatturato di 3,4 miliardi di euro con un +5,0% sull'anno precedente. La crescita è stata inferiore a quella degli integratori (che sono di gran lunga la voce più performante) in quanto il segmento infanzia, al contrario, soffre. Nei prossimi anni è prevedibile una conferma del passo espansivo di questi alimenti che si distinguono come uno dei segmenti a più alto valore aggiunto e maggiormente premianti del mercato alimentare e che comincia a suscitare interesse anche all'estero per l'eccellenza e la qualità delle materie prime".

Di maggiori controlli sui prodotti si è parlato nell'area Kosher Halal di Cibus con la presentazione del progetto K.it kasherut della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per garantire, attraverso controlli a campione non annunciati, l'integrità dei prodotti alimentari italiani kosher destinati ai mercati esteri.

Ed i prodotti italiani saranno sempre più concepiti, fin dalla loro nascita, come riutilizzabili, secondo i dettami della BioEconomia Circolare, con il Ministero dello Sviluppo Economico che ha annunciato, nel corso di una conferenza, nuovi strumenti di politica industriale e finanziaria per favorire questi prodotti.

L'attenzione dei visitatori è stata calamitata dai cooking show dei grandi chef stellati presenti a Cibus: ieri si sono esibiti, tra gli altri, Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani che hanno dato un saggio della propria abilità cucinando i nuovi prodotti dell'industria alimentare.

Ieri a Cibus si sono tenute le premiazioni del concorso Alma Caseus, lanciato da Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, che premia sia i formaggi migliori che i più bravi professionisti del comparto. Tra i formaggi premiati: un Fior di latte nobile dell'Alta Valle del Biferno; una Toma reale; un Cravin del barba; una Robiola di capra.

(fonte: ufficio stampa Cibus)

Mercoledì, 11 Maggio 2016 14:59

Nati dallo stesso latte

Presentato a CIBUS 2016 il nuovo progetto di valorizzazione dei prodotti derivati dal latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano.

di Virgilio, Parma, 11 Maggio 2016.
"Non solo Parmigiano Reggiano". Sembra questo il motto che contraddistingue la nuova iniziativa "made in Consorzio del Parmigiano Reggiano". Dal latte che darà origine al Re dei formaggi, si potrà gustare la nuova gamma di prodotti che il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano ha racchiuso sotto il nuovo marchio "MITO".

L'iniziativa è stata oggetto di presentazione ufficiale questa mattina nell'ambito di Cibus 2016 nell'incontro moderato da Luigi Franchi e che ha visto la partecipazione del direttore Riccardo Deserti, dello chef stellato Massimo Spigaroli e da Luigi Terenziani dell'azienda agricola Montecoppe.

Attraverso la nuova gamma, composta da latte fresco, burro, ricotta, formaggi freschi /molli e formaggi non duri, l'intento è di valorizzare tutti i prodotti che derivano dalla lavorazione del latte destinato a formaggio parmigiano reggiano e che, come è ovvio, sottostanno al medesimo standard di qualità del rigoroso disciplinare. "Fatto con il Re dei formaggi" è infatti il claim che sottende ai tre marchi che compongono la campagna di marketing della innovativa idea.

Già 35 i caseifici, tutti obbligatoriamente aderenti al Consorzio, che hanno aderito all'iniziativa e, come ha chiosato il moderatore Luigi Franchi, al prossimo Cibus si trarranno le conclusioni e i riscontri del progetto.

i tre nuovi marchi MITO

Mercoledì, 11 Maggio 2016 08:34

Rimbalzo del latte spot.

Nessuna variazione degna di nota, nella settimana dedicata al Cibus 2016 salvo che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha nominato il nuovo Presidente nella persona del 47enne reggiano Alessandro Bezzi.

di Virgilio, Parma 11 maggio 2016 -

LATTE SPOT: Rimbalzo a sorpresa del latte spot su tutti i fronti presi in esame alla borsa veronese. nello specifico il crudo spot nazionale recupera il 2,7% e si posiziona tra 22,17 e 24,23€/100 litri di latte. +4,88% (21,65 - 22,68€/00 litri di latte) l'incremento registrato sul latte pastorizzato estero (Germania e Austria). E' di ben il 10% l'incremento dello scremato estero ch sei colloca nell'intervallo tra 9,83 e 10,87 €/100 litri di latte confermando una tendenza rialzista iniziata la scorsa settimana (+5,26%).

BURRO E PANNA: Poche le variazioni registrate nel comparto del burro e dei derivati. Cresce leggermente la crema e la panna a uso alimentare, mentre restano ancorati alle valutazioni precedenti il burro nelle varie referenze prese in esame.

Borsa di Milano 9 maggio: (=)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,12€/Kg. (+)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 9 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,08-1,13 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 06 maggio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 10 maggio 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO: Nessuna variazione ha investito il Grana Padano. Nello specifico, alla borsa di Milano, il 9 mesi è stato fissato tra 6,35 e 6,45€/kg e il 15 mesi tra 7,10 e 7,75 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO: Il 47enne Alessandro Bezzi è stato, nei giorni scorsi, nominato al vertice del Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano a seguito delle dimissioni di Giuseppe Alai. Il cambiamento alla guida dell'organismo di tutela non ha ancora inciso sulle quotazioni che sono rimaste invariate sulla ottava precedente. Alla Borsa merci di riferimento parmense, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Tante le novità durante questa edizione di Cibus 2016. Il marchio Agugiaro&Figna porta in fiera un nuovissimo prodotto in edizione limitata: i Grani Antichi, frutto di un'attenta ricerca e di un accurato processo di selezione di quei semi antichi e autoctoni che racchiudono sapori e fragranze secolari.

Parma, 10 Maggio 2016 

Sono tante le novità presentate dalle aziende durante questa edizione di Cibus 2016, il Salone Internazionale dell'Alimentazione. Tra loro anche il marchio Agugiaro&Figna porta in fiera un nuovissimo prodotto in edizione limitata, sintesi di innovazione e tradizione, frutto di un'attenta ricerca e di un accurato processo di selezione di quei semi antichi e autoctoni che racchiudono sapori e fragranze secolari.

Si tratta dei "Grani Antichi", una miscela in edizione limitata il cui primo raccolto è datato 2016 e sarà disponibile a partire dal prossimo settembre. Una speciale farina di tipo 2 macinata a pietra, all'apparenza rustica, che rappresenta un prodotto innovativo e dall'alta digeribilità, che conferma l'attenzione alla genuinità dei prodotti firmati Agugiaro&Figna e la completa attenzione dell'azienda al pieno rispetto della filiera agricola.

I Grani Antichi derivano da una paglia molto lunga, per questo devono essere coltivati con un minor apporto di componenti chimici ed hanno tecniche di coltura meno invasive. Dal punto di vista nutrizionale il contenuto proteico è più basso: hanno infatti una diversa percentuale di proteine insolubili (glutine) rispetto alle totali, un 70% o ancora meno (solitamente sono un 80%), e garantiscono l'unica ed autentica riscoperta di sapori totalmente diversi.
Necessitano di un processo molto lento in termini di lavorazione ed estremamente accurato: poco lievito di birra, fermentazioni non troppo lunghe e, se lunghe, solo con lievito naturale. "E' uno stimolo a fare al meglio il nostro lavoro, - afferma Alberto Figna, Amministratore Delegato dell'azienda - i prodotti che ne derivano esprimono al meglio il valore aggiunto di questi grani, sia per la qualità della materia prima che per l'estrema cura di tutto il processo produttivo.

La coltivazione, ad oggi, è ristretta solo nel territorio parmense, a Collecchio. Le tecniche agronomiche sono da tenere in grande osservazione, i Grani Antichi non possono essere coltivati da tutti perché sono grani più soggetti allo sviluppo di micro tossine. Si possono coltivare solo con esperienza, in un terreno molto drenato e poco fertile con tecniche agricole poco adattate e la conoscenza e i tecnicismi sono infatti alla base di questa coltivazione. I Grani Antichi sono il frutto di una selezione e di una ricerca accurata, quasi archeologica, dei semi rimasti in vita di questi grani antichi: è la materia prima che fa la differenza.

Alessandro Bezzi nuovo Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano: 47 anni, è stato eletto all'unanimità dal Consiglio di amministrazione, a poco più di un mese di distanza dalle dimissioni dall'incarico di Giuseppe Alai, per dieci anni al vertice del Consorzio.

Reggio Emilia, 10 maggio 2016

Alessandro Bezzi, 47 anni, imprenditore agricolo e presidente della latteria sociale Centro Rubbianino (Reggio Emilia), è il nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
L'elezione di Bezzi (sposato, tre figli, conduttore di un'importante azienda agricola insieme ai fratelli Maurizio e Patrizio) è avvenuta all'unanimità nell'ambito del Consiglio di amministrazione dell'Ente di tutela a poco più di un mese di distanza dalle dimissioni dall'incarico di Giuseppe Alai, per dieci anni al vertice del Consorzio.
Bezzi, che tra l'altro è vicepresidente nazionale del settore lattiero-caseario di Fedagri/Confcooperative (realtà cui fanno capo 640 cooperative casearie con oltre 21.000 produttori associati e 4,5 miliardi di fatturato), continuerà ad essere affiancato alla vicepresidenza da Adolfo Filippini (vicario, modenese), Piero Maria Gattoni (mantovano) e Monica Venturini (parmense).
Già componente il Consiglio di amministrazione e il Comitato esecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Bezzi guiderà l'Ente di tutela sino al rinnovo del Consiglio, previsto nella primavera 2017 da parte dell'Assemblea dei consorziati, che pochi giorni fa (il 6 aprile) ha tra l'altro approvato il nuovo "Piano di regolazione dell'offerta" per il triennio 2017-2019.
"Sarà questo - sottolinea Bezzi - il nostro primo punto di riferimento per mantenere un indispensabile equilibrio tra un'ordinata gestione dei flussi produttivi e la domanda interna e internazionale, perchè è principalmente a questo che si lega la possibilità della valorizzazione di un'eccellenza che si traduca in reddito reale per i produttori, che solo dopo 18 mesi di crisi hanno visto un apprezzabile rialzo delle quotazioni".
"Contestualmente - prosegue il neo presidente del Consorzio - rafforzeremo ulteriormente quelle azioni sui quei mercati esteri che nel 2015 hanno registrato una crescita complessiva eccezionale, pari al 13,2% (+34% negli Usa), anche in virtù di elementi straordinari sui quali occorre puntare ad innestare azioni che stabilmente garantiscano comunque una espansione".
"Insieme a questi elementi - sottolinea Bezzi - i nostri obiettivi primari restano la qualità assoluta del prodotto, la sua tracciabilità, le azioni di vigilanza dagli allevamenti ai punti vendita, unitamente allo sviluppo di quel "Progetto Qualità" che riguarda le aree di montagna ed è finalizzato alla migliore valorizzazione di una produzione rispetto alla quale non esistono sostanziali alternative in zone che scontano anche più alti costi produttivi".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Inaugurato il Cibus dei record alla presenza dei Ministri Maurizio Martina e Beatrice Lorenzin, del Sottosegretario Ivan Scalfarotto e del Governatore Stefano Bonaccini. Oltre 3.000 aziende ospitate nei 7 padiglioni fieristici e 2000 buyer accreditati.

Di LGC

Parma, 10 maggio 2016 

Il presidente di Fiere di Parma, Gian Domenico Auricchio, apre la 18esima edizione di Cibus, "quella dei record come alcuni giornali l'hanno definita" è il commento di Auricchio, in coda ai ringraziamenti rivolti agli azionisti dell'Ente che "hanno messo nelle condizioni il Consiglio di fare altri e nuovi investimenti". Dal rifacimento dell'ingresso all'ammodernamento del padiglione 7, tutta una serie di interventi che hanno consentito di ospitare oltre 3.000 aziende. L'importanza della manifestazione parmense si misura anche dalla presenza di oltre 2000 buyer in forza del coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'ICE.

Per Luigi Pio Scordamaglia, presidente di Federalimentare, Cibus rappresenta il simbolo, il modello di riferimento dell'Agroalimentare e impersona quella sintesi del settore connesso a qualità, sicurezza e vocazione tradizionale ma al contempo proiettato enormemente all'export. "E' una manifestazione - sottolinea Scordamaglia - importante a fare comprendere al mondo quale sia il "Real Italia". Questo è un Governo, prosegue il presidente, che ha fatto del coordinamento un punto di forza della sua azione". In chiusura viene confermato che il brand Cibus e Federalimentare collaboreranno ancora per molti anni.

L'ambizione emiliano romagnola è di "competere con i Paesi più avanzati al mondo" è l'imperativo di Stefano Bonaccini, Governatore della Emilia Romagna, "serve una lotta dura contro la contraffazione" prosegue Bonaccini - un fenomeno che mette a rischio i frutti della tradizione e il lavoro di migliaia di produttori. In conclusione il Governatore anticipa che verranno estesi oltre i 4 anni i benefici fiscali per le aziende colpite dal terremoto e chiosa "Ci mancherebbe che CIBUS andasse in Lombardia che ha tanti primati ma la Food Valley è qui".

Bonaccini-stefano

"Abbiamo un nemico importante, l'Italian Sounding", sostiene Ivan Scalfarotto. Arginare il fenomeno dell'imitazione, che vale quasi il doppio dell'export nazionale, è la battaglia di tutte le battaglie. La ricetta secondo il sottosegretario allo sviluppo economico sta nel fare sistema e concentrarsi. Il Governo, conclude il parlamentare, non può dare la soluzione ma essere da stimolo affinché tutti gli attori operino nella stessa direzione.

Scalfarotto-Ivan

"L'esperienza di EXPO - interviene il Ministro Maurizio Martina - deve aiutarci a costruire un nuovo modello di collaborazione per costruire un avanzamento complessivo per il bene di tutti".

In sintesi, il Ministro sollecita l'Agricoltura e l'Industria a andare di pari passo nella medesima direzione. "Adesso tutti insieme abbiamo un impegno che va ben oltre le nostre rispettive rappresentanze" è la conclusione dell'intervento di Martina.

In linea con i colleghi onorevoli, la Ministra Beatrice Lorenzin sollecita a fare sistema e la salute passa necessariamente da una corretta alimentazione che diventa perciò il principale elemento di prevenzione. Infine, richiamando i frequenti blocchi alle importazioni dei nostri prodotti, la Ministra dichiara la necessità di "combattere i blocchi sanitari" troppo spesso utilizzati per limitare l'ingresso dei nostri prodotti agroalimentari senza che vi sia un reale problema alimentare. "Spero, conclude la Lorenzin, che nel prossimo CIBUS, ci possa essere anche il logo del Ministero della Salute" a fianco di quello di Cibus, è un logo che manca".

Martina-Maurizio

Prosegue la corsa in salita dei prezzi delle materie prime. Ancora con il segno positivo le materie prime in attesa dei dati USDA di domani. Alta variabilità registrata nelle previsioni che si rincorrono tra gli operatori.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 9 maggio 2016 -
 


Anche venerdì sera il mercato ha chiuso in territorio positivo:
Semi : mag 1026,20 (+22,6) lug 1034,60 (+22,4) ag 1037 (+22,2)
Farina : mag 341,20 (+6,2) lug 342,80 (+6) ag 341,10 (+6,6)
Corn : mag 376,00 (+4,2) lug 377,40 (+3,6) sett 379,40 (+3,6)
Grano mag 453,20 (+0,20) lug 463,60 (+0,4) sett 474,40 (+1,2) dic 492,00 (+1,4)

Insomma i fondi non "mollano" e domani l'atteso e forse fondamentale pubblicazione dei dati USDA che oltre ai soliti Stock darà dati sulla campagna 2016/2017.

Varie e dissonanti le previsioni che circolano tra gli addetti ai lavori con "forchette" troppo ampie per essere prese in considerazione a conferma della difficoltà di interpretazione dei mercati attuali. le voci che si rincorrono contribuiscono ancor più a creare un clima di preoccupata incertezza.

In territorio domestico, la segnalazione principale riguarda nuovamente la tendenza del mais al rialzo e l'effetto di trascinamento indiretto dei valori degli altri cereali.

Settore bioenergetico - Per il settore bioenergetico gli orizzonti si oscurano sul breve medio termine in previsione dell'arrivo della nuova campagna maidicola che si presume avrà prezzi più sostenuti. Alcuni operatori stanno correndo ai ripari con contratti di sansa d'oliva denocciolata, fondi di caffè, semola umida, pule e farinacci di riso e crusche. Quest'ultime non sono sui loro minimi in quanto i mulini lavorano a scarto ridotto e la tendenza prevista non contempla, nel breve periodo, riduzioni di prezzi. Alcuni biodigestori si sono agiati con acquisti di mais in granella base contratto 103, vista ormai l'inutile caccia al mais tossinato. I venditori di farine e farinette di mais per questo settore si stanno allineando nei prezzi di vendita tra i 170 e 180 euro tonnellata.

Indicatori internazionali 09 maggio 2016

l'Indice dei noli è sceso a 631 punti, il petrolio ancora attorno a 45,6 $ e l'indice di cambio è sceso a 1,13910

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Ma Robin Hood, non rubava ai ricchi? Cereali e dintorni. Mercato ancora in crescita nonostante un lieve sussulto di metà settimana. Flessione del Grana Padano e Baldrighi riconfermato Presidente del Consorzio. Emilia-Romagna, l'eco-svolta. Parmovo con Andrea De Vincenzi al Cibus 2016. L'uovo della nonna. C'è un perché... scientifico. Succo di ciliegie efficace come i farmaci per combattere la pressione alta. Gluten Free Rummo

SOMMARIO Anno 15 - n° 18 8 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Ma Robin Hood, non rubava ai ricchi?
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercato ancora in crescita nonostante un lieve sussulto di metà settimana.
4.1 Lattiero Caseario Flessione del Grana Padano e Baldrighi riconfermato Presidente del Consorzio
5.1 ambiente - rifiuti. Emilia-Romagna, l'ecosvolta
5.2 grana padano Mercuri (Alleanza Cooperative): bene rielezione Baldrighi alla presidenza del Grana Padano
6.1 cibus 2016 - novita' Cibus: 1000 nuovi prodotti del food made in Italy in esposizione
7.1 agroalimentare comunicazione Valfrutta, nuova comunicazione per rafforzare la distintività del marchio cooperativo italiano
7.2 solidarieta' borse studio Power Energia "accende" la solidarietà
8.1 Parmovo a Cibus Parmovo con Andrea De Vincenzi al Cibus 2016.
8.2 Cibus e salute L'uovo della nonna. C'è un perché... scientifico.
9.1 salute Succo di ciliegie efficace come i farmaci per combattere la pressione alta
9.2 eventi cibus2016 Gluten Free Rummo: una grande pasta per tutti
10.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato in crescita.
11.1 cereali Cereali e dintorni. Aggiornamento
12.1 acqua Bonifica Parmense, inaugurata la nuova sede
13.1promozioni "vino" e partners
14.1promozioni "birra" e partners

Cibus-18 8mag16-COP

Importante per lo sviluppo scheletrico e muscolare è un ottimo alimento in grado di agevolare il miglior funzionamento del fegato e del sistema nervoso. I sette falsi miti da sfatare.

Parma, 8 maggio 2016 – Chi è nel mezzo del cammin di sua vita facilmente ricorda quando la nonna sollecitava a mangiare le uova proponendole in tutte le salse: "mangia l'uovo che ti farà crescere forte e robusto".

Forse qualcuna di loro era una affermata dietista o forse soltanto la sapiente divulgatrice di un'ancestrale esperienza, fatto sta che l'uovo è tutt'ora riconosciuto uno gli alimenti più completi, capace di nutrire ma anche di curare.

Le uova posseggono un elevato valore biologico e la ricchezza di amminoacidi essenziali, che il nostro corpo non è in grado di produrre e che deve assumere attraverso gli alimenti ne hanno determinato la fama positiva tramandata dall'esperienza orale. L'uovo, ricco di nutrienti (apporto calorico circa 90 Kcal) come è, apporta grandi vantaggi alla salute: aiuta il sistema cardiovascolare, quello scheletrico, rafforza i capelli e le unghie aumenta la massa muscolare.

L'albume, noto come il "bianco dell'uovo, è privo di grassi e quasi totalmente libero da zuccheri salvo qualche traccia di glucosio ma è portatore di vitamine (specie del gruppo B) e di minerali "pregiati" per le funzioni dell'organismo come il potassio e il magnesio. Fra le proteine più importanti dell'albume, possiamo ricordare l'ovoalbumina, le ovoglobuline, l'ovomucina e il lisozima.

Il tuorlo invece costituito per la maggior parte da proteine e grassi. Le prime sono rappresentate in particolar modo dalle alfa e beta-lipovitelline, dalla fosfovitina e dalle livetine. Un'alta varietà di grassi è contenuta nel "giallo" dell'uovo, grassi mono, polinsaturi e fosfolipidi, in particolare le lecitine. Anche il tuorlo è ricco di vitamine del gruppo B (utili al normale funzionamento del fegato e del sistema nervoso, ma soprattutto per la trasformazione dei carboidrati in glucosio e per il metabolismo dei lipidi e delle proteine) alle quali si aggiunge la vitamina D (favorevole alla salute delle ossa) e i carotenoidi. Tra i sali minerali apportati ci sono quelli di calcio, ferro e fosforo.

Le uova, sui quali ci sono molti falsi miti da sfatare, sono ricche di colina, un composto essenziale per mantenere in equilibrio il sistema nervoso in generale e l'attività cerebrale.
Gli sportivi utilizzano specialmente l'albume, che, con le sue proteine ad alto valore biologico, permette di rafforzare i muscoli, abbinandolo all'esercizio fisico.

Insomma l'uovo è un alimento quasi "miracoloso" e tanto vale imparare a consumarlo nei modi più diversi e piacevoli, magari seguendo le indicazioni dello Chef Carmine Migliaro (già collaboratore di ALMA e del Ristorante tre stelle "Il Pescatore") che si cimenterà ai fornelli presso lo stand di PARMOVO (pad. 3 - E56) in occasione della Fiera internazionale dell'alimentazione CIBUS 2016 dal 9 al 12 maggio a Parma.

Una buona occasione per "rubare" qualche ricetta e provare il nuovo e gustoso integratore a base di albume "1 UP" realizzato da Parmovo, azienda leader mondiale di ovoprodotti.

1-UP

 

Andrea De Vincenzi a Cibus ospite di Parmovo presso lo stand n° E56 padiglione n° 3, dal 9 al 12 Maggio. Si potranno ammirare le bici che lo accompagneranno nelle due prossime avventure.

Parma, 07 maggio 2016.
Cosa accomuna una azienda leader nel settore degli ovoprodotti e un mental coach? Il Coraggio, la Determinazione, la Perseveranza e la Passione, gli elementi indispensabili per raggiungere i traguardi più arditi.

Una miscela sapientemente combinata di fattori determinanti il successo che il Gruppo Parmovo, leader nella produzione di Ovoprodotti per l'industria a livello mondiale, da sempre si ispira e ha trovato, nell'incontro con Andrea De Vincenzi l'espressione più alta con il quale condividere il Progetto 22, che da anni aiuta i piccoli con diversa abilità ad avere una vita autonoma e quanto più normale possibile.

"Un progetto, sottolinea Alessandro Curti, AD di Parmovo, con il quale abbiamo inteso onorare e celebrare la figura di nostro padre Luciano, scomparso quasi tre anni fa, che con perseveranza, molto coraggio e determinazione ha realizzato il suo sogno portando l'azienda a primeggiare nel mondo. La collaborazione con Andrea De Vincenzi nasce con un preciso intento: sostenere la forza del Pensiero Positivo e la Gioia di quando si raggiunge il risultato prefissato. Quel sentimento che trascina tutto e tutti e che normalmente è proporzionale alla somma delle tante difficoltà che si incontrano lungo il percorso. per dirla come Andrea ""Basta poco: un passo, compiuto durante la giornata, può aiutare i giovani a tornare a camminare, correre ed a crescere serenamente".

Il Gruppo Parmovo, azienda leader nella produzione di Ovoprodotti per l'industria a livello mondiale, da sempre ispirata dall'importanza di uno stile di vita sano e attivo, in linea con i valori perseguiti con lo sviluppo dei prodotti "1 UP" (integratori alimentari a base di proteine dell'albume d'uovo), concretizza quest'anno un'importante collaborazione con Andrea Devicenzi, mental coach oltre che sportivo con diversa abilità, affiancandolo nel "progetto 22" e che si potrà incontrare presso lo stand in compagnia delle sue straordinarie "bici" con le quali attaccherà le prossime due avventure:

1-UP

PERU' 2016:
Andrea, già nel 2010 ha percorso in autosufficienza con l'amico Stefano Mattioli, in sella alle loro mountain bike, la strada carrozzabile più alta del Mondo, ubicata in India, denominata Manali-Leh, che li ha visti raggiungere l'incredibile altezza di 5.602 metri.
Quest'anno, dall'altro capo del mondo, in Perù, percorreranno i 1.200 chilometri che separano Lima da Cusco per poi procedere, a piedi, per altri 4 giorni di trekking che li farà raggiungere uno dei luoghi più misteriosi e mistici della terra il Machu Picchu. Un'avventura che potrà essere seguita passo a passo da un blog e di cui verrà realizzato un importante video.

MONTICHIARI: Per la prima volta al Mondo, presso il Velodromo coperto di Montichiari, Andrea, tenterà il Record del Mondo sulle 24 ore. Un evento NO STOP in cui bisognerà percorrere il più alto numero di chilometri. Appena ottenuta l'omologazione dalla "UltraMarathon Cycling Association" (UMCA), fungerà da apripista per tutte quelle persone diversamente abili che vorranno cimentarsi anche in questa nuova disciplina della UltraMaratona in bici. Mentre Andrea pedalerà sul parquet, all'interno del velodromo, verrà adibita una zona esposizione.

Parmovo-stand cibus2016
Parmovo al Cibus 2016: stand n° E56 padiglione n° 3.

 

Domenica, 08 Maggio 2016 10:05

Emilia-Romagna, l'eco-svolta

Rifiuti, eco-svolta per l'Emilia-Romagna: differenziata al 73% e tariffazione puntuale per i cittadini. Obiettivo chiusura discariche e spegnimento inceneritori
Con il primo Piano regionale per la gestione dei rifiuti, la Regione punta entro il 2020 su riduzione della produzione pro-capite, riciclo al 70% ed economia circolare.

Bologna - Discariche praticamente azzerate, con il conferimento di rifiuti negli impianti ridotto al 5% (-80% rispetto al 2011), progressivo spegnimento degli inceneritori, il riciclo di carta, legno, vetro, plastica, metalli e organico portato al 70% entro il 2020, la raccolta differenziata innalzata al 73% e la produzione pro-capite di rifiuti ridotta del 20-25%. E ancora: i cittadini che, grazie all'introduzione della tariffa puntuale, pagheranno per ciò che buttano, non più per i metri quadrati dell'abitazione o per il numero di componenti del nucleo familiare; incentivi per i Comuni più virtuosi, quelli che invieranno meno rifiuti allo smaltimento, e per le imprese green, quelle, cioè, capaci di valorizzare le frazioni di rifiuti differenziati nell'ambito di cicli produttivi locali.
É quanto prevede il primo Piano regionale per la gestione dei rifiuti, varato dalla Giunta a gennaio e approvato oggi dall'Assemblea legislativa, che delinea la svolta verde per l'Emilia-Romagna e i suoi territori.

Riduzione della produzione, riciclaggio, contenimento del numero di discariche
Fare dei rifiuti una risorsa, per puntare su un nuovo sistema di gestione che sia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico: dopo la legge sull'economia circolare, varata a fine settembre dello scorso anno, la Regione si dota di un altro strumento operativo per raggiungere obiettivi ancor più ambiziosi di quelli richiesti dall'Unione europea. L'Europa, infatti, fissa entro il 2030 il riciclaggio al 65% e lo smaltimento e conferimento in discarica al 10%; una percentuale, quest'ultima, che in Italia attualmente è prossima al 40%.

Il Piano prevede di continuare a garantire con sicurezza l'autosufficienza dello smaltimento nell'ambito regionale, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso degli impianti esistenti e creare le condizioni per la chiusura progressiva di quelli non più necessari.

Il modello di gestione delineato è in linea con la cosiddetta "gerarchia dei rifiuti" europea, che si fonda su prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia e, infine, smaltimento. L'attenzione si sposta quindi sulla parte a monte della filiera e non più su quella terminale, attraverso la progressiva riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio e l'industrializzazione del riciclo; un aspetto, quest'ultimo, che sarà affrontato anche con la promozione di Accordi volontari.

Le azioni concrete che consentiranno di raggiungere gli obiettivi del Piano sono la tariffazione puntuale, gli Accordi di filiera in parte già sottoscritti, il fondo incentivante previsto dalla legge regionale sui rifiuti urbani. Al 2020, per i rifiuti urbani indifferenziati sono previsti in Emilia-Romagna solo tre impianti di discarica (Ravenna, Imola e Carpi) e la cessazione dei conferimenti di rifiuti urbani indifferenziati in due degli otto impianti di incenerimento (Ravenna e Piacenza). Un obiettivo da raggiungere progressivamente, sulla base dei risultati ottenuti in termini di riduzione dei rifiuti prodotti, che saranno appositamente monitorati ogni anno.

I Comuni, singolarmente e in forma associata, attraverso la loro Agenzia (Atersir) avranno un ruolo centrale nell'attuazione del Piano. Ad essi infatti spetta il compito di attuare nel proprio territorio le azioni previste in materia di prevenzione, raccolta differenziata e recupero in base alle specifiche peculiarità territoriali.

Un ruolo determinante è poi attribuito ai cittadini, chiamati a collaborare con scelte quotidiane consapevoli, orientando l'acquisto dei prodotti alla riduzione dei rifiuti, all'attuazione di forme di riuso e a una raccolta differenziata di qualità.
(Fonte Regione Emilia Romagna - 4 maggio 2016)

 "La conferma di Cesare Baldrighi alla presidenza del Consorzio di Tutela Grana Padano DOP è la riprova degli ottimi risultati raggiunti in questi anni nella valorizzazione di una produzione cardine del settore lattiero-caseario cooperativo, che produce il 60,72% delle forme. A lui e al consiglio vanno i migliori auguri di buon lavoro". Così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, commenta la conferma di Cesare Baldrighi, membro del coordinamento lattiero caseario dell'Alleanza, alla presidenza del Consorzio per i prossimi quattro anni.

"Quando si lavora bene, si fa sistema e si punta sulla valorizzazione, i risultati non tardano ad arrivare. I dati - sottolinea Mercuri - fanno registrare tutti segni positivi. Nel 2016 il Consorzio avrà una produzione record che supera 4,8 milioni di forme, oltre il 35% in più rispetto al 1998. Bene anche l'export, con un aumento del 9% delle esportazioni rispetto al 2015".

(Roma, 3 maggio 2016).

A Cibus 2016 (9-12 maggio) decine di incontri con le catene distributive per l'Ente di tutela e i caseifici (Pad 2 – B014). Un videotutorial destinato agli operatori italiani e, soprattutto, a quelli stranieri. 

Reggio Emilia, 6 maggio 2016

Il Consorzio di tutela svela anche i segreti dell'arte del taglio a mano del Parmigiano Reggiano: lo farà in questi giorni a Cibus, con un videotutorial destinato agli operatori italiani e, soprattutto, a quelli stranieri, che avranno così a disposizione una vera e propria guida al porzionamento e al confezionamento per la migliore valorizzazione della qualità del prodotto e il conseguente ritorno per il punto vendita.

Le novità che il Consorzio presenterà alla grande manifestazione in programma alle Fiere di Parma dal 9 al 12 maggio.
"Innanzitutto - spiega il direttore Riccardo Deserti - sarà il nostro anno dei record per numero di incontri, già programmati, con le catene distributive italiane e straniere; dopo un 2015 caratterizzato da una produzione stabile, da un aumento dell'export senza precedenti (+13,2%) e da una ripresa del mercato interno, proprio con le catene distributive intendiamo premere l'acceleratore e programmare nuove azioni promozionali e di comunicazione fino a tutto il 2017, puntando a rendere stabili quegli elementi di attenzione attorno al nostro prodotto che l'anno scorso, ad esempio, hanno determinato una crescita del 34% negli Stati Uniti, con 225.000 forme esportate".
"Così come abbiamo fatto spesso in questi ultimi anni, ed in particolare in occasione di Expo, ma anche al Vinitaly e in diverse manifestazioni di carattere nazionale e internazionale - a Cibus ci presenteremo con tanti caseifici del Comprensorio, offrendo loro la possibilità di relazioni dirette e di accordi commerciali con il mondo della distribuzione".
Gli occhi del Consorzio restano comunque saldamente fissi sul mondo della distribuzione, "perché è proprio con le catene italiane e straniere - spiega il direttore Deserti - che abbiamo realizzato e vogliamo realizzare nuovi accordi che consentano la migliore diffusione e valorizzazione del prodotto, condizione essenziale per garantire redditività al lavoro dei produttori".
E' proprio per queste ragioni che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha programmato un fitto calendario di incontri ed eventi, puntando a mettere in evidenza e a richiamare l'attenzione su alcuni aspetti pressoché inediti che si muovono tra funzionalità e curiosità per il mondo della distribuzione e per i consumatori.

Tra questi spicca proprio il primo appuntamento, fissato per lunedì 9 maggio alle 11,30, su "L'arte del taglio a mano del Parmigiano Reggiano": è qui che sarà presentato il videoguida per gli operatori italiani e stranieri: "un buon taglio, che valorizza la struttura del prodotto, unito ad un buon confezionamento - spiega Deserti - è uno dei fattori di attrazione più importanti per i consumatori, soprattutto all'estero, dove l'interesse per un prodotto assolutamente naturale si associa anche alla curiosità che suscita il taglio della forma e le sue dimensioni".

Fra gli appuntamenti più rilevanti c'è poi l'azione destinata alla promozione del prodotto di montagna (il Parmigiano Reggiano è il formaggio con la più alta quota assoluta di produzione nelle aree montane); martedì 10 maggio, sempre alle 11,30, si parlerà così proprio del Parmigiano Reggiano di montagna, e più precisamente del "Progetto Qualità" messo a punto dal Consorzio come opportunità per i caseifici, il territorio e gli stessi operatori del trade.
Nella stessa giornata, alle 16,00, è prevista la presentazione del libro "La cucina del senza. Piatti gustosi senza l'aggiunta di grassi zucchero sale", a cura del giornalista gastronomico Marcello Coronini.

Mercoledì 11 maggio, le luci si accenderanno poi, a partire dalle 11,30, sulla nuova linea di prodotti (e tra questi burro, ricotta tosone, latte, e formaggio "Gran Fresco") ottenuti dal latte di prima qualità che rispetta il disciplinare della Dop.

Giovedì 12 maggio alle 11,30, infine, appuntamento con il progetto "Sono come mangio", il percorso di educazione alimentare promosso dal Consorzio Parmigiano Reggiano nelle scuole primarie e secondarie.

Nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, il Consorzio offrirà una degustazione assolutamente inedita che unirà arte, qualità e gusto attraverso un quadro edibile dedicato al mondo del Parmigiano Reggiano e preparato da "Sartoria dei sapori-catering scenografico" di Carpi (Modena).

Tutti gli eventi - a conclusione dei quali sono previste degustazioni - si terranno nello stand del Consorzio (pad. 2 B014).

parmigiano a cibus 2016

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Parma, 5 maggio 2016 – Una gran quantità di nuovi prodotti, circa 1.000, verranno proposti dall'industria alimentare italiana a Cibus2016, il Salone Internazionale dell'Alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare a Parma dal 9 al 12 maggio. Sulla scia di Expo2015, il comparto alimentare ha investito per essere in grado di proporre sui mercati esteri e su quello interno nuovi prodotti in grado di rispondere alla domanda dei consumatori.

Parte di questi prodotti verranno presentati per la prima volta in assoluto a Cibus, altri sono stati messi sul mercato nei primi mesi del 2016: sarà possibile consultare una lista di 853 nuovi prodotti sul sito www.cibus.it, completa di foto, descrizione del prodotto ed ubicazione degli stand, a partire dal 6 maggio.

Le innovazioni di prodotto interessano tutti i settori merceologici e seguono i criteri della ricerca di un gusto ed una qualità sempre maggiori, di un packaging più pratico per il consumatore e meno dannoso per l'ambiente, dell'offerta di prodotti salutistici, quindi con meno grassi, senza lattosio, biologici, vegani e via dicendo. Di seguito qualche esempio, diviso per settori merceologici.

SALUMI
Si va dalla linea italiana al 100%, dall'allevamento in su (Salumificio Levoni) al Parmacotto Light Strolghino già pelato e pronto da affettare (Terre Ducali); dalla mortadella alle olive verdi pugliesi (Villani) al salame dalla originale forma di molla, per un pubblico giovane (Piovesan) al salame alla nocciola piemontese (Cuore di Mamma – Foreat); dal prosciutto con sale marino e senza conservanti (BP) alla crema di salame e formaggio spalmabile per bruschette (Sirianni).

FORMAGGI
Dalla pratica confezione di gorgonzola a cubetti (Igor) ad una intera linea senza lattosio (Galbani); dal Parmigiano Reggiano bio (Ferrari) alla confezione unica di formaggio spalmabile con cracker senza glutine (Prealpi); dai bastoncini affumicati di scamorza (Alifood) alla mozzarella con meno lattosio (Zappalà)

GROCERY
Dalla maionese senza uova, 100% vegetale (Biffi) alle uova con sostanze nutritive, come acido folico, iodio, etc.(Eurovo); dagli oli vegetali per friggere bio 100% italiani (Zucchi) alla linea di dolcificanti da uve italiane (Naturalia-Eridania); dal dado da brodo bio, da carne 100% italiana (Fereoli) all'olio di argan del Marocco, con proprietà cardioprotettive (Pariani); dalle palline alla salsa di soia per condimenti (Trasimeno) alla panna montata spray fresca, da tenere in frigorifero (Polenghi); dal sale grigio dell'Atlantico, metodo celtico (Gemma di Mare – CIS) alla pasta all'uovo con semi di canapa bio (La Campofilone).

DOLCIARIO
Si va dal Panettone gastronomico by Masterchef (Balocco) al panettone in fette Loison Le Cheesecake (Donatella); dalla linea di preparati per dolci senza zucchero e senza glutine (San Martino) alla crema cioccolato con 40% di carota in sostituzione dello zucchero (Aureli); dalla pastiera napoletana con shelf life di 8 mesi, ottenuta non con conservanti ma con nuove tecnologie (Perrotta) al dolce a base di mozzarella di bufala e cassata siciliana (La Dolce Terra); dai ghiaccioli Polaretti pronti da gelare (Dolfin) al gelato bio (La Gelateria G7) ed al gelato senza lattosio (Erika).

BEVANDE
Dal nettare di melagrana biologica (Bio Plose) alle nuove birre "cotte", fermentate e non pastorizzate (Maestri Birrai Umbri); dai frullati naturali al 100%(Sterilgarda) alla bottiglia biodegradabile al 100% (Sant'Anna); dal latte con cannucce al gusto di cioccolato e fragola, per i bambini (Dolfin) al succo di barbabietole (Molini Spigadoro) fino all'energy drink con pappa reale e propoli (La Dolce Vita).

NOVITA' VARIE
Si va dalla bottarga grattugiata (Callipo) alla tartare di mare (Medusa); dal pollo e patate già cotto bio (Fileni) ai carciofi al tartufo (Selektia); dalla zuppa abruzzese di castagne e ceci pronta, sottovuoto, senza conservanti (De Lucia) al sugo di pomodoro con 50% di verdure, senza conservanti, pensato per i bambini (Rodolfi). Tra i nuovi packaging la confezione in fibre d'erba (Eurovo).

PRODOTTI SALUTISTI
Tanti i prodotti che rispondono alla domanda di benessere dei consumatori: biologici, gluten free, senza olio di palma, vegani, etc.
Dai filetti di tonno con sale iodato (Callipo) alle polpette di pollo bio (Fileni); dalle confetture di kiwi giallo vitaminico (VIS) ai frollini gluten free (Delser) fino allo yogurt senza lattosio (Cooperativa Mila).
Forte presenza di prodotti che si rifanno all'alimentazione vegana: dalla linea a base di soia (Pedon) alla minestra di riso rosso e quinoa (Euroverde); dal pesto vegan verde (Valbona) all'olio vegano (Fattoria del Nonno-Trasimeno); dalle fette vegetali alternative al formaggio (Benebio) al purè di patate senza latte (Euroverde); dalla piadina vegana (Ster) alla focaccia genovese vegana (Francone) fino alle pizzette vegane in pasta sfoglia multicereali (Sfoglia Torino).

Cibus 2014 - 80 anni consorzio Parmigiano Reggiano

Conserve Italia torna in pubblicità con un nuovo spot televisivo che punta a enfatizzare i valori di genuinità e italianità dei prodotti Valfrutta, realizzati da oltre 40 anni da una base sociale di 14.000 agricoltori. Il Presidente Gardini: "Il nostro è un marchio alimentare cooperativo, garanzia di una filiera controllata che utilizza materia prima italiana".

Bologna, 3 maggio 2016 – "Comunicare il brand Valfrutta puntando sulla sua distintività di marchio alimentare cooperativo e sulla italianità di una filiera agricola, composta da ben 14.000 produttori soci che ogni giorno lavorano e valorizzano materia prima di origine italiana". Così il Presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini annuncia il ritorno alla comunicazione pubblicitaria di uno dei brand più longevi dell'agroalimentare italiano, Valfrutta, di proprietà del consorzio cooperativo ortofrutticolo emiliano-romagnolo.
"Abbiamo deciso di investire sul marketing del marchio – spiega ancora il Presidente – attraverso uno spot televisivo dal titolo "C'è l'Italia dentro", che ha come assoluto protagonista proprio il sistema agricolo cooperativo, che viene presentato attraverso una suggestiva galleria di immagini. L'obiettivo dello spot è quello di raccontare e di mostrare l'anima, i campi, i volti che stanno dietro i nostri vasetti di vetro, trasparenti come il percorso della nostra filiera agricola tutta italiana, che da oltre 40 anni portano dal campo alla tavola prodotti naturali, freschi e genuini".
La lavorazione dei prodotti Valfrutta, eseguita nel massimo rispetto dell'ambiente, è inoltre impreziosita da tempi di lavorazione ridotti, al fine di preservare la naturale freschezza del raccolto. Nella nuova etichetta che è utilizzata dallo scorso anno per molte delle principali referenze, viene evidenziata attraverso una piccola cartina, anche la provenienza regionale delle materie prime utilizzate.

"La principale caratteristica dello spot – commenta Federico Cappi, Direttore Marketing retail del gruppo cooperativo – è che si tratta di un filmato della durata di un minuto che si presenta come una stop motion (foto sequenza) nella quale si susseguono immagini unite dal filo conduttore della italianità e genuinità dei prodotti Valfrutta".
Lo spot, con la regia di Davide Rizzo, è firmato da Alfonso Santolero che ha curato anche la fotografia e prodotto da Sayonara Film. La pianificazione, che parte da questa settimana, coinvolgerà le emittenti televisive di Mediaset, con uno spazio settimanale di promozione nel programma Caduta libera di Canale 5 condotto da Gerry Scotti.
***
Conserve Italia è un consorzio cooperativo che associa circa 14.000 aziende agricole italiane e trasforma 575.000 tonnellate di materie prime, in prevalenza frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi. Sono circa 2.000 i dipendenti, oltre 3.000 a livello di Gruppo. Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Juver i principali marchi commercializzati. Il fatturato complessivo aggregato è di 1 miliardo di euro, per il 40% sviluppato sui mercati esteri.

La scoperta ha importanti implicazioni per milioni di cittadini affetti da tale patologia. I ricercatori hanno scoperto che bere succo di ciliegie mantiene sotto controllo la pressione alta. Questo il suggerimento che arriva dai ricercatori della Northumbria University, secondo i quali il consumo di tale bevanda aiuterebbe a contenere l'ipertensione al pari dei farmaci solitamente prescritti. Ottenere i preziosi benefici sarebbe piuttosto semplice, almeno in accordo a quanto pubblicato dai ricercatori britannici sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.

Basta diluire 60 ml di succo concentrato di ciliegie (nello studio utilizzate quelle di Montmorency) e diluirlo con 100 ml d'acqua per vedere la propria pressione sanguigna calare del 7% entro 3 ore. Secondo i ricercatori i benefici ottenuti dalla riduzione della pressione del sangue porterebbero con loro ulteriori vantaggi, espressi nel ridotto rischio di ictus (-38%) e di problemi cardiaci (-23%): effetti simili a quelli evidenziati con l'assunzione di farmaci. I test sono stati condotti su 15 partecipanti che stavano mostrano i primi segni di ipertensione: ad alcuni di loro è stato offerto il succo di ciliegie con acqua, mentre agli altri un placebo aromatizzato alla frutta. Il merito secondo i ricercatori è da attribuire all'abbondante quantità di acidi fenolici nelle ciliegie.

Questo tipo di antiossidanti naturali sarebbe la chiave per contrastare l'ipertensione, azione che verrebbe ottenuta nei suoi massimi effetti quando il livello nel sangue di due di essi (acido protocatechico e acido vanillico) raggiunge il suo picco. Secondo quanto ha spiegato la Dott.ssa Karen Keane, tra gli autori dello studio (finanziato dal Cherry Marketing Institute, negli USA): La portata della riduzione della pressione sanguigna che abbiamo osservato è stata comparabile con quelle ottenute con un singolo farmaco anti-ipertensivo e evidenzia la potenziale importanza che le ciliegie di Montmorency potrebbero avere nel controllo della pressione alta. I dati sono allarmanti. Gli ipertesi sono tanti: 15 milioni di italiani ha la pressione alta, spesso senza neanche saperlo.

Nella sola Italia a soffrire di ipertensione arteriosa sono qualcosa come il 25-30 per cento di persone un vero esercito ma è un numero sicuramente in difetto se si considera quanti non sanno di essere ipertesi non riuscendo ad interpretare, almeno nelle prime fasi della condizione, il significato dei sintomi di cui probabilmente già soffrono. In Italia il record di ipertesi spetta al Nord Est, con il 37% degli uomini e il 29% delle donne colpiti. Seguono poi il Sud e le Isole (33% uomini, 34% donne), il Nord Ovest (33% uomini, 29% donne) e il Centro (31% uomini, 29% donne). Regione per regione, invece, la vetta della graduatoria è della Calabria, con il 45% degli uomini e il 41% delle donne con la pressione alta. Segue il Friuli Venezia Giulia. In fondo alla classifica, troviamo invece l'Abruzzo (24% sia donne che uomini) e le Marche (24% uomini, 23% donne).

La pressione alta, è un fattore di rischio per ictus e malattie cardiache e viene spesso chiamata il "killer silenzioso" perché non ha per lo più sintomi. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" la pressione alta è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. Pertanto al di la delle nuove scoperte scientifiche la cura dell'ipertensione non può prescindere da alcuni rimedi naturali che riguardano lo stile di vita e l'alimentazione. Alla base di qualsiasi strategia di trattamento della pressione alta ci sono alcuni provvedimenti che riguardano lo stile di vita e la dieta; rimedi naturali, quindi, che sono in grado di agire positivamente sui valori pressori sia in termini di prevenzione che di terapia vera e propria.

Per esempio il fumo andrebbe evitato completamente, da tutti, ma soprattutto da chi soffre di pressione alta e altri fattori di rischio cardiovascolare. Se siete fumatori, quindi, il primo rimedio naturale per abbassare la pressione è proprio smettere di fumare.
(5 maggio 2016)

Solo vantando una esperienza di eccellenza come quella del pastificio beneventano RUMMO, attestata da numerosi premi e riconoscimenti conferiti anche negli ultimi mesi, poteva nascere una pasta senza glutine che non teme confronti con la pasta tradizionale. Grazie alla pasta RUMMO SENZA GLUTINE celiaci ed intolleranti, ma anche sportivi, hanno oggi l'opportunità di gustare un piatto di pasta senza rinunciare al gusto e al piacere.
Tenace e gustosa come una pasta tradizionale, la pasta RUMMO SENZA GLUTINE (pastarummo.it/it/le-forme-della-lentezza/gluten-free) è trafilata al bronzo così da esaltare ogni condimento. Prodotta senza OGM, con riso integrale, mais bianco e giallo, è facile da digerire e consente un naturale apporto di fibre.

Disponibile in sei formati - Spaghetti n. 3, Linguine, Fusilli, Mezzi Rigatoni, Penne Rigate e Stelline - è prodotta nello stabilimento Rummo di Sozzago, in provincia di Novara, convertito esclusivamente alla produzione di alimenti senza glutine. L' obiettivo è quello di portare sul mercato dei prodotti gluten free, che negli ultimi anni ha registrato un importante sviluppo, una nuova realtà capace di misurarsi a livello mondiale in termini di servizi, qualità e innovazione, ampliando l'offerta nel settore della grande distribuzione e non solo.
Nella gamma di nuovi prodotti dedicati agli amanti del binomio "bontà e salute", Rummo alla XVIII edizione di Cibus propone anche la sua linea di pasta biologica integrale (pastarummo.it/it/le-forme-della-lentezza/le-biologiche-integrali) composta da sei formati: Spaghetti, Fusilli, Penne Rigate, Radiatori, Elicoidali e Farfalle.

Una selezione esclusiva dei prodotti Rummo, tra i quali i sughi e pesti prodotti solo ed esclusivamente per i mercati esteri, è in degustazione nel rinnovato e più ampio stand C046 al padiglione 6, cucinati dallo chef Riccardo Carnevali e accompagnati da vini del Sannio.

www.pastarummo.it

RUMMO è presente a Cibus, Parma 9-12 maggio 2016 al padiglione 6 stand C046

Invito Cibus 2016 hi-res 1

Crescita. sembra l'imperativo del momento sul settore delle materie prime. Un'oscuramento registrato mercoledi ha fatto pensare a una inversione di tendenza, immediatamente rientrata. In attesa dei dati USDA per trovare giustificazione al l'aumento registrato dalla soia (+ 30%).

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 maggio 2016 -
 
Dopo la serie di rincari a metà della settimana le borse hanno alternato momenti di flessione seguiti da leggeri rincari. Un andamento che ha fatto pensare a azioni di incasso da parte dei fondi di investimento. Invece i consistenti ribassi registrato nella giornata di mercoledi si sono tramutati in rialzi sensibili anche in soprattutto su farina di soya e il seme, trascinando con loro anche altre merci.

Semi : mag 1024,40 (+3) lug 1034,00 (+4) ag 1036,00 (+4)
Farina : mag 343,00 (+3,5) lug 345,00 (+3,2) ag 343,20 (+3)
Corn : mag 373,20 (-5) lug 376,60 (-3) sett 379,00 (-2,4 )
Grano: mag 460,40 (+0,6) lug 471,20 (+0,4) sett 481,40 (+0,2) dic 498,60 (0)

Difficile, al momento, spingersi in previsioni ma muoversi con cautela sui proteici in attesa dei dati USDA dei prossimi giorni per verificare se sussistono le giustificazioni a un aumento del 30% nel comparto soya.

Per quanto riguarda il mercato domestico è da segnalare la tendenza in area positiva del mais che sta coinvolgendo anche il grano e l'orzo sconfessando chi riteneva che potesse essere immune da rialzi. Una buona prospettiva quindi per i produttori, un po' meno per gli operatori delle filiere zootecniche in considerazione della crisi che stanno attraversando.

Per il settore bioenergetico gli orizzonti si oscurano sul breve medio termine prima dell'arrivo della nuova campagna mais che comunque si preannuncia con valori più sostenuti. nella giornata di mercoledi i contratti di farine di mais destinate allo specifico settore sono stati proposti e realizzati a 175 euro alla tonnellata resi in Lombardia.

Indicatori internazionali 05 maggio 2016


l'Indice dei noli è sceso a 652 punti, il petrolio staziona intorno 44,60 $ e l'indice di cambio è 1,14685 (incomprensibile in considerazione della pessima salute dell'economia UE - vedi Grecia.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pediatri, neonatologi, diabetologi, specialisti in scienza dell'alimentazione a Milano per approfondire le virtù del prodotto nella prevenzione e cura di patologie. 

Reggio Emilia, 4 maggio 2016

Il Parmigiano Reggiano sarà uno dei grandi protagonisti dei convegni scientifici e dei corsi di formazione che si terranno al MiCo-Milano Congressi dal 5 al 7 maggio. Una serie di appuntamenti dedicati a cibo e prevenzione delle malattie, corretta assunzione di alimenti di base, regimi più adatti alle varie fasce d'età e alle donne, rapporto tra produzione agroalimentare e impatto ambientale, cui parteciperanno medici, nutrizionisti, dietisti, operatori del benessere, personal trainer e farmacisti.

Proprio al Parmigiano Reggiano sarà dedicata un'intera sessione di lavoro (giovedì 5 maggio). "Si tratta di un appuntamento - sottolinea il vicepresidente vicario del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Adolfo Filippini - che assume una straordinaria importanza nell'ambito di un percorso di approfondimento sulle proprietà del Parmigiano Reggiano che il mondo della scienza e della medicina ha intrapreso da tempo, confermando non solo una relazione importante tra benessere fisico e virtù del Parmigiano Reggiano legate all'alta digeribilità, all'elevato contenuto di calcio e ai valori proteici, ma evidenziando altri elementi di grande interesse ai fini della prevenzione e della cura, come integratore, di patologie piuttosto frequenti sia nell'infanzia che nell'età adulta".

In particolare, sotto la guida del prof Sergio Bernasconi (endocrinologo, direttore della Clinica pediatrica e del dipartimento dell'età evolutiva dell'Università di Parma), si parlerà del ruolo del Parmigiano Reggiano nella modulazione del macrobiota intestinale (prof. Lorenzo Lughetti, docente di Pediatria generale e specialistica all'Università di Modena-Reggio Emilia), delle azioni sul sistema immunitario (prof. Roberto Berni Canani, del Dipartimento di Pediatria dell'Università Federico II di Napoli), delle azioni sul metabolismo osseo (prof.ssa Maria Luisa Brandi, docente di Endocrinologia all'Università di Firenze), mentre della relazione tra Parmigiano Reggiano e territorio parleranno il dr. Federico Cioni (medico specialista in scienze dell'alimentazione, medicina interna e diabetologia) e Marco Nocetti, responsabile del Servizio tecnico del Consorzio di tutela.
L'incontro è accreditati Ecm per gli operatori sanitari.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 04 Maggio 2016 08:45

Cereali e dintorni. Aggiornamento

Prosegue la corsa in salita dei prezzi delle materie prime. Come si era chiusa la settimana scorsa si è aperta la nuova ottava. Inspiegabile deciso rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 maggio 2016 -



Anche venerdì scorso il mercato ha chiuso in aumento:
Semi : maggio 1021,00 (+3) luglio 1029,60 (+2,2)
Farina : maggio 332,10 (+1,5) luglio 334,80 (+1,4)
Corn : maggio 390,20 (+3,2) luglio 391,60 (+0,4)
Grano: maggio 478,00 (+2,4) luglio 488,40 (+3) dicembre 516,00 (+3,6)

Il segno positivo è sostenuto da diversi fattori: forte liquidità dei fondi che probabilmente hanno deciso di rafforzare i prezzi troppo bassi delle materie prime e da condizioni avverse, per ragioni opposte in sud america (piogge insistenti in alcune aree in Argentina e siccità in Brasile), comunque non sarebbero sufficienti a compromettere gli abbondanti stock di merce.

Aggiornamento delle quotazioni di lunedi: Sensibili Rialzi
Semi : mag 1035,40 (+14,4) lug 1043,60 (+14) ag 1044,00 (+13,4)
Farina : mag 345,30 (+13,2) lug 347,30 (+12,5) ag 345,00 (+10,8)

l'Indice dei noli è a 703 punti, il petrolio staziona a 45,00 dollari al barile e il cambio gira a 1,15532 contribuendo a attenuare il rincaro di alcuni prodotti.

Settore bioenergetico - è il momento di acquisto per i trinciati primaverili, ricchi di massa ma poveri di apporto energetico. Prosegue la ricerca agli amidacei a buon mercato e con l'esaurirsi del mais con tossine l'orientamento è verso le crusche, i farinacci, pule e semole umide.

Indicatori internazionali 03 maggio 2016

l'Indice dei noli è a 703 punti, il petrolio è attorno a 45,0 $ e l'indice di cambio è sensibilmente salito nuovamente a 1,15532 (incomprensibile in considerazione della pessima salute dell'economia UE - vedi Grecia.)

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Se il Latte spot ha manifestato segnali contrastanti, il burro invece ha ripreso la strada della discesa così come pure il Grana Padano. Il "Parmigiano" stazionario e in attesa di scoprire chi sarà il nuovo presidente del Consorzio di Tutela dopo le dimissioni di Giuseppe Alai.

di Virgilio Parma 4 maggio 2016 - 

LATTE SPOT La riapertura delle borsa, dopo la pausa del 25 aprile, ha manifestato tre diverse tendenze per i tre diversi prodotti presi in esame: stazionarie le quotazioni del Latte Spot Crudo nazionale (21,65 - 23,71 €/100 litri di latte), in calo il latte spot provenienza Francia (-2,44% - compreso tra 20,10 e 21,14€/100 litri di latte e invece in crescita (+5,26%) relativamente al latte scremato spot provenienza da Germania e Austria.

BURRO E PANNA Se l'andamento del latte poteva lasciare intendere a una tregua sul fronte della crisi, ci ha pensato il burro a ricordare quanto sia profondo il mare. Sono 5 i centesimi ceduti dalle diverse referenze sulla piazza di Milano e su quella di Reggio Emilia specializzata sulle quotazioni dello zangolato da creme fresche. Due soli centesimi invece per la Crema a uso alimentare ceduti sia sulla piazza milanese sia su quella scaligera. La margarina invece resiste attorno all'euro al chilo.

Borsa di Milano 2 maggio: (-)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,08€/Kg. (-)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 2 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,05-1,10 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 29 aprile 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 maggio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO La notizia della settimana è la riconferma, si presume per l'ultima volta secondo il vigente statuto consortile, alla guida del Consorzio di Tutela di Cesare Baldrighi (57 anni) in carica dal 1998. Il mercato del Grana ha salutato la nuova investitura con un calo di 5 centesimi sia per il 9 sia per il 15 mesi e oltre di stagionatura. Nello specifico, alla borsa di Milano, il 9 mesi è stato fissato tra 6,35 e 6,45€/kg e il 15 mesi tra 7,10 e 7,75 a conferma del delicato periodo che sta attraversando il prodotto dopo la crisi aflatossine.

PARMIGIANO REGGIANO E' forse in attesa della elezione del nuovo Presidente consortile, dopo le dimissioni di Giuseppe Alai, fatto sta che il Parmigiano Reggiano da qualche settimana è stazionario si anella configurazione 12 sia in quella 24 mesi di stagionatura. Alla Borsa merci di riferimento parmense, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

GP-2mag16 

 

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