Molti gli aspetti positivi, ne parlano Presidente e Direttore di Enoteca Regionale. «Sono molti gli aspetti positivi che abbiamo riscontrato in questo 50esimo Vinitaly.

Quello che però ci preme sottolineare particolarmente è la grande affluenza che abbiamo riscontrato, nonostante la nuova politica di accesso all'evento stabilita da Verona Fiere. Mentre prima si poteva pensare che il Padiglione 1 Emilia Romagna fosse frequentato, oltre che per il business, per la grande accoglienza e l'ospitalità, che certo non sono mancate, quest'anno abbiamo avuto la conferma che è alto l'interesse per i nostri vini anche da parte degli addetti al settore che per tutte e 4 le giornate hanno affollato il Padiglione 1. Conferma che ci è arrivata anche dai 200 produttori presenti, tutti unanimi a sottolineare il successo ottenuto», commenta a caldo Pierluigi Sciolette, Presidente di Enoteca Regionale, in chiusura della manifestazione italiana fra le più importanti a livello internazionale per il settore vino. «L'Emilia Romagna è una delle poche regioni italiane ad avere all'interno del Vinitaly un'identità e un'idea di insieme. Riusciamo ad avere sotto uno stesso "tetto" piccole, medie e grandi imprese, gruppi privati e cooperative: siamo una regione che fa sistema e, insieme, raggiungiamo traguardi importanti».

Conclude Sciolette: «Nell'organizzazione abbiamo avuto attenzione per il territorio, il vino e il food nel suo insieme, attraverso lo slogan della "via Emilia, dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" che accompagna e unisce tutte le entità enogastronomiche, e non solo, della nostra regione, da Rimini a Piacenza, passando per il ferrarese».

Per dare la dimensione del successo, ma anche del grande lavoro che prende vita all'interno del Padiglione 1, il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi, racconta: «è una macchina organizzativa importante quella del nostro Vinitaly, con 500 vini nei 7 banchi d'assaggio, tante iniziative in programma nei vari stand nell'area eventi (tra le quali la presentazione dall'App "Via Emilia Wine & Food", con l'intervento dell'Assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli), moltissime le degustazioni tutte fatte in modo professionale con un'attenzione minuziosa anche ai dettagli, come la fornitura di ghiaccio (in 4 giorni ne sono stati distribuiti circa 40 quintali!), di spumantiere personalizzate, bicchieri sempre perfetti. L'Emilia Romagna è l'unica a dare l'opportunità agli espositori di fare incontri di lavoro all'interno del proprio ristorante (che "sfornava" circa 350 coperti al giorno)».

Prosegue Manzi: «C'è un grande lavoro già prima dell'apertura della fiera: abbiamo 1000 persone da gestire tra addetti ai lavori e aziende, 30 persone dedicate ai 15.000 bicchieri, 40 persone dedicate al ristorante, 20 sommelier addetti alle degustazione e ai banchi d'assaggio, oltre a quelli presenti nelle singole aziende, un ufficio comunicazione dedicato al Vinitaly composta da 10 persone tra giornalisti, blogger, operatori TV, un ufficio segreteria permanente di 6 persone. Numeri che sottolineano la complessità di questo grande evento»
(fonte Regione Emilia Romagna - enoteca emilia romagna)

Giovedì, 14 Aprile 2016 10:30

50° Vinitaly, vinta la sfida della qualità

Ha chiuso ieri a Verona, dopo quattro giorni, la 50ª edizione del Salone dedicato a vini e distillati. 130.000 operatori, dei quali 50mila da 140 Paesi esteri con 28.000 top buyer accreditati. Bene anche il fuori salone con 29mila presenze.

Nella top ten dei buyer esteri in crescita Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento).

Verona, 14 aprile 2016 – In crescita buyer e affari, con visitatori sempre più qualificati. È la cifra di Vinitaly 2016 che chiude oggi con 130mila operatori da 140 nazioni e ha visto superare lo storico record di 100mila metri quadrati netti espositivi, prima rassegna al mondo per superficie con più 4.100 espositori da più di 30 Paesi. Quasi 50mila le presenze straniere, con 28mila buyer accreditati dai mercati internazionali in aumento del 23% rispetto al 2015, grazie al potenziamento delle attività di incoming di Vinitaly e del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy ( www.vinitaly.it ).

Il fuori salone Vinitaly and the City ha registrato 29mila presenze, interpretando la strategia di diversificazione dell'offerta per gli operatori professionali a Vinitaly, da quella rivolta ai wine lover, appassionati e giovani con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali nelle piazze del centro storico di Verona.

«L'obiettivo era quello di dare un segnale chiaro alle aziende espositrici e ai visitatori, per fare in modo che la 50ª edizione di Vinitaly fosse quella che proiettava la rassegna nei prossimi cinquant'anni – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. L'aver saputo mantenere la parola data e creare un format che ha soddisfatto in pieno le attese, sia per il wine business in fiera sia per il wine festival in città, con una edizione di Vinitaly and the City dai grandi numeri, è motivo di orgoglio e di impegno per migliorare ulteriormente il prossimo anno».
«Questa edizione è stata l'occasione, inoltre, per celebrare la storia di una manifestazione che da 50 anni promuove nel mondo il vino italiano e la sua cultura – continua Danese –. Per la prima volta, infatti, un Capo dello Stato ha inaugurato ufficialmente Vinitaly. Il Presidente Mattarella ha ricordato la funzione del Vinitaly quale "vettore e simbolo della qualità vitivinicola italiana, apprezzata nel mondo", nell'ambito di un progetto di "internalizzazione e sostegno dell'export verso nuove aree di consumo"».

Vinitaly 2016 ha ricevuto lunedì la visita anche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha discusso degli sviluppi delle vendite digitali del vino, insieme a Jack Ma, fondatore di Alibaba, il colosso dell'e-commerce cinese che proprio da Verona ha lanciato il 9 settembre la Giornata del vino in Cina. Con loro anche il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, che nella giornata conclusiva ha organizzato in fiera il Forum dei ministeri europei dei principali paesi a vocazione vinicola.

«Da questa edizione emergono segnali interessanti sia dall'estero che dal mercato interno – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – confermando la capacità del Salone di interpretare le tendenze, mettere a frutto il lavoro di internazionalizzazione e capitalizzare esperienze importanti, come la realizzazione del Padiglione del Vino ad Expo 2015. In particolare, a questo Vinitaly, aumentano in modo significativo, ed in ordine di rilevanza quantitativa delle presenze, i buyer da Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento). Dati positivi anche dal fronte interno, con gli operatori dal Centro e Sud Italia cresciuti mediamente del 15 per cento».
Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti più di 300 appuntamenti tra convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come ogni anno, le esclusive degustazioni, tra cui quella della Vinitaly International Academy che ha ricordato la figura di Giacomo Tachis, uno dei più grandi enologi italiani recentemente scomparso,


In contemporanea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno, Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull'agroalimentare di qualità ( www.solagrifood.com ), ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola (www.enolitech.it).
Sono stati 2.357 i giornalisti accrediti da 47 nazioni che hanno seguito la manifestazione.

La 51ª edizione di Vinitaly è in programma dal 9 al 12 aprile 2017.

Il Consorzio sarà Main Sponsor della sesta edizione dell'evento (16-19 aprile a Mogliano Veneto). Promozione dei consumi nel nord-est del Paese e rapporti con distribuzione e ristorazione di qualità. Eccellenze del panorama lattiero caseario e non solo. Presenti 3 caseifici di Parma e 3 di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 13 aprile 2016

E' il Parmigiano Reggiano il principale sostenitore di uno dei più grandi eventi italiani interamente dedicato ai formaggi, salumi e prodotti gastronomici di qualità, caratterizzati da eccellenza e artigianalità di lavorazione. Si tratta di "Formaggio in Villa", che andrà in scena da venerdì 16 a domenica 19 aprile nella splendida Villa Braida a Mogliano Veneto (TV), dove sono attesi oltre 15.000 visitatori.

"Mentre stiamo decisamente intensificando le azioni orientate al mondo della ristorazione di qualità - sottolinea il vicepresidente vicario del Consorzio, Adolfo Filippini - anche la partecipazione a "Formaggio in Villa" va a consolidare proprio un percorso orientato alla presenza in vetrine di altissimo livello, naturale punto d'incontro per quei mondi della distribuzione e della ristorazione che stanno consolidando l'attenzione verso i prodotti naturali e di alta qualità, sui quali sta fortemente crescendo l'attenzione dei consumatori sia in Italia che all'estero".
Anche in questo caso - così come è avvenuto nei sei mesi di Expo 2015, al Vinitaly e in diverse altre occasioni, il Consorzio sarà presente all'evento affiancato da sei caseifici delle province di Parma e Reggio Emilia, così da offrire un panorama ampio sulle diverse caratteristiche e peculiarità del Parmigiano Reggiano legate a zone di produzione, razze di bovine e periodi di stagionatura.
Per la provincia di Reggio saranno presenti: Antica Fattoria – Caseificio Scalabrini, Azienda Grana D'Oro e Latteria sociale Moderna. Per la provincia di Parma saranno presenti: Caseificio Gennari Sergio e Figli, Società agricola Bertinelli Gianni e Nicola, Caseificio sociale Palazzo-Azienda agricola Guaresci.

"Formaggio in Villa", organizzato dal giornalista enogastronomico Alberto Marcomini - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - oltre a favorire l'incontro con distribuzione e ristorazione di qualità, rappresenta un'occasione importante anche per favorire l'aumento dei consumi nel nord-est del Paese; il recente successo della nostra partecipazione a "Gusto in scena", a Venezia, è sicuramente incoraggiante su questo piano, avendo potuto riscontrare un forte interesse sia sul prodotto e sulle sue peculiari caratteristiche, sia sulle più appropriate metodologie di degustazione che permettono di valutare tutta la gamma di aromi presenti nel formaggio".
Ogni giorno alle ore 13.00, presso la Sala San Marco di Villa Braida, si è tenuto un laboratorio dedicato al Parmigiano Reggiano, che ha offerto importanti informazioni sul prodotto, degustazioni di diverse stagionature e in abbinamento a vini di altissima qualità, birre artigianali e vermouth in purezza e declinato in cocktail tipici della tradizione piemontese.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

La cooperativa è il primo produttore modenese di vino a ottenere il certificato Viva. La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.

Parma, 13 aprile 2016

La Cantina Settecani di Castelvetro ha ricevuto ieri al Vinitaly la certificazione Viva Sustainable Wine, che valuta l'impatto della vitivinicoltura sull'ambiente.
La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.
Sono 23 finora i produttori italiani che hanno sottoposto il loro processo produttivo a una valutazione dell'impronta ambientale dal campo al consumo.

Grazie all'individuazione di quattro indicatori (aria, acqua, territorio e vigneto) e accompagnati dai relativi disciplinari, la Cantina Settecani – secondo produttore di Lambrusco ad aderire al progetto - ha potuto misurare l'impatto della sua produzione in termini di sostenibilità e intraprendere, su base volontaria, un percorso di miglioramento.

«Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto questo risultato, frutto del lavoro iniziato due anni fa – dichiara il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – In questo periodo sei aziende socie, e la stessa nostra cantina, hanno privilegiato l'acquisto di materie prime locali, la coltivazione di uve di collina, l'utilizzo di acqua piovana e l'adozione di buone pratiche agricole per proporre un nuovo prodotto, che si chiamerà "7bolle" e sarà un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop spumantizzato che esalterà il legame sempre più stretto con il territorio.

Aderendo al progetto Viva - continua Martinelli - pensiamo di ottenere vantaggi economici e di immagine. I valori ambientali associati a un prodotto, infatti, aiutano la competitività nel mercato nazionale e, soprattutto, internazionale. Inoltre le misure per la riduzione di gas serra e dei consumi idrici prevedono interventi di efficienza energetica e rinnovamento tecnologico in grado di attenuare non solo l'impatto dell'azienda vitivinicola sull'ambiente, ma anche di abbassare i costi di produzione e lo spreco di risorse. Il lavoro svolto, verificato da un ente terzo indipendente, viene riconosciuto dalla distribuzione e dai consumatori a livello internazionale, permettendo, oltre all'accesso a incentivi e bandi, di concorrere su mercati esteri molto attenti alle questioni ambientali.
Infine – conclude il presidente della Cantina Settecani - la divulgazione dei dati contribuisce a sensibilizzare il consumatore e orientare le sue scelte in modo consapevole».

I dati ottenuti sono accessibili grazie all'etichetta del ministero che rimanda con il suo Qr code a una pagina web dedicata, contenente la descrizione approfondita del prodotto, valori numerici e grafici. L'etichetta rappresenta, dunque, uno strumento trasparente sulla performance ambientale dell'azienda produttrice del vino e dà conto sia dei risultati attuali che del percorso compiuto dall'azienda nel tempo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Mercoledì, 13 Aprile 2016 09:15

Etichette. Il semaforo inglese non piace all'UE

Vittoria della dieta mediterranea. L'Europarlamento con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astensioni invita la Commissione europea a "riesaminare la base scientifica" del sistema "a semaforo".

di Virgilio Parma, 13 aprile 2016 – Il Parlamento Europeo ha respinto il sistema inglese dell'etichetta a 'semaforo' sugli alimenti e chiede di rimettere in discussione il fondamento scientifico dei cosiddetti 'profili nutrizionali'.

La richiesta è stata respinta con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astensioni.

"Siamo soddisfatti per il voto del Parlamento europeo che boccia un sistema di etichettatura troppo semplicistica e fuorviante. Siamo favorevoli alla corretta informazione del consumatore ma questa deve essere oggettiva e basata su evidenze scientifiche. No, quindi, ad un sistema che penalizza le produzioni di qualità, in particolare olio, formaggi e salumi". Commenta così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari il voto dell'assemblea di Strasburgo in favore dell'eliminazione dei profili nutrizionali in etichetta, sul genere del "semaforo inglese".
"Ringraziamo - prosegue Mercuri - il lavoro condotto dall'Italia e dai nostri parlamentari europei, in particolare da Paolo De Castro, per il raggiungimento di questo primo significativo risultato. E' importante riflettere in ambito europeo su come favorire un consumo più consapevole, purché si utilizzino criteri oggettivi, senza danneggiare produzioni simbolo dell'agroalimentare italiano promosse dalla Dieta mediterranea".

Cos'è il semaforo.
Si tratta di un sistema introdotto nel Regno Unito, e fortemente voluto dal ministero della Salute britannico per contrastare l'obesità. Sulle etichette dei prodotti alimentari distribuiti in Uk c'è dunque un piccolo semaforo che fornisce al consumatore le informazioni nutrizionali essenziali. Da molti Paesi, produttori di qualità, il sistema informativo a "semaforo" è giudicato grossolano.

Verona, 12 aprile 2016 – Un'alleanza fra produttori agroalimentari e consumatori che tuteli entrambi dalle frodi e dalle sofisticazioni parte da una conoscenza della qualità intrinseca, espressione di un sistema di produzione, del territorio e delle sue materie prime. Lo sanno bene gli olivicoltori di Sol&Agrifood, la Rassegna dell'agroalimentare di qualità in corso a Verona in contemporanea con Vinitaly ed Enolitech ( www.solagrifood.com ), spesso costretti a subire la cattiva pubblicità derivante dalla scoperta di oli extravergine di oliva solo in etichetta.

Se ne è parlato ieri durante il convegno "Leggere l'olio extravergine di qualità: quali informazioni per tutelare consumatori e produttori", organizzato da Veronafiere in collaborazione con la Guida agli extrevergini di Slow Food Editore.

«Abbiamo 405 tipi di cultivar di olivo in Italia, che è ciò che ci permette di avere oli eccezionali. Per questo – ha detto il comandante Regionale per la Toscana del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Vadalà – è importante difendere la qualità. Lo strumento è un'etichetta che dichiari l'origine della materia prima agroalimentare, punto di forza del made in Italy»
(fonte veronafiere)

I fondi d'investimento puntano sulla soia e i proteici stanno riprendendo valore. Incomprensibile il rafforzamento dell'euro soprattutto se si mettono a confronto le economie USA e UE; la prima in apparente salute e la seconda in frenata su tutti i fronti

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 aprile 2016 - 
In attesa dei consueti dati statistici di USDA previsti per oggi, sembra, almeno a osservare le quotazioni a cavallo del week end, che il mercato stia mettendo le ali alla Soia:

Venerdi:
Semi : maggio 916,60 (+12,2) luglio 925,00 (+12,1)
Farina : maggio 273,70 (+6,9) luglio 276,10 (+6,7)
Lunedì:
Semi : maggio 928,20 (+11,4) luglio 936,60 (+11,6)
Farina : maggio 280,10 (+6,4) luglio 282,50 (+6,4)

Inoltre, nella giornata di ieri, il seme di soia era in crescita di 6 punti e la farina di tre. Comunque, anche se con 15 dollari in più, la farina di soia resta un proteico particolarmente appetibile, soprattutto se si fa appello alla memoria e si ritorna al tempo in cui quotava 500 euro a tonnellata. Oggi, in confronto a quel periodo, il prezzo è da considerarsi conveniente.

I fondi di investimento, padroni del mercato di questi giorni, divulgano informazioni circa l'ipotesi di avverse previsioni meteorologiche per la prossima estate con ondate di caldo a partire da luglio che potrebbero danneggiare le coltivazioni.
Si potrebbe malignamente dedurre che si celi una "manovra" per indurre una maggiore investimento colturale a favore della soia dove le operazioni speculative avrebbero maggiori probabilità di successo.

Indicatori internazionali 12 aprile 2016

l'Indice dei noli è salito sensibilmente a 539 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio va ancora a favore dell'€ a 1,1419 .

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 13 Aprile 2016 08:32

Latte spot ancora in caduta libera.

Apprensione in Liguria per la notizia, poi verificatasi parzialmente inesatta, sull'abbandono di Parmalat del latte Genovese. Fatto salvo il latte spot che continua a perdere valore, i listini dei derivati e delle due principali DOP sono rimasti invariati.

di Virgilio Parma 13 aprile -

LATTE SPOT Mentre corre per il web la notizia, parzialmente "falsa", che vedrebbe "Latte Oro" (Parmalat) allontanarsi dai produttori genovesi acquistando invece dalla Cina, rapidamente smentita dalla stessa Parmalat rispondendo direttamente a ogni post del profilo Facebook, il latte spot prosegue la caduta libera. Nello specifico il latte crudo spot nazionale si adagia nell'intervallo tra 22,68€ - e 25,78€/100 litri di latte (-4,08%). Cede il 4,4% il latte intero pastorizzato estero che posiziona i listini tra 21,65 e 22,68€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Restano invece invariati i listini del Burro quotati a Milano mentre, per la seconda settimana consecutiva, a scendere è la Crema. Invariato il listino della Panna scaligera così come pure il burro zangolato parmense.
Borsa di Milano 11 aprile: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,16€/Kg. (-)

Borsa Verona 11 aprile:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,12-1,17 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 08 aprile 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 12 aprile 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Dopo la flessione, probabilmente determinata dal problema aflatossine, il Grana Padano ha confermato i listini milanesi della precedente settimana. In sintesi, 6,40-6,50 €/kg. il listino del 9 mesi di stagionatura e tra 7,15-7,80 €/Kg. relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Frena il Re dei formaggi e le quotazioni del 12 e del 24 mesi di stagionatura replicano i listini della settimana precedente. Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato quotato tra 8,40-8,80€/kg. e tra 9,30 e 9,70 €/kg il 24 mesi di invecchiamento.

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Il Premier: «Obiettivo 50 miliardi export agroalimentare al 2020 è possibile». L'imprenditore cinese titolare del colosso del commercio digitale lancia la giornata del vino il 9 settembre.

Verona, 11 aprile 2016 – «Due anni fa a Vinitaly ci siamo dati l'obiettivo di raggiungere i 7,5 miliardi di export di vino entro il 2020 e di 50 miliardi per il comparto agroalimentare. Eravamo a 30 miliardi e oggi siamo arrivati a 36,9 miliardi, nel vino eravamo a 4,9 miliardi e siamo a 5,4 miliardi: possiamo farcela. Il ministro Martina è in prima fila in questa direzione».

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che oggi ha partecipato alla seconda giornata dell'edizione numero 50 di Vinitaly, ricevuto dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese e dal direttore generale, Giovanni Mantovani.

Il premier Renzi ha incontrato il cinese Jack Ma, fondatore di Alibaba, in un dibattito sul futuro del vino e la sfida del digitale, moderato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi. A organizzare l'evento è stato il ministero delle Politiche agricole. «Con questo 50° Vinitaly abbiamo l'occasione per svoltare e vogliamo farlo – ha esordito il ministro del Mipaaf, Maurizio Martina –. Con Alibaba abbiamo già sottoscritto un accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare, vogliamo ora lavorare insieme per la promozione».

Fra le novità annunciate nel corso dell'incontro, la nascita della giornata del vino da parte del colosso mondiale dell'e-commerce: «Partirà il 9 settembre alle ore 9 – ha svelato Ma –. Perché per noi il 9 è il numero del vino, dunque 9-9-9 suona come wine-wine-wine. E credo che riusciremo ad accorciare le distanze tra lo spazio di mercato del vino francese in Cina, che è al 55%, contro il 6% della quota italiana».
«Il futuro di Alibaba e dell'Italia sono intimamente connessi – ha aggiunto Renzi –. Il digitale può trasformare radicalmente la nostra economia. I francesi hanno saputo raccontare una storia, un paese, una strategia comune: dobbiamo farlo anche noi. Con Alibaba abbiamo la gigantesca opportunità di raccontare che l'Italia è il Paese con il maggior dividendo possibile dalla globalizzazione».

L'imprenditore cinese, che ha lanciato la piattaforma commerciale 17 anni fa, ama profondamente l'Italia e i suoi prodotti. «Vogliamo portare l'export italiano di vino dal 6% fino al 66%, se ce la facciamo – ha specificato Ma –. Voglio essere l'ambasciatore dei prodotti italiani in Cina, Alibaba deve essere la porta di ingresso dei prodotti italiani in Cina e faremo in modo di proteggere anche i vostri diritti su proprietà intellettuale». Le potenzialità sono enormi, perché la Cina già oggi può contare su una classe media di oltre 300 milioni di persone».".

(FotoCrediti ©FotoEnnevi_Veronafiere)

Martedì, 12 Aprile 2016 08:41

Cereali. L'impennata dei proteici e dei noli

I fondi d'investimento hanno ripreso a farla da padroni. Cresce l'indice dei noli. L'impennata dei proteici potrebbe essere un segnale di un relativamente brusco risveglio delle quotazioni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 aprile 2016 -
In attesa dei consueti dati statistici previsti per oggi di USDA, l'ultimo giorno di contrattazioni della scorsa settimana si è chiuso con l'impennata dei proteici:

Semi: maggio 916,60 (+12,2) luglio 925,00 (+12,1)
Farina: maggio 273,70 (+6,9) luglio 276,10 (+6,7)
Olio: maggio 33,94 (-0,16) luglio 34,21 (-0,16)
Corn: maggio 362,20 (+0,6) luglio 365,00 (+1)
Grano: maggio 460,20 (+3,2) luglio 466,60 (+2,2) dicembre 490,60 (+1,6)

L'indice dei noli intanto prosegue la sua risalita e i fondi di investimento sono tornati a farla da padroni cercando di "intimorire" gli operatori su ipotesi di raccolti estivi poco produttivi e di scarsa qualità.
Sembra che il "mercato" stia cercando qualcosa a cui agganciarsi per fare risalire le quotazioni.

Il mercato domestico Nessuna novità tranne che aumentano le preoccupazione per i ridotti scambi e la tanto sperata ripresa non sembra spiccare il volo. L'economia gira piano piano come dimostrano i dati che quotidianamente vengono diffusi e questo non può generare aspettative positive nel breve periodo.

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili che ormai sono un ricordo del passato.

Indicatori internazionali 11 aprile 2016


l'Indice dei noli è salito sensibilmente a 539 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio va ancora a favore dell'€ a 1,13914 .

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Lunedì, 11 Aprile 2016 07:33

50esimo Vinitaly - programma

50esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati - programma dal 11 al 13 aprile - In allegato il pdf scaricabile - 

LUNEDI' 11 APRILE 2016 Il futuro del vino italiano tra tutela dei vitigni autoctoni e valorizzazione dei territori
09:30 Sala Salieri - Palaexpo, Piano -1
Organizzato da Confederazione Nazionale Coldiretti
L'Ente sarà rappresentato dal Vicepresidente Vicario Valente
Il vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera
10:30 • 12:30 Sala Vivaldi - Palaexpo, Piano -1
Organizzato da Vinitaly
in collaborazione con IRI
L'Ente sarà rappresentato dal Direttore Commerciale Valsecchi e dall'Area Manager Bruno
Presentazione del Francobollo dedicato ai 50 anni di Vinitaly alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e del Presidente di Poste Italiane Luisa Todini
10.00
V Piano – Palazzo Uffici Veronafiere
Autorità accolte hall Palazzo Uffici
L'Ente sarà rappresentato dal Presidente Danese e dal Direttore Generale Mantovani
Convegno inaugurale Sol&Agrifood - Agropirateria: quando l'Italia sa difendersi alla presenza del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina
10.30 Sala Polifunzionale - Pad. Sol&Agrifood
Organizzato da Veronafiere
L'Ente sarà rappresentato dal Presidente Danese e dal Direttore Generale Mantovani
Degustazione "Francia e Italia, unite nell'eccellenza" (relatore Raoul Salama) 11:00 – Sala Argento
Organizzata da Salama
L'Ente sarà rappresentato dal Direttore Generale Mantovani
Conferenza stampa - Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene verso la candidatura Unesco
12:30 Pad 4 stand D4/E4
Organizzato da Regione Veneto con la presenza del Presidente Luca Zaia
Il mercato europeo del vino biologico, strategie per lo sviluppo e l'internazionalizzazione
15:00 Sala Puccini - 1° Piano Galleria Arena
Organizzato da Federbio
L'Ente sarà rappresentato dal Direttore Commerciale Valsecchi e dall'Area Manager Bruno
'World Wine Web'
Ore 14.30
Auditorium Verdi - Palaexpo, Piano -1
(Ingresso in sala riservato ai possessori dell'accredito dedicato entro le ore 14:00)
Incontro tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il fondatore di Alibaba, Jack Ma, sul futuro del vino.
Modererà l'incontro il direttore di Repubblica, Mario Calabresi. Sarà presente all'evento il Ministro Maurizio Martina.
L'Ente sarà rappresentato dal Presidente Danese e dal Direttore Generale Mantovani

MARTEDI' 12 APRILE 2016
Le varietà di vite resistenti da vino, opportunità da scoprire
09:30 Sala Rossini - 1° Piano Galleria Arena
Organizzato da L'Informatore Agrario
in collaborazione con Veronafiere
Leggere l'olio Extravergine di qualità: quali informazioni per tutelare consumatori e produttori?
10:30 Sala Polifunzionale - Pad. Sol&Agrifood
Organizzato da Veronafiere
XXVIII Seminario Tecnico Masi
11:00 Sala Argento - Palaexpo, ingresso A2 (piano -1)
Organizzato da Masi Agricola S.p.A
L'Ente sarà rappresentato dal Direttore Generale Mantovani
Federazione Nazionale di prodotto Confagricoltura
15:00 Sala Mozart - 1° Piano Palaexpo
Organizzato da Confagricoltura
L'Ente sarà rappresentato dal Vicepresidente di Canossa
Donne del Vino: Presente e futuro del vino al femminile
15.00
Sala Salieri – Palaexpo Piano -1°
Organizzato da Coldiretti in collaborazione con Asnacodi
Il codice unico del vino dei mercati eurasiatici: i nuovi scenari per il vino italiano
15:00 Sala Puccini - 1° Piano Galleria Arena
Organizzato da Business Strategies
in collaborazione con Veronafiere
L'Ente sarà rappresentato dal Direttore Generale Mantovani
I 50 anni di Vinitaly in 5 vini
15:00
Sala Argento
Organizzato da Ais
L'Ente sarà rappresentato dall'Area Manager Gianni Bruno.
Focus Mercati Germania UK
Tasting room - ICE LOUNGE PAV. 10
15:30
Organizzato da ICE-AGENZIA
Focus Mercato Turchia
Tasting room - ICE LOUNGE PAV. 10
16:30
Organizzato da ICE-AGENZIA


MERCOLEDI' 13 APRILE 2016
Premiazione della 7ma edizione "Premio Golosario"
09.45
Padiglione Sol&Agrifood – Area Agorà
L'ente sarà rappresentato dal Presidente Danese e dal Direttore Generale Mantovani
Arrivo a Veronafiere dei Ministri dell'Agricoltura UE partecipanti all'European Forum of wine-producing Countries.
10.00
La delegazione sarà accolta dal Presidente Danese e dal Direttore Generale Mantovani.
Focus Mercato Cina
10:00 Tasting room - ICE LOUNGE PAV. 10
Organizzato da ICE-AGENZIA
Focus Mercato USA
11:00 Tasting room - ICE LOUNGE PAV. 10
Organizzato da ICE-AGENZIA
I consumatori internazionali sempre più agguerriti: buono, pulito e giusto è sufficiente?
11:30 Sala Polifunzionale - Pad. Sol&Agrifood
Organizzato da Teatro Naturale
in collaborazione con Veronafiere
Premiazione vincitori concorso Young to Young
13:00
Ristorante D'Autore
Organizzato da: Comunica Marco Gatti e Paolo Massobrio

Per la prima volta un Presidente della Repubblica inaugura il Vinitaly. "Dal tempo in cui Verona decise di promuovere le prime Giornate del Vino italiano – ha sottolineato Sergio Mattarella – si è avviato un cambiamento profondo".

di Lamberto Colla - Verona, 10 aprile 2016 – (Scorrere in fondo per la galleria immagini)

Cinquant'anni, mezzo secolo di storia italiana raccontata attraverso il Vino. Vinitaly, frutto della lungimirante visione di Angelo Betti che nel 1967 inaugurò le Giornate del vino Italiano in tutto questo periodo è stato testimone dell'ascesa e del declino del vino italiano, ma anche elemento di coesione capace di inaugurare il nuovo rinascimento dopo la tragedia del vino al metanolo che nel 1986 sembrava avere sotterrato per sempre la vitivinicoltura nazionale.

E' questo l'elemento che fa da fil rouge negli interventi inaugurali dell'edizione numero 50, che per l'occasione ha visto la partecipazione, per la prima volta di un Presidente della Repubblica, quasi a esorcizzare il rischio del ripetersi di uno scandalo analogo, proprio nel momento in cui il vino italiano è il più venduto al mondo anche se il primato del valore rimane saldamente in mano ai cugini francesi.
Un'obiettivo che è però alla portata italiana se, come ha invocato il Ministro Martina confermando che il Governo è, e sarà, al fianco dei vitivinicoltori e del comparto agroalimentare: "Noi ci saremo - sottolinea Maurizio Martina - e faremo la nostra parte anche sul versante dell'internazionalizzazione, anche sul versante dell'export, come è avvenuto nel piano straordinario del Made in Italy".

«Vinitaly compie cinquant'anni, e sono lieto di essere oggi qui per inaugurare, insieme a voi, un'edizione così importante di questa rassegna, che è riuscita nel tempo ad accompagnare, interpretare, favorire la crescita di un grande prodotto italiano, divenuto sempre più vettore e simbolo della nostra qualità, apprezzata nel mondo». Con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto nell'Auditorium Verdi di Veronafiere, per inaugurare il 50° Vinitaly, Salone internazionale del vino e dei distillati, in programma fino a mercoledì, con 4.100 espositori italiani ed esteri e buyer provenienti da più di 140 nazioni ( www.vinitaly.com ).

«Dal tempo in cui Verona decise di promuovere le prime Giornate del Vino italiano – ha proseguito il Capo dello Stato – si è avviato un cambiamento profondo, che ha riguardato tanto le produzioni agroalimentari e vitivinicole, il loro mercato, l'organizzazione d'impresa, quanto la società circostante, il rapporto con la natura e il territorio, la cultura del cibo e, dunque, il legame tra i prodotti della terra e la nostra stessa civiltà. Proprio la capacità di guidare l'innovazione è stata il segno più incisivo di questo percorso compiuto dai produttori di vino italiano».

La strada percorsa in questi 50 anni da Vinitaly, nel segno dell'internazionalità del sistema vitivinicolo italiano è stata fondamentale, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, che ha parlato in un Auditorium gremito. «Bene ha fatto Vinitaly a mettere a tema, quest'anno, l'internazionalizzazione e il sostegno all'export – ha detto il Presidente Mattarella –. Mi auguro che la vostra esperienza e la vostra struttura possano essere di supporto per sinergie italiane e per la rete delle nostre aziende, proiettate verso nuove aree di consumo, facendo ancora di più Sistema Italia. L'esperienza del settore fieristico, quando è sorretta da un progetto – è stato il caso di Expo2015, è il vostro caso –, e ha alle spalle un retroterra di imprese sane, è preziosa per le attività di promozione di ogni comparto».

A dare il benvenuto, oggi, al Capo dello Stato è stato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, insieme al direttore generale, Giovanni Mantovani. «La presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'anno del cinquantesimo di Vinitaly è per noi un riconoscimento molto importante – ha esordito Danese –. In questi 50 anni Vinitaly si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello mondiale: un risultato reso possibile dalle migliaia di aziende vinicole che hanno sempre creduto in questa manifestazione, eleggendola tra gli appuntamenti imprescindibili, utili ad alimentare la crescita qualitativa ed economica e, soprattutto, in grado di supportare l'affermazione di questo settore nel mondo».

Nel 1967, dall'intuizione di Angelo Betti, a Verona nascevano Le Giornate del Vino Italiano e, con esse, il Vinitaly. «Da allora – ha ricordato il presidente di Veronafiere – il Salone ha accompagnato e scandito l'evoluzione di un Paese che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. Nel 2015 le nostre esportazioni vitivinicole hanno superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 5% sul 2014».
In questi giorni Verona è la capitale non solo del vino di qualità, perché il Paese – ha continuato Danese -«ha sviluppato anche una importante industria manifatturiera al servizio del comparto, rappresentata all'interno del Vinitaly dalla rassegna Enolitech, dove troviamo, in questi giorni, anche Sol&Agrifood, manifestazione dedicata all'olio extravergine d'oliva e all'artigianalità dell'alimentare italiano».

Sinergie e internet sono le strade da percorrere, secondo Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, presente questa mattina alla cerimonia inaugurale. «Per vincere sul mercato dobbiamo fare rete. Una delle vie più dirette e senza confini è proprio il web. La sfida digitale riguarda tutti, anche lo Stato – ha affermato Martina –. Ecco perché nei prossimi giorni, nello spazio Mipaaf a Vinitaly, porteremo a confrontarsi con le nostre aziende vitivinicole gli esperti dei più grandi soggetti del web, provando a rendere evidenti le opportunità che si possono aprire. Come Ministero siamo anche gli unici al mondo ad aver chiuso accordi con piattaforme internazionali del web, per garantire ai nostri marchi geografici la stessa tutela dei grandi brand commerciali contro il falso».

Si prosegue anche nel versante della sburocratizzazione. «Siamo attivi sul fronte della semplificazione, come dimostra l'attivazione del registro telematico del vino – ha reso noto il ministro –. Saremo l'unico Paese ad avere i dati sulla produzione vinicola in tempo reale. Ancora una volta il modello italiano fa scuola, perché il settore vitivinicolo è l'emblema del nostro saper fare, in grado di esprimere i valori e celebrare le tradizioni dei nostri territori; con oltre 500 vitigni coltivati siamo la patria della biodiversità. Nel 1986 lo scandalo del metanolo ha rischiato di compromettere la nostra credibilità, ma l'Italia ha saputo reagire e le parole chiave di quel rinascimento sono state qualità e controlli. Il mondo ci guarda e siamo pronti a scrivere nuove pagine di successo».

Ripercorre sinteticamente gli ultimi cinque lustri del vino il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante il suo intervento: «Basta guardare a com'era il mondo del vino 50 anni fa per capire la tenacia dei produttori e vedere quanta strada è stata fatta. Vinitaly non avrebbe potuto svolgersi altrove – ha riconosciuto il governatore –. Con 52 vini a denominazione, 28 Doc, 14 Docg e 10 Igt, il Veneto è il primo esportatore nazionale. L'export vale un miliardo e 700 milioni e ci sono due milioni di persone che lavorano nel comparto. Ma è fondamentale affrontare la sfida della burocrazia».

«Qui c'è l'Italia che, come ha ricordato il presidente Danese, rappresenta al meglio il Made in Italy e l'italianità dei produttori e dei trasformatori nel vino e nell'agroalimentare – è stato il saluto il sindaco di Verona, Flavio Tosi –. Il Veneto è la prima regione in Italia per produzione ed esportazione, così come Verona è la prima provincia. Dunque questa fiera si trova nel posto giusto, nel momento giusto. Verona rappresenta le bellezze artistiche e architettoniche, un patrimonio che nessuno ci può eguagliare, insieme a produzioni straordinarie nel settore agroalimentare».

Dal 10 al 13 aprile a Verona nell'area Sol&Agrifood (A24 G). Dopo il successo dell'edizione 2015, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, insieme a otto caseifici di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, sarà nuovamente presente nel padiglione Sol&Agrifood in occasione di Vinitaly 2016, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile.

Reggio Emilia, 8 aprile 2016 - 
Nello svolgimento dell'intenso programma delle quattro giornate, il Consorzio sarà quotidianamente affiancato da due degli otto caseifici coinvolti e appartenenti al gruppo che sostiene il progetto denominato "Caseifici in tour". E' in questo modo, e con abbinamenti enologici e momenti gastronomici d'eccezione, che l'Ente di tutela punterà a valorizzare e sottolineare la grande versatilità del prodotto in cucina, ma anche la particolare varietà di aromi e struttura che si legano alle diverse stagionature.

E' proprio di questo che, con le loro attività, parleranno i caseifici coinvolti, appartenenti non solo a diverse province del comprensorio di produzione, ma geograficamente collocati in aree diverse che vanno dalla pianura all'alto Appennino e che proprio in funzione della loro storia, delle tradizioni locali e delle condizioni ambientali, pur rispettando lo stesso restrittivo disciplinare in fatto di legame con il territorio, presentano un prodotto che ha diverse identità e personalità.

Domenica 10 aprile saranno così in scena la Latteria Villa Curta (Reggio Emilia) e il Caseificio sociale di Cavola (Cavola, RE); lunedì toccherà al Caseificio Rastelli F.lli (Solignano, PR) e alla Casearia di Sant'Anna (Anzola dell'Emilia, BO), mentre martedì 12 aprile sarà la volta del Caseificio Gennari Sergio & Figli (Collecchio, PR) e del Caseificio Sociale Castellazzo (Campagnola Emilia, RE); mercoledì 13 aprile, infine, l'appuntamento è con la Società agricola Butteri (Salsomaggiore Terme, PR) e la Cooperativa casearia del Frignano (Pavullo nel Frignano, MO).

Particolarmente importanti, nei giorni della manifestazione, saranno le collaborazioni instaurate con eccellenze della produzione enologica italiana e internazionale, tra cui il Consorzio Franciacorta, Première wines & food, Cantine Intorcia, Cantine Florio, vini della regione Emilia Romagna. Non mancherà uno spazio dedicato alle birre in collaborazione con il birrificio Angelo Poretti.

Il Parmigiano Reggiano, oltre ad essere  accompagnato da grandi vini e birre, sarà coinvolto in appuntamenti dedicati all'alta cucina.

Presso lo Spazio Première Wines & Food (Cittadella del Gusto), ogni giorno, sarà ospitato uno chef che preparerà un piatto con il Parmigiano Reggiano da abbinare ad uno dei prestigiosi vini selezionati dall'azienda modenese. Sempre in questo luogo, mercoledì 13 aprile, avverrà l'apertura di una forma con il tradizionale taglio a coltello.

Gli appuntamenti dedicati all'enogastronomia saranno arricchiti da momenti istituzionali come il convegno dal titolo: "Agropirateria: quando l'Italia sa difendersi" che si terrà lunedì 11 aprile, alle ore 10.30, presso lo spazio convegni di Sol&Agrifood, durante il quale interverrà Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, che porterà la testimonianza di come il Consorzio sia costantemente impegnato nella lotta alla contraffazione e nella tutela del marchio.

Allegato di posta elettronica 1

Gli appuntamenti del Parmigiano Reggiano a Vinitaly 2016:

Domenica 10 aprile
ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Latteria Villa Curta (RE) – Caseificio sociale Cavola (RE) presso lo stand A24/G (Sol &Agrifood)
ore 10.30 – Cheese Experience Laboratorio dal titolo "I cinque sensi e i formaggi: avvicinarsi alle tecniche di degustazione" presso la piazza Cheese Experience di Sol&Agrifood
ore 13.00 – Cooking Show dello chef Fabrizio Mantovani (FM Bistrot, Faenza) che preparerà un piatto a base di Parmigiano Reggiano presso lo stand di Premiere Italia
ore 14.00 – Sinergia tra due eccellenze italiane: il Parmigiano Reggiano incontra il Franciacorta presso la sala degustazione di PalaExpo (evento su prenotazione)
ore 15.00 - #LovingMarsala e #Parmigiano Reggiano Degustazione in abbinamento tra Marsala delle Cantine Intorcia e Parmigiano Reggiano presso lo stand di Cantine Intorcia (Pad 2 Sicilia – stand F 89)
ore 16.30 – Il Parmigiano Reggiano incontra la birra Degustazione di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Poretti presso lo spazio birre del padiglione Sol&Agrifood

Lunedì 11 aprile
ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio Rastelli F.lli (PR) – Casearia di Sant'Anna (BO) presso lo stand A24/G (Sol &Agrifood)
ore 10.30 – Convegno dal titolo "Agropirateria: quando l'Italia sa difendersi" con intervento di Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, presso la Sala Polifunzionale di Sol&Agrifood
ore 11.30 - Cooking Show dello chef Emilio Barbieri (Ristorante Strada Facendo, Modena) che preparerà un piatto a base di Parmigiano Reggiano presso lo stand di Premiere Italia
ore 12.30 – Cheese Experience Laboratorio dal titolo "A caccia di miti: la verità sui formaggi nella dieta" durante il quale verranno degustate tre stagionature di Parmigiano Reggiano presso la piazza Cheese Experience di Sol&Agrifood
ore 15.00 – Il Parmigiano Reggiano incontra la birra Degustazione di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Poretti presso lo spazio birre del padiglione Sol&Agrifood
ore 16.30 – Incontro dedicato ai buyers dal titolo " Le migliori produzioni casearie italiane" presso lo spazio Agorà di Sol&Agrifood

Martedì 12 aprile
ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio Gennari Sergio & Figli (PR) – Caseificio Sociale Castellazzo (RE) presso lo stand A24/G (Sol &Agrifood)
ore 10.30 – Cheese Experience Laboratorio dal titolo "I cinque sensi e i formaggi: avvicinarsi alle tecniche di degustazione" presso la piazza Cheese Experience di Sol&Agrifood
ore 11.30 Cooking Show dello chef Claudio Gazzola (Osteria alla Chiesa, Monfumo TV) che preparerà un piatto a base di Parmigiano Reggiano presso lo stand di Premiere Italia
ore 14.15 Cheese Experience Degustazione a cura di Onaf dal titolo "Confronto tra formaggi, vince l'assaggio guidato"presso la piazza Cheese Experience di Sol&Agrifood
ore 15.00 - #LovingMarsala e #Parmigiano Reggiano Degustazione in abbinamento tra Marsala delle Cantine Intorcia e Parmigiano Reggiano presso lo stand di Cantine Intorcia (Pad 2 Sicilia – stand F 89)
ore 16.30 – Il Parmigiano Reggiano incontra la birra Degustazione di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Poretti presso lo spazio birre del padiglione Sol&Agrifood

Mercoledì 13 aprile
ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Società agricola Butteri (PR) – Cooperativa casearia del Frignano (MO) presso lo stand A 24/G (Sol &Agrifood)
ore 12.30 – Cheese Experience Laboratorio dal titolo "A caccia di miti: la verità sui formaggi nella dieta" durante il quale verranno degustate tre stagionature di Parmigiano Reggiano presso la piazza Cheese Experience di Sol&Agrifood
ore 15.00 – Il Parmigiano Reggiano incontra la birra Degustazione di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Poretti presso lo spazio birre del padiglione Sol&Agrifood
ore 16.30 – Goodbye Vinitaly! Apertura di una forma di Parmigiano Reggiano per salutare l'edizione 2016 di Vinitaly presso lo stand di Premiere Italia

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 14 10 aprile 2016
Va di moda l'Offshore. Cereali. Il cambio aiuta l'import USA ma non il contrario. Prezzi pressoché stabili, cresce il "parmigiano". Vinitaly, il calendario inaugurazioni e presenze istituzionali. Uno Spazio ludico didattico per il Museo del Pomodoro. Presentazione App "Via Emilia Wine&Food". Su Amazon lo store curato da vinitaly wine club. Promozioni ."vino" e partners.

SOMMARIO Anno 15 - n° 14 10 aprile 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Va di moda l'Offshore.
2.1 cereali Cereali. Dai dati USDA nessuna sorpresa
3.1 Lattiero Caseario Prezzi pressoché stabili, cresce il "parmigiano".
4.1 allerta sicurezza Ritirata la Coppa di testa. Rischio parassiti.
4.2 Vinitaly Vinitaly, il calendario inaugurazioni e presenze istituzionali
5.1parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: varato il piano produttivo per il 2017-2019
5.2 pomodoro Uno Spazio ludico didattico per il Museo del Pomodoro
6.2 vino e turismo Presentazione App "Via Emilia Wine&Food"
6.3 vino e.commerce Su Amazon lo store curato da vinitaly wine club
8.1 gdo e tendenze GDO, Come cambia la comunicazione e l'assortimento
9.1 cereali Cereali. Il cambio aiuta l'import USA ma non il contrario.
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 14 10apr16-COP

Gli appuntamenti in programma da venerdì 8 a mercoledì 13 aprile. Per la prima volta il Vinitaly sarà inaugurato da un Presidente della Repubblica.

Verona, 6 aprile 2016 – In occasione della 50ª edizione di Vinitaly (10-13 aprile), il più importante salone internazionale dedicato a vini e distillati, la Fiera e la città di Verona si preparano ad ospitare un fitto calendario di eventi e incontri istituzionali ( www.vinitaly.com ).

Si inizia venerdì 8 aprile con il fuori salone di Vinitaly and the City pensato per i wine lover: quattro serate tra degustazioni, spettacoli e cultura nel cuore del centro storico cittadino ( www.vinitalyandthecity.com ). Il taglio del nastro è alle ore 19, nella Loggia di Fra' Giocondo, in Piazza dei Signori a Verona.
Sabato 9 aprile è la volta di Opera Wine "Finest Italian Wines 100 Great Producers", evento che da cinque anni si tiene alla Gran Guardia di Verona, alla vigilia di Vinitaly. Un'anteprima d'eccezione con l'esclusiva degustazione dei 100 produttori italiani selezionati da Wine Spectator, la più importante rivista americana di settore. Alle 11.30 è in programma la conferenza stampa di presentazione, mentre alla 14.45 il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina parteciperà all'apertura di Opera Wine, insieme ai vertici di Veronafiere e al sindaco di Verona, Flavio Tosi. La rassegna è su invito: informazioni su www.operawine.it.

Domenica 10 aprile, al via nel quartiere fieristico di Veronafiere il 50° Vinitaly. Per la prima volta nella sua storia, la manifestazione viene inaugurata da un Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, infatti, sarà presente alla cerimonia inaugurale, alle ore 11, nell'auditorium Verdi del centro-congressi Europa di Veronafiere. Intervengono il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. In questa occasione, l'accesso ai giornalisti è consentito soltanto previo speciale accredito: eventuali richieste all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro e non oltre le ore 13 di giovedì 7 aprile.

Lunedì 11 aprile si inaugura Sol&Agrifood ( www.solagrifood.com ), il salone internazionale dell'agroalimentare di qualità che si tiene in contemporanea a Vinitaly ed Enolitech, rassegna dedicata alle tecnologie per viticoltura, enologia e olivicoltura ( www.enolitech.it ). La cerimonia è alle 10.30, nell'area Agorà del padiglione C. A seguire, alle ore 10.40, nella sala polifunzionale del padiglione di Sol&Agrifood si tiene il convegno "Agropirateria: quando l'Italia sa difendersi". Partecipano il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina e la vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, Colomba Mongiello.

Sempre lunedì 11, nel pomeriggio (orario ancora da definire) è prevista la visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi che, nell'auditorium Verdi, si confronterà con Jack Ma – fondatore della piattaforma cinese di e-commerce Alibaba – sulle sfide digitali che attendono il mondo del vino.

Si chiude mercoledì 13 aprile con il Forum dei ministri agricoli dei 16 Paesi vitivinicoli europei, convocato a Vinitaly dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Il via dei lavori dell'assemblea è fissato alle 10.15, nel palazzo uffici di Veronafiere. Sono attesi i rappresentati di Italia, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Slovenia, Germania, Spagna e Ungheria.
Servizio Stampa Veronafiere

Domenica, 10 Aprile 2016 09:15

Presentazione App "Via Emilia Wine&Food"

Domenica 10 aprile alle 14.30 Stand Emilia Romagna Pad.1 - VINITALY - Fiera Verona. Una applicazione unica nel suo genere: non solo una guida ai vini e ai prodotti tipici, ma un vademecum del ben vivere.

Da oggi i Sapori e i profumi dell'Emilia Romagna si raggiungono dallo smartphone - E' nata Via Emilia Wine&Food, l'App in doppia lingua scaricabile gratuitamente dagli store di Ios e google play che sarà presentata domenica 10 aprile al Vinitaly di Verona.

Tra cultura del vino e territorio, i giusti abbinamenti con i piatti e i prodotti che caratterizzano la cucina tradizionale in un mix di cultura e identità territoriale, Via Emilia Wine&Food offre una panoramica a 360° sul turismo regionale. Al suo interno è infatti possibile trovare informazioni sui territori e sui principali luoghi di interesse, ma anche itinerari turistici e offerte vacanze sempre aggiornate, una sezione dedicata agli eventi del territorio.
Una applicazione unica nel suo genere: non solo una guida ai vini e ai prodotti tipici, ma un vademecum del ben vivere che allarga i suoi orizzonti a borghi, città, musei, eventi e proposte turistiche.

Via EmiliaWine&Food è un App di APT Emilia Romagna. La app viene gestita in collaborazione e per conto degli Assessorati Agricoltura e Turismo Emilia Romagna e di Unioncamere Emilia Romagna, in partnership con Enoteca Regionale Emilia Romagna e Associazione Italiana Sommelier Emilia Romagna. Editore dell'App è l'agenzia Prima Pagina di Cesena.
(Uff. Stampa APT Emilia Romagna)

In occasione della 50ª edizione di Vinitaly, Amazon.it e Vinitaly Wine Club insieme per un nuovo store dedicato alle etichette italiane. Oltre 500 cantine, più di 300 denominazioni, oltre 700 vini di qualità, a partire dal 4 aprile.

Verona, 4 aprile 2016 – In occasione della 50ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, Amazon.it annuncia l'apertura del nuovo store dedicato al vino italiano nato in collaborazione con Vinitaly Wine Club, l'e-commerce del vino italiano di Vinitaly.

A partire dal 4 aprile, l'offerta di vini su Amazon.it si arricchirà di nuove etichette vinicole Made in Italy, provenienti da tutte le regioni d'Italia, selezionate e vendute da Vinitaly Wine Club sul Marketplace di Amazon.it.

I clienti di Amazon.it potranno ricevere il proprio vino preferito in 24/48 ore in tutta Italia scegliendo tra prodotti di oltre 500 cantine, più di 300 denominazioni e oltre 700 vini.

Gli estimatori del settore avranno la possibilità di ricercare, scoprire e acquistare con pochi click le etichette a disposizione, affinando la ricerca in base ad Aromi, Abbinamenti, Regioni di provenienza , tipologia (bianco, rosso, spumante, rosé o dolce), premi insigniti dalle maggiori guide enologiche italiane, oppure ancora seguendo i suggerimenti di Vinitaly Wine Club.

Il nuovo negozio sarà online a al seguente link: www.amazon.it/vinitaly

 

La Grande distribuzione a Vinitaly. Come cambia l'assortimento e la comunicazione dello scaffale vino nei supermercati – La testimonianza dei buyer vino delle 12 catene presenti a Vinitaly.

Verona, 5 aprile 2016 – Tecnologia multimediale, etichette parlanti, degustazioni con sommelier o esperti, corsi volanti di aggiornamento. Parte una nuova fase comunicativa nei supermercati italiani che vogliono cancellare l'anonimato di tanti scaffali del vino per informare al meglio i consumatori sulle tante varietà del vino italiano. Mentre contemporaneamente vengono ampliate e valorizzate le linee vino col marchio proprio della grande distribuzione. Lo riferiscono i buyer vino delle catene distributive che saranno presenti a Vinitaly.



"Nel 2015 per la prima volta in 100 supermercati è stata usata la tecnologia 'beacon' ed i consumatori hanno ricevuto automaticamente sul proprio smartphone informazioni dettagliate su alcune etichette vino esposte davanti a loro", riferisce Fabio Bocchini del Gruppo VéGé.
 In una prospettiva simile i punti vendita della Sigma hanno utilizzato "strumenti multimediali quali i tutorial di degustazione con sommelier all'interno dei punti vendita", spiega Alessandro Pritoni.
 E Fabrizio Danesi di Penny Market racconta di una sperimentazione col QR Code (codice a barre) nei supermercati di questa catena per consentire al consumatore di leggere una scheda tecnica dettagliata dei vini esposti.
 Convinta che la strada da seguire sia quella delle etichette parlanti anche la catena EcorNaturasì, come sottolinea Michele Bonato: "L'assortimento va diviso per regioni, evidenziando poi nelle etichette parlanti aspetti importanti per il consumatore come filiera, vini vegani, vini senza solfiti".
Per la catena Iper La Grande I, bisogna puntare su "ambienti più simili a cantinette, separando i vini di valore dagli altri, con una cartellonistica specifica, talvolta delocalizzando in vino vicino ai reparti pescheria, gastronomia, macelleria per suggerire abbinamenti", come spiega Antonella Emilio, Direttore Comunicazione Iper Montebello SpA.
Per Carrefour la soluzione ideale è un mix tra degustazioni saltuarie con i sommelier ed il ricorso ad etichette parlanti: "Gestiamo già attività di degustazione con sommelier professionisti, e pensiamo che le etichette parlanti saranno il modo più efficace di comunicare il vino", spiega Umberto Mazza.


Ma i sommelier difficilmente possono essere presenti costantemente nel supermercato, ecco dunque che Conad sta progettando di sostituirli con un addetto del punto vendita in grado di dare informazioni dettagliate sul vino e sui possibili abbinamenti col cibo, oltre ad assicurare una presenza costante dentro il supermercato, come chiarisce Valerio Frascaroli.
 Despar ha pensato bene di organizzare "corsi serali composti da 4 lezioni teorico-pratiche di 2 ore ciascuna con esperti qualificati di vino, aperti ad un massimo di 40 clienti; nelle provincie dove abbiamo portato avanti questa iniziativa abbiamo avuto il tutto esaurito ai corsi", come riferito da Simone Pambianco.



La grande distribuzione è anche impegnata nell'ampliamento e nella valorizzazione della gamma di bottiglie a marchio del distributore, come riferito dalle insegne presenti a Vinitaly:

 Iper La Grande I propone il marchio "Grandi Vigne" con 57 referenze, di cui 10 di vino biologico e progetta di inserire sempre più vini di alta qualità, rispettosi dell'ambiente, a produzione integrata e biologica, riducendo gli allergeni. 
Il Gruppo Selex (insegne Famila, A&O, etc.) con la sua linea "Le Vie dell'Uva" dispone di 50 etichette e vende 3 milioni di bottiglie l'anno, e programma di ampliare la gamma dei vini sopra i 6 euro ed eventualmente introdurre il vino biologico.


Conad ha circa 20 marchi esclusivi che coprono quasi tutte le regioni italiane e sta valutando di inserire nuovi prodotti di fascia alta.


Sigma dispone di circa 30 etichette proprie, posizionate nella fascia di prezzo da 4 a 8 euro e studia una eventuale inserimento del vino biologico.
Despar gestisce 37 etichette, sia basic che di pregio, come Barolo, Cartize, Amarone e Franciacorta.


Carrefour con "Tralcio Antico" ha circa 20 etichette e programma un ammodernamento del packaging ed una revisione delle referenze.



Su queste tematiche porteranno la loro testimonianza a Vinitaly le 12 catene distributive che hanno aderito al "GDO Buyers Club" (11 e 12 aprile, PalaExpo, piano -1): Conad, Carrefour, Selex, Finiper, Despar, Penny Market, Gruppo Végé, Sigma, EcorNaturasì, Agorà, S&C Consorzio Distribuzione Italia, Italy Discount.

Coop, Carrefour e Selex parteciperanno alla tavola rotonda, organizzata da Vinitaly, tra cantine e catene distributive che si terrà l'11 aprile (PalaExpo, Sala Vivaldi, piano -1).

Dall'11 al 13 Aprile al Palacassa, all'interno delle Fiere di Parma, si svolgerà la 25esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza: 35 nazioni coinvolte per un totale di 650 concorrenti e quasi 7mila visitatori.

Parma, 8 Aprile 2016 

Tutto è pronto per uno dei momenti più golosi dell'anno: 12 mila pizzaioli si sono incontrati e sfidati, più di 25 mila pizze sono state sfornate dal 1992, anno in cui l'evento si è svolto per la prima volta.
Stiamo parlando del Campionato Mondiale della pizza, un appuntamento che dall'11 al 13 aprile coinvolgerà quasi 35 nazioni (Italia, USA, Francia, Australia, Giappone, Brasile, Thailandia, Messico, Canada, Germania, Gran Bretagna, Russia, Polonia, solo per citarne alcune) per un totale di 650 concorrenti e quasi 7 mila visitatori.
Come ogni anno sarà il Palacassa, all'interno delle Fiere di Parma, ad ospitare questo imperdibile momento che durante questa edizione, la 25esima, si preannuncia ricco di novità: 4 aree tematiche dedicate a specifiche ricette di pizza e primi piatti, 13 specialità tra gare di cottura e abilità e soprattutto, la grande opportunità di vedere riuniti più di 650 maestri della pizza in azione.
Testimonial speciale della kermesse sarà l'attore Gian Marco Tognazzi. Tra i main sponsor, l'azienda Agugiaro&Figna, con il brand "Le 5 Stagioni", marchio leader per farine e preparati per pizzerie, con oltre 20 tipologie di prodotti presenti in tutti e cinque i continenti come simbolo di italianità e qualità.
Quindi, pizza come piatto tipico ma anche come ricerca e alta cucina, un'evoluzione che ha portato la cultura della vera pizza anche fuori dai confini nazionali.
Per info www.campionatomondialedellapizza.it 

L'indice di cambio supera quota 1,44. Dalla Cina giungono segnali di prudenza circa l'ipotesi di immissione di scorte sul mercato. Sale ancora l'indice dei noli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 aprile 2016 -

Più che il mercato sta facendo rumore la posizione della Federal Reserve che continua a dirsi cauta all'ipotesi dell'aumento dei tassi d'interesse. Una posizione che porta ad avere un cambio euro dollaro superiore all'1,14 e che non agevola le esportazioni dal Vecchio verso il Nuovo Continente. Al contrario risulta un fattore agevolante per gli acquisti. La domanda alla quale risulta difficile dare risposta "Come mail l'Euro sia così forte nonostante il difficile momento dell'economia europea.

Padroni del mercato sono i fondi di investimento. Nel tentativo di imprime spinte rialziste corrono voci di una sfavorevole estate USA e conseguente flessione della quantità e, presumibilmente, anche della quantità.

Si affievolisce la preoccupazione circa la notizia proveniente dalla Cina in merito all'ipotesi di immissione sul mercato delle proprie scorte. il timore di creare un collasso al mercato sta lasciando il posto a una ipotesi di rilascio lenta e programmata delle scorte.

Il mercato domestico L'interesse degli operatori nostrani invece è orientato alla prossima campagna cerealicola estiva e sui prezzi che dovrebbero risultare ben poco sostenuti anche in ragione delle abbondanti previsioni sui raccolti.

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili e è sfumata anche l'ipotesi di importazione di mais scondizionato dal nord africa in quanto inquinato da OGM. Quindi a caccia di prodotti alternativi tipo mangimi per biodigestori (substrati atti alla fermentazione anaerobica)


Indicatori internazionali 6 aprile 2016

l'Indice dei noli è salito ancora ed a quota 500 punti, il petrolio in leggera risalita a 38$ e l'indice di cambio €/$ ha superato quota 1,14 registrando 1,14424.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Confermate le quote assegnate ai produttori storici, compensazioni per la montagna, agevolazioni per i giovani. Dopo l'Assemblea dei caseifici la parola, ora, ai produttori. Nel 2015 oltre 2.500 azioni ispettive. Individuate più di 2.000 referenze che si rifanno alla Dop.

Reggio Emilia, 06 aprile 2016

Punta nuovamente e decisamente sulla regolamentazione della produzione e sulla valorizzazione delle quote latte trasformabile in Parmigiano Reggiano assegnate direttamente ai produttori la strategia del Consorzio di tutela per il triennio 2017-2019.
L'Assemblea dei Consorziati, infatti, ha approvato stamane (291 voti favorevoli, 65 astenuti e 1 contrario) il "Piano di regolazione dell'offerta" che sostituirà quello che andrà a scadere alla fine del 2016.
"Il punto di partenza - ha spiegato in Assemblea il vicepresidente vicario Adolfo Filippini - è rappresentato dall'equilibrio tra la quota comprensoriale di riferimento e le quote latte assegnate lo scorso anno direttamente ai produttori, meccanismo che non solo ha consentito di fissare con chiarezza i livelli produttivi in capo al singolo allevatore (e non ai caseifici, come nel caso di altre Dop), ma soprattutto di generare un nuovo valore reale per gli appartenenti alla filiera del Parmigiano a seguito della cessazione del regime europeo sulle quote latte, che ha azzerato ogni possibilità di scambio e di cessione remunerata per quelle stesse quote".
Il nuovo piano, dunque, prende a riferimento 17.550.000 quintali di latte trasformabile nel comprensorio, garantendo però uno spazio di crescita fino al limite massimo di 18.250.000 quintali di latte, corrispondenti all'ammontare complessivo delle quote latte assegnate agli allevatori.
"Un meccanismo - spiega il vicepresidente vicario Filippini - che punta a premiare il lavoro dei produttori storici di Parmigiano Reggiano e a valorizzare le quote acquisite: chi vorrà inserirsi nella filiera, infatti, dovrà ricorrere proprio all'acquisto di queste quote, perchè in caso contrario sarebbe immediatamente esposto a sanzioni".
"L'attuazione del piano - prosegue Filippini - prevede compensazioni a livello comprensoriale, e soprattutto le inserisce a favore delle aree di montagna, laddove non esistono sostanziali alternative alla produzione di Parmigiano Reggiano e il formaggio può oggi fregiarsi della denominazione "prodotto di montagna" e di forme di valorizzazione che, grazie allo specifico "Progetto qualità" varato dal Consorzio, hanno già determinato forte interesse nel mondo della distribuzione e un rialzo delle quotazioni che, per i produttori appenninici, già oggi significano un aumento di 3 euro per quintale latte".
I produttori che rispetteranno la quota assegnata non saranno assoggettati ad alcuna contribuzione aggiuntiva, che invece scatterà modularmente in relazione allo "sforamento", partendo da 5 euro per quintale latte sino al 3% di esubero per arrivare sino a 20 euro nel caso in cui la quota eccedente superi il 9%.
Oltre alle compensazioni favorevoli alla montagna, un occhio di riguardo è riservato ai giovani, che nel casso di primo insediamento per tre anni usufruiranno di sconti proprio sulle contribuzioni aggiuntive legate ad eventuali produzioni in eccesso.
Dopo l'approvazione dell'Assemblea, il piano passa ora al vaglio dei singoli produttori, che entro il 31 maggio dovranno singolarmente aderire al piano in misura non inferiore al 66%, quota indispensabile affinchè il piano vada in porto e possa essere approvato entro l'anno dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Nella ipotesi - peraltro remota - in cui i produttori non aderissero, cesserebbe ogni possibilità di programmazione (dalla UE è richiesta continuità in questi meccanismi di autoregolamentazione, pena il loro decadimento) e, a quel punto, anche le quote individuali perderebbero ogni efficacia.
L'Assemblea del Parmigiano Reggiano ha anche approvato il bilancio 2015 (21,247 milioni di ricavi e 42.000 euro di utile), che ha registrato un significativo incremento degli investimenti in comunicazione sul mercato interno (+1,2 milioni anche in coincidenza con Expo, per una cifra complessiva di 6,3 milioni) a azioni sull'estero per un importo vicino ai 4 milioni, con le più forti azioni sugli Usa (che hanno chiuso il 2015 con un +35%), Giappone, Francia (primo mercato) e Germania (slittata al terzo posto e superata proprio dagli Stati Uniti).

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano)

Leggera flessione del Grana Padano mentre il Parmigiano recupera altri 5 centesimi. Prezzi stabili invece per il burro e per i derivati del latte. Guidi (confagricoltura): "folle produrre di più senza aver prima conquistato il mercato"

di Virgilio Parma 6 aprile 2016 - "Gli agricoltori dovrebbero rendersi conto che è folle produrre di più senza aver prima conquistato il mercato". Così il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, ha risposto all'ANSA sul continuo aumento della produzione di latte in Europa nonostante la crisi, a margine della sua partecipazione ad un dibattito all'Europarlamento sulla riforma della Politica agricola comune.

LATTE SPOT Invariati i listi del latte intero spot estero (22,68-23,71€/100 litri latte) mentre il latte spot crudo nazionale cede quasi il 4% posizionandosi tra 23,71 e 26,81€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Finalmente stabili i listini milanesi riguardo al burro nelle diverse declinazioni merceologiche. Leggero aggiustamento al ribasso (-2 centesimi) limitatamente alla crema a uso alimentare quotata a Milano. Invariati tutti gli altri listini presi a riferimento dall'indagine.

Borsa di Milano 04 aprile: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,18€/Kg. (-)

Borsa Verona 04 aprile:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,12-1,17 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 01 aprile 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 05 aprile 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Prosegue, per la seconda ottava consecutiva, la flessione dei listini del Grana Padano. 6,40-6,50 €/kg. il listino del 9 mesi di stagionatura e 7,15-7,80 €/Kg. relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Nuovo rimbalzo del Parmigiano Reggiano relativamente al minimo di stagionatura. Contrariamente al "cugino Padano", il Re dei Formaggi dimostra una insperata tenuta. Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi di stagionatura è stato quotato tra 8,40-8,80€/kg. Fermo tra 9,30 e 9,70 €/kg il 24 mesi di invecchiamento.

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Martedì, 05 Aprile 2016 08:35

Cereali. Dai dati USDA nessuna sorpresa

La pubblicazione dei dati USDA non ha generato stravolgimenti dei mercati. Quindi le preoccupazioni dei giorni precedenti sembra siano rientrate e neppure le notizie cinesi non sembrano, al momento, preoccupare oltre certi limiti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 aprile 2016 -
 I dati dell'Usda dello scorso 31 marzo non hanno che confermato quanto già si sapeva. Non ci sono segnali di carenza di merce.

(i dati USDA sono in Galleria Immagini)

Queste cifre giovedì scorso avevano dato impulso al ribasso del corn e al rialzo del grano, poi venerdì correzione sul corn che recuperava e il grano si confermava in rialzo:
Semi : maggio 918,20 (+7,4) luglio 926,00 (+8,2)
Farina : maggio 272,30 (+2) luglio 275,10 (+2)
Olio : maggio 34,45 (+0,23) luglio 34,67 (+0,23)
Corn : maggio 354,00 (+2,4) luglio 357,60 (+2)
Grano : maggio 475,60 (+2,2) luglio 483,00 (+2,2) dicembre 506,60 (+2,6)

Per il momento il mercato e i fondi non sembrano dare molto peso alle notizie provenienti dalla Cina circa l'immissione nel mercato interno delle loro scorte di cereali. Comunque tale inerzia/resistenza è anche segno che il mercato da tempo è stagnante sul fondo.

Il mercato domestico Intanto sul mercato interno, al momento, cambia poco. L'interesse si sta orientando sui prezzi delle prossime campagne cerealicole estive, che dovrebbero essere abbondanti, e prevedibilmente a prezzi "popolari".

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili che ormai sono un ricordo del passato.


Indicatori internazionali 1 aprile 2016

Ll'Indice dei noli è salito ancora a 450 punti, il petrolio scende a 36,5$ e il cambio ruota attorno a 1,13824 .

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il 31 di marzo in Sala Baganza si è riunita l'assemblea dei soci della "Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma" con la presenza di Barbara Lori. Dopo l'intervento della consigliera regionale e la presentazione del nuovo sito dell'associazione e sbrigate le formalità di rito di approvazione del bilancio consuntivo che chiude l'anno con una lieve perdita e seguita la relazione del presidente.

Una relazione dura sia nei confronti dei soci sia nei confronti della politica, senza nessun cenno all'immediato operare dell'associazione, in attesa delle nuove indicazioni che dovrebbero arrivare dalla regione, alle quali ha sottolineato il presidente Schianchi Mario ho contribuito. "Se ha fine mese come previsto usciranno le nuove direttive andranno adottate e senza sé e senza ma dovremmo scrivere le pagine bianche di un nuovo libro all'insegna della trasparenza che ci è sempre appartenuta, della rigidità e dell'intransigenza. Non siamo un ente di sostegno alle feste campagnole ne possiamo permetterci di essere di supporto a chicchessia, i tempi del buonismo sono finiti, dobbiamo sentirci come un'azienda e come tale deve essere il nostro comportamento consapevoli che certe scelte possono anche essere dolorose. Il nostro compito è scritto a chiare lettere nello statuto e nel disciplinare ad esse dobbiamo fare riferimento utilizzando le più innovative e migliori strategie del marketing territoriale".

Ha fatto seguito l'elezione del nuovo direttivo e tra gli eletti vi era anche Schianchi che constata la presenza di tutti gli eletti come presidente uscente ha utilizzato lo strumento dell'autoconvocazione per definire le cariche "...non vi è tempo da perdere, imminenti impegni ci aspettano come l'appuntamento regionale e Vinitaly, e bene da subito capire chi opera e come". Alla fine il consiglio direttivo ha riconfermato Schianchi Mario alla sua ottava presidenza.

(Fonte: Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma)

Spudorati incapaci. Crisi del latte. Piani produttivi per il Parmigiano Reggiano. Confcooperative migliora i ricavi e mantiene l'occupazione. Allerta sicurezza alimentare, ma è una bufala. Cereali, la Cina fa paura.

SOMMARIO Anno 15 - n° 13 03 aprile 2016 - (In allegato il file scaricabile - pdf)

1.1 editoriale
Spudorati incapaci.
3.1 cereali
Cereali. La Cina spaventa i mercati.
4.1 Lattiero Caseario
Latte, il momento più difficile del comparto.
5.1 crisi latte Crisi lattiero caseario: la proposta di Cooperative Italiane.
5.2 emil banca 2015 Emil Banca: positivo il bilancio d'esercizio 2015
6.1 export parmigiano Export Parmigiano Reggiano: +13,2% e boom in USA (+34%) nel 2015
6.2 piani produttivi Parmigiano Reggiano. Cia di Reggio: sui piani produttivi si poteva fare di più
7.2 confcooperative ER Confcooperative Emilia Romagna: aumenta il fatturato, stabili i soci e gli occupati
8.1 allerta sicurezza alimentare
Allarme Escherichia Coli in Europa. Una bufala!
9.1 promozioni "vino" e partners

 

Domenica, 03 Aprile 2016 08:38

Cereali. La Cina spaventa i mercati

A poche ore dalla disponibilità dei dati USDA, a buttare benzina sul fuoco ci pensa la Cina con l'ipotesi di un'importante immissione di scorte sui mercati. Sul fronte interno da segnalare solo il rallentamento dei cruscami.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 aprile 2016 -
Mercati già in fibrillazione per l'imminente pubblicazione dei dati USDA tremano per le notizie che provengono dalla Cina circa la possibilità di smaltimento degli stock interni a prezzi internazionali ma con sostegno interno agli agricoltori. Un'ipotesi che potrebbe produrre un'ondata di prezzi fortemente competitivi sui circuiti internazionali dei cereali.

A completamento dell'informazione aggiungiamo che gli stock mondiali sono concentrati per l'80% in soli 5 paesi e il 90% in 10 paesi. Ma, e qui sta l'allarme, ben il 50% della disponibilità è concentrata in Cina (fonte Associazione Granaria di Milano - focus 2013-2015).

Il mercato domestico continua a non mostrare particolari segnali di ripresa e, pare, i cruscami stanno rallentando e non dovrebbe essere lontano il tempo del calo. I cereali molto più fermi i proteici protetti dal super Euro. Le filiere zootecniche e agroalimentari continuano a galleggiare nella loro crisi in attesa di interventi governativi.

Bioenergie. Il settore delle bioenergie sempre alla ricerca di biomasse a prezzi di saldo ma sempre più difficili da intercettare. Sulla prossima campagna maidicola gli operatori hanno intercettato prezzi, sul settembre marzo, tra i 175/180 euro arrivo BS-CR-MN per il mais di base contratto 103. In caduta i prezzi dei trinciati e dei pastoni.

Indicatori internazionali


l'Indice dei noli è salito ancora a 414 punti, il petrolio ruota sui 38$ e il cambio a 1,13289.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Piano produttivo del Parmigiano Reggiano: per la Cia reggiana si poteva osare di più. Il presidente Cia Antenore Cervi: siamo a favore, ma avevamo chiesto di introdurre una modulazione più ampia.

Mercoled́ prossimo 6 aprile i produttori di Parmigiano Reggiano sono chiamati in assemblea per decidere l'importantissimo Piano di regolazione dell'offerta, "Un passaggio chiave nell'attuale congiuntura del settore – afferma il presidente di Cia Agricoltori italiani di Reggio Emilia Antenore Cervi -, perché l'adozione di misure in grado di seguire le tendenze del mercato, è un fattore indispensabile per riuscire a 'governare' l'andamento produttivo ed a disincentivarne gli eccessi. Peraltro, la possibilità di regolare la produzione è quanto chiedono all'Unione europea i produttori di latte alimentare per fronteggiare l'attuale crisi dei prezzi; dato che come Dop possiamo già adottare un piano in tal senso, non farlo sarebbe un'opportunità sprecata".

"Proprio i dati dei primi mesi del 2016 – segnala Cervi – dimostrano che dopo un lungo periodo di depressione delle quotazioni del Re dei formaggi, la ripresa dei prezzi degli ultimi mesi, seppur limitata, sta innescando un aumento produttivo tale da far già prevedere future crisi per eccesso di offerta. Proprio quello che il Piano dovrebbe evitare, ma per poterlo fare deve poter contare su entrate extra, che da un lato disincentivino gli aumenti eccessivi di prodotto, dall'altro rastrellino risorse per cercare di promuovere nuovi sbocchi sui mercati".
"Della proposta che il Consorzio di tutela del Parmigiano-Reggiano ha elaborato – prosegue il presidente Cia – condividiamo la necessità di un piano, perché questo consente in primo luogo una valorizzazione delle quote formaggio; atteso peṛ che il piano non scatta fino ad un aumento produttivo del 4%, ci sembra percị uno strumento poco efficace nel disincentivare l'aumento di produzione".
"Avremmo preferito – aggiunge Cervi – l'introduzione di una modulazione che chiedesse una maggiore contribuzione a chi supera la produzione attuale, fornendo maggiori risorse per andare alla conquista di nuove quote di mercato".
"In ogni caso non possiamo permetterci – conclude Cervi – sia per l'espansione della produzione, sia per la delicata situazione istituzionale del Consorzio, una non decisione, che metterebbe il comparto del nostro formaggio allo sbando: per questo rivolgiamo un invito a tutte le rappresentanze ed ai produttori per una scelta responsabile, anche se non la si ritiene la migliore, come è nel nostro caso".

(Fonte CIA Reggio Emilia 1 aprile 2016)

Allerta in Europa per nuova epidemia di E coli in Francia. Nonostante la notizia sia stata rilanciata da decine di testate giornalistiche l'allerta è risultata una "Bufala".

Di Virgilio - Parma 31 marzo 2016 - Non che il fatto non sia realmente accaduto peccato che risalga al 2011, il 16 giugno più precisamente e non il 29 marzo 2016.

L'autorevole agenzia che aveva erroneamente diffuso la notizia e poi rilanciata da altrettanto autorevoli divulgatori mediatici, lo scorso 29 marzo scriveva che "Le autorità sanitarie francesi hanno ordinato un richiamo di hamburger venduti dalla catena dei supermercato Lidl dopo che sette bambini sono stati ricoverati in ospedale. A lanciare l'allarme è anche la Food Safety News USA. La paura del batterio killer che provoca la diarrea mortale arriva in Francia nel peggiore dei modi. Sette bambini finiscono in ospedale a Lille (tre sono in dialisi) dopo aver mangiato hamburger contaminati da un tipo di batterio dell'E.coli. Lo hanno riferito le autorità sanitarie, precisando che i sospetti si concentrano su un tipo di carne venduto nei supermercati Lidl."

Ma girovagando in WEB ecco che nel 2011 le testate riportavano: E.coli negli hamburger Paura per sette bimbi francesi.
PARIGI - Sette bambini sono stati ricoverati, in condizioni preoccupanti, in ospedale a Lille, nel nord della Francia, dopo aver mangiato hamburger contaminati da un tipo di batterio dell'E.coli. Lo hanno riferito le autorità sanitarie, precisando che i sospetti si concentrano su un tipo di carne venduto nei supermercati Lidl.
L'epidemia legata al cosiddetto batterio-killer, potrebbe quindi registrare un nuovo, inquietante capitolo.Anche se il batterio di Escherichia Colinon non è dello stesso ceppo del batterio killer che ha colpito in Germania. Come ha riferito un portavoce della Commissione Ue, precisando che «per ora non è stato lanciato un allarme europeo» e che Bruxelles attende chiarimenti sulle cause della contaminazione. Il ceppo che ha colpito in Francia è «il più comune (0157), rispetto al ceppo 0104 che ha colpito in Germania».

Troppo simili i testi per pensare che, a 5 anni di distanza, si possa essere verificato il medesimo episodio colpendo il medesimo numero di vittime e la responsabilità in carico alla medesima azienda, distribuita dalla medesima insegna.

Dispiace constatare che solo una testata abbia fatto ammenda e si sia scusata con il pubblico. Tutti gli altri, col loro silenzio, hanno perduto una occasione per dimostrare onestà professionale e intellettuale.

La soddisfazione del Consorzio unita alla prudenza: rispettare l'equilibrio tra domanda e offerta. Il balzo negli Usa agevolato anche dall'andamento del dollaro. 

Reggio Emilia, 1 aprile 2016

Anno d'oro, il 2015, per le esportazioni di Parmigiano Reggiano. In dodici mesi, infatti, i flussi sono aumentati del 13,2%, facendo segnare il più rilevante incremento dell'ultimo decennio.
La quota di prodotto destinato ai mercati internazionali è così salita al 35% sul totale, collocandosi a 46.700 tonnellate, corrispondenti a 1.150.000 forme.
"In un solo anno - spiega il direttore del Consorzio di tutela, Riccardo Deserti - abbiamo registrato un incremento pari a 130.000 forme, con il prodotto grattugiato che ha fatto segnare un + 15,4%".
Un autentico exploit che si è registrato nonostante il problema delle imitazioni e dei falsi continui a permanere in diversi paesi extraeuropei e gli inganni che continuano a perpetuarsi soprattutto negli Usa, dove il ricorso ad elementi di "italian soounding" su confezioni di prodotto denominato "parmesan" induce il 67% dei consumatori a ritenere di trovarsi di fronte ad autentico prodotto italiano.
"L'orientamento dei consumatori verso prodotti di elevata qualità e assolutamente naturali, unitamente ai nuovi accordi con diverse primarie catene distributive e alle azioni di educazione al consumo messe in atto dal Consorzio - spiega Deserti - hanno generato questa crescita senza precedenti e superiore a molti altri prodotti del made in Italy di qualità".
Nonostante i dati particolarmente positivi, sul futuro il Consorzio mantiene però una certa prudenza.
"Abbiamo ampi spazi di crescita - sottolinea il direttore Deserti - ma non dobbiamo sottovalutare alcuni elementi congiunturali favorevoli che nel 2015 hanno pesato su questo rilevante aumento dell'export, soprattutto in relazione all'andamento del dollaro, che ha reso decisamente conveniente l'acquisto di Parmigiano Reggiano".
Non a caso, dunque, proprio verso gli Usa si è registrato un aumento dell'export del 34% (le forme finite negli States sono state 225.000), tanto che oggi gli Stati Uniti si sono collocati al secondo posto della classifica dei Paesi importatori di Parmigiano Reggiano, scavalcando la Germania e collocandosi già a ridosso della Francia, che resta in vetta alla graduatoria.
Dopo la fase più acuta della crisi economica, che aveva determinato un sensibile calo dei flussi, anche la Grecia è tornata a crescere a doppia cifra (+15%), andando a collocarsi - per percentuale di incremento - alle spalle di Olanda (+20%) e Spagna (+18%).
"Sono dati, ovviamente, molto soddisfacenti - afferma il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - che non debbono però far sottovalutare anche l'incidenza del fattore prezzo sull'andamento dei flussi: sebbene da anni l'export sia in costante aumento, le basse quotazioni all'origine - che solo negli ultimi mesi hanno imboccato la via della ripresa - hanno evidentemente impresso una maggiore spinta agli acquisti da parte degli operatori esteri, ed ora occorre concentrare ogni sforzo affinché nel 2016 si consolidi una fidelizzazione di catene e consumatori stranieri anche in condizioni più favorevoli ai nostri allevatori".
L'altro aspetto sul quale vigilare in prospettiva - osserva Deserti - resta l'andamento dei flussi produttivi, che sono apparsi in sensibile ripresa tra fine 2015 e in questi primi mesi del 2016, proprio in coincidenza con il recupero avvenuto e ancora in corso sulle quotazioni all'origine".
"Le azioni del Consorzio - conclude il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - hanno assicurato una costante crescita della domanda dall'estero in questi ultimi dieci anni, ma è evidente che il principio della salvaguardia dell'equilibrio dell'offerta è fondamentale per assicurare una crescita reale dei redditi dei produttori".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 30 Marzo 2016 08:34

Latte, il momento più difficile del comparto.

Alleanza delle Cooperative scrive al Commissario Phil Hogan per interventi urgenti. Calzolari: "Si potrebbero utilizzare tali ritiri per produrre formaggi e latte per la distribuzione agli indigenti, considerando anche l'enorme richiesta proveniente dall'emergenza immigrazione".

di Virgilio Parma, 30 marzo 2016.
E' un vero proprio grido d'allarme quello lanciato nei giorni scorsi da Gianpiero Calzolari, coordinatore del settore lattiero caseario dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, che rappresenta e raccoglie circa il 70% della materia prima nazionale. L'invito della cooperazione è di un cambio di passo in grado di salvare il salvabile, diversamente, sottolinea Calzolari, "le nostre cooperative rischiano di non poter più tutelare la filiera senza il pronto intervento della Commissione europea". In una lettera indirizzata al Commissario Phil Hogan, Alleanza delle Cooperativa l'esigenza di intervenire con forza per poter assorbire ancor più latte di quello previsto in quanto "L'intera struttura della filiera del settore lattiero caseario è a rischio e con essa gli allevamenti."
La proposta indirizzata al Commissario è perciò quella di "attuare ulteriori misure straordinarie e urgenti, a partire dall'attivazione già nei prossimi giorni dei ritiri delle produzioni non collocate sul mercato, da finanziare con il fondo anti crisi previsto dall'OCM unica". "Si potrebbero utilizzare, sottolinea Calzolari, tali ritiri per produrre formaggi e latte per la distribuzione agli indigenti, considerando anche l'enorme richiesta proveniente dall'emergenza immigrazione.

LATTE SPOT Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali.
in sintesi: Latte crudo spot nazionale: tra 25,26 e 27,32 €/100 litri di latte. Latte intero pastorizzato estero tra 22,68 e 23,71€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali.

Borsa di Milano 21 marzo: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (=)

Borsa Verona 21 marzo:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,12-1,17 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 25 marzo 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 22 marzo 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Non Quotato - Listini confermati causa festività Pasquali. Nello specifico il 9 mesi di stagionatura si colloca tra 6,45 e 6,55€/kg mentre il 15 mesi e oltre rimane tra 7,20 e 7,85 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO nella seduta borsistica che ha preceduto il week end pasqua (25 marzo) i listini del Parmigiano Reggiano non hanno subito variazioni. Alla borsa merci di Parma il 12 mesi è stato confermato tra 8,35 e 8,70€/kg e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Una Pasqua ben poco serena. Cereali, tra alti, bassi e alti ancora in attesa di USDA. E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna. Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia. cereali, mais e soia- tendenze.

SOMMARIOAnno 15 - n° 12 27 marzo 2016
1 .1 editoriale Pasqua ben poco serena.
2.1 buona pasqua! Gli Auguri di una Serena Pasqua a tutti i nostri affezionati lettori.
3.1 cereali Cereali. Tra alti e bassi in attesa dell'USDA del 31 marzo
4.1 Lattiero Caseario Latte sempre più in rosso.
5.1 cereali tendenze Ismea, tendenze e dinamiche recenti dei cereali
5.2 mais soia tendenze Ismea, mais, soia. Tendenze e dinamiche recenti
6.1 Novità Parmigiane E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna.
6.2 biologico italiano Valfrutta, lancia la nuova alinea di legumi italiano Bio
7.2 mucca pazza Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia
8.1 mais e soia Mais e Soia: marzo 2016 - USDA rivede al ribasso le scorte del Brasile
9.1 Cereali Cereali. Balzo in avanti dei prezzi in attesa dell'USDA.
10.1 pomodoro Pomodoro da industria. Export record per 1,5 miliardi.
11.1 promozioni "vino" e partners

(in allegato il file completo scaricabile - pdf)

cibus 12 27mar16 COP

I primi sette mesi della campagna di commercializzazione 2015/16 sono stati caratterizzati da una tendenza flessiva delle quotazioni all'origine del frumento. A livello mondiale, i fondamentali di mercato del frumento sono stati infatti caratterizzati nell'ultimo triennio da raccolti record e scorte in costante aumento.

In particolare, il prezzo medio nazionale del frumento duro è sceso a 251,89 euro/t a gennaio 2016, in flessione del 3% rispetto al mese precedente e di oltre il 30% circa nel confronto tendenziale, come anche il prezzo del frumento duro non comunitario, che è sceso a ottobre a 313,50 euro/t (-2% su base congiunturale e - 32% nel confronto con ottobre dello scorso anno). Tali dinamiche sono da ricondurre alla crescita del raccolto nazionale e nord americano del 2015 ed anche all'aumento delle scorte che hanno spinto al ribasso i prezzi.

Riguardo al frumento tenero, l'andamento del mercato tra luglio 2015 e gennaio 2016 è risultato più altalenante, pur mantenendo una tendenza flessiva, scendendo a 187,76 euro/t a gennaio 2016, in calo dell'1,6% rispetto al mese precedente e dell'8% nel confronto tendenziale. Tali dinamiche riflettono l'andamento registrato per il prodotto estero che vede una flessione dei prezzi della granella in ragione della ulteriore progressione dell'offerta mondiale e delle scorte, a fronte di un minor dinamismo riscontrato per i consumi.
L'offerta mondiale di frumento nel 2015 ha raggiunto livelli record attestandosi a 732 milioni di tonnellate circa (+0,5%). A livello territoriale la progressione appare piuttosto diffusa, con qualche eccezione cha ha riguardato soprattutto il Canada che sconta un andamento climatico particolarmente siccitoso. Nello specifico delle due tipologie di frumento, la dinamica produttiva globale evidenzia una consistente crescita del frumento duro (+15% a quasi 40 milioni di tonnellate) e una sostanziale stabilità del frumento tenero (-0,3% a 691 milioni di tonnellate).

(marzo 2016 - fonte Ismea)

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