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Sabato, 07 Marzo 2015 09:15

Rievocazione storica del Circuito di Piacenza

Il 9 e 10 maggio, per ricordare lo storico evento dell' 11 maggio del 1947 al "Circuito di Piacenza", in pista la Ferrari 125 S, l'Alfa Romeo 159 e prestigiose vetture da competizione -

Piacenza, 7 marzo 2015 -

Un evento speciale, perché l' 11 maggio del 1947 al "Circuito di Piacenza" si è scritta una pagina importantissima della storia dell'automobile. Guidata da Franco Cortese debutta la 125 S, prima vettura a marchio Ferrari. Nella classe di minor cilindrata esordiscono, invece, Elio Zagato e Nuccio Bertone, carrozzieri estrosi e geniali, artefici di un'eccellenza che è caratteristica eloquente del Made in Italy.

Il 9 e 10 maggio 2015, in occasione dell'inizio di Expo 2015, il CPAE (Club Piacentino Automotoveicoli d'Epoca) riporta in pista la Ferrari 125 e le vetture protagoniste della gara in una edizione speciale del Circuito di Piacenza, riservata ad una selezione di quaranta sport costruite entro il 1959.

Così, solo per due giorni, la 125 lascerà il Museo Ferrari di Maranello per riannodare i fili della storia e tagliare quel traguardo che un banale guasto alla pompa di alimentazione le negò proprio mentre stava dimostrando grandi doti tecniche e velocistiche. Accanto a lei le più celebri Ferrari sport a motore anteriore, frutto maturo di un percorso tecnico e sportivo iniziato proprio a Piacenza. Scenderanno in pista la 166 barchetta Touring, modello che consacrò il primato del Cavallino sui lunghi rettilinei di Le Mans e, in versione chiusa, sulle polverose strade della Mille Miglia. Ed ancora la 225 berlinetta, la poderosa 340 MM, ideata per correre l'estenuante Carrera messicana, l'aerodinamica 250 Scaglietti. Ed altre se ne aggiungeranno in un elenco che si arricchisce di giorno in giorno di modelli rari ed esclusivi, provenienti dalle grandi collezioni di tutto il mondo.

Non mancheranno le rivali di un tempo, ad iniziare dalle Maserati e dalle gemelle OSCA alle Porsche, dalle Lotus alle Healey Silverstone. Ed ancora animeranno la griglia di partenza le vetture di piccola cilindrata, creazioni del genio estroso di tanti piccoli artigiani che seppero trarre da semplici utilitarie vere auto da competizione. Stanguellini, Abarth, Siata, Giannini e molte altre marche testimoniano ancor oggi come la storia delle corse automobilistiche affondi le proprie radici nell'epopea delle leggendarie competizioni su strada -come il Circuito di Piacenza - che offrirono un severo banco di prova per il talento di tanti costruttori stimolandone la creatività e l'ambizione per più vasti traguardi.

Di particolare gloria è ammantata la Alfa Romeo 159, schierata direttamente dal Museo Storico della Casa milanese. La monoposto venne presentata, con la sigla 158, nel 1938 e si ripresentò subito vincente nel 1946, per chiudere la sua incredibile carriera con i due Titoli Mondiali di Formula 1 del 1950, con Giuseppe "Nino" Farina, e del 1951, con la versione evoluta denominata 159 guidata dall'argentino Juan Manuel Fangio. Al termine di questa stagione agonistica, l'Alfa decise di ritirarsi imbattuta dalle competizioni per concentrare uomini e mezzi sulla produzione di serie

Il tracciato sarà lo stesso di un tempo: 3,3 kilometri dal Fàcsal, il viale che orna la sommità delle mura antiche rivolte a sud, allo Stradone Farnese. Brevi allunghi e curve ampie per mettere alla prova piloti e motori. Per avere la possibilità di svolgere la rievocazione in maniera completa e sicura, il percorso verrà chiuso al traffico e preparato scenograficamente con l'istallazione di cartelloni pubblicitari d'epoca transenne in più punti e sarà installata sul Pubblico Passeggio, come nel 1947, una tribuna in grado di ospitare 200 persone.

Inoltre lungo il circuito verranno posizionate alcune gigantografie tratte dal bellissimo servizio fotografico che lo Studio Croce realizzò l'11 maggio del 47 durante la gara.

Due le manche in programma alle 19 di sabato 9 maggio ed alle 10 di domenica. Nessuna classifica cronometrica, perché quella che stata la ribalta dei campioni è oggi un'avventura da vivere con modalità opposte: non più una gara frenetica ma un concorso dinamico, un evento fatto di suoni, colori e rombi da assaporare, vivere e custodire come esperienza culturale e sensibile.

L'evento è promosso in collaborazione con Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Piacenza per Expo.

(Fonte: ufficio stampa CPAE)

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Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri, storiche realtà della ricerca performativa e visuale internazionale, danno vita a Lenz Fondazione. Con Habitat Pubblico: spettacoli, seminari e installazioni site-specific in spazi monumentali della città e della provincia di Parma. -

Parma, 6 marzo 2015 -

Fondata dalle associazioni culturali Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri, Lenz Fondazione «ne raccoglie l'eredità storica continuandone, senza soluzione di continuità e con identico rigore, l'azione di ricerca artistica, creazione, formazione, ospitalità internazionale nell'ambito delle performing arts e della sensibilità, ma con una più ampia progettualità artistica, culturale e scientifica» spiegano i direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, che ne è il presidente. La Fondazione, Ente Culturale riconosciuto dalla Prefettura di Parma e iscritta nel registro delle persone giuridiche private, ha la propria sede negli ormai storici spazi post-industriali di Lenz Teatro. Presidente onorario e direttore scientifico è il dott. Rocco Caccavari.

Il progetto triennale di Lenz Fondazione prevede una serie di creazioni performative e visuali contemporanee a partire da autori che da sempre hanno dato corpo e nutrimento alla ricerca di Lenz (Ariosto, Manzoni, D'Annunzio, Shakespeare e Goethe, tra gli altri), per coproduzioni musicali e teatrali da realizzare in collaborazione con istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali nell'ambito del Festival Natura Dèi Teatri (tra esse, vale menzionare almeno Verdi Re Lear, Verdi Macbeth e Gluck Ifigenia). A fianco delle attività produttive, sono in programma una quantità di pratiche laboratoriali pluridisciplinari rivolte a giovani attori, perfomer, artisti visuali, musicisti e a persone con disabilità psichica, intellettiva e sensoriale.

I numerosi progetti artistici e formativi di Lenz Fondazione sono realizzati con il sostegno di: MiBACT, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, DAISM - DP AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato di Parma ed in collaborazione con: Università degli Studi di Parma, Conservatorio di Musica 'A. Boito' di Parma, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma.

Habitat Pubblico 2015

La prima manifestazione della neonata Fondazione è Habitat Pubblico 2015: in programma molte creazioni di Lenz, ma anche attività di ricerca, laboratori, installazioni site-specific in spazi monumentali della città e della provincia di Parma.
Si parte, nel mese di marzo, con Corpo Poetico, «un progetto filmico/performativo dedicato al grande poeta Pier Luigi Bacchini - ad un anno dalla sua scomparsa - e alle figure poetiche che hanno fortificato nel tempo la ricerca di Lenz: Juan de La Cruz, Clemente Rebora, Friedrich Hölderlin, Cristina Campo e Ovidio», suggerisce Francesco Pititto.

Aprile è dedicato a Corpo Politico, ricerca sulle drammaturgie ispirate ai temi dell'Olocausto e della Resistenza: in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della Lotta di Liberazione, Lenz propone una nuova messinscena di Bruno Longhi, lavoro che indaga una figura-chiave del movimento di resistenza antifascista e La Gloria dannunziana, sorprendente piccolo monumento alla decadenza politica e all'avvento del fascismo nell'Italia del primo novecento.

Corpo tragico, nel mese di maggio, vedrà la ripresa di Adelchi, capolavoro manzoniano che nello stratificato allestimento di Lenz vede in scena, fra gli altri, un'attrice sensibile con disturbi dello spettro artistico nel complesso ruolo di Ermengarda.
Il periodo estivo sarà all'insegna di Corpo Furioso, la nuova ricerca drammaturgica dedicata all'Orlando Furioso. Si tratta di un imponente progetto biennale strutturato in otto episodi scenici che continua l'indagine performativa sulla potenza poetica della lingua italiana.
Nel mese di novembre, infine, prenderà corpo la ventesima edizione del Festival Natura Dèi Teatri.
La rivoluzione continua.

Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.lenzfondazione.it. 

(Fonte: ufficio stampa Lenz Fondazione)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

In occasione della "Giornata Internazionale della donna" inaugurazione della nuova sede dell'associazione "Donne del mondo": ospite d'onore  l'eurodeputata Cécile Kyenge. -

Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -

È l'eurodeputata Cécile Kyenge l'ospite d'onore a Correggio, domenica 8 marzo, in occasione della "Giornata Internazionale della donna", per inaugurazione, alle ore 11,30, della nuova sede dell'associazione "Donne del mondo", in corso Cavour 14.
"Donne del mondo" è un progetto del Comune di Correggio, attivo dal 2003, che si caratterizza per il lavoro a favore dell'integrazione al femminile, attraverso percorsi di conoscenza della realtà correggese: dei servizi presenti sul territorio, delle istituzioni locali e nazionali, della lingua e della cultura italiane per favorire l'integrazione nella nostra realtà delle donne, che sono il tramite più importante per l'integrazione di adulti e bambini.

"Inaugurare la nuova sede di Donne del Mondo l'8 marzo ha per noi un grande significato", commenta il sindaco Ilenia Malavasi. "Nel giorno in cui si ricordano, in modo tutt'altro che formale e celebrativo, i diritti delle donne e la lunga strada compiuta e quella ancora da fare, in Italia e nel mondo intero, qui a Correggio inauguriamo uno spazio dove tutte le donne possono incontrarsi, conoscersi e fare progetti insieme, pur venendo da luoghi molto lontani. Abbiamo inteso questo spazio come sede aperta, dove la diversità è rispettata e tutte si sentano accolte e valorizzate, ma dove insieme si diventa cittadine italiane e parte della comunità di Correggio. Ringrazio l'onorevole Kyenge per la sua presenza, che vuole testimoniare la vicinanza delle Istituzioni, a partire da quelle Europee, ai territori che affrontano con grande determinazione, ma anche con tante difficoltà, il compito di accogliere e integrare le persone che da noi vivono, lavorano, nascono e crescono. Ci auguriamo che le Istituzioni, ma non solo loro, sappiano vincere questa sfida che ci vede impegnati da tempo a costruire un mondo dove chiusura, intolleranza e razzismo non abbiano spazio o legittimità".

Insieme a Cécile Kienge, intervengono all'inaugurazione delle nuova sede – nel centralissimo corso Cavour, nei locali che ospitavano il Centro Sociale 25 Aprile – il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, e la consigliera regionale, Roberta Mori, presidente della Commissione per le pari opportunità della Regione e coordinatrice nazionale degli organismi di parità regionali.

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Apertura al pubblico e un'articolata offerta di conferenze d'arte, approfondimenti scientifici e laboratori per bambini. Tutti gli appuntamenti sono previsti a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, con ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione -

Parma, 2 marzo 2015 -

Con una ricca proposta di iniziative riprende l'attività culturale di Fondazione Cariparma rivolta alla valorizzazione delle proprie Collezioni d'Arte.

Gli spazi espositivi di Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, saranno infatti aperti al pubblico nei pomeriggi di martedì e giovedì (orari 15.30-18) e durante la giornata di domenica (orari 10-12.30 ▪ 15.30-18), nei periodi compresi tra il 1° marzo e il 24 maggio (tranne domenica 5 aprile) e tra il 20 settembre e il 13 dicembre 2015.

Tale apertura prevede anche un'articolata programmazione, con interventi specifici sulle diverse sezioni del percorso espositivo di Palazzo Bossi Bocchi e approfondimenti di alcune prestigiose opere facenti parte delle più recenti donazioni ed acquisizioni.

In particolare verranno proposti la terza edizione dell'apprezzato cartellone "I Martedì dell'Arte" (13 nuove conferenze per approfondire i più ampi temi della storia dell'arte), il ciclo "Primo piano su..." (10 interventi scientifici domenicali volti ad esaminare e approfondire di volta in volta le singole opere o particolari nuclei delle Collezioni permanenti, privilegiando il rapporto diretto con il manufatto artistico) e il cartellone "A misura di bambino" (4 laboratori didattici domenicali per famiglie e bambini, volti ad avvicinare l'opera d'arte con un approccio ludico).

L'attività culturale 2015 di Fondazione Cariparma è realizzata in collaborazione con Artificio Società Cooperativa.

Tutti gli appuntamenti sono previsti a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma (Strada al ponte Caprazucca, 4 – Parma), con ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione; si ricorda che la capienza della sala conferenze è di 60 persone. Per informazioni tel 0521-532108/11 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

"I Martedì dell'Arte"

Con l'intento di creare una continuità con le edizioni precedenti, il seguito ciclo di conferenze del martedì prevede 13 incontri su temi di storia dell'arte, attraverso l'analisi e l'approfondimento degli aspetti culturali e artistici delle opere presenti a Palazzo Bossi Bocchi.

Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:

24 marzo, ore 17: Girolamo Magnani uno scenografo a palazzo, a cura di Deborah Ranalli;
14 aprile, ore 17: Novecento 1- Vincent van Gogh e Antonio Ligabue: esistenze complesse di artisti incompresi, a cura di Anika Toscani;
28 aprile, ore 17: Il manoscritto: l'arte antica del libro, a cura di Francesca Campanini;
5 maggio, ore 17: Acque, montagne, campagne e città. Il paesaggio nella pittura fiamminga, a cura di Serena Nespolo;
19 maggio, ore 17: Gianfranco Manara, a cura di Deborah Ranalli.

"Primo piano su..."

Una serie di 10 interventi scientifici domenicali volti ad esaminare e approfondire di volta in volta le singole opere o i nuclei delle Collezioni d'Arte permanenti di Fondazione Cariparma, privilegiando il rapporto diretto con i manufatti artistici.

Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:

8 marzo, ore 16: "Voglio una stanza tutta per me" solitudine e creatività della donna nell'arte del Novecento, a cura di Luisa Viola;
29 marzo, ore 16: Parma, il Paese del melodramma. La famiglia Barilli, a cura di Luisa Viola;
12 aprile , ore 16: Aspettando Expo: lo splendore delle tavole imbandite, a cura di Nicoletta Moretti;
26 aprile, ore 16: Tracce di archeologia nell'arte, a cura di Carla Cogliati;
17 maggio, ore 16: Fino all'infinito... e oltre, a cura di Isotta Langiu.

"A misura di bambino"

Laboratori didattici domenicali per bambini e famiglie volti ad offrire l'accesso alle opere d'arte conservate a Palazzo Bossi Bocchi, con attività laboratoriali guidate per avvicinare anche il pubblico infantile alla conoscenza del patrimonio artistico di Fondazione Cariparma attraverso un approccio ludico. L'iniziativa prevede 4 laboratori.

Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:

15 marzo, ore 16: Una valigia piena di..., a cura di Deborah Ranalli (rivolto a bambini dai 4 ai 6 anni);
3 maggio, ore 16: Expo junior: l'arte e...la natura, a cura di Francesca Campanini (rivolto a bambini dai 6 agli 11 anni).

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

Cultura - Torna "Doc in Tour", da Bologna a Rimini passando per Parma, rassegna di documentari nelle sale dell'Emilia-Romagna. In questa nona edizione dal 1 marzo al 31 maggio 20 film circuiteranno in 46 sale cinematografiche della regione. Mezzetti: "Un tassello importante per una terra di cinema che vogliamo valorizzare sempre meglio" -

Parma, 28 febbraio 2015 –

Venti documentari selezionati, 46 sale coinvolte in 37 località delle regione, da Bologna a Rimini passando per Parma, 222 passaggi in tre mesi di rassegna: sono alcuni numeri della rassegna "Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna", la cui nona edizione prenderà il via l'1 marzo e si protrarrà fino al prossimo 31 maggio.

Doc in Tour è il frutto di un lungo processo creativo e produttivo che ogni anno presenta il meglio della produzione documentaristica locale, punto di eccellenza dell'Emilia-Romagna. Gli ottomila spettatori della passata edizione confermano quanto questa rassegna, unica in Italia, sia ormai pienamente consolidata.
La rassegna rappresenta un importante tassello all'interno di un sistema che vedrà, a partire dalla metà di quest'anno, con l'attuazione della legge regionale n. 20 del 2014 sul cinema e l'audiovisivo, la Regione Emilia-Romagna impegnata ad attrarre sul territorio tutte le fasi della filiera: dal processo creativo fino alla distribuzione in sala, passando per la produzione cinematografica. Da quest'anno le eccellenze produttive regionali avranno modo di confrontarsi e di arricchire il pubblico, valorizzare le proprie risorse e crescere in campo professionale.

"Doc in Tour – commenta l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti - è un progetto nato allo scopo di diffondere nelle sale della regione l'eccellenza del documentario ideato e prodotto dai nostri migliori autori, ma è anche uno degli aspetti della fertilità creativa di questo territorio in ambito cinematografico. L'Emilia-Romagna è terra di cinema e col nostro sostegno vogliamo accompagnare e valorizzare questa importante vocazione. Già in occasione del prossimo Expo vogliamo essere in grado di poter mostrare quale sia il reale peso che l'Emilia-Romagna ha avuto per il cinema mondiale, ma anche il ruolo che può ancora esercitare con la produzione attuale, anche in campo documentaristico, il genere migliore per raccontare noi stessi e il mondo che ci circonda".

Anche quest'anno Doc in Tour proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano-romagnole, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano l'iniziativa appartengono al circuito Fice, che riunisce i cinema d'essai, o sono sale gestite dai Comuni. L'iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.

I film in programma

I 20 documentari di quest'anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: da storie di paesi e conflitti lontani ("Kevin - will my people find peace?" ; "Quello che resta"; "Stolica/Sedia"; "Striplife") a storie e memorie d'Italia ("Il cielo capovolto. 7 giugno 1964, lo scudetto del Bologna"; "Italiani veri"; "Questa non è una esercitazione"; "Il treno va a Mosca"; "Vacanze al mare"). Dai ritratti di donne forti e coraggiose ("Eco de Femmes"; "Mulheres") a spaccati di vita tra cronaca e racconto ("Il futuro è troppo grande"; "Merci de me répondre"; "Vite al Centro. Storie di commesse nell'epoca dei centri commerciali"). Dai racconti di impegno sociale ("Arctic spleen"; "La beauté c'est ta tête") ai ritratti di artisti del nostro tempo ("L'altro Fellini"; "Francesco Guccini. La mia Thule"; "L'Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart"; "Paese mio").

La rassegna

Quattro i promotori: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d'essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.
La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza. La Fice Emilia -Romagna cura la gestione operativa, organizzativa, la promozione e i rapporti con le sale d'essai.

Tutte le informazioni relative al programma con schede dettagliate dei documentari e relativi trailers possono essere consultati sul sito cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema e sulla relativa pagina Facebook.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Da sabato 28 febbraio al 30 agosto al Museo della Figurina in mostra album e collezioni su tv, cinema, rock, cartoni giapponesi. Spazio anche a "Star Wars": esposte spade laser degli Jedi e un grande Yoda di Lego -

Modena, 28 febbraio 2015 -

Guerre stellari in figurina e non solo, tra spade laser e uno Yoda di mattoncini Lego a grandezza "naturale", a fare da nume tutelare allo spazio espositivo. Da oggi, sabato 28 febbraio al Museo della Figurina di Palazzo S. Margherita (corso Canalgrande 103) torna a essere esposta, aggiornata e arricchita, la sezione sugli anni '80 e '90 musica, sport e tv in figurina. Con i protagonisti dei cartoni animati giapponesi, da "Kiss me Licia" agli "Anime" tratti dai manga, i cartoon Usa come i "Simpson" o i film d'animazione Disney. E i telefilm, la moda, le star pop e rock; le "card".

L'allestimento resta visitabile gratuitamente fino al 30 agosto. Il Museo della Figurina, infatti, nell'ambito delle iniziative per Expo, quest'anno per la prima volta sarà aperto anche nei mesi estivi insieme agli altri istituti culturali di Palazzo Santa Margherita.

Orari fino al 17 aprile: da mercoledì a venerdì 10.30-13; 15-18. Sabato, domenica e festivi 10.30-19. Lunedì e martedì chiuso www.museodellafigurina.it.
La sezione completa il percorso espositivo del Museo, che inizia dagli anni Settanta dell'Ottocento – ma gli antecedenti delle figurine appaiono già nel Seicento – e arriva fino agli anni Settanta del '900, con qualche incursione nei decenni successivi. Di fronte ai grandi armadi-espositori che illustrano la storia e la diffusione della figurina, una lunga vetrina ospita una sintesi della straordinaria avventura delle figurine nel ventennio che ha visto imporsi, tra le tematiche trattate, la televisione e la musica. Spazio, inoltre, a una evoluzione contemporanea della figurina: le card, create sia per essere collezionate sia per specifici giochi di società.

Una vetrina orizzontale, che accoglie i focus su approfondimenti legati alle mostre, è dedicata a "Star Wars", tema chiave anche di "Play, Festival del gioco". In collaborazione con Hasbro e Lego, in omaggio alla saga degli Jedi, oltre ad "action figure", giochi e spade laser, la mostra presenta una statua a grandezza naturale di Yoda tutta di mattoncini Lego esposta fino al 12 aprile e, sempre in Lego, astronavi di Guerre Stellari.

(Fonte: Comune di Modena)

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A Felino, festa della donna all'insegna dell'arte: Eles Iotti presenta una lezione sul tema della violenza sulle donne nell'arte. L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero. -

Parma, 28 febbraio 2015 -

La violenza sulle donne vista attraverso la lente dell'arte. E' questo il tema che l'Amministrazione Comunale ha scelto per celebrare la Festa della donna a Felino e che sarà protagonista della serata in programma il 3 marzo alle ore 21 al Cinema Teatro Comunale con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Felino.

L'appuntamento, intitolato "Rapimenti", sarà a cura della critica e storica dell'arte Eles Iotti. Molto attiva e apprezzata dagli appassionati d'arte del parmense e non solo, la professoressa Iotti è stata recentemente impegnata a Felino con un ciclo di incontri, appena concluso, sul tema del cibo nell'arte. Quello che si propone per il 3 marzo è invece un excursus nella storia dell'arte attraverso il quale la Iotti presenterà il modo in cui artisti di diverse epoche storiche hanno affrontato il tema della violenza sulle donne.

"Grazie alle positive esperienze degli anni passati, abbiamo potuto constatare che il pubblico locale continua a essere molto sensibile all'arte e che le iniziative a sfondo artistico sono sempre piacevolmente accolte nel nostro comune. Per questo motivo, abbiamo rinnovato anche quest'anno l'invito alla prof.ssa Eles Iotti per tenere un incontro dedicato al tema della donna nell'arte. Quest'anno, in occasione della Festa della donna, la professoressa Iotti parlerà del tema della violenza sulle donne, un tema purtroppo sempre molto attuale e che vogliamo approfondire dal punto di vista storico e artistico" spiega l'Assessore alla cultura Rosina Trombi.

L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero.

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Per informazioni sull'iniziativa, Ufficio Cultura – Comune di Felino: tel. 0521 335949 oppure www.comune.felino.pr.it 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)

Martedì, 24 Febbraio 2015 15:10

Accoglienza estiva dei ragazzi Sahrawi a Novellara

Il 5 marzo un incontro pubblico per conoscere il progetto di accoglienza estiva. L'associazione reggiana Jaima Sahrawi è alla ricerca di nuove famiglie disposte ad aderire ed ospitare nel periodo estivo una bambina o un bambino proveniente dal Sahrawi. -

Novellara, 24 febbraio 2015 –

L'associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia, desidera proseguire anche quest'estate il progetto Accoglienza "Jaima – Tenda 2015" a Novellara, vista l'attenta e calorosa disponibilità da parte delle famiglie, della Parrocchia di Santo Stefano e delle associazioni di volontariato novellaresi.
L'associazione reggiana è alla ricerca di nuove famiglie disposte ad aderire ed ospitare nel periodo estivo (dal 28 giugno al 19 luglio) una bambina o un bambino proveniente dal Sahrawi.

Per presentare in modo dettagliato il progetto e per ascoltare l'esperienza dirette di alcune famiglie novellaresi che hanno già ospitato questi piccoli ambasciatori di pace sarà organizzato un incontro pubblico il 5 marzo alle ore 21.00 in Sala Civica, alla presenza dell'amministrazione comunale che patrocina il progetto. Le disponibilità debbono pervenire entro metà marzo all'associazione chiamando il numero 333.4450028 o 333.6165604 oppure prendendo contatto con l'ufficio scuola presso il Millefiori in via Costituzione, 10 a Novellara.

L'obiettivo del soggiorno è far trascorrere a questi bambini (di un'età compresa tra gli 8 e i 12 anni accompagnati da un adulto Sahrawi) alcune settimane lontano dal cado torrido del deserto, svolgere gli opportuni screening sanitari offerti dalla Regione Emilia Romagna e fare scambi interculturali attraverso i campi estivi svolti sul territorio. Il soggiorno non è una semplice vacanza, ma consente loro di vivere esperienze e opportunità importanti, altrimenti precluse dalla difficile vita nei campi dei rifugiati.

Nel contempo si pone la dovuta attenzione sul dramma che il popolo Sahrawi sta vivendo da oltre 40 anni, esiliato nel deserto dell'Hammada nel sud dell'Algeria, in attesa di veder riconosciuto il proprio diritto all'autodeterminazione sancito dall' Onu. Tutt'ora la popolazione vive divisa tra i campi profughi e i territori del Sahara Occidentale occupato illegalmente dall'esercito Marocchino. Già ribadita e segnalata più volte la preoccupante situazione nei territori occupati dove quotidianamente la gente civile è costretta a subire gravi violazioni dei diritti umani testimoniate anche dai rapporti di Amnesty International, Human Rights Watch e dalla Fondazione R. Kennedy.
Per informazioni e per disponibilità tel 333.4450028 o 333.6165604 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

Martedì, 24 Febbraio 2015 10:05

Battiato tra spiritualità, anima e pace interiore

Franco Battiato ha presentato al Forum Monzani a Modena il suo documentario "Attraversando il Bardo", con cui l'artista parla di passaggio nell'aldilà e della vita che c'è dopo. -

di Federico Bonati -

Modena, 24 febbraio 2015 –

In un Forum Monzani pieno in ogni ordine di posto, Franco Battiato ha presentato il suo documentario "Attraversando il Bardo". Uno sguardo sull'aldilà è il tema veicolo della proiezione, capace di affascinare e colpire lo spettatore nel profondo, capace di allontanare pensieri nefasti legati alla morte donando consapevolezza e saggezza in merito al passaggio dal corpo all'anima.

La morte non è vista come un tabù, bensì è rappresentata come l'apertura di una nuova porta verso un mondo di luce e di vita, attraverso i racconti e le esperienze di monaci tibetani, pensatori, psichiatri e filosofi di fama internazionale. Tutto ciò è "Attraversando il Bardo", dove il Bardo è inteso come stato intermedio della mente dopo la morte, cui segue il passaggio alla vita nuova dell'anima intesa come opportunità, come illuminazione.

È immediato domandarsi per quale motivo la morte ci spaventa tanto?
La risposta è nella razionalità umana, che ci dono grande conoscenza, ma al tempo stesso una conoscenza limitata, e non riesce a condurci ad una piena e libera felicità; quella stessa felicità che è respiro dell'anima, pura essenza di ogni essere. Non si è mai completamente pronti alla morte, al passaggio ad una vita nuova, perché non lo si vuole essere. Si teme un giudizio ultraterreno in base a ciò che siamo stati e a ciò che abbiamo fatto, senza considerare il fatto che forse la vera domanda che ci verrà posta è: quanto abbiamo amato?

Imparando a comprendere a pieno questo concetto, è inevitabile sentirsi pervasi da una leggerezza, una pace interiore che porta a vivere pienamente la vita e a guardare con serenità a ciò che ci sarà dopo di essa, senza paure e senza timori di distacco e solitudine.
In sala tanti sguardi straniti quando è evidente il concetto che il corpo altro non è se non un mezzo relativo per permettere all'anima di compiere delle esperienza, poiché è l'anima la vera parte eterna, ed ecco quindi l'importanza di una preparazione a ciò che verrà dopo la vita terrena. E questa importanza si ritrova sia nella cultura buddhista che in quella cristiana, culture quanto mai simili, con tanti punti in comune. Non si tratta di due religioni, ma di due vie di spiritualità, così affini e così rasserenanti.

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Uno dei monaci tibetani parla del senso della vita, la classica domanda da un milione di dollari. Ma la risposta è semplice, come l'innocenza del gioco di un bambino: vivere felici con amore e compassione. Perché è l'amore il vero veicolo dell'anima, non la sopraffazione e la sete di potere che muovono potenti e capi religiosi di ogni dove.

Battiato è riaccolto sul palco da un caloroso applauso e sale assieme a padre Guidalberto Bormolini, monaco e teologo, apparso anch'egli nel documentario.
Si parla della ricerca spirituale di Battiato, che dura da ben quarant'anni, si affronta il tema della proiezione, in cui davvero la morte non è un tabù, ma un passaggio a vita nuova, si parla dell'arte del silenzio, e poi di musica.
Sia Battiato che padre Bormolini parlano di una stretta connessione fra la musica e il divino, parlano di come la musica sia il linguaggio di ogni anima.
E mentre prosegue il dibattito sul palco, è difficile non accorgersi di quanto Battiato sia riuscito a toccare ancora una volta, ma stavolta senza le sue meravigliose canzoni, le corde più intime e sensibili dell'anima di ognuno.

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Pubblicato in Cronaca Modena

Oltre tre mesi di programmazione, 52 concerti in una ventina di città. Sulla scena i migliori musicisti italiani e stranieri tra cui Diane Schuur, Hugh Masekela, Jan Garbarek, Steve Lehman, Enrico Rava, Paolo Fresu, Rita Marcotulli -

Parma, 23 febbraio 2015 -

Il Festival on the road per eccellenza sta per tornare. Crossroads è un viaggio nel jazz moderno che si snoda tra una ventina di città della nostra regione. Per questa sedicesima edizione del festival, i numeri saranno da record, a partire dalla durata senza precedenti, di oltre tre mesi. Dal 28 febbraio sino al primo giugno, prenderanno vita 52 concerti con oltre 500 artisti coinvolti.

Altisonante anche il cast artistico, che come sempre offre un'ampia selezione di 'big' senza rinunciare alle nuove proposte e, soprattutto, ai nomi di grande interesse ma di raro ascolto, specialmente in Italia.
 Crossroads 2015 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.
La prima data di Crossroads 2015 sarà ospitata dal Teatro De André di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell'onda del latin jazz.

A segnare momenti salienti della programmazione arriveranno poi musicisti capaci di interpretare l'idioma jazzistico da prospettive assai diverse. La cantante Diane Schuur è la portabandiera di un mainstream venato di virtuosismo (celeberrimi i suoi sovracuti), per l'occasione declinato in forma di omaggio a Stan Getz e Frank Sinatra (Rimini, 17 aprile, Teatro degli Atti). Joshua Redman, col suo trio sax-basso-batteria, incarna un jazz muscolare e vigoroso nel taglio solistico, avventuroso nelle esplorazioni improvvisative (Imola, 21 aprile, Teatro Ebe Stignani). Il sassofonista Jan Garbarek è il creatore di una personale visione lirica, ricca di 'sentimento' nordico, che si abbina in maniera singolare agli spunti world del percussionista indiano Trilok Gurtu, ospite d'onore del quartetto del sassofonista norvegese (Piacenza, 15 maggio, Teatro Municipale). Il flicornista e cantante Hugh Masekela è uno dei più celebri portavoce della musica sudafricana: nella sua lunghissima carriera successi e prestigiose collaborazioni internazionali si affiancano all'impegno sul territorio africano (Correggio, 28 maggio, Teatro Asioli). Sul fronte italiano spiccano le nuove creazioni musicali del trombettista Enrico Rava, in un poetico duo col chitarrista Irio De Paula (Coriano, 10 aprile, Teatro CorTe), e del vocalist John De Leo, impegnato a ricreare dal vivo Il Grande Abarasse con un'orchestra acustico-tecnologica (Cervia, 8 aprile, Teatro Comunale).

Il jazz statunitense compare in numerosi momenti lungo tutto il tragitto geografico di Crossroads: dal dinamismo moderno del quartetto "Fairgrounds" del batterista Jeff Ballard (Parma, 17 marzo, Casa della Musica), alle deliranti e dissacranti avventure dei Sexmob del trombettista Steven Bernstein tra le musiche felliniane di Nino Rota (Lugo, 22 marzo, Teatro Rossini), al recupero di canzoni vintage della vocalist texana Hailey Tuck (Modena, 9 aprile, La Tenda), sino al cantautorato jazz-folk del multistrumentista Raul Midón (Rimini, 25 aprile).

Correggio Jazz

La parte finale del cartellone di Crossroads sarà dominata dalle ben dieci serate di Correggio Jazz. Oltre al già citato Masekela, il Teatro Asioli ospiterà una selezione dei più rappresentativi jazzisti italiani: dal tributo a Don Cherry del policromo ottetto Multikulti del batterista Cristiano Calcagnile (14 maggio) al confronto tra underground e post-bop, portati sul palco in successione dagli Hobby Horse (Dan Kinzelman, Joe Rehmer, Stefano Tamborrino) e dal quintetto Fresh Fish con Daniele Tittarelli e Francesco Lento (il 19), continuando poi con il jazz poliglotta di Pasquale Innarella e Carmine Ioanna, che condivideranno la serata con l'omaggio a John Zorn del quintetto del sassofonista Gabriele Coen (il 20). E in seguito il trio elettronico dell'indomito pianista Franco D'Andrea (22 maggio); la scalpitante tromba di Fabrizio Bosso (il 24, in quartetto); due spregiudicati trombonisti come Gianluca Petrella, con il suo nuovo quintetto "Cosmic Renaissance"(il 27), e Mauro Ottolini, con la più aggiornata versione dei suoi Sousaphonix, ben undici elementi che daranno vita alla mirabolante "Musica per una società senza pensieri" (il 30); il Times Quintet, che annovera Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli (l'1 giugno). Non mancherà un altro sguardo internazionale, garantito dalla presenza del trio di uno dei più noti contrabbassisti, l'israeliano Avishai Cohen (il 21).

Ravenna Jazz 2015

Ma la più sensazionale sfilata di star si avrà a Ravenna, dove dal 2 all'11 maggio si terrà la nuova edizione di Ravenna Jazz, inserita anche quest'anno nel cartellone di Crossroads. Il notevole successo della precedente annata spinge il festival ravennate a proseguire nella sua ritrovata magniloquenza: ben 10 giorni fitti di appuntamenti, con concerti serali al Teatro Alighieri e in vari club della città e dei dintorni, oltre ad appuntamenti pomeridiani nei locali cittadini.

In allegato il programma scaricabile.

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Cultura Emilia
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