Sold out imminente per "Buon Compleanno Liga". Tra solidarietà e musica in arrivo un grande evento della rassegna carpigiana per festeggiare Luciano Ligabue -
- di Federico Bonati -
Modena, 10 marzo 2015 –
C'è qualcosa di speciale che rende il pubblico di Luciano Ligabue un pubblico a sé, definito da molti come "il pubblico più bello di tutti". L'educazione ai concerti, la capacità di proiettare nelle sue canzoni parti della propria vita, le emozioni che inevitabilmente scaturiscono brano dopo brano, ma anche la forte coesione nel partecipare a tutti gli eventi riguardanti il rocker di Correggio. Fu proprio con questa intenzione che gli Happy Hour, band tributo a Ligabue, con radici a Carpi ma con un palmarès di concerti in giro per la penisola, cominciarono nel 2011 ad organizzare quello che col tempo è divenuto un evento atteso per molti fan, sia della band che di Ligabue: il "Buon Compleanno Liga".
Si partì dal Room 77 a Correggio, passando quindi al Palasport Enzo Ferrari di Carpi. Nel 2013 i sei musicisti emiliani (Fabio Azzali, Enrico Magnanini, Alessandro De Filippi, Andrea Po, Francesco Bevini e Francesco Caliendo), reduci da una splendida serata in Piazzale Re Astolfo a Carpi, decisero di non variare troppo la formula vincente dell'anno prima. Nacque cosi' il "Buon Compleanno Liga 3.0", sempre al palazzetto, ma con qualche chicca in più per i partecipanti: spettacoli di ballo, canto e dj set per aprire la serata ad un concerto di quasi 2 ore e 30 minuti. La partecipazione straordinaria del pubblico, nonostante le condizioni meteo avverse, confermò l'ennesimo successo dell'appuntamento annuale. Nel 2014 arrivò poi la svolta. Il 16 marzo di quell'anno, infatti, al Teatro Comunale di Carpi più di quattrocento spettatori assistettero a quello che da molti è stato definito il "Buon Compleanno Liga" migliore di sempre. L'atmosfera dei concerti semiacustici di Ligabue, avvalorati dalla location e dai tre ospiti Josè Fiorilli, Max Cottafavi e Mel Previte, tutti reduci da anni di concerti con il rocker di Correggio, fece si che la serata rimanesse nel cuore dei fan per giorni e giorni. Una scaletta tra vecchi e nuovi successi, intervallati da pezzi di "nicchia", mandò in visibilio i palchi del teatro. L'incasso della serata, fu poi devoluto all'associazione A.P.T. Carpi (Associazione Pazienti Tiroidei Onlus) al fine di finanziare una borsa di studio per uno specializzando in materia. Il nobile intento e la riuscitissima serata, hanno portato gli Happy Hour ad affermarsi nella scena tribute italiana con ampi consensi. L'attesa è ora tutta per venerdì 13 Marzo, quando il "Buon Compleanno Liga" tornerà in teatro con l'ormai consueta formula, arricchito dalla presenza di Josè Fiorilli e dell'ottetto d'archi del conservatorio "Arrigo Boito" di Parma.
Fabio Azzali, frontman e cantante del gruppo, ha accettato di rispondere alle domande della Gazzetta dell'Emilia.
Fabio, come nasce l'idea di "Buon Compleanno Liga? "Nacque nel 2009 per dare, a chi viene in queste terre il giorno del compleanno di Luciano Ligabue, un ritrovo e qualcosa "da fare". L'idea arrivò quando alcuni ragazzi di Correggio ci chiamarono a suonare il 13 Marzo 2009 in centro a Correggio, da lì parti l'idea che oggi ha portato il "Buon Compleanno Liga" ad essere uno degli eventi più attesi dell'anno per noi e per i fan.
Dal Palazzetto dello Sport al Teatro Comunale il passo è importante. Che cosa si prova quando si è su quel palco? Le emozioni sono contrastanti. Si respira la storia in quel teatro e non puoi fare a meno di sentirti piccolo. Nutro grande rispetto e soggezione per quella struttura così importante. Su quel palco hai due momenti distinti: il primo nel quale ti domandi: "Perché lo sto facendo?", il secondo in cui godi ogni attimo di quello che stai vivendo e sai che il teatro, insieme alla gente che lo riempie, sta assorbendo tutte le vibrazioni a braccetto con te. In due parole è pura magia.
Da ormai due anni prosegue il sodalizio con l'APT. Com'è nata quest'unione che rende la musica solidale? Quando capimmo che il "Buon Compleanno Liga" aveva potenzialità grandissime, abbiamo deciso che fare anche del bene in questi eventi, soprattutto per Carpi, non era poi così difficile. APT si è dimostrata subito disponibile ad appoggiarci per quanto riguardava organizzazione e spese, cosa poi ricambiata col grande incasso riscontrato. Speriamo di poter continuare il nostro sodalizio.
Restiamo sull'argomento solidarietà: puntate a superare la quota di donazioni dello scorso anno? La nostra speranza è sempre quella di poter donare il più possibile. Questo dipende da molti fattori quali spese di gestione che purtroppo a volte gravano sul ricavato. Ma fortunatamente quest'anno, sotto quell'aspetto, siamo tutti molto più tranquilli, grazie anche a una quantità di sponsor maggiore rispetto alle edizioni precedenti. E di questo, non possiamo che essere infinitamente grati!
Oltre a voi, sul palco ci saranno anche Josè Fiorilli e un ottetto d'archi del conservatorio "Boito" di Parma. In sostanza, che spettacolo si dovrà attendere chi verrà a Carpi a Teatro venerdì sera? Lo spettacolo di venerdì mi piace chiamarlo, parafrasando un noto romanzo, " 50 Sfumature di Liga", perché sarà un live davvero completo. Passeremo dal suono più soft a quello più carico, passando per le "Notti in Arena" al "Quasi acustico". Quindi, chi ama Ligabue, dal più accanito al più radiofonico, troverà pane per i suoi denti. Sarà uno spettacolo di quelli che, speriamo, sarà difficile scordare.
Riqualificazione, ecosostenibilità e formazione nelle scuole: la neonata associazione culturale "Manifattura Urbana" in Municipio. Fulvi: "Siamo aperti a chiunque desideri sostenerci operativamente per migliorare insieme la nostra città" -
Parma, 9 Marzo 2015 –
È terminato con una significativa stretta di mano tra l'ing. Francesco Fulvi ed il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti l'incontro di sabato pomeriggio in Municipio dove gli Amministratori locali hanno ospitato una delegazione della neonata associazione culturale "Manifattura Urbana". Presente all'appuntamento anche l'Assessore all'Urbanistica Michele Alinovi.
Sul tavolo le importanti tematiche che Fulvi ed i suoi ragazzi hanno portato all'attenzione dei cittadini parmigiani ed italiani già la scorsa estate, con la sfida (ampiamente vinta) legata al recupero dell'ex-cementificio "Marchino" a Ghiare, la Fornace situata in provincia di Berceto: la riqualificazione ed il riuso di edifici ed aree architettoniche abbandonate senza che vengano abbattuti, ma "costruendo sul costruito"; la creazione di spazi e strutture ecosostenibili, come i giardini condivisi, che "Manifattura Urbana" intende monitorare di comune accordo con il Comune; la formazione degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ai quali l'associazione desidera offrire specifici incontri didattici.
«Questi ragazzi stanno dimostrando di comprendere il vero valore del patrimonio della nostra città – ha dichiarato il sindaco Pizzarotti – ricca di tanti edifici oggi purtroppo abbandonati, tanti luoghi suggestivi sui quali occorrono risorse, ma ancor prima idee ».
«In vista di Expo 2015, siamo stati coinvolti da Slowfood per porre un nostro stand in Cittadella ogni prima domenica del mese da Maggio a Ottobre – ha sottolineato Fulvi, Presidente di "Manifattura Urbana" – spiegando ai cittadini le tematiche legate all'ecosostenibilità. Ne siamo lieti e aspettiamo chiunque vorrà sostenerci e far parte dell'associazione, dove siamo già quasi un centinaio di iscritti, per migliorare insieme Parma ».
«La possibile realizzazione di orti in comune e giardini condivisi è un percorso che l'Amministrazione potrebbe intraprendere insieme a "Manifattura Urbana" – ha concluso l'assessore Alinovi – mentre per ciò che riguarda l'argomento del restauro sono molteplici le opere che necessitano di un intervento come quello che i ragazzi hanno operato sulla Fornace e del quale sono rimasto profondamente e positivamente colpito. Valuteremo insieme il da farsi».
Fulvi ha avuto infine un pensiero per tutte le donne: «Al workshop di Ghiare le studentesse erano in maggioranza, una percentuale altissima che ha rappresentato la parte più dolce e al tempo stesso più forte di quella bellissima esperienza ».
Il percorso, a cura del direttore di Fondazione Fotografia Modena Filippo Maggia, ripercorre l'intera carriera dell'artista, presentando alcune pietre miliari della sua ricerca. La mostra è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnato in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente -
Modena, 7 marzo 2015 -
Dall'8 marzo al 7 giugno 2015 Fondazione Fotografia Modena presenta negli spazi espositivi del Foro Boario di Modena una mostra antologica dedicata a Hiroshi Sugimoto, tra i più autorevoli interpreti della fotografia contemporanea internazionale. Il percorso, a cura del direttore di Fondazione Fotografia Modena Filippo Maggia, ripercorre l'intera carriera dell'artista, presentando alcune pietre miliari della sua ricerca.
Attivo dalla metà degli anni settanta, Hiroshi Sugimoto (Tokyo, 1948) utilizza il mezzo fotografico per indagare le tracce della storia nel nostro presente. In particolare, nel ritrarre soggetti che ricreano o replicano momenti di un passato distante e luoghi geograficamente lontani, Sugimoto critica la presunta capacità della fotografia di ritrarre la storia con accuratezza. A quest'impostazione concettuale, l'artista unisce un rigore metodologico tipicamente orientale: la meticolosa perfezione delle sue stampe è il risultato di un lavoro imponente, che include un'ampia ricerca preliminare, l'uso di fotocamere di grande formato e delle tradizionali tecniche del bianco e nero.
UniCredit per l'arte al fianco della Fondazione Fotografia Modena
Sostenere l'arte e la cultura è da sempre uno dei modi con cui UniCredit ha scelto di contribuire alla crescita e allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. L'impegno di UniCredit ha l'obiettivo di promuovere il patrimonio e gli eventi artistici dei territori in cui opera valorizzando diverse forme di valorizzazione del patrimonio culturale, confermando il suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali ma che mantiene un'attenta vocazione locale, non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. La promozione di progetti dedicati all'arte e alla cultura costituisce per UniCredit una preziosa risorsa per mantenere vivo il legame con il territorio e con la comunità.
"Riteniamo - sottolinea Giuseppe Zanardi, Area Manager Modena di UniCredit - che l'arte e la cultura nelle sue diverse manifestazioni siano fondamentali e propedeutiche per una crescita sociale ed economica sostenibile e duratura nel tempo. Sostenere la cultura non è solo un piacere per UniCredit ma è al tempo stesso, un dovere, un impegno che ci assumiamo nei confronti del patrimonio artistico in generale e, nello specifico, del territorio in cui operiamo. Ma soprattutto è un'inestimabile risorsa per guardare al futuro, forti e consapevoli delle esperienze e della memoria di un passato prezioso, da tutelare e da esaltare".
Per queste ragioni UniCredit conferma anche quest'anno il suo impegno a supporto della Fondazione Fotografia Modena che ha presentato al Foro Boario di Modena la mostra "Hiroshi Sugimoto. Stop Time". Un impegno per il territorio, per la società e per la cultura.
(Fonte: ufficio stampa UniCredit)
Il 9 e 10 maggio, per ricordare lo storico evento dell' 11 maggio del 1947 al "Circuito di Piacenza", in pista la Ferrari 125 S, l'Alfa Romeo 159 e prestigiose vetture da competizione -
Piacenza, 7 marzo 2015 -
Un evento speciale, perché l' 11 maggio del 1947 al "Circuito di Piacenza" si è scritta una pagina importantissima della storia dell'automobile. Guidata da Franco Cortese debutta la 125 S, prima vettura a marchio Ferrari. Nella classe di minor cilindrata esordiscono, invece, Elio Zagato e Nuccio Bertone, carrozzieri estrosi e geniali, artefici di un'eccellenza che è caratteristica eloquente del Made in Italy.
Il 9 e 10 maggio 2015, in occasione dell'inizio di Expo 2015, il CPAE (Club Piacentino Automotoveicoli d'Epoca) riporta in pista la Ferrari 125 e le vetture protagoniste della gara in una edizione speciale del Circuito di Piacenza, riservata ad una selezione di quaranta sport costruite entro il 1959.
Così, solo per due giorni, la 125 lascerà il Museo Ferrari di Maranello per riannodare i fili della storia e tagliare quel traguardo che un banale guasto alla pompa di alimentazione le negò proprio mentre stava dimostrando grandi doti tecniche e velocistiche. Accanto a lei le più celebri Ferrari sport a motore anteriore, frutto maturo di un percorso tecnico e sportivo iniziato proprio a Piacenza. Scenderanno in pista la 166 barchetta Touring, modello che consacrò il primato del Cavallino sui lunghi rettilinei di Le Mans e, in versione chiusa, sulle polverose strade della Mille Miglia. Ed ancora la 225 berlinetta, la poderosa 340 MM, ideata per correre l'estenuante Carrera messicana, l'aerodinamica 250 Scaglietti. Ed altre se ne aggiungeranno in un elenco che si arricchisce di giorno in giorno di modelli rari ed esclusivi, provenienti dalle grandi collezioni di tutto il mondo.
Non mancheranno le rivali di un tempo, ad iniziare dalle Maserati e dalle gemelle OSCA alle Porsche, dalle Lotus alle Healey Silverstone. Ed ancora animeranno la griglia di partenza le vetture di piccola cilindrata, creazioni del genio estroso di tanti piccoli artigiani che seppero trarre da semplici utilitarie vere auto da competizione. Stanguellini, Abarth, Siata, Giannini e molte altre marche testimoniano ancor oggi come la storia delle corse automobilistiche affondi le proprie radici nell'epopea delle leggendarie competizioni su strada -come il Circuito di Piacenza - che offrirono un severo banco di prova per il talento di tanti costruttori stimolandone la creatività e l'ambizione per più vasti traguardi.
Di particolare gloria è ammantata la Alfa Romeo 159, schierata direttamente dal Museo Storico della Casa milanese. La monoposto venne presentata, con la sigla 158, nel 1938 e si ripresentò subito vincente nel 1946, per chiudere la sua incredibile carriera con i due Titoli Mondiali di Formula 1 del 1950, con Giuseppe "Nino" Farina, e del 1951, con la versione evoluta denominata 159 guidata dall'argentino Juan Manuel Fangio. Al termine di questa stagione agonistica, l'Alfa decise di ritirarsi imbattuta dalle competizioni per concentrare uomini e mezzi sulla produzione di serie
Il tracciato sarà lo stesso di un tempo: 3,3 kilometri dal Fàcsal, il viale che orna la sommità delle mura antiche rivolte a sud, allo Stradone Farnese. Brevi allunghi e curve ampie per mettere alla prova piloti e motori. Per avere la possibilità di svolgere la rievocazione in maniera completa e sicura, il percorso verrà chiuso al traffico e preparato scenograficamente con l'istallazione di cartelloni pubblicitari d'epoca transenne in più punti e sarà installata sul Pubblico Passeggio, come nel 1947, una tribuna in grado di ospitare 200 persone.
Inoltre lungo il circuito verranno posizionate alcune gigantografie tratte dal bellissimo servizio fotografico che lo Studio Croce realizzò l'11 maggio del 47 durante la gara.
Due le manche in programma alle 19 di sabato 9 maggio ed alle 10 di domenica. Nessuna classifica cronometrica, perché quella che stata la ribalta dei campioni è oggi un'avventura da vivere con modalità opposte: non più una gara frenetica ma un concorso dinamico, un evento fatto di suoni, colori e rombi da assaporare, vivere e custodire come esperienza culturale e sensibile.
L'evento è promosso in collaborazione con Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Piacenza per Expo.
(Fonte: ufficio stampa CPAE)
Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri, storiche realtà della ricerca performativa e visuale internazionale, danno vita a Lenz Fondazione. Con Habitat Pubblico: spettacoli, seminari e installazioni site-specific in spazi monumentali della città e della provincia di Parma. -
Parma, 6 marzo 2015 -
Fondata dalle associazioni culturali Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri, Lenz Fondazione «ne raccoglie l'eredità storica continuandone, senza soluzione di continuità e con identico rigore, l'azione di ricerca artistica, creazione, formazione, ospitalità internazionale nell'ambito delle performing arts e della sensibilità, ma con una più ampia progettualità artistica, culturale e scientifica» spiegano i direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, che ne è il presidente. La Fondazione, Ente Culturale riconosciuto dalla Prefettura di Parma e iscritta nel registro delle persone giuridiche private, ha la propria sede negli ormai storici spazi post-industriali di Lenz Teatro. Presidente onorario e direttore scientifico è il dott. Rocco Caccavari.
Il progetto triennale di Lenz Fondazione prevede una serie di creazioni performative e visuali contemporanee a partire da autori che da sempre hanno dato corpo e nutrimento alla ricerca di Lenz (Ariosto, Manzoni, D'Annunzio, Shakespeare e Goethe, tra gli altri), per coproduzioni musicali e teatrali da realizzare in collaborazione con istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali nell'ambito del Festival Natura Dèi Teatri (tra esse, vale menzionare almeno Verdi Re Lear, Verdi Macbeth e Gluck Ifigenia). A fianco delle attività produttive, sono in programma una quantità di pratiche laboratoriali pluridisciplinari rivolte a giovani attori, perfomer, artisti visuali, musicisti e a persone con disabilità psichica, intellettiva e sensoriale.
I numerosi progetti artistici e formativi di Lenz Fondazione sono realizzati con il sostegno di: MiBACT, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, DAISM - DP AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato di Parma ed in collaborazione con: Università degli Studi di Parma, Conservatorio di Musica 'A. Boito' di Parma, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma.
Habitat Pubblico 2015
La prima manifestazione della neonata Fondazione è Habitat Pubblico 2015: in programma molte creazioni di Lenz, ma anche attività di ricerca, laboratori, installazioni site-specific in spazi monumentali della città e della provincia di Parma.
Si parte, nel mese di marzo, con Corpo Poetico, «un progetto filmico/performativo dedicato al grande poeta Pier Luigi Bacchini - ad un anno dalla sua scomparsa - e alle figure poetiche che hanno fortificato nel tempo la ricerca di Lenz: Juan de La Cruz, Clemente Rebora, Friedrich Hölderlin, Cristina Campo e Ovidio», suggerisce Francesco Pititto.
Aprile è dedicato a Corpo Politico, ricerca sulle drammaturgie ispirate ai temi dell'Olocausto e della Resistenza: in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della Lotta di Liberazione, Lenz propone una nuova messinscena di Bruno Longhi, lavoro che indaga una figura-chiave del movimento di resistenza antifascista e La Gloria dannunziana, sorprendente piccolo monumento alla decadenza politica e all'avvento del fascismo nell'Italia del primo novecento.
Corpo tragico, nel mese di maggio, vedrà la ripresa di Adelchi, capolavoro manzoniano che nello stratificato allestimento di Lenz vede in scena, fra gli altri, un'attrice sensibile con disturbi dello spettro artistico nel complesso ruolo di Ermengarda.
Il periodo estivo sarà all'insegna di Corpo Furioso, la nuova ricerca drammaturgica dedicata all'Orlando Furioso. Si tratta di un imponente progetto biennale strutturato in otto episodi scenici che continua l'indagine performativa sulla potenza poetica della lingua italiana.
Nel mese di novembre, infine, prenderà corpo la ventesima edizione del Festival Natura Dèi Teatri.
La rivoluzione continua.
Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.lenzfondazione.it.
(Fonte: ufficio stampa Lenz Fondazione)
In occasione della "Giornata Internazionale della donna" inaugurazione della nuova sede dell'associazione "Donne del mondo": ospite d'onore l'eurodeputata Cécile Kyenge. -
Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -
È l'eurodeputata Cécile Kyenge l'ospite d'onore a Correggio, domenica 8 marzo, in occasione della "Giornata Internazionale della donna", per inaugurazione, alle ore 11,30, della nuova sede dell'associazione "Donne del mondo", in corso Cavour 14.
"Donne del mondo" è un progetto del Comune di Correggio, attivo dal 2003, che si caratterizza per il lavoro a favore dell'integrazione al femminile, attraverso percorsi di conoscenza della realtà correggese: dei servizi presenti sul territorio, delle istituzioni locali e nazionali, della lingua e della cultura italiane per favorire l'integrazione nella nostra realtà delle donne, che sono il tramite più importante per l'integrazione di adulti e bambini.
"Inaugurare la nuova sede di Donne del Mondo l'8 marzo ha per noi un grande significato", commenta il sindaco Ilenia Malavasi. "Nel giorno in cui si ricordano, in modo tutt'altro che formale e celebrativo, i diritti delle donne e la lunga strada compiuta e quella ancora da fare, in Italia e nel mondo intero, qui a Correggio inauguriamo uno spazio dove tutte le donne possono incontrarsi, conoscersi e fare progetti insieme, pur venendo da luoghi molto lontani. Abbiamo inteso questo spazio come sede aperta, dove la diversità è rispettata e tutte si sentano accolte e valorizzate, ma dove insieme si diventa cittadine italiane e parte della comunità di Correggio. Ringrazio l'onorevole Kyenge per la sua presenza, che vuole testimoniare la vicinanza delle Istituzioni, a partire da quelle Europee, ai territori che affrontano con grande determinazione, ma anche con tante difficoltà, il compito di accogliere e integrare le persone che da noi vivono, lavorano, nascono e crescono. Ci auguriamo che le Istituzioni, ma non solo loro, sappiano vincere questa sfida che ci vede impegnati da tempo a costruire un mondo dove chiusura, intolleranza e razzismo non abbiano spazio o legittimità".
Insieme a Cécile Kienge, intervengono all'inaugurazione delle nuova sede – nel centralissimo corso Cavour, nei locali che ospitavano il Centro Sociale 25 Aprile – il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, e la consigliera regionale, Roberta Mori, presidente della Commissione per le pari opportunità della Regione e coordinatrice nazionale degli organismi di parità regionali.
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)
Apertura al pubblico e un'articolata offerta di conferenze d'arte, approfondimenti scientifici e laboratori per bambini. Tutti gli appuntamenti sono previsti a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, con ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione -
Parma, 2 marzo 2015 -
Con una ricca proposta di iniziative riprende l'attività culturale di Fondazione Cariparma rivolta alla valorizzazione delle proprie Collezioni d'Arte.
Gli spazi espositivi di Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma, saranno infatti aperti al pubblico nei pomeriggi di martedì e giovedì (orari 15.30-18) e durante la giornata di domenica (orari 10-12.30 ▪ 15.30-18), nei periodi compresi tra il 1° marzo e il 24 maggio (tranne domenica 5 aprile) e tra il 20 settembre e il 13 dicembre 2015.
Tale apertura prevede anche un'articolata programmazione, con interventi specifici sulle diverse sezioni del percorso espositivo di Palazzo Bossi Bocchi e approfondimenti di alcune prestigiose opere facenti parte delle più recenti donazioni ed acquisizioni.
In particolare verranno proposti la terza edizione dell'apprezzato cartellone "I Martedì dell'Arte" (13 nuove conferenze per approfondire i più ampi temi della storia dell'arte), il ciclo "Primo piano su..." (10 interventi scientifici domenicali volti ad esaminare e approfondire di volta in volta le singole opere o particolari nuclei delle Collezioni permanenti, privilegiando il rapporto diretto con il manufatto artistico) e il cartellone "A misura di bambino" (4 laboratori didattici domenicali per famiglie e bambini, volti ad avvicinare l'opera d'arte con un approccio ludico).
L'attività culturale 2015 di Fondazione Cariparma è realizzata in collaborazione con Artificio Società Cooperativa.
Tutti gli appuntamenti sono previsti a Palazzo Bossi Bocchi, sede di Fondazione Cariparma (Strada al ponte Caprazucca, 4 – Parma), con ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione; si ricorda che la capienza della sala conferenze è di 60 persone. Per informazioni tel 0521-532108/11 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"I Martedì dell'Arte"
Con l'intento di creare una continuità con le edizioni precedenti, il seguito ciclo di conferenze del martedì prevede 13 incontri su temi di storia dell'arte, attraverso l'analisi e l'approfondimento degli aspetti culturali e artistici delle opere presenti a Palazzo Bossi Bocchi.
Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:
24 marzo, ore 17: Girolamo Magnani uno scenografo a palazzo, a cura di Deborah Ranalli;
14 aprile, ore 17: Novecento 1- Vincent van Gogh e Antonio Ligabue: esistenze complesse di artisti incompresi, a cura di Anika Toscani;
28 aprile, ore 17: Il manoscritto: l'arte antica del libro, a cura di Francesca Campanini;
5 maggio, ore 17: Acque, montagne, campagne e città. Il paesaggio nella pittura fiamminga, a cura di Serena Nespolo;
19 maggio, ore 17: Gianfranco Manara, a cura di Deborah Ranalli.
"Primo piano su..."
Una serie di 10 interventi scientifici domenicali volti ad esaminare e approfondire di volta in volta le singole opere o i nuclei delle Collezioni d'Arte permanenti di Fondazione Cariparma, privilegiando il rapporto diretto con i manufatti artistici.
Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:
8 marzo, ore 16: "Voglio una stanza tutta per me" solitudine e creatività della donna nell'arte del Novecento, a cura di Luisa Viola;
29 marzo, ore 16: Parma, il Paese del melodramma. La famiglia Barilli, a cura di Luisa Viola;
12 aprile , ore 16: Aspettando Expo: lo splendore delle tavole imbandite, a cura di Nicoletta Moretti;
26 aprile, ore 16: Tracce di archeologia nell'arte, a cura di Carla Cogliati;
17 maggio, ore 16: Fino all'infinito... e oltre, a cura di Isotta Langiu.
"A misura di bambino"
Laboratori didattici domenicali per bambini e famiglie volti ad offrire l'accesso alle opere d'arte conservate a Palazzo Bossi Bocchi, con attività laboratoriali guidate per avvicinare anche il pubblico infantile alla conoscenza del patrimonio artistico di Fondazione Cariparma attraverso un approccio ludico. L'iniziativa prevede 4 laboratori.
Questi gli appuntamenti da marzo a maggio 2015:
15 marzo, ore 16: Una valigia piena di..., a cura di Deborah Ranalli (rivolto a bambini dai 4 ai 6 anni);
3 maggio, ore 16: Expo junior: l'arte e...la natura, a cura di Francesca Campanini (rivolto a bambini dai 6 agli 11 anni).
(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)
Cultura - Torna "Doc in Tour", da Bologna a Rimini passando per Parma, rassegna di documentari nelle sale dell'Emilia-Romagna. In questa nona edizione dal 1 marzo al 31 maggio 20 film circuiteranno in 46 sale cinematografiche della regione. Mezzetti: "Un tassello importante per una terra di cinema che vogliamo valorizzare sempre meglio" -
Parma, 28 febbraio 2015 –
Venti documentari selezionati, 46 sale coinvolte in 37 località delle regione, da Bologna a Rimini passando per Parma, 222 passaggi in tre mesi di rassegna: sono alcuni numeri della rassegna "Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna", la cui nona edizione prenderà il via l'1 marzo e si protrarrà fino al prossimo 31 maggio.
Doc in Tour è il frutto di un lungo processo creativo e produttivo che ogni anno presenta il meglio della produzione documentaristica locale, punto di eccellenza dell'Emilia-Romagna. Gli ottomila spettatori della passata edizione confermano quanto questa rassegna, unica in Italia, sia ormai pienamente consolidata.
La rassegna rappresenta un importante tassello all'interno di un sistema che vedrà, a partire dalla metà di quest'anno, con l'attuazione della legge regionale n. 20 del 2014 sul cinema e l'audiovisivo, la Regione Emilia-Romagna impegnata ad attrarre sul territorio tutte le fasi della filiera: dal processo creativo fino alla distribuzione in sala, passando per la produzione cinematografica. Da quest'anno le eccellenze produttive regionali avranno modo di confrontarsi e di arricchire il pubblico, valorizzare le proprie risorse e crescere in campo professionale.
"Doc in Tour – commenta l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti - è un progetto nato allo scopo di diffondere nelle sale della regione l'eccellenza del documentario ideato e prodotto dai nostri migliori autori, ma è anche uno degli aspetti della fertilità creativa di questo territorio in ambito cinematografico. L'Emilia-Romagna è terra di cinema e col nostro sostegno vogliamo accompagnare e valorizzare questa importante vocazione. Già in occasione del prossimo Expo vogliamo essere in grado di poter mostrare quale sia il reale peso che l'Emilia-Romagna ha avuto per il cinema mondiale, ma anche il ruolo che può ancora esercitare con la produzione attuale, anche in campo documentaristico, il genere migliore per raccontare noi stessi e il mondo che ci circonda".
Anche quest'anno Doc in Tour proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano-romagnole, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano l'iniziativa appartengono al circuito Fice, che riunisce i cinema d'essai, o sono sale gestite dai Comuni. L'iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.
I film in programma
I 20 documentari di quest'anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: da storie di paesi e conflitti lontani ("Kevin - will my people find peace?" ; "Quello che resta"; "Stolica/Sedia"; "Striplife") a storie e memorie d'Italia ("Il cielo capovolto. 7 giugno 1964, lo scudetto del Bologna"; "Italiani veri"; "Questa non è una esercitazione"; "Il treno va a Mosca"; "Vacanze al mare"). Dai ritratti di donne forti e coraggiose ("Eco de Femmes"; "Mulheres") a spaccati di vita tra cronaca e racconto ("Il futuro è troppo grande"; "Merci de me répondre"; "Vite al Centro. Storie di commesse nell'epoca dei centri commerciali"). Dai racconti di impegno sociale ("Arctic spleen"; "La beauté c'est ta tête") ai ritratti di artisti del nostro tempo ("L'altro Fellini"; "Francesco Guccini. La mia Thule"; "L'Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart"; "Paese mio").
La rassegna
Quattro i promotori: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d'essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.
La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza. La Fice Emilia -Romagna cura la gestione operativa, organizzativa, la promozione e i rapporti con le sale d'essai.
Tutte le informazioni relative al programma con schede dettagliate dei documentari e relativi trailers possono essere consultati sul sito cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema e sulla relativa pagina Facebook.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Da sabato 28 febbraio al 30 agosto al Museo della Figurina in mostra album e collezioni su tv, cinema, rock, cartoni giapponesi. Spazio anche a "Star Wars": esposte spade laser degli Jedi e un grande Yoda di Lego -
Modena, 28 febbraio 2015 -
Guerre stellari in figurina e non solo, tra spade laser e uno Yoda di mattoncini Lego a grandezza "naturale", a fare da nume tutelare allo spazio espositivo. Da oggi, sabato 28 febbraio al Museo della Figurina di Palazzo S. Margherita (corso Canalgrande 103) torna a essere esposta, aggiornata e arricchita, la sezione sugli anni '80 e '90 musica, sport e tv in figurina. Con i protagonisti dei cartoni animati giapponesi, da "Kiss me Licia" agli "Anime" tratti dai manga, i cartoon Usa come i "Simpson" o i film d'animazione Disney. E i telefilm, la moda, le star pop e rock; le "card".
L'allestimento resta visitabile gratuitamente fino al 30 agosto. Il Museo della Figurina, infatti, nell'ambito delle iniziative per Expo, quest'anno per la prima volta sarà aperto anche nei mesi estivi insieme agli altri istituti culturali di Palazzo Santa Margherita.
Orari fino al 17 aprile: da mercoledì a venerdì 10.30-13; 15-18. Sabato, domenica e festivi 10.30-19. Lunedì e martedì chiuso www.museodellafigurina.it.
La sezione completa il percorso espositivo del Museo, che inizia dagli anni Settanta dell'Ottocento – ma gli antecedenti delle figurine appaiono già nel Seicento – e arriva fino agli anni Settanta del '900, con qualche incursione nei decenni successivi. Di fronte ai grandi armadi-espositori che illustrano la storia e la diffusione della figurina, una lunga vetrina ospita una sintesi della straordinaria avventura delle figurine nel ventennio che ha visto imporsi, tra le tematiche trattate, la televisione e la musica. Spazio, inoltre, a una evoluzione contemporanea della figurina: le card, create sia per essere collezionate sia per specifici giochi di società.
Una vetrina orizzontale, che accoglie i focus su approfondimenti legati alle mostre, è dedicata a "Star Wars", tema chiave anche di "Play, Festival del gioco". In collaborazione con Hasbro e Lego, in omaggio alla saga degli Jedi, oltre ad "action figure", giochi e spade laser, la mostra presenta una statua a grandezza naturale di Yoda tutta di mattoncini Lego esposta fino al 12 aprile e, sempre in Lego, astronavi di Guerre Stellari.
(Fonte: Comune di Modena)
A Felino, festa della donna all'insegna dell'arte: Eles Iotti presenta una lezione sul tema della violenza sulle donne nell'arte. L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero. -
Parma, 28 febbraio 2015 -
La violenza sulle donne vista attraverso la lente dell'arte. E' questo il tema che l'Amministrazione Comunale ha scelto per celebrare la Festa della donna a Felino e che sarà protagonista della serata in programma il 3 marzo alle ore 21 al Cinema Teatro Comunale con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Felino.
L'appuntamento, intitolato "Rapimenti", sarà a cura della critica e storica dell'arte Eles Iotti. Molto attiva e apprezzata dagli appassionati d'arte del parmense e non solo, la professoressa Iotti è stata recentemente impegnata a Felino con un ciclo di incontri, appena concluso, sul tema del cibo nell'arte. Quello che si propone per il 3 marzo è invece un excursus nella storia dell'arte attraverso il quale la Iotti presenterà il modo in cui artisti di diverse epoche storiche hanno affrontato il tema della violenza sulle donne.
"Grazie alle positive esperienze degli anni passati, abbiamo potuto constatare che il pubblico locale continua a essere molto sensibile all'arte e che le iniziative a sfondo artistico sono sempre piacevolmente accolte nel nostro comune. Per questo motivo, abbiamo rinnovato anche quest'anno l'invito alla prof.ssa Eles Iotti per tenere un incontro dedicato al tema della donna nell'arte. Quest'anno, in occasione della Festa della donna, la professoressa Iotti parlerà del tema della violenza sulle donne, un tema purtroppo sempre molto attuale e che vogliamo approfondire dal punto di vista storico e artistico" spiega l'Assessore alla cultura Rosina Trombi.
L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero.
Per informazioni sull'iniziativa, Ufficio Cultura – Comune di Felino: tel. 0521 335949 oppure www.comune.felino.pr.it
(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)