Mercoledì, 11 Settembre 2024 07:21

Costituzione Positiva e Costituzione Naturale In evidenza

Scritto da Daniele Trabucco

di Daniele Trabucco Belluno 11 settembre 2024 - La Costituzione positiva esiste sempre in dipendenza di una volontà costituente per la quale legalità e legittimità coincidono. Essa, in altri termini, rinvia al concetto di costituire inteso come "cum statuere".

Viceversa, la Costituzione naturale esprime un ordine dato. Anch'essa rinvia alla dimensione del costituire, il quale è inteso, però, come "cum stare".

Detto diversamente, nel primo caso siamo in presenza di un atto del valore che non riconosce né un prius, né un posterius (Paolo Barile dirà che il potere costituente è un atto libero nel fine, poiché nulla lo precede e lo vincola), mentre, nel secondo, il suo (della Costituzione naturale) "ibi consistam" risiede nella "costituzione essenziale" di ogni società in quanto tale, trovando nella natura delle cose il proprio fondamento.

Essa, pertanto, diventa il parametro di legittimità della Costituzione positiva, con la conseguenza che quest'ultima non potrà mai essere, nonostante la prospettiva giuspositivistica, criterio di sé medesima.

Nessuna Costituzione e nessuna comunità politica è frutto, osservava De Maistre (1753–1821), di una deliberazione. La comunità politica, infatti, è presente, anche nelle sue forme embrionali, laddove è presente l'uomo, poiché realtà richiesta dalla naturale socialità della persona umana. In conclusione, dunque, solo la Costituzione naturale può essere considerata la vera fonte di un ordinamento giuridico, nel senso che dal fine naturale della comunità politica, ossia dal bene comune, discendono le scelte positive, le deliberazioni prudenziali, della comunità medesima.

(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.

 
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
Sito web personale

 

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