Sabato, 02 Marzo 2024 10:56

“La Morte Negata” a Rieti. Tutto esaurito! In evidenza

Scritto da Andrea Caldart

Rieti c’è: una sala provinciale piena ha assistito alla proiezione-dibattito del film documentario “La Morte Negata”

Di Redazione Cagliari, 29 febbraio 2024 (Quotidianoweb.it) - Pochissime autorità ma molti cittadini comuni, medici, avvocati, psicologi insieme per affrontare uno degli egli aspetti più drammatici dell’emergenza Covid: la morte in solitudine di centinaia di persone, senza il conforto dei propri cari.

In collegamento il Vicepresidente della Sanità, Angelo Tripodi: “dobbiamo ridare dignità, rispetto e risposte ai cittadini, negli ultimi anni una disgrazia sanitaria. Mi sono messo in ascolto dei cittadini di Rieti Consapevole guidato da Simona Cardella e grazie a loro faremo una legge, documentazione alla mano, per un Osservatorio permanente sulle morti improvvise 0-17 anni”. Da tutta Italia sono giunti medici delle Terapie domiciliari che hanno salvato migliaia di vite umane: standing ovation per loro.

Rieti 27 Febbraio 2024. Si è svolta domenica in una sala provinciale piena in ogni ordine di posti la proiezione del film documentario “La Morte Negata” di Alessandro Amori regista e produttore della Playmastermovie, una società benefit nata per diffondere contenuti di informazione indipendente che possano creare consapevolezza e favorire l’evoluzione etica della nostra società.

Il film documentario è stato realizzato in collaborazione con il Comitato nazionale degli Psicologi per l’Etica, la Deontologia e le Scienze Umane, presente in sala la Presidente Silvana Bonanni. L’evento è stato promosso dal comitato civico Rieti Consapevole, guidato da Simona Cardella con il patrocinio della Provincia di Rieti.

Pur avendo invitato le autorità locali, civili, militari, sanitarie, erano presenti il sindaco di Castel di Tora, Cesarina d’Alessandro, la consigliera provinciale Chiara Simonetti che ha portato i saluti della Presidente Roberta Cuneo, assente per un precedente impegno istituzionale e il Luogotenente Marco Marchetti. Un’occasione mancata per le istituzioni per confrontarsi con i propri cittadini su un tema fondamentale come i diritti umani che sono stati violati.

Profonda commozione in sala per il film che attraverso la voce dei familiari delle vittime, alcuni presenti anche in sala, ha attraversato un dramma dell’emergenza Covid, ovvero la morte in solitudine di centinaia di persone, senza il conforto dei propri cari, avvolti in lenzuola imbevute di candeggina e sepolti in bare sigillate senza che nessuno potesse vederli un’ultima volta, o in sacchi neri della spazzatura.

Altri hanno saputo da un giorno all’altro della morte del familiare, entrato a volte anche per una causa banale, da una breve e gelida telefonata. Storie di umanità persa.

Non possiamo avere il terrore di entrare in ospedale che diventa una trappola mortale, rimanere ignari di tutto ciò che sta passando un familiare ricoverato. Ho voluto fortemente questa proiezione perché ciò che è successo è disumano – commenta Simona Cardella referente del Comitato Rieti Consapevole – voglio ringraziare il regista Amori che ha dato voce a famiglie che il sistema ha voluto nascondere, rendere invisibili. Non deve più accadere ciò che abbiamo vissuto”.

Cardella, consigliera comunale di Castel di Tora con gli occhi lucidi ha raccontato che molte persone che lei stessa ha incontrato, ancora oggi a distanza di mesi dalla morte di un familiare non riescono ad elaborare il lutto perché continuano a chiedersi chi realmente ci fosse dentro quel sacco o quella bara già chiusa.

Le disposizioni prese in pandemia erano sbagliate e anticostituzionali, dalla cosa più semplice come dare informazioni per tranquillizzare le famiglie ed invece per quale motivo si lasciavano i familiari all’oscuro di tutto? Ormai non si tratta più di opinioni pro o contro virus o vaccini, sono dati di fatto e tutti noi abbiamo subito azioni disumane inaccettabili”.

Dopo l’intervento di Simona Cardella in collegamento da Latina, il Vicepresidente della Commission Sanità della Regione Lazio, Angelo Tripodi che ha ribadito l’impegno per ricostruire una sanità che ha subito un continuo smantellamento, una disgrazia sanitaria.

Abbiamo vissuto tutti una pagina drammatica in pandemia difficile da superare: non aver visto i propri cari nell’estremo saluto e aver dovuto accettato disposizioni che hanno negato la dignità alle persone. Mi sono messo in ascolto da sempre dei cittadini e delle loro istanze, infatti voglio ringraziare Simona Cardella per la sua umanità e verità e tutti i volontari del comitato Rieti Consapevole perché grazie a loro che stiamo lavorando in Regione, con documentazione alla mano, alla realizzazione di un Osservatorio permanente sulle morti improvvise dei giovani 0-17 anni ed invito il Comitato a continuare a pungolare noi Istituzioni perché se è stata fatta una Commissione d’inchiesta sul Covid è anche grazie a comitati come Rieti Consapevole. Ora tutti insieme dobbiamo lavorare per ridare dignità, rispetto e risposte ai cittadini.”

Molto intenso il dibattito che è seguito con autorevoli relatori che hanno ribadito tutti, ognuno dal proprio settore che le disposizioni prese in pandemia non avevano nulla di medico o sanitario, son state brutali e anticostituzionali e non ammissibili nemmeno in una pandemia.

Ha commosso la platea anche la testimonianza di Tania Reali, moglie dell’imprenditore reatino Tonino Reali che entrato in ospedale con una polmonite in fase iniziale, è morto improvvisamente dopo l’interruzione inspiegabile di tutte le cure e nonostante i ripetuti appelli della moglie per firmare ed uscire da un ospedale romano nel quale erano stati trasferiti da Rieti, li hanno trattenuti minacciando un ricovero per la moglie in psichiatria. Testimonianza ai confini della realtà.

L’evento si è concluso con la presentazione dei medici, provenienti da tutta Italia in rappresentanza del gruppo delle Terapie Domiciliari che sono stati isolati, derisi, sospesi dagli Ordini professionali perché hanno curato subito il Covid e salvare migliaia di persone.

Standing ovation dalla sala in segno di gratitudine per i medici che hanno onorato il Giuramento di Ippocrate.

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Hanno partecipato al dibattito: Erich Grimaldi, fondatore del Gruppo delle Terapie Domiciliari e oggi di una Fondazione che continua ad essere al servizio dei malati, il sindaco-medico Riccardo Szumski in collegamento che ha ribadito tutto ciò che avrebbero potuto fare anche i sindaci in qualità di autorità sanitaria locale e non hanno fatto, la psicoterapeuta Tiziana Franceschini sul trauma dell’estremo saluto negato, l’avvocato Gianluca Gismondi, la farmacista Dott.ssa Luz Marina Donninelli che ha contribuito all’organizzazione dell’evento, l’editore della testata indipendente quotidianoweb.it, Andrea Caldart da Cagliari, il regista del film Alessandro Amori che ha sottolineato il valore dell’economia circolare del dono che consente produzioni indipendenti e la bellezza di un associazionismo vitale e consapevole in Italia, il dott. Daniele Giovanardi, già Primario del PS di Modena che ha ricordato ai cittadini la possibilità di ribellarsi a provvedimenti che vanno contro la persona e ai diritti umani: il cittadino non può essere mero esecutore.

Dalla sala sono seguiti gli interventi del Dott. Volfango Perotti sulla vergogna della sospensione dei medici, colpevoli di aver curato e del biologo Alessio Fortunati sul silenzio imbarazzante dei ricercatori che non sono stati un baluardo per tutte le bugie governative e dell’industria farmaceutica privata. Consegnato un omaggio floreale alla Dott.ssa Tiziana Gagliardi per essere stata una delle colonne del Terapie Domiciliari.

Il Comitato civico Rieti Consapevole impegnato su diversi fronti di promozione valoriale, etica sociale, sarà di nuovo in Regione per un progetto a difesa dei minori dai 0 ai 17 anni.

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