Sabato, 17 Luglio 2021 10:26

"In punta di penna: rubrica di libri". La vita così, all'improvviso. Marco Venturino, Giunti editore In evidenza

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13esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.

Di Antonella Scarati (*) Parma, 17 luglio 2021 - Un romanzo che, per scelta o per dovere, catapulta in ospedale. Immaginate le vite dei protagonisti  scorrere tra lavoro e famiglia, impegni e imprevisti, dubbi e rimpianti, un pizzico di sagacia e autostima, riflessioni dal retrogusto amaro e sempre nuove ambizioni ad infuocare la vita monotona di chi è argonauta in una vita navigata. "La vita così, all'improvviso" è lo scenario in cui il lettore si ritorva senza sapere come ci è arrivato. La narrazione si svolge in tre giorni, la lettura potrebbe coinvolgervi al punto da impiegarne meno. 

Federico de Alessandri, chirurgo stimato e noto, un uomo sulla sessantina che non ha peli sulla lingua: tanto rispettabile nella scena pubblica, il professore, quanto solo e alla ricerca di attenzioni, nella vita privata. 

Claudio Improta: un giovane a cui nulla si può chiedere, professionalmente, perché lo ha già realizzato. Alimentato dalle continue sfide professionali, Claudio è onnipresente in reparto così come in sala operatoria, ma fatica a restare al passo con la sua famiglia, diventano sempre più rade le occasioni conviviali trascorse con i suoi genitori. Claudio è il medico che ascolta i bisogni del paziente, che cerca di portare a termine ogni giornata lavorativa con una sola missione: la cura per il prossimo. 

Sergio è il paziente che avrà bisogno di una èquipe in sala operatoria: Stefania, l'infermiera di servizio, abbandonati i problemi famigliari, le incomprensioni coniugali, gli si dedicherà anima e corpo. A volte si fa fatica ad attraversare un momento complicato perché fino all'istante in cui questo non sopraggiunge, non ci si è mai messi in gioco, ritrovandosi abbastanza impreparati per affrontarlo. 

Ettore Rossi è l'anestesista che osserverà il paziente poco prima di addormentarlo e coglierà questo frangente per fare delle riflessioni personali: quali esperienze ha attraversato durante la propria carriera, quali persone ha avuto il piacere di conoscere e quante altre ha allontanato? La vita è proprio come il tanto temuto aneurisma di Sergio: che possa scoppiare da un momento all'altro senza lasciare tregua? 

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L’Autrice si presenta

Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria  dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.

Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".

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