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Fermato in auto in una via del centro, 19enne albanese è stato trovato in possesso nascosto negli slip di un blister di caramelle “mentos”, contenente 5,00 grammi di cocaina, suddivisa in 8 piccole confezioni in nylon. Stupefacente sequestrato, e 19enne denunciato.

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Conclusa dai Carabinieri di Sala Baganza un’articolata attività d’indagine a seguito della quale una 26enne italiana, sulla base degli elementi fin qui raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stata denunciata alla Procura di Parma per il reato truffa.

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Conclusa dai Carabinieri di Sala Baganza un’articolata indagine a seguito della quale una 55enne italiana è stato denunciato per truffa.

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I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Borgo val di taro, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma un 25enne albanese, perché ritenuto il presunto responsabile del reato di ricettazione.

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Un incontro in una via nei pressi della stazione ferroviaria, qualche chiacchiera, la richiesta di cibo e soldi, e la generosa proposta di farla salire in casa per mangiare un boccone. Ma alla prima buona occasione la donna è fuggita portando con se circa 800 euro che l’uomo aveva nel portafoglio. Deluso e sconfortato, il buon samaritano ha sporto denuncia ai Carabinieri.

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I Carabinieri di Fontanellato, in collaborazione con la Polizia Locale, nei giorni scorsi hanno denunciato in stato di libertà, alla Procura di Parma un 30enne ed un 48enne presunti responsabili dei reati di ricettazione e commercio di prodotti falsi.

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Alcuni giorni fa, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente, attivata dalla Centrale Operativa, interveniva in un centro commerciale della città, su richiesta del personale addetto alla vigilanza in quanto un uomo di origini straniere, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta presumibilmente dall’assunzione di bevande alcoliche, li aveva minacciati.

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Aveva acquistato una bici MBM nuova di zecca e dopo nemmeno un mese, verso la fine di giugno u.s. gli era stata rubata, non aveva ancora fatto la denuncia ed ecco che la riconosce, con in sella un ragazzo sconosciuto. Chiama i Carabinieri che intervengono e recuperano il mezzo.

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I Carabinieri di Sissa Trecasali, nei giorni scorsi, al termine di una articolata e complessa attività investigativa hanno denunciato alla Procura delle Repubblica di Parma un 40enne nigeriano, residente nel Lazio perché ritenuto il presunto autore di una truffa.

 

L’illusione di un nuovo amore e l'amara scoperta di trovarsi raggirati e col conto alleggerito. Si chiama "romance scam” o truffa romantica. Si tratta di uno dei raggiri più dolorosi di cui si può cader vittima in quanto, colpendo la sfera dei sentimenti, ferisce il desiderio di felicità, lasciando l’amaro in bocca per essere stati manipolati nel peggiore dei modi, creando un danno psicofisico oltre a quello economico".

Il copione è sempre lo stesso, cambiano solo i nomi degli attori che di volta in volta recitano la parte dell’imprenditore o del militare in servizio in Paesi martoriati dalla guerra o comunque con una posizione lavorativa di alto livello.

Iniziano i primi scambi di messaggi che si intensificano nel tempo arricchendosi di particolari sempre più intimi sulla propria vita. Si comincia così a creare un legame con il truffatore, che si rivela entusiasmante per la vittima che ha la sensazione di essere tornata a vivere, immersa in una nuova e travolgente storia d’amore proiettata nel futuro.

Dopo aver instaurato questo falso ma intenso rapporto di “amicizia” virtuale, i truffatori cominciano a chiedere denaro, accampando una serie di motivazioni fantasiose, come nel caso della signora originaria di Sissa, ma ora residente in un altro comune, che si è vista chiedere denaro per la spedizione di un pacco regalo.

Ma facciamo un passo indietro, è il settembre del 2023 quando Maria (nome di fantasia ndr) 60enne originaria di Sissa Trecasali ha conosciuto in una delle tante Chat presenti sul web un 58enne architetto, di nazionalità inglese che al momento, per motivi di lavoro si trovava in America ma a suo dire residente a Parma.

Con questa persona la donna ha iniziato una serie di scambi di messaggi in chat, a seguito dei quali nasceva prima un’amicizia poi diventata, almeno per lei, un vero e proprio rapporto sentimentale.

A questo punto, il presunto fidanzato virtuale informava Maria che stava provvedendo alla spedizione di un pacco con una grossa sorpresa che le avrebbe cambiato la vita.

Ma dopo alcuni giorni l’architetto informava Maria che se avesse voluto ritirare il pacco avrebbe dovuto inviargli 1.400 Euro, al primo rifiuto, ecco che l’architetto minaccia Maria di interrompere la loro storia e Maria accetta suo malgrado di pagare. Da lì in poi è stato un continuo susseguirsi di richieste di soldi e di bonifici effettuati sui conti correnti di volta in volta indicati, fino ad arrivare ad una cifra ragguardevole.

La donna ha continuato a pagare fino al mese di febbraio di quest’anno quando si è resa finalmente conto di essere stata vittima di una truffa e si rivolgeva disperata ai Carabinieri di Sissa Trecasali.

L’indagine si è rivelata particolarmente complessa in ragione dell’ambiente nel quale è stata condotta, un mondo virtuale, nel quale operano personaggi con identità virtuali, difficili da perseguire.

Fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva il 40enne nigeriano è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di truffa.

I militari a seguito della denuncia effettuavano una serie di accertamenti bancari, sui conti correnti dove erano confluiti i vari bonifici, i cui dati, incrociati con quelli emersi dai controlli sui tabulati telefonici, portavano all’identificazione del presunto autore.

I Carabinieri raccomandano la massima attenzione nell’instaurare relazioni con persone sconosciute incontrate sulle piattaforme social. Infatti esistono numerose organizzazioni criminali che effettuano un’attività di vera e propria “social engineering” finalizzata a studiare i comportamenti, le abitudini, e gli interessi delle potenziali vittime, analizzando i contenuti condivisi sui social, i commenti e i “like”.

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