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Villanova d'Arda - Il primo Recital verdiano nei giardini della dimora del Maestro. Sarà aperta al pubblico anche la casa-museo. Un evento mai accaduto prima. -

Parma, 25 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -

Giuseppe Verdi rivivrà, per una sera, nei giardini della sua Villa di Sant'Agata.
E sarà un recital, ovviamente tutto verdiano, ad animare quegli spazi immersi nel verde e nel silenzio. Gli stessi che furono attraversati per anni dal genio di uno dei più illustri italiani nel mondo.
La cosa ancora più bella è che quello spazio sarà anche aperto a tutti quelli che vorranno godere della disponibilità della famiglia Carrara Verdi che vuole far conoscere al grande pubblico non solo le opere, ma anche momenti di vita del compositore.

Villa Sant'Agata è la magnifica dimora di Giuseppe Verdi che si trova nelle campagne piacentine di Villanova d'Arda e che, per la prima volta, domenica 31 maggio dalle 17.00, ospiterà l' evento dedicato al più grande compositore del mondo.
Grazie alla tenacia e alla passione del suo discendente Angiolo e di sua moglie Manuela, lo stupendo scenario del parco della villa farà da sfondo al Recital verdiano, interpretato dal baritono Valentino Salvini.

"E' la prima volta che facciamo un evento musicale – spiega Angiolo Carrara Verdi, che è anche il direttore artistico -. Speriamo così di far conoscere come merita la casa in cui dimorò Giuseppe con Giuseppina Strepponi, aprendola a tutti, dando la possibilità anche al grande pubblico di conoscere uno degli italiani che ci rende famosi nel mondo".
In questo spazio immerso nella natura, il Maestro conciliò le sue due grandi vocazioni, quella di compositore con quella di agronomo, visto il suo legame strettissimo con la sua terra. E infatti, i magnifici giardini sono ricchi di alberi secolari e di piante esotiche, frutto della passione e della sperimentazione di un Giuseppe poco conosciuto, quello contadino, quello che personalmente seguiva, con precisione e competenza, i coloni e gli affari che riguardavano i suoi possedimenti.

La pace di questa grande casa, acquistata nel 1848 da Verdi e abitata dal 1851 con la sua compagna, Giuseppina Strepponi, amata e confidente degli anni più maturi, fu fonte di grande ispirazione. Qui il Maestro compose opere quali il Rigoletto, il Trovatore, Otello, Don Carlos.
"L'evento è un semplice recital – racconta il Patron della manifestazione – messo in scena dall' amico Valentino Salvini che si presta gratuitamente a cantare a Sant'Agata.. Il programma interamente verdiano si sviluppa in dieci brani, intervallati da alcuni preludi accompagnati dal maestro parmigiano Simone SavinaChiunque può parteciparvi con il solo pagamento del classico biglietto intero della visita al museo". Quindi, oltre all'eccezionalità del recital verdiano, il pubblico potrà fare la visita guidata nelle stanze in cui visse, compose, amò, invecchiò Giuseppe Verdi.

"E' un primo tentativo. Chissà... potrebbe diventare anche un appuntamento mensile..." - dice Angiolo.
E questa sarebbe davvero una bella notizia, perché un patrimonio culturale del genere merita di essere conosciuto prima di tutto dagli italiani, dai ragazzi fin da giovanissimi, che sembrano essere i più disattenti conoscitori del mondo verdiano e di quello della grande tradizione lirica italiana rispetto ai coetanei degli altri paesi che, invece, hanno una vera e propria venerazione per il grande Verdi.

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La star internazionale Mark Ruffalo ospite al Giffoni Film Festival 2015. Ad annunciarlo il direttore artistico Claudio Gubitosi durante il Festival di Cannes. -

Parma, 25 maggio 2015 - Di Jacopo Castelletti - Fotografie di Federico Meneghini -

"Carpe Diem" sarà il tema del 45° Giffoni Film Festival, che quest'anno tornerà con più di 3.600 giovani giurati dal 17 al 26 luglio a Giffoni Valle Piana (Sa). Per il suo fondatore e direttore artistico, Claudio Gubitosi, lo scopo di questa edizione è invogliare i giovani a "cogliere l'attimo con passione e coraggio" – un obiettivo che culminerà nel 2016 con l'apertura della Giffoni Multimedia Valley, un polo creativo che comprenderà una cineteca, un museo del cinema e un'area per spettacoli all'aperto – la più grande del Sud.

I cantieri della Multimedia Valley, che si estendono su un'area di ben 40.000 metri quadrati, verranno aperti al pubblico per la prima volta in questa edizione. "Le ruspe del nostro cantiere – continua Gubitosi - sono le uniche ruspe che ci piace vedere, perché dove passano e distruggono sorgerà poi qualcosa di più bello e funzionale".

Per questa edizione del Giffoni, presentata il 22 maggio al padiglione italiano del Festival di Cannes, i suoi organizzatori hanno annunciato
anche la partecipazione dell'attore e regista Mark Ruffalo, famoso per aver recitato in film come "The Avengers: Age of Ultron", "Foxcatcher" e "Shutter Island". Ruffalo incontrerà i giovani membri della giuria, provenienti da ben 52 paesi, e riceverà il Giffoni Experience Award.

Dopo il Festival di Cannes, la Giffoni Experience sarà presente anche il 22 giugno all'Expo di Milano, dove verranno annunciate le altre attività del festival.

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Gli scatti del fotografo parmigiano Fabrizio Piscopo nel cuore pulsante dalla Costa Azzurra. In mostra all'interno del palazzo del Festival, nell'area riservata al casinò Barrièrre la Croisette sino alla fine del mese. -

Parma, 22 maggio 2015 - le fotografie in galleria -

L'Emilia è talmente famosa nel mondo da non aver bisogno di presentazioni e di tanto in tanto in qualche parte del globo spunta un emiliano con qualcosa d'interessante che porta l'orgoglio Made in Italy in un oceano sempre più internazionale.
Il luogo è Cannes, cuore pulsante dalla Costa Azzurra, centro nevralgico del mercato del cinema internazionale. L'emiliano, il fotografo di moda Fabrizio Piscopo. Trentenne, di Parma, intraprendente e tenace nel portare avanti la sua passione per la fotografia, ha avuto l' onore di esporre direttamente all'interno del palazzo del festival, nell'area riservata al casinò Barrièrre la Croisette.

Una mostra fotografica inserita all'interno di una collaborazione con altri fotografi internazionali, allestita per celebrare la città di Cannes in tutto il suo splendore sotto l'organizzazione di Alberto Garbelli coordinatore del Business Development Côte D'Azur-Expo Milan 2015 project per Alessandro Rosso Group.
Otto scatti che celebrano la città Francese attraverso l'eleganza degli abiti SAVE THE QUEEN!, il prestigio delle pietre preziose I Garbelli e la bellezza della Miss Mondo Italiana 2013 Sarah Baderna. Foto di moda che portano la firma inconfondibile di Fabrizio Piscopo, amante della perfezione, capace di catturare momenti unici e comporli in uno scatto, parte di una storia, senza tempo.

Fabrizio Piscopo 12rid

"Abbiamo cercato di ricreare un'ambientazione anni '60, ci siamo ispirati a Brigitte Bardot e Gigi Rizzi, figure iconiche di un periodo storicamente passato, ma decisamente vivo nel cuore delle persone." - ci racconta entusiasta Fabrizio.

Nelle sue foto la propensione a lanciare un chiaro messaggio è palese, grazie alla sua formazione artistica nell'ambito pubblicitario e alle prima gavetta iniziata ormai più di 12 anni fa, come giornalista e poi come fotografo. 

Un grande professionista che ci tiene a sottolineare l'importanza del lavoro d'equipe. "Arrivare ad esporre a Cannes durante il festival è stata una grandissima soddisfazione, merito della mia squadra composta da maestranze imprescindibili per un lavoro di altra qualità", conclude il fotografo parmigiano, che ci tiene a precisare nome e ruolo di ogni singolo collaboratore: Modella Sarah Baderna, Stylist Federica Caggiati, Make-up Artist Elisa Buraia, Hair Stylist Antuan, Video Federico Meneghini, Ludovico Csalone, Jacopo Castelletti, Press PR: Pietro Razzini, Fine Art Print: Eliofototecnicabarbieri.

L'esposizione e il backstage saranno visitabili all'interno del Casinò Barrière la Croisette sino a fine mese e sul sito www.fabriziopiscopo.com

mostra slide

 

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Uno show musicale unico sulla scena mondiale. Oggetti di uso comune creano un' armonia sonora di strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo: energia pura grazie ad artisti a tutto tondo. In scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 31 maggio. -

Parma, 23 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Quante volte si sorride mentre si tiene il tempo con le mani, schioccando le dita, battendo i piedi. Perché non farlo con accendini, lavandini e carrelli della spesa? La creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas ha trasformato in strumenti musicali, oggetti di uso comune, creando uno show musicale unico sulla scena mondiale. Stomp sarà in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 31 maggio, offrendo una scarica di adrenalina e buonumore a tutti gli "illuminati" che lo potranno ammirare. Comunicare con tanta intensità senza proferire una parola: forse questa è la carta vincente dello show che da quasi 25 anni fa divertire tutto il mondo.

LA STORIA - Stomp nasce a Brighton nel 1991: le sue radici inglesi si sviluppano rapidamente, travolgendo il pubblico in ogni angolo del globo grazie a un cast di artisti internazionali. Phil Batchelor (UK), Guido Mandozzi (UK, ma con sangue 100% italiano), Ian Vincent (Nuova Zelanda), Angus Little (UK), Emma King (Irlanda del Nord), Shae Carroll (UK), Omari Carter (UK) e Louise Durand (Irlanda) sono l'orchestra vivente "urban style" che emoziona e diverte per quasi due ore senza sosta.

ORIGINALITÁ - "Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma". Vale anche in questo caso. E' sbalorditivo riuscire a essere innovativi con oggetti che si usano ogni giorno. Energia pura, ritmo incalzante, esplosione di vitalità. Gli 8 ragazzi (e ragazze) di Stomp fanno vibrare il palco dal primo all'ultimo minuto con evoluzioni, infinite sonorità e soluzioni sceniche che lasciano a bocca aperta.

COORDINAZIONE - Qualcosa di mai visto succede sul palco, lo spettatore cerca di capire da dove arrivi il suono, ma è impossibile: è l'insieme dei movimenti in perfetta coordinazione, dei battiti, della lotta, della danza interpretata negli stili più vari che crea situazioni in cui è messo in scena un vortice di abilità.

HUMOUR - Sottile e mai scontato: fa sorridere l'audience e caratterizza i personaggi, che sono atleti e attori, musicisti e ballerini. Insomma artisti a tutto tondo. In una scenografia dal contesto urbano e cupo si muovono fisici scolpiti dagli allenamenti. Il pubblico applaude e ride di gusto. Risultato di una direzione artistica eccellente.

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Sabato, 23 Maggio 2015 09:09

Piacenza: stasera arriva la “Notte Blu”

A Piacenza tutto è pronto per la sesta edizione della “Notte Blu”

Piacenza  23 Maggio 2015 -

Piacenza è pronta per un altro imperdibile appuntamento. Sabato 23 Maggio torna la sesta edizione della “Notte Blu”, l’evento che per una serata coinvolgerà l’intera città animandola con spettacoli, musica jazz e concerti.

Anche le gallerie ed i musei aderenti  rimarranno aperti oltre il consueto orario, proponendo mostre ed eventi speciali organizzati per l’occasione. Ed ancora, cene a tema realizzate appositamente per la serata durante le quali verranno serviti piatti e dolci unici, nonché cocktail ed aperitivi esclusivi. Il tutto sulle note di coinvolgenti dj set.

A fare da padrone sarà ovviamente il “total blu”, filo conduttore della manifestazione che verrà ripreso  non solo negli allestimenti, ma anche nei piccoli particolari che si potranno ritrovare nei negozi del centro, nei bar ed in tutte le attività sensibili a questa esilarante nottata.

Per maggiori informazioni su programma, percorsi ed eventi è possibile consultare il sito http://www.notteblupiacenza.it

 

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Inaugurazione sabato 23 maggio 2015 alle ore 15,00 presso la Nuova Galleria in Piazza Amendola, 6 a Maranello. Ingresso libero. -

Modena, 21 maggio 2015 - nella galleria alcuni quadri in mostra -

Inaugura sabato 23 maggio alle ore 15 la mostra di pittura di Nestore Muzzarelli, Rino Tollari e Giò Pighetti, artisti dell'associazione Atelier di Pittura di Solignano Nuovo (MO).

L'Associazione è composta da partecipanti eterogenei per etá, interessi e attività, dal ragazzino che si vuole cimentare in una passione artistica o deve approfondire discipline scolastiche quali il disegno e la pittura, all'adulto che vuole incrementare e coltivate una passione; al pensionato che mantiene e perfeziona i propri talenti. Il gruppo si avvale della figura del Maestro Marco Grimandi di Vignola (Mo).

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Concerto per la pace per ricordare i caduti della grande guerra, nei cento anni dall'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale. Sabato 23 maggio 2015, ore 21, Chiesa di San Vitale. Ingresso gratuito. -

Parma, 21 maggio 2015 -

Dopo aver stipulato un patto di alleanza con le potenze della Triplice Intesa, l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria il 23 maggio 1915, iniziando le operazioni belliche il giorno dopo. A cento anni dall'entrata della nostra nazione nella prima guerra mondiale, il Conservatorio di Musica "Arrigo Boito" di Parma organizza un "Concerto per la pace" che si terrà sabato 23 maggio, ore 21.00, nella Chiesa di San Vitale, per ricordare i caduti nella Grande Guerra. Lo fa con l'esecuzione di brani sacri di ogni tempo: la seicentesca Funeral Music di Henry Purcell, il Requiem di Puccini, per arrivare alla contemporaneità con brani come Vierge Marie di Francis Lopez, la Missa Brevis di Jacob de Haan e Uomo del mio tempo di Michele Grassani.

A dare vita al concerto sarà la Symphonic Wind Band, formazione del Conservatorio di Musica "A. Boito" che offre agli allievi delle classi di strumenti a fiato e a percussione la possibilità di fare un'esperienza orchestrale. Fondata nel 1995 dal Maestro Fabio Tamanini, allora docente di Musica d'insieme per fiati, la Symphonic Wind Band ha al suo attivo circa sessanta concerti in sedi prestigiose come il Teatro Regio di Parma, il Teatro Comunale di Modena e il Teatro Magnani di Fidenza. L'ensemble sarà diretto dai prof. Michele Grassani e Andrea Saba. Con loro la classe di canto corale del Prof. Tommaso Ziliani, il Coro Labirinto di Brescia (diretto da Tommaso Ziliani), la Corale S. Giulia di Paitone (diretta da Enzo Loda), Giulia Arnaboldi (viola) e il soprano Han Maru.
L'ingresso al concerto è libero e gratuito.

(Fonte Ufficio stampa: Conservatorio di Musica "A. Boito" di Parma)

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Domenica 24 maggio, la famosa artista e performer statunitense terrà una serie di MasterClass di gruppo sulla recitazione cinematografica e sul musical aperti a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del nuovo teatro musicale, al cinema e alla televisione. -

Modena, 21 maggio 2015 -

La famosa artista e performer statunitense Jessica Polsky sarà a Modena, presso il MuMo Musical Modena (via Emilia Est 798), domenica 24 Maggio, per una serie di Master Class di gruppo (max 3 persone a turno) sulla recitazione cinematografica e sul musical.
Si tratta di un'occasione molto importante sia per gli allievi della MuMo Musical Arts Academy sia per tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del nuovo Teatro Musicale, del Cinema, della Televisione e dello spettacolo in genere..

Jessica Polsky vanta una lunga carriera nel mondo dello spettacolo. Da bambina ha lavorato in tutti i settori dello showbiz, ma il successo arriva a Broadway, New York, dove si esibisce come performer in musical di successo, come West Side Story, Grease, Sophisticated Ladies con DeeDee Bridgewater, Jeffrey a Broadway con Bryan Batt, Pirates of Penzance e molti altri, che porta anche in tournée in tutto il mondo.
Dal palcoscenico, il suo lavoro si estende anche dietro le quinte. Come regista e direttrice artistica lavora in Italia per I promessi sposi di Tato Russo, Irma la Dolce con Fabio de Luigi e Stefania Rocca e il Teatro Bellini di Napoli. Inoltre, è consulente, casting director, insegnante di stage in tutto il mondo, e preparatrice/coach privata per provini ed esibizioni di professionisti del settore.

In Italia, Jessica è conosciuta per i suoi numerosi progetti televisivi, tra i quali i ruoli più importanti: "Jessica" di Camera Cafè (Italia 1), "Josephine" di Piloti (Rai 2), "Loredana" di Finalmente a casa con Gerry Scotti (Canale 5), Così fan tutte con Alessia Marcuzzi (Italia 1), Divano football club (Sky Sport), Volo in diretta con Fabio Volo (Rai 1) e per la conduzione di trasmissioni come: Anteprima Festivalbar (Italia 1), Robbie Williams live da Berlino (Italia 1), Sputnik (Italia 1), Masters of magic con Raul Cremona (Rai 2).
Parallelamente alla sua carriera italiana, Jessica continua ad essere presente in progetti di prestigio anche sul mercato americano. Ultimamente è stata protagonista di un film biografico sulla rete Lifetime, e protagonista assoluta di un nuovo spettacolo drammatico di prosa a New York, intitolato Ghost Wife Radio.

INFO
Per partecipare al Masterclass occorre la prenotazione perché i posti sono limitati.
Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare la Segreteria di MuMo allo 059/8396370 (15-22), oppure mandare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Oltre quaranta espositori da tutta Italia, tre giorni di degustazioni tematiche, migliaia i visitatori che hanno partecipato alla kermesse. A conquistare il Premio Cosèta d’Or è statal’Azienda Agricola Palazzo

Parma 19 Maggio 2015 -

Bilancio positivo per la XX edizione del Festival della Malvasia Premio Cosèta d’Or. Si è chiusa ieri la kermesse dedicata ai Vini dei Colli di Parma che ha registrato anche quest’anno un’affluenza di migliaia di visitatori. Oltre 40 gli stand ospiti del Mercato del Gusto, con espositori provenienti da diverse parti d’Italia, dal Friuli alla Sicilia.

Protagonista la Malvasia di Candia, regina della manifestazione, rappresentata dalle Cantine del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma.

Un week end intenso, sviluppato con un programma speciale, tutto dedicato al mondo del vino e del cibo, ambientato nello scenario dell’antico Giardino farnesiano della quattrocentesca Rocca Sanvitale che per tre giorni si è trasformata in una vera e propria cittadella del vino. A caratterizzare l’edizione 2015, oltre i 20 anni del Festival, anche un altro anniversario: il primo anno del Museo del Vino, inaugurato nel 2014 nell’antica ghiacciaia della Rocca.

ingresso del museo del vino

«Siamo soddisfatti – afferma il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi il Festival si conferma ogni anno sempre di più come evento di richiamo del turismo enogastronomico, perché focalizzato su un prodotto tipico di questa zona, la Malvasia di Candia, ma con una visione di ampio respiro – continua – il Festival non è la celebrazione di un territorio in modo autoreferenziale ma un’occasione di apertura verso l’esterno, di confronto culturale e sperimentazione enogastronomica, attraverso abbinamenti dei nostri vini con prodotti tipici di altre zone d’Italia – conclude -. Il successo viene anche dalla collaborazione attiva di tutte le associazioni coinvolte, dai Consorzi e dagli sponsor che ogni anno ci sostengono».

stand degustazioni

I partecipanti hanno potuto assaggiare anche altre Malvasie d’Italia, da quella istriana a quella delle Lipari, e degustare i vini oltre che con i piatti tipici del territorio (salumi, tortelli d’erbetta ecc.) anche con cibi provenienti da diverse regioni, dalla Puglia al Friuli.

«Il Festival della Malvasia è una manifestazione in costante crescita – afferma Maurizio Dodi, presidente del Consorzio per la Tutela dei Vini dei Colli di Parmaquest’anno c’è stato un ulteriore incremento degli stand e dei partecipanti, continueremo a svilupparlo e a promuoverlo, per cercare di far crescere l’interesse intorno alla malvasia e ai prodotti del territorio, la formula del Festival è vincente perché i visitatori venendo qui possono degustare i prodotti in loco, conoscerne il valore e la storia – conclude - . Il Festival della Malvasia non è solo il vino, ma è tutta la cultura alimentare e l’ alta qualità enogastronomica che caratterizza il nostro territorio».

Il programma del Festival si è rivolto ad un ampio target e grazie ad un palinsesto ricco di iniziative è stato capace di conquistare tutti: dagli habitué, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Non solo degustazioni, ma anche cooking show, incontri e presentazioni, la tavola rotonda sul tema del marketing e del turismo enogastronomico che ha coinvolto esperti come l’enologo di fama internazionale Donato Lanati, e poi laboratori tematici sia per adulti sia per i bambini, mostre, visite guidate alla Rocca e al Museo del Vino, escursioni sui colli in vespa e mountain bike e nei Boschi di Carrega grazie al trenino turistico Enotour.

premiazione palazzo

A chiudere la tre giorni, è stata la cerimonia dedicata al Premio Cosèta d’or, conquistato quest’anno dall’Azienda Agricola Palazzo. Un riconoscimento che storicamente viene assegnato alla migliore Malvasia dei Colli di Parma dell’anno e che consiste nella consegna simbolica della Cosèta d’Or, l’antica ciotola in legno in cui un tempo si beveva il vino nelle cantine e nelle osterie, utilizzata anche dal vignaiolo per assaggiare il vino appena spillato dalla botte e sostituita, oggi, dall'argenteo dischetto del sommelier di rango.

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Sono stati 160 i partecipanti al laboratorio promosso da ERT – Emilia Romagna Teatro in occasione del centenario dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. L'attore di "Che Dio ci aiuti", "Una grande famiglia" e "La dama velata" ci racconta come nasce il progetto e del suo legame con Modena. -

Modena, 19 maggio 2015 - di Manuela Fiorini – Tutte le foto in galleria -

Vengono da ogni parte d'Italia, i più lontani addirittura dalla Puglia, i 160 partecipanti all'Atelier "Maggio 1915: Les jeux sont fait!". Alcuni hanno già avuto qualche esperienza di recitazione, altri sono principianti, altri ancora neofiti, molti, semplici curiosi, che non hanno voluto perdere l'occasione di lavorare a tu per tu con un insegnante molto speciale: l'attore Lino Guanciale, interprete di fiction di successo come "Che Dio ci aiuti!", "Una grande famiglia" e il recente "La dama velata". Le prove dell'atelier si sono svolte lo scorso fine settimana tra il Teatro delle Passioni e il Teatro Storchi, dove i partecipanti sono stati divisi in "classi". Ognuna ha poi preparato una scena dello spettacolo in programma sabato 23 maggio, alle 21, tra le sale del Palazzo Comunale di Modena, in Piazza Grande. L'evento rientra nel progetto "Carissimi Padri...Almanacchi della Grande Pace (1900 – 1915)", promosso da ERT – Emilia Romagna Teatro e inaugurato o scorso gennaio in occasione del centenario dell'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Insieme ai 160 partecipanti all'atelier reciteranno nello spettacolo, con la regia di Claudio Longhi, anche gli attori Nicola Bortolotti, Michele dell'Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo e, appunto Lino Guanciale. Proprio a lui abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più sul progetto.

Lino Guanciale in pagina rid

Lino, come nasce l'atelier?

"Tre anni fa l'Unione dei Teatri d'Europa ha lanciato un progetto pilota, nel quale invitava i teatri italiani a reclutare un centinaio di non professionisti che volessero fare un'esperienza seminariale di due giorni, insieme a registi importanti. A fare da pioniere è stato il Teatro Argentina di Roma, mentre i registi designati sono stati Gabriele Lavia, Giancarlo Sepe e Claudio Longhi. All'epoca, il nostro gruppo stava lavorando al Ratto d'Europa e ci stavamo proprio chiedendo come poter fare una scena di massa all'interno del Teatro Argentina. L'idea si è concretizzata proprio attraverso quel primo atelier. Abbiamo reclutato circa 200 persone alla volta, a cui abbiamo proposto un laboratorio un po' particolare: cioè due giorni di prove e la messa in scena finale . Volevamo infatti che fosse un'esperienza molto "urbana", legata ai tempi di chi vive in città. La formula dell'atelier l'abbiamo poi applicata anche ad altri progetti, tra cui "Beni Comuni", che abbiamo proposto a Carpi e nella Bassa modenese, e adesso Carissimi Padri" .

Che ha come tema quello di ripercorre le "radiose giornate" che precedettero l'entrata in guerra dell'Italia, esattamente cento anni fa. Come mai questa scelta?

"Il nostro gruppo di lavoro era alla ricerca di un tema che fosse legato a una ricorrenza, per sensibilizzare l'opinione pubblica di una città attorno a un evento. Una volta "individuata" questa ricorrenza, ci siamo documentati per primi su quello che era il mondo prima della Grande Guerra. E ci siamo resi conto di quanto quel mondo assomigliasse al nostro. Anche se si dice che ogni epoca ha qualcosa in comune con le precedenti, in realtà ci siamo accorti che qui le somiglianze, le contiguità, erano fortissime: la fede nella tecnica, la fede irrazionale nei confronti del progresso, la convinzione che lo stato di pace sia qualcosa di naturale e che nessuno può turbare...Invece, qualunque squilibrio diplomatico non ben gestito, sul quale non si prende una posizione chiara, anche da parte dei cittadini, può fare scaturire un enorme macello o un'inutile strage, come è successo con la Grande Guerra. La formula dell'atelier serve proprio per creare un dibattito culturale all'interno del territorio. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere le persone per rimettere il teatro al centro della vita della città e far capire che il teatro è una fonte di conoscenza, non solo di divertimento".

Tu sei famoso come attore di fiction, chi te lo fa fare di metterti in gioco con un progetto così impegnativo?

"Qualche anno fa, quando ero ancora dell'idea di non fare televisione, più che attore mi sentivo "educattore". Il mio impegno è sempre stato quello di portare a teatro le giovani generazioni, perché, diciamo la verità, il pubblico teatrale latita ed è sostanzialmente anziano. C'è bisogno di energia nuova. Poi è arrivata una congiuntura tale che mi ha portato a fare televisione. Ho avuto più visibilità, sono diventato un volto più familiare per il pubblico e ho pensato che questo mi potesse essere utile per portare avanti con successo anche i progetti teatrali.

Che differenza c'è tra televisione e teatro?

Da un punto di vista qualitativo non c'è tantissima differenza. L'impegno che ci metti deve essere lo stesso. L'attore deve sempre fare il bene il suo mestiere e regalare al pubblico un'emozione. La differenza, se mai, è dal punto di vista personale. Il teatro è un luogo dove stai nello stesso spazio, nello stesso momento di chi ti guarda. Poi, c'è la difficoltà tecnica della continuità: in teatro è buona la prima. Infine, c'è la sensazione di parlare direttamente a qualcuno.

I tuoi progetti per il futuro?

Con il gruppo di lavoro di Carissimi Padri e con ERT continueremo ancora con i progetti teatrali, sia su Modena che su altre città, in qualità non solo di attori in scena, ma anche di operatori culturali. Per quanto riguarda la TV, ci sarà sicuramente la quarta stagione di "Che Dio ci aiuti!" che inizieremo a girare nella seconda parte dell'anno. Poi, abbiamo finito di girare Il Sistema, un poliziesco sulla Guardia di Finanza, con Claudio Gioè, Gabriella Pession e Valeria Bilello, che andrà in onda sulla Rai il prossimo autunno.

Tu hai un legame particolare con Modena. Che cosa ti piace di questa città?

Conoscevo Modena, già prima che ci girassimo le scene delle prime due stagioni di Che Dio ci Aiuti. Ci ero venuto in tournée qualche anno prima, avevo già cominciato a lavorare con Claudio Longhi e qualcuno dei ragazzi del gruppo di ERT. C'era già un rapporto "teatrale" con la città. Io vengo da Avezzano, in Abruzzo, una città molto provinciale, simile a Modena. E' una città di grandi lavoratori, benestanti, carina, sembra la Svizzera, però il carattere delle persone è un po' chiuso. Una cosa che mi ha colpito dei modenesi, invece, è che tendono subito ad accoglierti, senza stare troppo a giudicare. E questo mi ha fatto sentire subito a casa. Poi c'è l "infatuazione letteraria" per Antonio Delfini. Quando vedo una strada di Modena, ripenso subito ai racconti in cui l'ho sentita nominare. C'è una Modena delle pagine dei libri, delle poesie, dei testi, che sta sopra i muri della Modena reale e che me la rende ancora più invitante e deliziosa.

INFO
Maggio 1915: les jeux sont fait
Sabato 23 maggio, ore 21, Palazzo Comunale di Modena, Piazza Grande
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria dal 18 maggio scrivendo a carissimi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Tutti gli altri appuntamenti su www.carissimipadri.com

 

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