Visualizza articoli per tag: agroalimentare

Si è conclusa con successo la missione imprenditoriale ed istituzionale, che si è svolta dal 25 al 27 settembre 2019 a Tianjin, una delle quattro municipalità cinesi - insieme a Pechino, Shanghai e Chongqing - poste sotto il diretto controllo del governo centrale. Mulino Formaggi in prima fila nel comparto Food & Beverage.


di Redazione Parma 6 Ottobre 2019 - L’edizione del 2019 di ITALY-CHINA SME TRADE AND INVESTMENT FORUM, che si è tenuto nella città di Tianjin (15 milioni di abitanti) dal 25 al 27 settembre ha visto la partecipazione di Federico Donati, Sales Manager di Mulino Formaggi srl, uno degli attori più autorevoli nell’export del Parmigiano Reggiano e altre eccellenze casearie nazionali.


Al forum, patrocinato da Bank of China, CDP, ICE, CONFINDUSTRIA, e ABI, hanno preso parte circa 50 aziende italiane appartenenti a diversi settori, agroalimentare, meccatronica, biomedicale, automotive e helthcare.
Il Business Forum Italia Cina (BFIC), l’organismo fondato dai Governi Italiano e Cinese nel 2014 con l'obiettivo di promuovere le relazioni economiche tra i due Paesi, co-presieduto sul lato italiano dall’AD di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Fabrizio Palermo, e su quello cinese dal Chairman di Bank of China, Liu Liange.


La missione si é composta sostanzialmente di due parti:
- la quinta edizione del Business Forum Italia-Cina che si terrà alla presenza dei vertici politici del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) e dell’omologo cinese MOFCOM; 
una sessione di incontri bilaterali (Match) tra aziende italiane e cinesi, con l’obiettivo di supportare la nascita di possibili collaborazioni.


“Un Forum molto ben organizzato, ha precisato Federico Donati, e particolarmente qualificanti gli incontri con gli operatori cinesi, almeno quelli che a noi maggiormente interessano e connessi all’ampio settore del Food & Beverage”.


Al forum sono intervenute figure di spicco di entrambe le delegazioni e val la pena citare gli interventi di Ma Chalong (General Manager BANK OF CHINA), Liu Liange ( Chairman Bank of China) Jin Xiangjun ( Vice sindaco Tianjin), Stefano Buffagni (Viceministro MISE), Fabrizio Palermo (CEO Cassa Depositi e Prestiti), Qian Keming (Vice Ministro del commercio cinese), Giuseppe Fedele (Ambasciatore italiano in Cina), Carlo Ferro (Presidente ICE), Qian Hongshan (Vice ministro cinese affari internazionali) senza contare innumerevoli rappresentanti del partito comunista cinese locali e nazionali. 

ITALY-CHINA SME TRADE AND INVESTMENT FORUM - importatoreFOOD&Beverage- B2B MEETING IMG_3384 (1).jpg

(A destra Federico Donati Sales Manager Mulino Formaggi srl e a sinistra un importante importatore cinese di food & beverage)






Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La Patata di Bologna D.O.P., prima patata italiana insignita della Denominazione d’Origine Protetta, germoglia e cresce in un’unica terra, nelle campagne bolognesi, dando vita ad un prodotto ricco di storia e bontà eccezionale. È compito del Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P. tutelare la qualità, la storicità, l’appartenenza al territorio di questa varietà - la Primura - tanto eclettica in cucina quanto importante per l’economia del comprensorio bolognese.


La Patata di Bologna D.O.P. viene prodotta e confezionata da aziende iscritte al piano dei controlli, situate esclusivamente nella provincia di Bologna, e controllate dall’Organo di Controllo imposto dalle regole dei prodotti a denominazione di origine. La pataticoltura ha profonde radici nelle tradizioni rurali della provincia bolognese: già nell’Ottocento, quando le patate si chiamavano ancora “Pomi di Terra”, gli studiosi istruivano i contadini a coltivarle in questi terreni prediletti e all’uopo resi coltivabili, strappati alla forza dell’acqua con le prime bonifiche. Poderi e saperi sono stati tramandati con passione e perfezionati nel tempo.
Le caratteristiche uniche della Patata di Bologna D.O.P. sono determinate dalla sua genetica e dall’ambiente di coltivazione: suolo, clima, tecniche di coltivazione, tipologia di conservazione, sono gli ingredienti di una patata che ha la sua tipicità nello stretto legame con i fertili suoli bolognesi. L’area di coltivazione della Patata di Bologna D.O.P. è principalmente tra due fiumi il Sillaro e il Reno all’interno di una determinata zona che comprende: i Comuni di Budrio, Castenaso, Ozzano dell’Emila, San Lazzaro di Savena, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo di Bologna, Medicina, Molinella, Baricella, Minerbio, Granarolo dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore, più alcune zone montane fino a 700-800 m s.l.m. negli altipiani di Castel d’Aiano e Vergato.
L’azione sinergica tra suolo, clima, irrigazione, tecniche colturali e il lavoro dell’uomo danno vita ad un prodotto eccellente e unico nel suo genere, la Patata di Bologna D.O.P.


SCHEDA PATATA DI BOLOGNA D.O.P.:
La Patata di Bologna D.O.P. - varietà Primura - è caratterizzata da una forma ovale, allungata e regolare. Il colore della polpa è giallo paglierino, la buccia liscia e di tonalità chiara, caratteristica che le viene fornita dalla composizione dei suoli di coltivazione. Gli “occhi” della Primura sono profondi e ben accentuati, la polpa consistente. Il suo sapore tipico e delicato è ottimo per ogni preparazione. La Patata di Bologna D.O.P. è una bontà autentica, tutta naturale: sana e genuina, nutriente e saziante, ricca di gusto nella sua tipica semplicità.


È disponibile nei seguenti formati:
Confezione da Kg 1,5 – Kg 2,0 – kg 2,5
Prezzo indicativo di vendita: circa 1,30€/Kg
La Patata di Bologna D.O.P. è reperibile presso la Grande Distribuzione Organizzata e nei migliori negozi di ortofrutta.


COME GUSTARE LA PATATA DI BOLOGNA D.O.P.?

Ecco una gustosa ricetta della food blogger Anna Rita Granata - IG: @anna_rita_granata
Ciambella con cuore filante di speck e Patate di Bologna D.O.P.
Ingredienti per 6 persone:
1 Kg di Patate di Bologna D.O.P. ;
200 g speck affumicato;
30 g burro;
200 g scamorza, o mozzarella;
Sale e pepe q.b.;
100 g parmigiano grattugiato;
1 uovo;
2 cucchiai di farina.
Preparazione:
Sciacquate le patate e riponetele in un tegame. Ricoprite interamente con dell’acqua e riponete sul fuoco a fiamma medio/bassa. Lasciate cuocere per 20 minuti o fino a quando risulteranno morbide facendo la prova con i rebbi di una forchetta. Scolate, schiacciate con lo schiaccia patate e lasciate raffreddare.
Una volta fredde aggiungete il sale e il pepe, la farina, il burro tagliato a pezzetti, l’uovo e il parmigiano grattugiato. Mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare. Imburrate il fondo di uno stampo per ciambelle apribile.
Foderate il fondo con le fettine di speck, sovrapponendole leggermente tra loro. Lasciate che fuoriescano dallo stampo poiché sarà utile per richiudere a procedimento ultimato. Aggiungete una parte di impasto e schiacciate con le mani per formare una base; aggiungete la provola tagliata a cubetti e il restante impasto fino a ricoprire l’intera superficie. Richiudete con la parte restante di speck che avete lasciato fuoriuscire dallo stampo.
Infornate in forno già caldo a 200° per 20 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e capovolgete lo stampo eliminando la cerniera apribile. Servite tiepida con il cuore di formaggio filante.

www.patatadibologna.it 
https://www.facebook.com/patatadibolognadop/ 
https://www.instagram.com/patatadibolognadop/ 

Patata-di-Bologna-DOP_pack (1).jpg

 

 

 

Editoriale:  - Tutti in fregola per la sorpresa di Conte - Lattiero caseario. Contrazione latte, scende la crema e il Parmigiano Reggiano -Cereali e dintorni. Mercati stazionari verso il basso. Euro indebolito - EIMA 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazi - Parmigiano Reggiano, il commento sui dazi di Trump - Si chiama AZZURRA, si legge efficienza -

SOMMARIOcibus-39-29set19-COP.jpg
Anno 18 - n° 39 29 settembre 2019
1.1 editoriale
Tutti in fregola per la sorpresa di Conte!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Contrazione latte, scende la crema e il Parmigiano Reggiano
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stazionari verso il basso. Euro indebolito
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 bonifiche Canale Emiliano Romagnolo: 60 anni all’insegna di innovazione e sostegno all’agricoltura.
6.2 FIERE - EIMA e SIMA EIMA 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazi
7.1 Grano Duro Campagna grano duro, incontro in Regione con scienziati, produttori e rappresentanti di categoria.
7.2 logistica cooperativa Si chiama AZZURRA, si legge efficienza
9.1 USA e i dazi di trump Parmigiano Reggiano, il commento sui dazi di Trump
9.2 cooperative I primi 40 anni della Casearia Agrinascente PARMA 2064
10.1 fiume PO Fiume PO, protocollo d’intesa tra Università e Autorità distrettuale
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

  

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'assessore Caselli: "Innovazione e ricerca, programmazione produttiva e accordi di filiera le sfide da raccogliere per il futuro del comparto, minacciato da cambiamenti climatici e fitopatologie". Il punto sulle tecniche agronomiche migliori e sulle buone pratiche per ottenere frumenti più sostenibili e di migliore qualità.

Bologna - L’influenza del cambiamento climatico sulla coltivazione di grano duro, la ricerca e l’innovazione al servizio della produzione, le strategie d’impresa, l’andamento dei mercati agricoli e la copertura dei rischi. Sono i temi di cui si è parlato oggi a Bologna al convegno su “Grano duro in Emilia-Romagna: oltre la campagna 2019” organizzato dalla Regione proprio alla vigilia della stagione di semina, come opportunità di confronto e di approfondimento tecnico-scientifico e di orientamento degli agricoltori nelle scelte.

Bastano pochi elementi per comprendere l’importanza del comparto cerealicolo emiliano- romagnolo: la regione è tra le prime in Italia per la produzione con una quantità annuale (dati Istat 2014-2018) che si attesta a 2,1 milioni di tonnellate. Di queste, 773 mila tonnellate sono di frumento tenero, 373 mila di frumento duro, 647 mila di mais. Coltivano cereali oltre 31 mila aziende: più della metà del panorama agricolo regionale, per una superficie complessiva di circa 311 mila ettari di cui 127 mila a frumento tenero, 62 mila a frumento duro, 69 mila a mais.

È stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti delle associazioni di categoria, Università, Arpae, aziende ed enti di ricerca, sulla stagione 2019 che ha visto le rese del grano duro penalizzate dall’andamento climatico, con maggio freddo e piovoso e giugno molto caldo e siccitoso, e di conseguenza una riduzione media stimata del 20% a seconda degli areali. Per quanto riguarda il livello dei prezzi le quotazioni, sebbene in ripresa, risultano troppo basse, tali da non consentire la copertura dei costi di produzione.

“Ricerca e innovazione, sia in campo tecnico che nelle strategie commerciali- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli-, sono le strade da seguire per affrontare i cambiamenti climatici e le fitopatologie che sempre più incidono sulle produzioni agricole. I contributi di oggi, di alto livello scientifico e specialistico, indicano che le scelte per un’agricoltura sempre più evoluta e resiliente passano dall’agricoltura di precisione, allo studio delle innovazioni varietali, oltre ad adottare avvicendamenti e tecniche colturali che favoriscano la sostenibilità e la qualità dei suoli. Va sottolineata l’importanza della programmazione produttiva e degli accordi di filiera, con l’obiettivo di massimizzare e stabilizzare le rese produttive, contenere i costi senza incidere sulla produttività e sulla qualità del prodotto e ridurre i rischi di mercato”.

Secondo l’assessore, “il mercato del grano duro italiano va tenuto al riparo dalla logica delle commodities, delle materie prime indifferenziate. Abbiamo un’agricoltura vocata alla qualità piuttosto che alla quantità: occorre dunque puntare sempre più sulla filiera del Made in Italy e sulla programmazione anche attraverso le aggregazioni. In Emilia-Romagna abbiamo già un importante accordo di filiera per la produzione di frumento duro di alta qualità, che da oltre 10 anni viene sottoscritto da Barilla e da tutti gli attori coinvolti: società sementiere, organizzazioni di produttori e Consorzi agrari. Quella degli accordi di filiera resta la strada maestra e per le relazioni interprofessionali che genera. Va infine sottolineata l’importanza delle assicurazioni e dei fondi mutualistici quali strumenti atti a mitigare le perdite di reddito dovute agli eventi esterni. Come regione abbiamo raggiunto una copertura assicurativa nettamente superiore a quella media nazionale e restano da implementare i fondi mutualistici. Mentre su ricerca e innovazione abbiamo finanziato diversi gruppi operativi per l’innovazione (GOI), abbiamo un bando aperto e uno in uscita che potranno offrire nuove opportunità”.

Le indicazioni scientifiche emerse oggi da Università di Bologna, Centro di ricerca genomica Crea, Ismea e aziende di ricerca come Horta e Open Fields, puntano l’attenzione sui sistemi di supporto alle decisioni (Ssd), software che guidano le scelte tecniche e permettono di migliorare la produttività e la sostenibilità anche in condizioni avverse.
Importante il lavoro presentato da Crea e dal professor Tuberosa sulla mappatura genetica del grano duro che apre nuove frontiere alle tecniche di miglioramento genetico e può consentire un più rapido adattamento della specie anche ai cambiamenti climatici.


È stato inoltre fornito, dalla società Aretè, un’analisi del mercato mondiale e uno scenario previsionale dei mercati internazionali ai fini delle scelte di semina di quest’autunno e della relativa programmazione.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri i presidenti regionali Eugenia Bergamaschi (Confagricoltura), Cristiano Fini (Cia), Carlo Piccinini (Confcooperative FedAgriPesca) Augusto Verlicchi (Legacoop).

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 24 Settembre 2019 06:56

I primi 40 anni della Casearia Agrinascente PARMA 2064

"Invecchiare non è mai una cattiva notizia", soprattutto per dei produttori di "Parmigiano Reggiano".
 
Fidenza 23 settembre 2019 - "Sabato scorso, a Fidenza, nel cortile del caseificio di San Michele Campagna, abbiamo festeggiato i “primi” 40 anni della Cooperativa Casearia Agrinascente - Parma2064.
Per chi, come noi, è abituato a fare i conti con la stagionatura, invecchiare non è mai una cattiva notizia. Ecco perché abbiamo colto il compimento del 40' anno di vita della cooperativa come un’occasione per festeggiare, con soci, giovani, staff, personalità e amici, i traguardi già raggiunti, rivolgendo il pensiero alle nuove sfide che ci aspettano."

 
 

 

Editoriale:  - Altro che bipolarismo o forse sì, se inteso come “disturbo” - Lattiero caseario. Latte ancora in trend positivo, ok crema, formaggi di nuovo stabili - Cereali e dintorni. Gli attacchi ai sauditi spingono i prezzi al rialzo. - Concorso Nocino e torte di noci, presentata la 36esima edizione-

cibus_38-22set19-COP.jpgSOMMARIO
Anno 18 - n° 38 22 settembre 2019
1.1 editoriale
Altro che bipolarismo o forse sì, se inteso come “disturbo”
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte ancora in trend positivo, ok crema, formaggi di nuovo stabili
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Gli attacchi ai sauditi spingono i prezzi al rialzo.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 raccolta funghi Crescono i funghi - intensificati i controlli da parte dei Carabinieri Forestali.
6.2 eventi gastronomici Parmigiano Reggiano Night
7.1 parmigiano reggiano Il Parmigiano Reggiano è Official Partner di CHEESE
7.2 Life agricolture LIFE AGRICOLTURE: progetto al via per regalare nuovo sviluppo e tutela all’appennino emiliano 
9.1 Piacenza e dissesto idrogeologico Amministrazioni e Consorzio insieme per la lotta al dissesto idrogeologico
9.2 eventi Noci e nocino Concorso Nocino e torte di noci, presentata la 36esima edizione
10.1 fungo IGP Borgotaro Borgotaro: prosegue, anche nel prossimo fine settimana, la kermesse dedicata al fungo IGP
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Borgotaro, 17 settembre 2019 – Ancora molti appuntamenti e degustazioni sono in programma per il prossimo fine settimana nell’ambito della  Fiera del Fungo di Borgotaro IGP (vedi programma allegato).
 
Nello specifico, di particolare rilievo per originalità l'incontro tra il Re dei Formaggi, sua maestà il Parmigiano Reggiano, incontrerà la Birra Artigianale "Articioc" di Noceto (PR) a partire dalle 14,30 nell'area cooking show di Piazza XI Febbraio. A guidare la degustazione sarà il segretario della sezione di Parma del Parmigiano Reggiano, dottor Michele Berini, che contribuirà anche a  suggellare l'accordo tra la quarantennale cooperativa Casearia Agrinascente Parma 2064 e la cooperativa sociale "Articioc", che da poco più di un anno ha avviato la produzione di una gamma di birre artigianali.
 
Ma grande successo di pubblico è stato registrato nel primo week end (14 e 15 settembre) anche grazie alle innumerevoli iniziative in programma in grado di soddisfare la più ampia gamma di aspettative e curiosità. Domenica 15 Settembre 2019 ore 15.30, ad esempio, molto interesse ha suscitato, in adulti e ragazzi, la degustazione guidata – Le eccellenze cooperative dell’Emilia Romagna – a cura di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna con Daniele De Leo e Davide Pieri che si sono alterati nell'area cooking show – Piazza XI Febbraio , presentando l'importanza  delle DOP e illustrando il ricco patrimonio di prodotti a denominazione d'origine della Regione Emilia Romagna, illustrati provincia per provincia.

Un incontro che ha voluto esaltare l'importanza della crescita di un consumatore sempre più consapevole.  E, dulcis in fundo, la degustazione dei principali salumi DOP regionali.
 
 PR Borgotaro DOP Confcoop-Unknown7.jpg
 

Info: Data – 13/22 settembre
Località – Borgo Val di Taro (Parma)
sms a 3408505381
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fuoriporta.org
https://www.facebook.com/fuoriportaweb 

Promo Video "Io parlo parmigiano": https://youtu.be/U3GsHO7uJt8 

Editoriale:  -Due Conti alla corte di Bruxelles - Lattiero caseario. Novità nel listino Parmigiano Reggiano: prezzi in tenue contrazione - Cereali e dintorni. Impennata di prezzi dopo l’uscita dei dati USDA. - "Quando i valori della cooperazione attraversano i settori" e la solidarietà crea lavoro e dignità sociale - Summit al Distretto del Po:mitigazione del rischio e vulnerabilità dell’area nord tra Parma e Colorno -


SOMMARIO Ancibus-37-15set19-COP.jpgno 18 - n° 37 15 settembre 2019

1.1 editoriale Due Conti alla corte di Bruxelles
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Novità nel listino Parmigiano Reggiano: prezzi in tenue contrazione
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Fiammata rialzista
4.1 cereali e dintorni tendenze.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Impennata di prezzi dopo l’uscita dei dati USDA.
6.1 eventi gastronomici "Quando i valori della cooperazione attraversano i settori" e la solidarietà crea lavoro e dignità sociale.
8.1 parmigiano reggiano Il Parmigiano Reggiano Kasher Parma2064 alla Giornata della Cultura Ebraica
8.2 CHEESE 2019 - BRA CHEESE 2019, il Parmigiano Reggiano è Official Partner
9.1 rischio idraulico Summit al Distretto del Po:mitigazione del rischio e vulnerabilità dell’area nord tra Parma e Colorno
10.1 11 settembre 2001 - terrorismo 11 Settembre 2001: Attacco all'America e al mondo occidentale
10.2 eventi funghi Fungo porcino di Borgotaro IGP in festa - il video promo di “Io parlo parmigiano”
11.1 bonifica Parma Consorzio Della Bonifica Parmense e Solidarietà: Al via due tirocini formativi
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI) 

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PARMIGIANO REGGIANO: IL CONSORZIO È OFFICIAL PARTNER DI CHEESE 2019 “NATURALE È POSSIBILE”
A BRA (CN), DAL 20 AL 23 SETTEMBRE, TORNA IL GRANDE EVENTO INTERNAZIONALE DI SLOW FOOD DEDICATO AI FORMAGGI A LATTE CRUDO. IL CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO SARÀ PRESENTE CON OLTRE 20 INIZIATIVE

Reggio Emilia, 22 agosto 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà Official Partner della dodicesima edizione di Cheese, il grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e ai latticini che si terrà a Bra (Cn) dal 20 al 23 settembre. Organizzato da Slow Food e Città di Bra, Cheese è una manifestazione capace di attrarre un pubblico di oltre 300mila persone di cui la metà provenienti dall’estero.
Per l’edizione 2019, Cheese punta sul tema “Naturale è possibile” accendendo così i riflettori su tutta quella biodiversità invisibile fatta di batteri, enzimi e lieviti, silenziosamente sotto attacco dall’utilizzo sempre più diffuso di colture selezionate dall’industria. Una biodiversità che il Parmigiano Reggiano rappresenta con orgoglio e difende altrettanto gelosamente, essendo un formaggio a latte crudo e siero innesto naturale prodotto con la stessa ricetta da oltre nove secoli: solo latte, sale e caglio, senza l’uso di additivi e conservanti.


Il Consorzio sarà impegnato in prima linea con numerose iniziative volte a sottolineare le distintività dei formaggi naturali. In primis al convegno “I formaggi naturali. Pascoli, razze, latte crudo, liberi fermenti” che si terrà sabato 21 settembre alle ore 11:00 all’Auditorium CRB con la partecipazione di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
A Cheese saranno più di venti le iniziative organizzate dal Consorzio: dagli abbinamenti tra Parmigiano Reggiano e vini (Consorzio Alta Langa Docg e Barbaresco) a quelli con le birre selezionate da Quality Beer Academy, passando per gli abbinamenti con i cocktail, in collaborazione con Compagnia dei Caraibi, e il vermouth dell’Istituto del Vermouth di Torino.
Tra gli eventi più attesi c’è poi la cerimonia di apertura della forma di Parmigiano Reggiano con il tradizionale metodo dei coltelli che si terrà venerdì 20 settembre alle ore 13.00 e domenica 22 alle ore 18.00. Il calendario delle iniziative sarà completato dalle tavole rotonde sulle biodiversità e dalle degustazioni che vedranno protagonisti i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano, presenti a Bra, i quali introdurranno la propria realtà e offriranno assaggi di prodotto.


Un appuntamento decisamente curioso è “Spakka il kilo!” durante il quale il pubblico sarà chiamato a indovinare il peso di un punta di Parmigiano Reggiano: chi si avvicinerà di più avrà in premio il pezzo di formaggio. Il programma completo degli eventi è disponibile su https://cheese.slowfood.it/event/.


Sabato 21 alle ore 17 sarà invece presentata l’edizione 2019 della Parmigiano Reggiano Night che avrà luogo il 25 e 26 ottobre, un’iniziativa che coinvolgerà i ristoranti di tutta Italia, organizzata in collaborazione con i ragazzi del Master in Communication, Digital Media, Social Strategy di Sole 24 Ore Business School.

PROGRAMMA EVENTI

VENERDI’ 20
ore 11.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“La biodiversità del Parmigiano Reggiano: la vacca bruna”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Caseificio Gennari Sergio e
Figli di Collecchio (PR) presenta la propria realtà con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano di Vacca
Bruna.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 13.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“La magia dell’apertura”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Caseificio Rastelli di
Solignano (PR) presenta la propria realtà con degustazione guidata e apertura di una forma con il
tradizionale metodo dei coltelli.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 15.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“Naturale è possibile”
Il Parmigiano Reggiano incontra i formaggi della Parish Hill Creamery (Vermont-USA) e il Gravyer
di Boğatepe degli altipiani di Kars (Turchia).
Incontro e degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 17.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“Facciamo la verticale”
Degustazione guidata di diverse tipologie di Parmigiano Reggiano per scoprirne la grande biodiversità, i
cambiamenti in stagionature e gli aromi che lo caratterizzano e che cambiano con il trascorrere del tempo.
Incontro gratuito su prenotazione presso lo stand
ore 19.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“Brindisi all'italiana”
Il territorio d’origine incontra l’Alta Langa con una degustazione di eccellenza tra i vini proposti dal
Consorzio Alta Langa Docg e diverse stagionature di Parmigiano Reggiano.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 20.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“Spakka il kilo!” (CONTINUA)
Per terminare al meglio la giornata, vi aspettiamo per un momento di divertimento che invita il pubblico ad
indovinare il peso di una punta di Parmigiano Reggiano. Chi si avvicinerà di più avrà in premio il pezzo di
formaggio. Mettete alla prova le vostre abilità!

SABATO 21
ore 11.30 - Stand Parmigiano Reggiano
“La biodiversità del Parmigiano Reggiano: la vacca rossa”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Consorzio Vacche Rosse di
Reggio Emilia presenta la propria realtà con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano di vacche rosse.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 13.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“La rinascita è possibile”
Presentazione del progetto che vede il Consorzio impegnato attivamente con Slow Food nella rinascita di
alcune aree rurali di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio colpite dal terremoto. Grazie al contributo dei
Caseifici del Parmigiano Reggiano saranno avviati nuovi Presìdi e sostenuti gruppi di giovani produttori
custodi di biodiversità.
Incontro gratuito su prenotazione presso lo stand
ore 15.30 – Stand Parmigiano Reggiano
“La biodiversità del Parmigiano Reggiano: il territorio di montagna”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Caseificio Brugnoli di Bardi
(PR) presenta la propria realtà con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano di montagna.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
Ore 17.00 – Stand Parmigiano Reggiano
“La Parmigiano Reggiano Night”
Presentazione dell’edizione 2019 della Parmigiano Reggiano Night organizzata in collaborazione con i
ragazzi del Master in Communication, Digital Media, Social Strategy di Sole 24 Ore Business School.
A seguire degustazione di Parmigiano Reggiano in abbinamento ad un cocktail ideato appositamente per
l’evento.
Incontro gratuito su prenotazione presso lo stand
Ore 19.00 – Stand Parmigiano Reggiano
“Parmigiano Reggiano e Compagnia dei Caraibi: un cocktail vincente!”
Performance di mixology abbinata a degustazione di Parmigiano Reggiano in collaborazione con Compagnia
dei Caraibi.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand

DOMENICA 22
ore 11.30 – Stand Parmigiano Reggiano
“La biodiversità del Parmigiano Reggiano: il territorio di montagna”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Caseificio Cavola di Toano
(RE) presenta la propria realtà con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano di montagna.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 13.00 – Stand Parmigiano Reggiano
“Occhio alla formaggera!”
Il Consorzio condurrà un seminario su come orientarsi durante la spesa quotidiana e come scegliere il
Parmigiano Reggiano valutando diversi aspetti che lo caratterizzano.
Incontro e degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 15.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“Brindisi all'italiana”
Due grandi prodotti italiani si incontrano in un brindisi di qualità. In questa occasione sarà possibile
sperimentare il connubio tra l’aroma deciso del vermouth Cocchi in abbinamento al panorama aromatico
del Parmigiano Reggiano di diverse stagionature.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 16.30 - Stand Parmigiano Reggiano
“Naturale è possibile”
Il Parmigiano Reggiano incontra il camembert de Normandie (Francia) e il Cheddar artigianale del Somerset
(Regno Unito).
Incontro e degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 18.00 - Stand Parmigiano Reggiano
“La magia dell’apertura”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano la Latteria Soc. Moderna di
Bibbiano (RE) presenta la propria realtà con degustazione guidata e apertura di una forma con il
tradizionale metodo dei coltelli.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 19.30 - Stand Parmigiano Reggiano
“Spakka il kilo!”
Per terminare al meglio la giornata, vi aspettiamo per un momento di divertimento che invita il pubblico ad
indovinare il peso di una punta di Parmigiano Reggiano. Chi si avvicinerà di più avrà in premio il pezzo di
formaggio. Mettete alla prova le vostre abilità!

LUNEDI’ 23
Ore 11.30 – Stand Parmigiano Reggiano
“La biodiversità del Parmigiano Reggiano: le stagionature”
I caseifici produttori di Parmigiano Reggiano presenti a Cheese si raccontano: il Caseificio Traversetolese di
Traversetolo (PR) presenta la propria realtà con degustazione guidata.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
Ore 13.30 – Stand del Parmigiano Reggiano
“Parmigiano Reggiano in fermento”
Degustazione guidata tra diverse stagionature di Parmigiano Reggiano e le birre selezionate da Quality Beer
Academy.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand
ore 15.30 - Stand Parmigiano Reggiano
“Facciamo la verticale”
Il Parmigiano Reggiano è il formaggio con la stagionatura minima più lunga tra tutte le Dop; dai 12 mesi si
intraprenderà un viaggio attraverso il tempo in una degustazione guidata di diverse età di Parmigiano
Reggiano per apprezzarne al meglio i cambiamenti visivi, strutturali e aromatici.
Degustazione gratuita su prenotazione presso lo stand

Borgotaro dal 13 al 15 e ancora il 21 e il 22 settembre


Mostre, degustazioni, cooking show. E ancora intrattenimenti per ogni età, spettacoli musicali itineranti e street food. Due fine settimana dedicati al gusto e al divertimento con un unico, grande protagonista: il fungo porcino di Borgotaro IGP. Dal 13 al 15 e ancora il 21 e il 22 settembre, Borgo Val di Taro torna ad aprire le porte per la Fiera del Fungo di Borgotaro, che nel paese in provincia di Parma rappresenta l’evento più atteso dell’anno. E non potrebbe essere altrimenti, perché quello che cresce spontaneo nei boschi appenninici che circondano l’abitato è un prodotto considerato superiore - per qualità organolettiche, olfattive ed aromatiche - rispetto agli altri porcini delle stesse specie che provengono da altre zone, sia italiane che estere.


Il Fungo di Borgotaro è diverso dalle altre produzioni tipiche perché rientra tra gli ortofrutticoli ma non è “coltivato” nel senso classico del termine: la sua fama non si limita quindi all’ambito culinario, ma è legata anche alla passione di migliaia di cercatori provenienti da ogni angolo della Penisola che frequentano i boschi del comprensorio nei mesi di settembre ed ottobre. Nata come semplice sagra nel lontano 1975, a distanza di oltre 40 anni la Fiera si è trasformata in un grande evento di interesse internazionale, che ogni anno attira a Borgo Val di Taro migliaia di visitatori; un evento che, pur mantenendo saldo il legame con le tradizioni e le tipicità locali, guarda alla modernità e a tutto quello che va di moda nel settore del food & wine.


Il ricco programma della Fiera - organizzata da un apposito comitato che racchiude membri volontari nominati dal Comune, dal Consorzio tutela fungo IGP e dalla Società Imbriani – prevede cooking show curati da rinomati chef che proporranno la delizia locale in ogni sua variante, a partire dai grandi classici come i tagliolini ai porcini e i funghi trifolati. Sui banchi della Fiera i visitatori potranno trovare tantissimi prodotti freschi, secchi e conservati, mentre ristoranti e agriturismi aderenti all’iniziativa proporranno gustosi menù a tema. Ogni serata sarà all’insegna di “Musicucinando”, con le moderne proposte di street food che si fonderanno alla street music, e ci sarà spazio anche per la Mostra micologica, per la Fiera di San Matteo e per la Mostra del coltello artigianale.


Sarà anche una buona occasione per scoprire Borgo Val di Taro, considerata la capitale dell’Alta Valtaro e parte del circuito internazionale “Cittaslow”. Al suo interno meritano una visita la chiesa di San Antonino, con il suo organo del XIII secolo e un dipinto dell’Annunciazione risalente alla seconda metà del ‘600; e ancora la chiesa di San Domenico, il Municipio, il Museo delle Mura e Palazzo Boveri, che nel settembre del 1714 ospitò la Regina di Spagna Elisabetta Farnese.


Info: Data – 13/22 settembre
Località – Borgo Val di Taro (Parma)
sms a 3408505381
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fuoriporta.org
https://www.facebook.com/fuoriportaweb 

Promo Video "Io parlo parmigiano": https://youtu.be/U3GsHO7uJt8 

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"