Giornata Mondiale dell'Alimentazione, "Amiamo la terra. Difendiamo il futuro", protagonisti gli istituti agrari del territorio nella difesa della biodiversità. Presentazione del progetto frutto di un Protocollo d'intesa tra Regione e Slow Food. L'evento si terrà domani a Bologna nella sede di viale Aldo Moro. In apertura, fra gli altri, i saluti del presidente della Regione e dell'assessore Caselli.
Dopo i saluti del presidente Bonaccini e dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, quelli diRaffaella Donati (Slow Food Emilia-Romagna) e Andrea Libero Gherpelli (agricoltura custode e attore), prima di presentare il progetto “Amiamo la Terra – Difendiamo il Futuro”, che nasce da un Protocollo d’intesa siglato tra Regione e Slow Food per valorizzare il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna, promuovere l’agricoltura sostenibile e la biodiversità. Un progetto che coinvolge studenti delle terze classi di cinque istituti agrari: Istituto Tecnico Agrario “Serpieri” di Bologna, il “Navarra” di Ferrara, il professionale “Persolino – Strocchi” di Faenza, il Tecnico Agrario “Raineri Marcora” di Piacenza e l’Istituto Agrario Antonio Zanelli di Reggio Emilia con un ruolo di tutor.
“L’attenzione per il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna- aggiunge il presidente Bonaccini- è un tratto essenziale di questo territorio e delle nostre politiche, frutto di azioni mirate, campagne di informazione, accordi fra centrali cooperative, investimenti importanti sul biologico. Difendere la biodiversità significa difendere la diversità biologica che è un valore aggiunto per le produzioni, barriera contro l’impoverimento - culturale ed economico - dei nostri sistemi. In questa battaglia di posizione abbiamo trovato molti compagni di viaggio. In primis i nostri agricoltori che vivono da protagonisti l’amore per la terra. Ma anche Slow Food è da sempre un nostro alleato in molte battaglie”.
“Questo progetto- conclude Bonaccini- ha il merito di dare la giusta visibilità al lavoro di studio e ricerca di cinque istituti agrari della regione. Si tratta di realtà che hanno una storia, un passato in questo campo e che ora sono state riunite per raccontare la qualità e la complessità del cibo, il rispetto per l’ambiente, la sostenibilità economica. Tutto questo noi oggi lo raccontiamo in una giornata significativa che celebra l’alimentazione. Un modo dunque per dare sostanza a un impegno che per noi è un dato acquisito, radicato nella nostra storia e cultura. E che vorremmo continuasse a dare identità, volto, ricchezza ai frutti della terra e al lavoro di tanti che si riconoscono in questi valori”.