Il 30 giugno entrerà in vigore l'obbligo per chi vende beni e servizi di accettare pagamenti superiori ai 30 euro -
Parma, 3 giugno 2014 -
Con la conversione in legge del Decreto Mille Proroghe, dal 30 di giugno, il consumatore potrà scegliere se effettuare il pagamento, oltre che in contanti con il bancomat, per importi superiori ai 30 euro. Professionisti e imprese saranno quindi tenuti ad accettare i pagamenti.
La posizione di Confartigianato -
L'obbligo mira ad agevolare la diffusione della moneta elettronica, obiettivo condivisibile, ma che presenta, al momento, non pochi problemi per le modalità applicative, legate alla mancanza di gradualità nell'introduzione e a una errata valutazione di sostenibilità.
Confartigianato sta esprimendo le proprie preoccupazioni perché, così com'è regolamentato, l'obbligo di accettare pagamenti elettronici comporta per le imprese un considerevole aggravio di costi, soprattutto per quei soggetti economici dal volume di fatturato molto basso o la cui attività prevede margini di redditività ridotti. Ci sono alcune categorie d'imprese per le quali il costo aggiuntivo delle transazioni elettroniche annulla, di fatto, il guadagno dell'operatore, fino ad arrivare addirittura, in alcuni casi, a causare una perdita economica.
«Confartigianato ha ripetutamente proposto l'innalzamento dell'importo minimo ad almeno 50 euro e di mantenere una gradualità nell'estensione dell'obbligo, prevedendolo per il 30 giugno 2015 – spiega Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma -. Inoltre riteniamo che debbano essere escluse le imprese il cui fatturato dell'anno precedente sia inferiore ai 500.000 euro, per abbassare poi tale soglia a 250.000 ed escludere totalmente i settori di attività a basso margine di redditività. Infine l'abbattimento dei costi di gestione, attraverso accordi promossi dai Ministeri competenti, dal sistema bancario e dalle associazioni imprenditoriali, prevedendo eventuali sgravi anche sotto forma di credito d'imposta. L'auspicio è che si riveda la misura prima della scadenza del termine del 30 giugno».