Era ai domiciliari, ma nonostante il divieto di incontrare estranei i Carabinieri lo scoprono in casa con dei pregiudicati -
Reggio Emilia, 16 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -
Due anni fa era stato arrestato insieme ad altre 9 persone dai Carabinieri per il reato di estorsione aggravata e per aver favorito un sodalizio camorristico in provincia di Caserta. Dopo la detenzione in custodia cautelare, il 42enne aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari in un'abitazione di Vezzano sul Crostolo, in provincia di Reggio Emilia. Ma nonostante il divieto di comunicare con persone estranee al nucleo familiare che lo ospitava, i controlli dei Carabinieri lo hanno sorpreso a intrattenersi con quattro persone estranee, due delle quali con precedenti penali.
In seguito a questo episodio, la Corte d'Appello di Napoli – che gli aveva concesso il beneficio – ha revocato gli arresti domiciliari all'uomo e ripristinato la custodia cautelare in carcere. Ieri il 42enne originario di Villa Literno (CE) è stato accompagnato dai militari di Vezzano alla casa Circondariale di Reggio Emilia.
"Tengo un'imbasciata (un messaggio, ndr) dai compagni di Aversa. Siccome le cose sono cambiate, ogni buon amico tiene tre pensieri all'anno: Natale, Agosto e Pasqua". Non era il consiglio fatto a un amico, ma una delle frasi intercettate dai Carabinieri nel corso dell'indagine che a giugno 2012 aveva portato all'arresto di 10 persone, ritenute vicine al clan dei Casalesi, gruppo Schiavone. L'operazione condotta dai Carabinieri aveva smantellato un gruppo di malviventi, che con minacce e violenze estorcevano denaro a imprenditori ed esercenti per conto del clan camorristico nell'agro aversano.