Nella notte del 9 gennaio, a Fidenza, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un uomo 48enne magrebino, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della sua ex compagna, una connazionale di 36 anni. Questo arresto è avvenuto dopo che la donna aveva già denunciato in precedenza comportamenti violenti e gelosi da parte dell'ex compagno, decidendo di interrompere la relazione e cercare rifugio presso un'amica durante le festività natalizie.
Il ritorno della donna a Fidenza, all'inizio del nuovo anno, ha coinciso con il ripresentarsi delle problematiche legate all'ex compagno. Nella notte del 9 gennaio, la donna ha chiamato il numero di emergenza 112 per segnalare che l'ex compagno stava colpendo ripetutamente la porta del suo appartamento e inviando minacce di morte tramite messaggi vocali. L'intervento immediato dei Carabinieri ha portato al rintraccio dell'uomo all'interno dell'appartamento, dove era riuscito ad entrare dopo averne forzato la porta, venendo colto nell’atto di aggredire fisicamente la sua ex compagna che è stata colpita con calci e pugni. L'intervento immediato degli operanti ha permesso di bloccare l'uomo, evitando così che la violenza potesse degenerare con conseguenze ulteriori.
Al seguito della lite, la donna ha necessitato di assistenza medica ed è stata trasportata con l’ambulanza all'ospedale di Fidenza, dove le sono state diagnosticate lesioni lievi.
In ragione del suo comportamento l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e accompagnato nel carcere di Parma per rimanere a disposizione del Tribunale.
Il G.I.P. dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso a suo carico la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex compagna.
È doveroso rilevare che l’odierno arrestato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.