Gian Paolo Minardi, Consorzio Agrario, Agd Parma, Impronte nell'anima, Fiab Bicinsieme, Marta Simonazzi, Mauro Biondini, Giovanni Cossio, Kyu Shin Do Kai, Accoglienza Centro Martorano, questo l'elenco dei premiati che a vario titolo sono stati riconosciuti meritevoli di premiazione e menzione.
L'evento di premiazione, trasmesso in diretta da Tv Parma, ha permesso a tutti i cittadini di seguire la cerimonia comodamente da casa. Tuttavia, è stato il discorso del sindaco Michele Guerra a suscitare particolare interesse e, al contempo, diverse interpretazioni.
Il discorso del sindaco ha generato reazioni contrastanti tra il pubblico. Da un lato, è stato accolto come un intervento "pieno di significato, doveroso, giusto, aperto, coraggioso, giovane, forte, completo, concreto". Dall'altro, è stato percepito come "una lezione teorica di sociologia, privo di contenuti pratici, vago, vuoto, autocelebrativo, inconcludente, teorico, speranzoso, retorico".
Questa divergenza di opinioni solleva interrogativi sulla comunicazione politica e sulla percezione pubblica delle istituzioni. Come può un unico discorso generare interpretazioni così opposte? È possibile che le aspettative personali e le diverse prospettive dei cittadini influenzino in modo così marcato la ricezione di un messaggio istituzionale?
Alcune premiazioni - anche in passato era successo - hanno suscitato polemiche e divisioni. Pur riconoscendo la discrezionalità intrinseca nella scelta delle benemerenze, si auspica per il futuro un approccio che premi maggiormente l'intraprendenza, la lungimiranza e la capacità di proiettare Parma nel contesto internazionale.
Un esempio è quello dell'architetto Pier Maria Giordani, fondatore di Recs Architects. Il suo studio, con sede a Parma ma con uffici in diversi paesi, rappresenta un esempio di imprenditorialità locale con respiro internazionale. Premiare figure come Giordani potrebbe significare riconoscere non solo il successo individuale, ma anche il contributo alla crescita economica e all'immagine di Parma nel mondo.
Come ogni anno, il Premio Sant'Ilario 2025 non è stato solo un momento di celebrazione, ma anche un'occasione per riflettere sul futuro di Parma. La città si trova di fronte alla sfida di bilanciare il riconoscimento delle tradizioni locali con la necessità di aprirsi al mondo, non solo a parole, ma con fatti concreti. Le future edizioni del premio potrebbero rappresentare un'opportunità per Parma di mostrare la sua visione di città moderna, dinamica e internazionale, premiando coloro che contribuiscono attivamente a questo obiettivo.
Ad esempio istituendo una benemerenza speciale per uno straniero residente in città, un premio speciale per il parmigiano che si distingue all'estero, un premio speciale per quell'azienda che nell'anno precedente ha depositato un brevetto innovativo, insomma premi che dimostrino una vera apertura di Parma e una visione per il futuro.
Gallery fotografica a cura di Enrico Zermani