All’indomani della strage all’interno della centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, che ha provocato tre morti, cinque feriti gravi e quattro dispersi. I soccorritori comunque continuano a lavorare in una “situazione molto difficile” e sono oltre 100 i Vigili del Fuoco impegnati dei quali 61 inviati dalle regioni limitrofe a rinforzare le squadre locali.
Alle 14.30 di martedì le sponde del bacino artificiale di Suviana, nell’Appennino Bolognese, vengono scosse da un boato: un trasformatore collegato a una turbina esplode durante i lavori di messa in opera dei nuovi impianti. Tutto avviene tra il piano sotterraneo 8 e quello 9 della centrale, a oltre 30 metri sottoterra. Della squadra di 15 operai, in 8 vengono riportati in superficie: 5 di loro sono feriti gravi, uno dei quali in pericolo di vita, tre invece sono già morti (hanno dai 36 ai 74 anni). All’appello ne mancano ancora quattro: hanno fra i 37 e i 68 anni.
Messaggio della presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna che segue con preoccupazione e ansia le operazioni di soccorso
“Seguo con preoccupazione e ansia le notizie che arrivano dal bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese, dove una grave esplosione nella più grande centrale idroelettrica dell’Emilia-Romagna ha provocato feriti e dispersi fra i lavoratori. Sono vicina alle istituzioni locali, al sindaco della Città Metropolitana di Bologna, ai lavoratori e a tutti i soccorritori impegnati nello spegnimento dell’incendio, nel dare sollievo ai feriti e nel cercare i dispersi”. Questa la dichiarazione di Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna.
(Emma Petitti)