I Carabinieri DI Parma Centro, pochi giorni fa nel corso di un servizio perlustrativo notturno, verso le ore 02.00 hanno notato, in zona stadio, una faccia conosciuta, un 20enne tunisino gravato da segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio, che a piedi stava spingendo un motorino.
La pattuglia, attirata dal comportamento del 20enne che alla vista dell’auto con i colori d’istituto tentava di cambiare strada, decideva di procedere ad un controllo.
Ancor prima che i militari gli rivolgessero qualsiasi domanda il tunisino esordiva dicendo: … Il motorino non è mio, me lo ha dato mio zio … pensando che sarebbe bastato a convincere i Carabinieri a non procedere ad un accurato controllo del mezzo.
Dal semplice esame visivo la pattuglia notava la manomissione del blocco di accensione, con il distacco dei cavi elettrici e la forzatura del bloccasterzo.
Lo stato di agitazione del ragazzo che andava crescendo ad ogni domanda dei militari, alle quali non era in grado di dare una risposta plausibile, obbligava i Carabinieri ad effettuare uno scrupoloso accertamento sulla targa del ciclomotore che risultava intestata ad un parmigiano ed oggetto di furto, avvenuto poche ore prima.
Il ciclomotore, al termine delle verifiche necessarie è stato restituito al legittimo proprietario.
A seguito di quanto emerso, a conclusione delle formalità di rito il 20enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma poiché ritenuto responsabile del reato di ricettazione.