Parma, 2 gennaio 2024 - In data odierna, 02/01/2024, un detenuto straniero, giunto da pochi giorni presso l’istituto ducale, proveniente da altro penitenziario della penisola per ragioni di ordine e sicurezza, si sarebbe reso protagonista di un evento che ha messo a serio rischio la salute del personale di Polizia Penitenziaria e degli altri ristretti del reparto in cui è assegnato.
Da una prima ricostruzione dei fatti accaduti, sembrerebbe che il detenuto, già soggetto a svariate incompatibilità con altri reclusi a causa della sua indole irascibile e violenta, avrebbe incendiato gli effetti letterecci presenti all’interno della sua camera di pernottamento, dopo essersi autolesionato. Grazie al tempestivo ed impeccabile operato del personale di Polizia Penitenziaria, si sarebbe riuscito a spegnere tempestivamente l’incendio e mettere in sicurezza il recluso, spostato di camera, e l’intera sezione detentiva.
Purtroppo, durante le operazioni, uno dei poliziotti intervenuti sarebbe rimasto intossicato dai fumi tossici sprigionati dalle fiamme, oltre ad essere stato attinto da alcuni pezzi di ceramica che il recluso gli avrebbe scagliato contro, dopo aver distrutto i sanitari presenti nel bagno della sua camera di pernottamento ed avrebbe dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del PS del nosocomio cittadino, che gli avrebbero riconosciuto una prognosi di 5 giorni, salvo complicazioni.
Questo ennesimo evento critico testimonia l’insostenibilità dell’attuale assegnazione dei tanti, troppi, circuiti detentivi che costringe il personale dell’Istituto ducale a lavorare in perenne affanno e insicurezza. In particolare, questo coordinamento ritiene da sempre che non sia possibile pretendere che un istituto possa essere quello con maggiore capienza sia per quanto riguarda i detenuti facinorosi (ex art. 32 O.P.) che quelli ammalati. Il carcere di Parma, difatti, è l’unico nel distretto ad aver destinato ben 25 camere di pernottamento, per una capienza totale di 50 detenuti, al sotto circuito di cui all’art. 32 O.P. e, allo stesso tempo, ben 4 sezioni detentive ai detenuti ammalati.
Il Coordinamento Regionale FNS CISL