Giovedì, 21 Dicembre 2023 10:34

Iran. Ex sposa bambina, Samira, impiccata per l’uccisione del marito. In evidenza

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Il direttore dell'IHR Amiry-Moghaddam, “Vittima dei meccanismi di esecuzione di un governo inefficiente e corrotto che si sostiene con la violenza e l'intimidazione”

Di Flavia De Michetti Roma, 20 dicembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Oggi, le Autorità iraniane hanno giustiziato un’ex sposa bambina condannata per aver ucciso il marito, dopo aver trascorso dieci anni nel braccio della morte.

Secondo quanto dichiarato dall’organizzazione con sede in Norvegia l’IHR - Iran Human Rights, alle prime ore di questa mattina è stata eseguita la sentenza di morte contro Samira Sabzian, una sposa bambina condannata per “omicidio deliberato del marito”, sollecitando una risposta incisiva da parte della comunità internazionale per affrontare il fenomeno dell'aumento delle esecuzioni in Iran.

"Samira Sabzian ha sopportato anni di apartheid di genere, matrimonio infantile e violenza domestica – ha spiegato il direttore dell'IHR Mahmood Amiry-Moghaddam - Oggi è diventata una vittima dei meccanismi di esecuzione di un governo inefficiente e corrotto che si sostiene con la violenza e l'intimidazione. Il leader supremo Ali Khamenei e altri funzionari della Repubblica islamica devono essere chiamati a rispondere di questo crimine efferato”.

Samira aveva 15 anni quando si è sposata e, dopo quattro anni di matrimonio, durante il quale era stata anche vittima di violenza domestica, ha ucciso suo marito, nel 2013. I suoi figli, la custodia dei quali è stata affidata ai nonni paterni, avevano sette anni e sei mesi al momento dell'omicidio.

L'IHR ha citato fonti informate secondo le quali Sabzian si sarebbe inizialmente rifiutata di incontrare i figli in carcere, sperando di ottenere il perdono dei genitori del marito.

Secondo il Codice penale islamico, le persone accusate di omicidio sono tutte condannate a morte, indipendentemente dalle motivazioni e dalle circostanze del crimine. Inoltre, la famiglia della vittima può scegliere se accettare la pena di morte o optare per un risarcimento economico.

Tuttavia, nel caso di Sabzian, i nonni dei suoi figli erano i querelanti e hanno richiesto l'esecuzione della pena di morte.

Oggi, i figli di Samira hanno 17 e 10 anni e solo la scorsa settimana la donna ha potuto incontrarli per la prima volta da quando è stata incarcerata.

Secondo alcune fonti di Iran Human Rights, Samira è stata giustiziata nel carcere di Qeezel Hesar, a Karaj.

L'esecuzione era inizialmente prevista per il 13 dicembre, ma è stata rinviata di una settimana anche in risposta alla forte reazione da parte della società civile.

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Alcuni dati

La Repubblica islamica ha impiccato almeno sedici donne solo nel 2022 e, quest’anno, nel Paese ne sono state giustiziate quasi venti.

Secondo le leggi iraniane, le donne non possono chiedere il divorzio, nemmeno in caso di violenza domestica.

Infine, l’IHRNGO - Organizzazione iraniana per i diritti umani ha pubblicato un rapporto che lancia l'allarme sulla crescente minaccia di ulteriori esecuzioni in Iran in coincidenza con le vacanze di Natale.

Il direttore Mahmood Amiry-Moghaddam ha infatti spiegato che “Durante questo periodo, sono maggiormente a rischio individui come donne, minorenni, manifestanti e prigionieri politici, le cui esecuzioni potrebbero suscitare reazioni più forti in circostanze normali”.

(un’immagine di Samira bambina, presa tramite screenshot, da Il messaggero, e Samira da ragazza, presa sempre con screenshot, dall'Agenzia DIRE.)