Giovedì, 23 Novembre 2023 10:49

Parma: fermati in centro con mazze da baseball e catene. Denunciati due ivoriani di 23 e 38 anni In evidenza

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Comunicato Stampa Comando Provinciale Carabinieri di Parma

Sabato sera i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, hanno sequestrato in pieno centro una mazza da baseball in legno, un tubo in acciaio ed una catena in acciaio e denunciato in stato di libertà un 23 enne ed un 38 enne entrambi di origine ivoriana che le brandivano.

Al fine di prevenire e reprimere episodi di violenza posti in essere dai giovanissimi, spesso in uno stato di alterazione psico-fisica causato dall’abuso di alcol o stupefacenti, la Compagnia Carabinieri di Parma, a tutela della collettività ha pianificato nelle ore e nei giorni di maggior affluenza di persone specifici servizi tendenti ad arginare intemperanze giovanili e fenomeni di micro criminalità.

Proprio in tale contesto nei controlli dell’ultimo week end, le pattuglie della Compagnia di Parma sono intervenute poco prima della mezzanotte, per una segnalata lite in corso in Strada Garibaldi incrocio con via Melloni.

Sul posto i Carabinieri, sopraggiunti repentinamente, hanno identificato i due soggetti poi denunciati, i quali in evidente stato di agitazione e nascosti fra le auto in sosta, riferivano di essere stati aggrediti da un gruppo di tunisini datisi poi alla fuga.

I due però, accortisi che stavano sopraggiungendo altre pattuglie per identificare e controllare i numerosi soggetti presenti, si davano alla fuga abbandonando fra le auto in sosta degli oggetti, risultati essere una mazza da baseball in legno, un tubo in acciaio di 60 cm e una catena in acciaio, che venivano poste sotto sequestro.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri ha certamente soffocato sul nascere eventuali atti aggressivi che i tre avevano intenzione di compiere, denunciando due degli autori del reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere, recentemente divenuto delitto gravemente sanzionato dalle norme penali.

Al termine delle operazioni, i due oltre che alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuti responsabili del reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere, sono stati proposti per misure amministrative di contenimento previste dalla legge di conversione del cosiddetto decreto “Caivano”.