Sabato, 05 Agosto 2023 12:05

Salsomaggiore Terme. Spara alle gambe del cugino del marito della sorella In evidenza

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Alle ore 21.00 del 03 maggio 2022, in Salsomaggiore Terme, un 33enne di origini albanesi, residente in quel comune da anni, è stato attinto alle gambe da tre colpi di pistola, esplosi al suo indirizzo in rapida successione.

Lo stesso è stato immediatamente soccorso dai sanitari, mentre i militari della Compagnia di Salsomaggiore Terme, supportati dal Nucleo Investigativo di Parma si sono prodigati per le urgenti attività di indagine per ricostruire l’accaduto ed individuare i responsabili.

Prima che il ferito fosse sottoposto a delicato intervento per l’estrazione dell’ogiva dal calcagno presso il Reparto di Chirurgia dell’Ospedale Maggiore di Parma, lo stesso è riuscito a dare precise indicazioni circa l’autore dell’esplosione dei colpi di arma da fuoco, individuandolo in un connazionale 35enne residente a Salsomaggiore Terme, cugino del marito della sorella.

L’aggredito ha individuato nella crisi coniugale della sorella la causa dell’aggressione, poiché lui era intervenuto più volte in difesa della donna contro il marito ed i suoi parenti.

In questa circostanza il ferito ha altresì indicato la partecipazione anche di un connazionale a lui sconosciuto all’aggressione. Questi in particolare, secondo la ricostruzione dei fatti sin qui operata ai limitati fini della presente fase investigativa, è sceso dall’auto insieme a colui che ha sparato e dopo l’esplosione dei colpi lo ha colpito con un pugno al capo. Entrambi gli albanesi, dopo l’agguato sono scappati a bordo di una vettura Audi.

Tali prime indicazioni sono state di fondamentale importanza e sono state confermate da altri testimoni, che hanno assistito all’aggressione, oltre che dall’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza di Salsomaggiore Terme. Questi fotogrammi in particolare hanno permesso di identificare l’auto usata per la fuga, in uso proprio all’albanese indicato dal ferito come l’esecutore materiali degli spari.

Le immediate ricerche dei due albanesi sono state vane sia presso la loro residenza che presso i luoghi solitamente frequentati. Inoltre i sistemi lettura targa dei comuni limitrofi a Salsomaggiore Terme hanno individuato quello che si ritiene essere il mezzo usato per la fuga in marcia a gran velocità in direzione Piacenza.

Sulla scena del delitto sono stati recuperati tre bossoli e una porzione di ogiva, sottoposti a sequestro, unitamente all’ogiva estratta dal calcagno del ferito al termine dell’intervento a cui è stato sottoposto.

La successiva attività investigativa, svolta sotto il diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Parma, con l’importante collaborazione di diversi testimoni ed in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha permesso di individuare anche il secondo soggetto sconosciuto alla vittima: lo stesso sarebbe, secondo quanto sinora accertato, un albanese 23enne, residente in Albania, in Italia da alcuni mesi, riconosciuto senza ombra di dubbio anche dal 33enne ferito nella grave aggressione.

Gli elementi indiziari raccolti dai carabinieri di Salsomaggiore Terme, gravi, precisi e concordanti, hanno permesso alla Procura della Repubblica di Parma di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Parma un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due soggetti ritenuti essere i responsabili dell’aggressione, sottoposti ad indagine per il concorso nei reati di porto in luogo pubblico di un’arma da fuoco e lesioni aggravate per l’uso dell’arma da fuoco e per essere commesso da più persone riunite.

Le seguenti attività, svolte di concerto con l’Interpol, hanno permesso di localizzare l’albanese 22enne nello scorso mese di aprile in Albania, dove a seguito della internazionalizzazione del provvedimento di cattura, è stato tratto in arresto dai collaterali organi di polizia attivati dal Nucleo Investigativo di Parma.

In questi giorni lo stesso è stato estradato in Italia e associato al carcere romano di Rebibbia per rispondere e difendersi davanti ai magistrati di Parma dei delitti contestatigli. 

La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi gli indagati e il Gip ha fissato a settembre la relativa udienza preliminare.

La vicenda viene sottolineata con diffusione di notizia-stampa apparendo sussistenti le ragioni di pubblico interesse rilevabili dai seguenti elementi:

a) allarme sociale destato dalle modalità con cui è stato perpetrato il delitto, ossia, esplosione di colpi di arma da fuoco nei confronti di un soggetto in pieno centro abitato;

b) l’essersi consumata, la vicenda, in un centro come Salsomaggiore, già interessato in passato da episodi simili, legati probabilmente al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, pur non essendo certo, al momento, il movente del delitto.