Il sesto decreto per l'invio di armi sancisce l 'assoluta continuità tra i governi Draghi e Meloni e si traduce per l'Italia nel ruolo di Stato belligerante, confermato sia in termini militari che economici. Questa situazione pone lo stato oltre la morale, oltre la legge, oltre la Costituzione.
La rinuncia dell'Europa a rendersi interlocutrice e mediatrice in favore di soluzioni diplomatiche è una sconfitta per la democrazia e i valori della Liberazione.
L'invio di armi è ancora più paradossale in un contesto mondiale di conflitti di diffusi e di catastrofi, quale quella che ha recentemente accaduta alle porte d'Europa.
Di concerto e in continuità con le altre mobilitazioni cittadine previste per
-venerdì 24/02 in Piazza Garibaldi alle ore 12, con gli eventi di Europe4Peace
-sabato 25/02 con la partenza del pullman da Parma in sostegno alla manifestazione del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova
Promuoviamo
PRESIDIO CONTRO LE GUERRE E CONTRO L'INVIO DI ARMI
venerdì 24/02 ore 18 davanti alla Prefettura
per ribadire il nostro NO alle guerre, all'aumento delle spese militari e all'invio di armi. Non c'è pace senza disarmo.
Officina Popolare Parma
Rifondazione Comunista
Movimento 5 Stelle
Casa della Pace
Ciac Onlus
Libera Contro Le Mafie
Cigno Verde Coop. Soc.
Avalon Coop. Soc.
Fondazione Tommasini
ANPI sez. Parma
Ass. Tuttimondi
L'Ottavo Colore
Coro dei Malfattori
Donne In Nero
Casa delle Donne Parma
Parma Città Pubblica
CDC Coordinamento Democrazia Costituzionale