Martedì, 10 Gennaio 2023 13:34

Ricostruzione post sisma: infiltrazioni mafiose e arresti In evidenza

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È in corso una maxi operazione dei Carabinieri in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Calabria per reati di corruzione aggravati dalle finalità mafiose legate alla cosca ‘ndranghetistica dei Dragone. Eseguiti dieci ordini di custodia cautelare.

Bologna, 10 gennaio 2023 – Reati che vanno dalla corruzione aggravata dalla finalità mafiose, concussione, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, intestazione fittizia di società al fine di agevolare la cosca dei Dragone, legata alla ‘ndrangheta.

Con queste accuse i Carabinieri di Mantova hanno eseguito dieci ordini di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone in seguito a una maxi operazione che ha coinvolto Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria per attività illecite legati alla ricostruzione post sisma del 2012.

La complessa indagine è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia e ha consentito di ricostruire un “solido quadro indiziario” in ordine ai gravi reati che sarebbero stati commessi nell’ambito delle procedure per la concessione dei “fondi sisma” finalizzati alla ricostruzione di immobili danneggiati dal terremoto del 2012 nel cratere sismico, in particolare nella provincia di Mantova, ma non solo.

Sono tutt’ora in corso decine di perquisizioni presso abitazioni e studi tecnici dei professionisti interessati dalle indagini. La lista delle operazioni criminali, per ora sospette tali, infatti, si allunga e fa sempre più riferimento alle cosche della ‘ndrangheta trapiantate nel Nord Italia. Dopo l’operazione Aemilia, che ha coinvolto gli esponenti della cosca Grande Aracri, ora l’attenzione degli inquirenti si è spostata su quella dei Dragone, la cui storia si intreccia con l’altro gruppo criminale di origine cutrese.

I Dragone risultato trapiantati nel territorio di Reggio Emilia negli anni Ottanta e si sono fatti promotori di attività illecite in Emilia, ma non solo. La rivalità con la famiglia dei Grandi Aracri ha dato vita anche a una vera e propria faida che ha portato a diversi omicidi.