Mercoledì, 08 Gennaio 2025 06:18

Anche la FDA scopre la contaminazione del DNA nei vaccini Pfizer: l’ennesimo studio shock che può bloccare il siero In evidenza

Scritto da Gloria Callarelli

di Gloria Callarelli Fahrenheit2022.it, 7 gennaio 2025 -   L’ennesimo, sconcertante, studio sui vaccini Covid fa emergere una preoccupazione che ormai è scritta nero su bianco: il vaccino può provocare il cancro.

Lo studio rileva che i livelli di DNA residuo nel vaccino Pfizer COVID-19 sono tra 6 e 470 volte superiori ai limiti di sicurezza normativi. Due i lotti di vaccino Pfizer testati per i quali si è scoperto che contenevano “DNA residuo a un livello che superava i 10 ng per dose”. Cosa comporta questa scoperta? In sostanza che la contaminazione del DNA potrebbe causare ciò che è noto come “mutagenesi inserzionale”, ovvero che può causare il cancro.

Come specifica “The Defender” lo studio segue almeno altri otto studi simili che stanno dando gli stessi risultati e secondo gli esperti ci sono tutte le carte in regola per richiederne a FDA e a tutti gli enti preposti, che sul resto degli studi restarono in silenzio o si smarcarono, il ritiro: in particolare si può configurare un richiamo di Classe 1 che riguarda “una situazione in cui esiste una ragionevole probabilità che l’uso o l’esposizione a un prodotto non conforme alle norme provochi gravi conseguenze negative per la salute o la morte”.

Questo ultimo studio, condotto a fine dicembre, è stato ultimato da studenti di una scuola superiore, la Centreville High School di Clifton, in Virginia, ma, cosa fondamentale, è stato condotto sotto la supervisione degli scienziati della FDA: proprio questa ulteriore “ufficializzazione” mette all’angolo la FDA che ora è chiamata a pronunciarsi sulla richiesta, sempre più pressante, di buona parte della comunità scientifica, di ritirare il siero  interessato.

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