MODENA, 13 dicembre 2022 – È di quattro intossicati, di cui due gravi, il bilancio della fuga di monossido di carbonio avvenuta in un condominio situato tra viale Muratori e via Prampolini, alle porte del centro storico di Modena. Ma poteva andare molto peggio.
I sospetti che nell’aria ci fosse qualcosa di strano erano iniziati già da domenica, quando una persona si era sentita male. In seguito, la situazione è precipitata e altri condomini hanno accusato gli stessi sintomi, nausea, giramenti di testa, stato confusionale. In particolare, a richiedere l’intervento del 118 sono state le condizioni del medico di famiglia che ha lo studio al piano terra, dell’infermiera che lo affianca, arrivata a perdere i sensi, del figlio dello stesso dottore, che si era sentito male il giorno prima, e di un paziente. Per due di loro si è reso necessario il trasferimento all’ospedale di Fidenza, dove è disponibile il trattamento con la camera iperbarica.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco e il personale del pronto intervento di Hera, che ha appurato la presenza di monossido di carbonio non solo nello studio medico, ma anche all’interno di alcuni appartamenti. Per questo sono state fatte evacuare venti famiglie residenti nello stabile per consentire di arginare la perdita.
Pare che all’origine della fuga di monossido ci sia un inadeguato isolamento degli scarichi della caldaia posizionata nel seminterrato, che presentava una canna fumaria non in grado di trattenere i fumi che, anziché “sfogare” dai comignoli venivano dispersi negli ambienti interni. La caldaia è stata disattivata in via precauzionale, ma Carabinieri e Polizia Giudiziaria hanno aperto un’indagine per accertare le responsabilità dell’incidente che poteva trasformarsi in una strage.
A differenza del gas, infatti, il monossido di carbonio è inodore e incolore, ma può arrivare a uccidere quando satura gli ambienti chiusi. Solo l’intervento dei Vigili del Fuoco con specifici rilevatori, infatti, è riuscito a rilevarlo.
Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza degli ambienti sono poi proseguiti fino alle 22.30, quando i primi residenti hanno potuto rientrare nelle loro case. A poco a poco la situazione è poi rientrata nella normalità.