Alla conferenza organizzata da AIRO, Società Italiana di Ricerca Operativa, all'interno del DINFO (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Università degli Studi di Firenze) si affrontano i temi della ricerca operativa, dell'ottimizzazione, della risoluzione dei problemi del processo decisionale e delle loro applicazioni.
Non esiste migliore occasione per presentare, grazie a Victor Hugo Vidigal Correa, i risultati del paper dal titolo “An Iterated Local Search Algorithm for a Multi-period Orienteering Problem Arising in Car Patrolling”, realizzato da un team internazionale al quale hanno collaborato studenti dei Dipartimenti di Informatica della Federal University of Vicosa (Brasile) e della Nagoya University (Giappone), insieme al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, coordinati dalla funzione Ricerca e Sviluppo di Coopservice.
Ma quali sono le ragioni che ci hanno spinto a progettare un algoritmo di ottimizzazione dei percorsi delle pattuglie di vigilanza?
Il servizio di vigilanza ispettiva prevede il pattugliamento, in particolar modo notturno, di un certo numero di siti sensibili (aziende, attività commerciali, strutture pubbliche, parchi, edifici residenziali) al fine di prevenire e contrastare potenziali azioni criminali, come furti o atti vandalici, o per controllare che non si verifichino danni o guasti che possano pregiudicare la sicurezza di un sito. Durante il turno di lavoro, la guardia giurata armata si avvale di un’autopattuglia per eseguire le ispezioni nei differenti siti che si trovano nel territorio che le viene assegnato. L’identificazione dell’area da ispezionare deve essere fatta in funzione della tipologia e del numero di attività di controllo e di monitoraggio da effettuare in accordo con i clienti, dalla priorità delle stesse, dai vincoli temporali imposti dal contratto.
Senza contare che le ispezioni, per essere un efficace deterrente, devono avvenire ad orari non predefiniti per aumentare l’effetto sorpresa ed impedire ai malintenzionati di pianificare la loro azione.
Programmare un turno di servizio rappresenta pertanto una sfida complessa che deve tenere conto di risorse, vincoli, nonché obiettivi di efficacia e di performance. Se a questi aggiungiamo anche obiettivi di efficienza, quali la riduzione dei km percorsi, l’ottimizzazione dei tempi da dedicare alle ispezioni e tra un controllo e il successivo, il risparmio energetico di carburante, allora ci si rende conto immediatamente della complessità delle variabili in gioco e della difficoltà di elaborare in anticipo il percorso che la pattuglia deve seguire per raggiungere le migliori prestazioni.
E per aggiungere ulteriore complessità, non dobbiamo dimenticare che le pattuglie sul territorio sono chiamate ad intervenire nel minor tempo possibile sul luogo di un’emergenza. La centrale operativa, che coordina le operazioni in caso di allarme scatenato da un tentativo di effrazione o dai rilevatori antincendio/antiallagamento, deve conoscere la posizione attuale di tutte le pattuglie per inviare sul posto la pattuglia che si trova più vicina al sito da ispezionare e che, quindi, ha le maggiori probabilità di sventare il colpo e ridurre i danni alla struttura e ai beni in essa contenuti.
Ecco spiegata l’importanza di sviluppare un algoritmo capace di elaborare la grande mole di dati a disposizione e restituire la migliore pianificazione e, cosa fondamentale, in tempi rapidissimi rispetto ai metodi usuali.
Quali risultati abbiamo raggiunto?
Nei primi mesi di sperimentazione dell’algoritmo abbiamo conseguito una riduzione media del 27% del tempo di trasferimento (e dei km percorsi) in tutte le aree territoriali in cui Coopservice eroga il servizio di vigilanza ispettiva. Questo ha permesso alle pattuglie non solo di guadagnare una notevole flessibilità operativa nell’esecuzione dei controlli e delle ispezioni, ma anche di intervenire sugli allarmi con una maggiore rapidità ed efficienza, senza pregiudicare in alcun modo le attività programmate del giro di ronda.
Ciò ha determinato un aumento della qualità del servizio del 21%, parametro che include la puntualità e il rispetto delle finestre temporali per le attività che devono essere eseguiti in orari precisi, e che incide sulla soddisfazione dei nostri clienti.
Risultati eccellenti sono stati ottenuti anche in fase di riorganizzazione dei giri di pattuglia per l’acquisizione di nuovi clienti e, quindi, di nuovi siti da sorvegliare e ispezionare. Un’attività che, se fosse svolta manualmente richiederebbe giorni di lavoro, grazie all’algoritmo restituisce una nuova pianificazione in poche ore.
Possiamo affermare, senza alcun dubbio, che l’algoritmo ha apportato benefici consistenti nell’ottimizzazione dell’attività di vigilanza ispettiva svolta dalle nostre pattuglie.
E per il futuro?
Victor Hugo Vidigal Correa continuerà la collaborazione con il team Ricerca & Sviluppo di Coopservice per altri 12 mesi con l’obiettivo di sviluppare nel 2023 nuove funzionalitàper affinare ancora di più l’algoritmo ed ottenere risposte molto vicine alla soluzione migliore in assoluto e in tempi sempre più rapidi.