Il pensiero va commosso a quegli uomini, di tutte le età, capaci di affrontare quotidianamente sforzi inenarrabili, in cunicoli larghi anche solo 50 centimetri ad un 1 km di profondità ad estrarre carbone, per la sopravvivenza delle proprie famiglie . Un esempio dell’Italia del lavoro e dell’umiltà che ancora oggi rimane indelebilmente marchiato nella nostra coscienza. Persone modeste ed umili, figlie di un’Italia povera ed ingrata, incapace di garantire loro un futuro dignitoso in Patria. Improponibile, dunque, il paragone strumentalmente lanciato dalle sinistre che tentano di equiparare quella sciagura e quei lavoratori a tutti gli immigrati presenti in italia, senza distinzione alcuna. Doveroso per noi farla, in ossequio al principio di realtà, tra chi effettivamente contribuisce con il proprio lavoro alla prosperità dell’Italia e chi, al contrario, ha scambiato in nostro Paese per un “Bengodi” in cui tutto è dovuto, permesso e garantito, sovente senza rispetto e malcelato disprezzo per le nostre leggi, per la nostra cultura e per le nostre tradizioni. Con costoro gli eroi di Marcinelle non hanno nulla da spartire. A questi ultimi il nostro rispetto e le carezze delle nostre preghiere.”
Sen Enrico Aimi - Capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri-Emigrazione -